BONUS MAMME DI 800 EURO: ecco come ottenerlo

31 Dicembre 1970

Sei in attesa di un bambino che nascerà nel 2017 o diventerai mamma perché nel corso di quest’anno hai adottato o adotterai un bambino? Ebbene, ai sensi della Legge di Bilancio, art. 1, comma 353, potrai richiedere un bonus, conosciuto anche come premio alla nascita o all’adozione, dell’importo di 800 euro. Il costo dell’erogazione è a carico dello Stato. Tale premio non concorre alla formazione del reddito familiare e pertanto non dovrà essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi.

Come e quando chiedere il bonus

Il bonus va chiesto dalla futura mamma all’INPS al verificarsi dei seguenti eventi:

  • quando entra nel 7° mese di gravidanza;
  • quando partorisce, anche se prima dell’inizio dell’8° mese di gravidanza;
  • quando adotta un minore, nazionale o internazionale, con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
  • quando prende in affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34 della legge 184/1983.

Chi può richiederlo

Possono richiederlo le donne in possesso della:

  • residenza in Italia
  • cittadinanza italiana o comunitaria.

Nel caso di cittadine non comunitarie, possono richiederlo le donne in possesso dello:

status di rifugiato politico e protezione sussidiaria (equiparazione a cittadine italiane, art. 27 del Decreto Legislativo n. 251/2007)

permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (art. 9 del Decreto Legislativo n. 286/1998) oppure una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE (artt. 10 e 17 del Decreto Legislativo n. 30/2007), come da indicazioni ministeriali sull’estensione della disciplina prevista in materia di assegno di natalità alla misura in argomento (cfr. circolare INPS 214 del 2016)

Come verranno erogati gli 800 euro

La legge prevede che l’INPS lo corrisponda in un’unica soluzione, a prescindere dai figli nati o adottati/affidati contestualmente. 

L’INPS fornirà a breve le istruzioni per la presentazione delle domande telematiche e poi successivamente le istruzioni procedurali e quelle contabili relative ai pagamenti.

ROTTAMAZIONE CARTELLE EQUITALIA: AGLI SGOCCIOLI I TEMPI PER ADERIRE

31 Dicembre 1970

C’è ancora tempo, ma non moltissimo, per aderire alla Definizione agevolata delle somme affidate ad Equitalia per la riscossione tra il 2000 e il 2015. Sembra infatti che la scadenza del 31 marzo 2017, quale termine ultimo per la presentazione delle domande, verrò prorogata al 21 aprile 2017. 

La procedura della Definizione agevolata, meglio conosciuta come “rottamazione” delle cartelle esattoriali di Equitalia, consente di pagare le somme richieste senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Nel caso di somme richieste per multe stradali, non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Come aderire

Come pagare

  • In una sola rata: entro il mese di luglio 2017
    In più rate fino ad un massimo di 5 entro settembre 2018.

Per pagare si può scegliere tra:

  • la domiciliazione bancaria
  • in banca
  • home banking
  • uffici postali
  • tabaccai
  • circuiti Sisal e Lottomatica
  • portale Equitalia
  • App Equiclick
  • sportelli Equitalia.
  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • ADDEBITO SU UN CONTO SBAGLIATO: ADICONSUM ASSISTE UN PROPRIO ISCRITTO PENSIONATO CONTRO LA S.A.S.I.

ADDEBITO SU UN CONTO SBAGLIATO: ADICONSUM ASSISTE UN PROPRIO ISCRITTO PENSIONATO CONTRO LA S.A.S.I.

