PESCE: ECCO A COSA FARE ATTENZIONE

19 Dicembre 2011

ECCO A COSA FARE ATTENZIONE

È tradizione, per la cena della vigilia di Natale, consumare un pasto a base di pesce.

Ecco i consigli di Adiconsum per acquistare i diversi tipi di pesce:

· pesce fresco:

– deve essere presentato in un bancone refrigerato, possibilmente su un letto di ghiaccio, e protetto dagli insetti;

· prodotti ittici surgelati:

– verificare l’integrità della confezione, e rinunciare all’acquisto qualora essa presenti i segni di un precedente scongelamento, anche se parziale.

– devono essere presentati in appositi espositori che garantiscano il rispetto della “catena del freddo”, muniti di termometri a vista accessibili al consumatore. La loro temperatura deve essere mantenuta al di sotto dei 18°C.;

– devono presentare l’indicazione in etichetta anche del peso al netto della glassatura;

· il
pesce d’acquacoltura: pur avendo un valore commerciale più basso rispetto al pescato, può essere comunque di buona qualità , sia dal punto di vista del gusto che da quello nutrizionale, e può dunque costituire una valida alternativa d’acquisto. Purtroppo, in assenza di un’etichettatura specifica che faccia riferimento a tecniche di allevamento e mangimi, agli occhi del consumatore l’unica discriminante tra un prodotto d’acquacoltura e un altro è il prezzo

L’Adiconsum sta lavorando, insieme ad alcuni esperti del settore, all’elaborazione di un progetto da sottoporre alle organizzazioni di categoria dei produttori per giungere a forme volontarie di etichettatura e a campagne di educazione del consumatore volte a promuovere i prodotti ittici da acquacoltura che per proprietà nutrizionali più si avvicinano a quelle del pescato.

DOLCI NATALIZI

18 Dicembre 2011

IL PANETTONE E IL PANDORO SECONDO LA RICETTA TRADIZIONALE

Il pandoro ed il panettone sono due specialità tradizionali italiane. Con il d.m. 22/07/05 sono state definite le regole dei prodotti natalizi da forno a cui sono riservate le denominazioni “pandoro” e “panettone”. Elementi caratterizzanti di questi dolci sono la lievitazione naturale e la presenza obbligatoria di burro e uova fresche.

Gli ingredienti fondamentali del Panettone sono:

farina di frumento;
zucchero;
uova di gallina di categoria “A” e/o tuorlo d’uovo in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;
burro in quantità non inferiore al 16%;
uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%;
lievito naturale costituito da pasta acida;
sale

Gli ingredienti del Pandoro, invece, sono:

farina di frumento;
zucchero;
uova di gal
lina di categoria “A” e/o tuorlo d’uovo in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;
latte;
burro in quantità non inferiore al 20%;
lievito naturale costituito da pasta acida;
aromi di vaniglia o vanillina;
sale.

Accanto alle”versioni classiche” sono state create le “versioni speciali”, cioè con l’aggiunta di farciture, ripieni, glassature e decorazioni, che comunque dovranno contenere almeno il 50% dell’impasto base. Tutte le variazioni sul tema dovranno essere riportate in etichetta accanto alla denominazione riservata. Per quanto concerne l’etichetta di questi prodotti si applicano le disposizioni generali del decreto legislativo 109/92. Dovranno perciò figurarvi:

la denominazione di vendita;
una descrizione del prodotto;
la lista degli ingredienti in ordine ponderale decrescente;
il nome e la sede del produttore o confezionatore o del venditore; una menzione facoltativa che indica le modalità di conservazione;
il termine minimo di conservazione;
il peso netto.

Le regole di produzione e commercializzazione sono applicate anche nelle produzioni artigianali, ma i prodotti venduti direttamente nei laboratori possono essere privi di etichetta, purché denominazione di vendita e lista degli ingredienti sul banco di vendita siano riportati su un cartello posto del banco di vendita o in un registro disponibile alla consultazione da parte dei clienti.

ELETTRODOMESTICI E TV: ECCO LE NUOVE ETICHETTE ENERGETICHE

16 Dicembre 2011

Dal 30 novembre 2011 sono in vigore le nuove etichette per frigo, congelatori e per i televisori; dal 20 dicembre 2011 per lavastoviglie e lavatrici.
Le novità introdotte sono:
l’incremento delle classi energetiche di appartenenza come per classe A in: A+, A++ e A+++ (in ogni caso, salvo eccezioni, fino a un massimo di sette classi);
l’obbligo, per alcuni elettrodomestici, di indicare il consumo in stand-by e il rumore dell’apparecchio in funzione; la sostituzione dei testi con i pittogrammi.

Graficamente non vi sono cambiamenti: le frecce delle classi energetiche che indicano i consumi più alti sono sempre rosse, mentre quelle delle classi dei consumi più bassi sono in verde.
Ecco le informazioni riportate nell’etichetta degli elettrodomestici:

Frigoriferi: classi energetiche dalla A +++ alla D;
i pittogrammi indicano:
la capacità in lit
ri degli scompartimenti di conservazione e di quelli per il cibo congelato;
l’emissione di rumore in decibel.
Lavatrici: classi energetiche dalla A+++ alla D;
i pittogrammi indicano:
il consumo annuale di energia in kWh;

il consumo annuale di acqua in litri;
la capacità di carico in kg;
la classe di efficienza della centrifuga;
la rumorosità in decibel (sia del lavaggio sia della centrifuga).
Lavastoviglie: classi energetiche dalla A+++ alla D;
i pittogrammi indicano:
il consumo energetico annuo;
il consumo annuale di acqua in litrie non più per ciclo;
la classe di efficienza di asciugatura;
la capacità di carico espressa in numero di coperti;
la rumorosità in decibel;
la potenza e la durata nel modo acceso e nel modo spento.
Televisori: classi energetiche dalla A+++ alla D;
il consumo di energia, in modo acceso e spento in wa
tt, e annuo;
la diagonale dello schermo espressa sia in cm sia in pollici.