31 Dicembre 1970

Non aveva ricevuto la bolletta cartacea per il pagamento dell’utenza idrica, ma da un controllo del proprio estratto conto bancario rilevava un addebito di 74 euro. Recatosi presso lo sportello di Vasto della S.A.S.I. S.p.A., il gestore idrico della provincia di Chieti, l’impiegato ammetteva che si era verificato un errore di attribuzione e predisponeva un bonifico di storno allo sfortunato consumatore. Ma dopo una settimana, del bonifico non c’era traccia. Recatosi nuovamente alla SASI, il consumatore veniva informato dei tempi effettivi per il riaccredito per quanto ingiustamente addebitatogli, cioè all’incirca 7 mesi. Il consumatore, pensionato, si rivolgeva quindi all’Adiconsum Abruzzo per essere assistito e trovare ristoro alla sua situazione. Nell’attesa, il consiglio che rivolgiamo a tutti i consumatori che hanno domiciliato le proprie utenze presso la banca/poste, e non solo nel caso di utenze, di verificare attentamente e puntualmente gli addebiti ricevuti.

Se vi trovate anche voi in una situazione di addebiti non dovuti, contattate la sede Adiconsum più vicina.

ADICONSUM ASSISTE UTENTI DI UNIACQUE PER CAMBIO MAV E IBAN

31 Dicembre 1970

Quanti di voi hanno domiciliato in banca il pagamento delle proprie utenze domestiche? È una scelta che comporta una serie di vantaggi in termini di tempo, ma anche economici, perché evita, ad esempio, di pagare le more per ritardato pagamento. Ebbene, l’Adiconsum di Bergamo sta assistendo alcuni suoi iscritti protagonisti di una singolare vicenda. Questi iscritti Adiconsum sono correntisti della Banca popolare di Bergamo presso la quale hanno domiciliato il pagamento dell’utenza dell’acqua, che fa capo a Uniacque S.p.A., il gestore del servizio idrico di Bergamo e provincia. La Banca ha provveduto a cambiare il proprio IBAN. E fin qui nulla di strano. Lo strano è che Uniacque, a differenza di altre società erogatrici di servizi, non ha gestito il cambio direttamente con la banca, ma sta chiamando ogni utente, uno a uno, chiedendo di fornire nuovamente l’Iban, o recandosi di persona allo sportello o con una telefonata.

Adiconsum Bergamo ha subito segnalato il problema ad Uniacque chiedendo di risolvere direttamente la questione con la banca, ma al momento senza ricevere risposta. Rimane quindi un mistero il fatto che la Banca e Uniacque non abbiano proceduto alla voltura dell’IBAN. Inoltre, come se non bastasse, è stato sospeso anche il MAV, ossia il pagamento con bollettino.  

Adiconsum Bergamo ha comunque consigliato agli iscritti di non comunicare via telefono il proprio IBAN, ma di recarsi presso lo sportello di Uniacque. 

L’Associazione rimarrà a fianco dei consumatori fino alla conclusione dell’intera vicenda.

PANDORI E PANETTONI: È NATALE!

24 Dicembre 1970

Sembra facile
attribuire ad un prodotto da forno natalizio la denominazione di “pandoro” o di  “panettone”
solo magari perché la forma è quella tipica che tutti conosciamo, ma in realtà
non è così, tanto che il 22 luglio 2005 è intervenuto addirittura un decreto
ministeriale a stabilire quando un prodotto dolciario possa chiamarsi panettone
o pandoro

I 3 elementi
caratterizzanti di questi dolci, i 3 “must” che non devono mai mancare, sono:
la lievitazione naturale e la presenza obbligatoria di burro e uova fresche.

Gli ingredienti fondamentali del Panettone sono:

·     
farina di frumento;

·     
zucchero;

·     
uova di gallina di categoria “A” e/o tuorlo d’uovo in quantità
tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;

·     
burro in quantità non inferiore al 16%;

·     
uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al
20%;

·     
lievito naturale costituito da pasta acida;

·     
sale

Gli ingredienti del Pandoro, invece, sono:

·     
farina di frumento;

·     
zucchero;

·     
uova di gallina di categoria “A” e/o tuorlo d’uovo in quantità
tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;

·     
latte;

·     
burro in quantità non inferiore al 20%;

·     
lievito naturale costituito da pasta acida;

·     
aromi di vaniglia o vanillina;

·     
sale.

 

Attenzione
all’etichetta

Deve riportare le seguenti informazioni:

· 
la denominazione di
vendita;

· 
una descrizione del
prodotto;

· 
la lista degli
ingredienti in ordine ponderale decrescente;

· 
il nome e la sede del produttore o confezionatore o
del venditore;

· 
una menzione facoltativa che indica le modalità di conservazione;

· 
il termine minimo di
conservazione;

· 
il peso netto.

 

Panettone
e pandoro artigianale

Le regole di produzione e
commercializzazione sono applicate anche nelle produzioni artigianali, ma i
prodotti venduti direttamente nei laboratori possono essere privi di etichetta,
purché denominazione di vendita e lista degli ingredienti sul banco di vendita
siano riportati su un cartello posto
del banco di vendita o in un registro disponibile
alla consultazione da parte dei clienti.

NATALE 2016: PAGAMENTI CON BANCOMAT/CARTE DI CREDITO

23 Dicembre 1970

I pagamenti con le carte elettroniche
(bancomat/carte di credito) e soprattutto le commissioni che vengono applicate quando
vengono utilizzate sono saliti nuovamente alla ribalta grazie alla recente
sanzione comminata dall’Antitrust all’ACI relativa ai bolli auto.

Ricordiamo che le
commissioni applicabili alle transazioni, secondo il Regolamento
UE n. 751 del 2015, sono al momento le seguenti:

·     
+ 0,3% del valore
dell’operazione per i pagamenti effettuati tramite carta di credito

·     
+ 0,2% per i
pagamenti effettuati con carte di debito (bancomat) e carte prepagate.

Tali commissioni si applicano solo alle carte del
circuito bancario, non a carte come American Express e Diners.

Pagare con carta di credito permette comunque di:

·     
ridurre i prelievi

·     
ridurre la
possibilità di subire un furto

·     
diminuire la
possibilità di perdere il denaro contante

·     
di controllare
maggiormente la propria disponibilità economica, perché tutte le spese sono
registrate

·     
accedere alla
procedura del charge-back ossia di
recuperare i soldi spesi in caso, ad esempio, di acquisti online.

 

Nel caso ti addebitino commissioni non dovute
segnalalo ad Adiconsum, ti assisteremo per recuperare quanto ingiustamente
sottrattoti.

ATTENZIONE: STANNO PER SCADERE I BONUS!

23 Dicembre 1970

Mancano pochi giorni allo scadere della possibilità
di detrarre le spese sostenute entro il 31 dicembre 2016 per la
riqualificazione energetica (ecobonus) e la ristrutturazione edilizia del
proprio immobile, per l’acquisto di mobili finalizzati ad arredare l’immobile
oggetto di ristrutturazione e per l’acquisto di mobili non legato alla
ristrutturazione della casa, riservato però solo ad alcune categorie di
persone.

Te le riassumiamo brevemente:


Detrazioni fiscali per riqualificazione energetica
dell’abitazione (Ecobonus)

·     
nella misura
del 65%

·     
per spese
effettuate dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016

·     
da suddividere
in 10 quote annuali

·     
il tetto
massimo detraibile dipende dall’intervento.


Detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia

·     
nella misura
del 50%

·     
per spese
effettuate dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016

·     
da suddividere
in 10 quote annuali

·     
il tetto
massimo detraibile è di 96.000 euro.


Detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili
finalizzati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione:

·     
nella misura
del 50%

·     
per importo
massimo di 10.000 euro

·     
per spese effettuate
dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016

·     
da suddividere
in 10 quote annuali.


Detrazioni fiscali per acquisto di mobili:

·     
nella misura
del 50%

·     
per spese
sostenute dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016

·     
per un
ammontare complessivo NON superiore a 16.000 euro

per le seguenti categorie
di acquirenti di immobile da adibire ad abitazione principale:

·     
giovani coppie
coniugate, in cui uno dei due non abbia superato i 35 anni

·     
coppie di
fatto costituenti nucleo da almeno tre anni, in cui uno dei due non abbia
superato i 35 anni.

NATALE 2016: NON ABBASSARE LA GUARDIA SUI TUOI DIRITTI

22 Dicembre 1970

Al di là delle difficoltà di molte famiglie, anche
queste festività natalizie 2016 saranno all’insegna degli acquisti.

Ecco perché abbiamo preparato un breve vademecum su
come comportarti per non incappare in problemi e, nel caso si dovessero
presentare, come far valere i tuoi diritti:

·      diffida di quei capi di
abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. La prova è infatti a discrezione del
commerciante e se la rifiuta non hai alcun diritto da far valere!)

·      in caso di capo difettoso, il
commerciante ha l’obbligo di cambiartelo. In
questo caso, il cambio del capo è un tuo diritto!

·      a scanso di equivoci, conserva
sempre lo scontrino. Ti sarà utile sia per far valere il tuo diritto al cambio
in caso di capo difettoso, ma anche in altri casi che si dovessero presentare:
spesso, infatti, i negozianti all’esibizione dello scontrino vengono incontro
alle richieste del consumatore come gesto di cortesia commerciale

·      in caso di acquisti di regali,
concorda l’eventuale cambio con il commerciante

·      se il bene che hai acquistato
presenta un difetto di conformità, fai valere la garanzia legale sui beni di consumo
(con validità di 2 anni). In base a questa norma di legge hai diritto a
chiedere la riparazione, la sostituzione, la riduzione del prezzo o la
risoluzione del contratto, del prodotto

·      se acquisti online hai diritto a
“ripensarci”, ossia ad esercitare il diritto di recesso dal tuo acquisto entro
14 giorni.

Per qualsiasi problema in merito agli acquisti
effettuati on line e non, ti ricordiamo che se sei iscritto ad Adiconsum hai
diritto a ricevere una Prima Assistenza Telefonica chiamando il Call Center al
Numero Verde 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.

In particolare ti informiamo, in caso di contenziosi
insorti nel caso di acquisti online, che puoi presentare un reclamo attraverso
la piattaforma ODR (www.ecc-netitalia.it;
e-mail: info@ecc-netitalia.it

UN MESSAGGIO DI SPERANZA: LA STORIA DI LUCIO E DI SUA MOGLIE

21 Dicembre 1970

Vogliamo chiudere il 2016 con un messaggio di
speranza, raccontandoVi il caso di un nostro iscritto andato a buon fine.

È la storia di Lucio e della sua famiglia, una
delle tante che arrivano, purtroppo, al Fondo di prevenzione del
sovraindebitamento e usura gestito da Adiconsum su incarico del Ministero
dell’Economia per aiutare le famiglie in gravi difficoltà economiche.

La nascita di un figlio tanto desiderato, in
concomitanza però col venir meno dello stipendio della moglie, e l’impegno del
mutuo della casa preso prima della nascita del bambino e di quelli sopravvenuti
dopo, insieme alla difficoltà della moglie di trovare un nuovo posto di lavoro,
pongono Lucio e sua moglie in una situazione di grave difficoltà, tanto che
l’unica via di uscita sembra essere quella del ricorso al credito illegale. Ma,
fortunatamente, non è così.

Lucio e la moglie contattano il Fondo di
prevenzione del sovraindebitamento e usura gestito da  Adiconsum, presentano la domanda per avervi
accesso. La domanda risulta conforme ai requisiti stabiliti dal ministero
dell’Economia e viene accolta. Lucio e la moglie ottengono così un
finanziamento unico che, grazie alle rate di rientro del prestito ottenuto tarate
sulla loro disponibilità economica, consentirà loro di poter rientrare dei loro
debiti e di tornare gradualmente alla normalità.

Se ti sei riconosciuto nella storia di Lucio e di
sua moglie, se stai attraversando con la tua famiglia un periodo difficile,
contatta il Fondo di prevenzione usura. Noi di Adiconsum possiamo aiutarti. Trovi
il numero su www.adiconsum.it

Inoltre, iscrivendoti online ad Adiconsum, tramite
il sito web o l’app “Adiconsum Reclami 2.0”, a soli 5 euro hai diritto, per
informazioni, dubbi, problemi sulle tematiche consumeristiche (luce, gas,
acqua, telefono, banca, automobile, viaggi, trasporti, alimentazione, ecc.) a
ricevere la Prima Assistenza Telefonica chiamando il Numero Verde 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle
ore 18.

ADICONSUM AUGURA BUONE FESTE

21 Dicembre 1970

Cari consumatori, nell’augurarVI Buone feste, Vi informiamo che il nostro Call Center 800 89 41 91 rimarrà chiuso per la pausa natalizia e riprenderà l’attività di Prima Assistenza lunedì 2 gennaio, come sempre dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.

Sereno Natale e Buon 2017!

E NELLE MARCHE, ADICONSUM POTENZIA LO SPORTELLO DI MACERATA

12 Dicembre 1970

La nostra sede di Macerata ha potenziato lo
sportello “acquisto di beni e servizi” per tutelare i consumatori nelle varie
fasi che compongono il rapporto consumatore-azienda: dal contratto alla
verifica della conformità del prodotto, dal controllo della fatturazione alla
predisposizione dell’eventuale reclamo fino alla composizione stragiudiziale
della controversia attraverso gli organismi ADR (Alternative Dispute
Resolution). E questo vale per tutte le problematiche che dovessero insorgere
sia riguardo alle utenze domestiche (ritardi di attivazione, disattivazione e
distacchi, riparazione guasti, bollette con importi anomali) che alle
problematiche legate al conto corrente, mutui, finanziamenti, che a quelle del
trasporto (ritardi, overbooking, cancellazione), ecc..


Lo
sportello osserva i seguenti orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle
ore 9 alle ore 13; tel. 07334075212; e-mail: macerata@adiconsum.it


VOLTURE LUCE/GAS: CHE COSA PUÒ SUCCEDERE E COME TI PUÒ AIUTARE ADICONSUM

12 Dicembre 1970

Non sempre la richiesta di voltura di una fornitura
che sia della luce del gas o dell’acqua avviene senza problemi. È in questi
casi che Adiconsum può aiutarti a risolverli con rapidità e senza costi.

La richiesta di voltura di un’utenza si chiede
quando si subentra ad un’altra persona o quando la persona intestataria
dell’utenza viene a mancare.

Dietro ad una voltura purtroppo possono presentarsi
problemi che difficilmente possono risolversi senza l’intervento e l’assistenza
di un’associazione consumatori come Adiconsum.

È quanto è capitato, ad esempio, ad una signora che
avendo chiesto la voltura del gas per il decesso del marito, si era vista
trasferire sulla sua bolletta i consumi errati riportati nella bolletta
intestata al marito, più volte contestati e mai detratti.

La vicenda si trascinava dal 2009 e la signora nel
frattempo riceveva le lettere delle società di recupero crediti.

A questo punto, la signora contattava Adiconsum,
che subito si attivava per avviare la procedura della conciliazione paritetica
chiedendo espressamente all’azienda di rettificare i consumi addebitati e di
bloccare tutte le azioni di recupero.

Se anche tu hai chiesto una voltura e ti trovi in una
situazione simile a quella della sig.ra Anna, non esitare a contattare
Adiconsum. Chiama il Numero Verde GRATUITO 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì
dalle ore 9 alle ore 18 ed esponi il tuo problema. Ti saremo a fianco fino alla
risoluzione della vicenda.

BANCA POPOLARE DI BARI: ADICONSUM A FIANCO DEGLI AZIONISTI

12 Dicembre 1970

Sei un azionista della
Banca popolare di Bari (BPB)? Non accetti la sua trasformazione in società per
azioni e vuoi quindi recedere dalle azioni che hai acquistato? Rivolgiti alla
nostra sede regionale della Puglia per ricevere l’adeguata assistenza.

In merito al recesso delle
azioni della BPB si è costituito un Comitato per la tutela degli azionisti, di
cui Adiconsum fa parte.

A seguito della riforma
delle banche popolari, la Banca Popolare di Bari, infatti, sta procedendo nella
sua trasformazione in società per azioni. I soci azionisti che non approvano
tale trasformazione hanno facoltà di recedere dalle azioni che hanno
acquistato. Il loro valore è stato fissato in 7,50 euro ad azione.

La circolare della Banca
d’Italia che dà attuazione alla riforma delle banche popolari stabilisce però
che il socio può recedere, ma che non ha diritto al rimborso delle sue azioni.

Contro tale circolare è
stato presentato ricorso ed il Consiglio di Stato ha emesso una sospensiva
cautelare, rimettendo gli atti alla corte Costituzionale, chiamandola a
verificarne la legittimità costituzionale.

Intanto il Comitato ha istituito
un tavolo di lavoro con la BPB per costituire un Fondo di solidarietà per i
soci azionisti che intendono recedere, per stilare il Regolamento e per
definire le modalità per l’accesso.

Negli incontri con il
Comitato, la banca ha fatto anche sapere di essere disponibile ad intervenire
con misure di ausilio e sostegno nei confronti dei titolari di investimenti che
per necessità o per volontà vogliano rimodulare le rate.

Se ti trovi in questa
situazione contatta la sede:

Adiconsum Puglia

Via Giulio Petroni 15/F – Bari

Tel. 080 5968295

oppure invia una mail a:
comitatoazionistibpb@gmail.com

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • ADICONSUM AVVIA RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO CONTRO GLI ALTI “ONERI GENERALI DI SISTEMA” IN BOLLETTA

ADICONSUM AVVIA RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO CONTRO GLI ALTI “ONERI GENERALI DI SISTEMA” IN BOLLETTA

12 Dicembre 1970

Quante volte, cercando di capire le voci che
compongono la nostra bolletta di luce e gas, ci siamo trovati di fronte alla
voce “oneri generali di sistema” senza capire che cosa fossero e perché fossimo
tenuti a pagarli con importi così significativi per le nostre tasche?

Gli oneri generali di sistema dell’energia
elettrica comprendono più componenti: gli incentivi alle fonti rinnovabili
(A3); gli oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni
territoriali (A2 e MCT); la promozione efficienza energetica (UC7); i regimi
tariffari speciali per la società Rete Ferroviaria Italiana-RFI (A4); il bonus
elettrico (As); il sostegno alla ricerca di sistema (A5); le compensazioni per
le imprese elettriche minori (UC4); le agevolazioni per le imprese
manifatturiere a forte consumo di energia (Ae).

Le riscossioni e le erogazioni riferite agli oneri
generali di sistema pagati dai consumatori direttamente in bolletta sono svolte
dalla Cassa per i servizi energetici ed ambientali (CSEA), un ente pubblico
economico, sorto un anno fa, dalla trasformazione della Cassa conguaglio per il
Settore Elettrico (CCSE), ente pubblico NON economico. Riscossioni ed
erogazioni dovrebbero compensarsi. Ma la realtà è ben diversa: in Cassa
giacciono, infatti, circa 4 miliardi di euro, segno che le riscossioni sono
superiori alle erogazioni, cioè paghiamo più del necessario.

Ma la preoccupazione di Adiconsum è un’altra: che
fine faranno questi soldi pagati dai consumatori, tanto più ora che la Cassa è
ente economico e alla luce del fatto che già in passato il Governo aveva
attinto a queste “riserve” per progetti totalmente diversi da quelli
energetici?

Ecco perché Adiconsum ha avviato un ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica Mattarella, chiedendo
l’abbassamento delle componenti tariffarie inserite in bolletta e l’utilizzo
delle giacenze esclusivamente per il comparto energetico (riqualificazione
delle vecchie centrali elettriche, istituzione di un Fondo di solidarietà per i
lavoratori del comparto, ecc.)

Adiconsum è membro di:

  • CNCU
  • Consumer's Forum
  • Beuc

Adiconsum è opionion leader di:

  • Opinion Leader
  • Italia in Classe A

Adiconsum è socio di:

  • Forum Terzo Settore
  • ASVIS
  • Motus-E
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  • Coordinamento Free
  • PCN Italia
  • Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC)
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  • PEFC Italia
  • Forum per la Finanza Sostenibile Ente del Terzo Settore

Adiconsum è aderente e/o collabora con:

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  • Forum Ania Consumatori
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