NUOVA DISCIPLINA DELLE POLIZZE LEGATE AI MUTUI

11 Dicembre 2011

L’ISVAP ha emanato la nuova disciplina delle polizze legate ai mutui, che entrerà in vigore il 2 aprile 2012 così che gli operatori possano usufruire di un periodo di adeguamento.

La norma stabilisce che gli intermediari assicurativi, incluse le banche e altri intermediari finanziari, non possono ricoprire nello stesso tempo il ruolo di distributori di polizze e di beneficiari delle stesse.

Già nel 2001 l’ISVAP aveva attuato una prima indagine sulla distribuzione delle polizze assicurative abbinate a mutui personali, e rilevò che:

le polizze abbinate a mutui e prestiti sono imposte dalla banca e dagli intermediari finanziari al cliente;
le polizze sono vendute quasi esclusivamente in forma di premio unico, da pagare anticipatamente all’atto dell’accensione del mutuo o prestito;

la banca richiede al cliente di essere indicata come beneficiari o vincolata dell
e prestazioni offerte dalla polizza per soddisfare i proprio interessi;

la banca ottiene soddisfacimento di tali interessi premendo sul costo della polizza del cliente e richiedendo l’applicazione di provvigioni spropositate;

le polizze, in abbinamento a mutui o prestiti, presentano aliquote provvigionali medie più elevate rispetto a quelle distribuite dagli agenti.

L’ISVAP, inoltre, anche nell’aprile 2011 ha effettuato un’altra indagine conoscitiva sulle polizze abbinate a mutui o finanziamenti, la quale, però, non ha riscontrato modifiche nelle pratiche di vendita.

ADDOBBI NATALIZI

9 Dicembre 2011

I consigli di Adiconsum per festeggiare in sicurezza le feste natalizie:

verificare che l’albero di Natale sia autoestinguente (controllando la relativa indicazione sulla confezione o nelle istruzioni) e che il piedistallo di esso sia di grandezza adeguata, per evitare il rischio che si rovesci;
evitare di acquistare prodotti elettrici natalizi da venditori improvvisati;
acquistare sempre confezioni integre che riportino i dati fondamentali sull’origine del prodotto: provenienza, marchi di sicurezza, numero seriale del pezzo; evitare di utilizzare candele, o comunque accenderle solo se inserite su un apposito sostegno e lontane da materiale infiammabile;
scegliere catene luminose alimentate da un trasformatore, per evitare pericolosi surriscaldamenti e utilizzare solo quelle con il marchio CE (meglio che riportino anche il marchio di sicurezza di un organismo di certificazione volontario tipo IMQ, TÜV, GS
);

utilizzare, per l’esterno solo catene luminose specifiche e a bassa tensione (12 o 24 Volts), cioè alimentate da un trasformatore e controllare inoltre che sulla confezione sia indicato l’uso esterno;
tenere le luci o gli impianti lontani da fonti di calore e da qualsiasi situazione in grado di provocare un incendio;
leggere sempre con attenzione tutte le avvertenze dei componenti elettrici utilizzati;
non sovraccaricare le prese, per evitare un corto circuito;
non lasciare mai le lucine di albero e presepe accese di notte o quando non si è in casa.

In caso di incendio chiamare subito il numero di Soccorso 115, attivo 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale.

TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI

9 Dicembre 2011

La manovra di Monti porta a 1.000 euro la soglia del pagamento dei contanti

Il Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (“Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”) è nuovamente intervenuto per abbassare la soglia della tracciabilità dei pagamenti, dopo che il D. L. 13 agosto 2011, n. 138 convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n. 148 (c.d. “Manovra Correttiva”) aveva portato la soglia di ammissibilità dei pagamenti non tracciabili a 2.500 euro.

Il fine è quello della lotta al riciclaggio di denaro ed all’evasione fiscale: sono interessati i trasferimenti di contante ed i titoli al portatore (assegni liberi, obbligazioni, certificati di deposito, libretti di risparmio e altri titoli che non nascono nominativi).

Banche e Poste Italiane sono tenuti a dare ampia diffusione e informazione alla clientela su queste disposiz
ioni. Il nuovo limite è di 1.000 euro (per valori pari o superiori a questo importo non è più possibile trasferire denaro tra soggetti diversi in contante, o con assegno non intestato o non recante la clausola “non trasferibile”, ma solamente avvalersi di intermediari finanziari abilitati (banche, uffici postali).

La normativa antiriciclaggio già in vigore prevede peraltro che libretti e moduli di assegni consegnati da banche e poste debbano avere prestampigliata la clausola di non trasferibilità , salvo diversa richiesta: il libretto di assegni senza tale clausola deve essere richiesto per iscritto alla Banca/poste ed è dovuta un’imposta di bollo di euro 1,50 per ciascun assegno (che comunque se usato per pagamenti oltre il nuovo limite deve essere reso “non trasferibile”apponendo manualmente la clausola); lo stesso vale per gli assegni circolari “liberi”, che non possono superare l’importo limite in questione. E’ vietato superare il limite di
999,99 euro anche con i libretti postali o bancari al portatore (anonimi): se entro il 31 dicembre 2011 non saranno estinti oppure trasformati in libretti nominativi, o comunque il saldo non sarà stato riportato al di sotto dei 999,99 euro, l’emittente ha l’obbligo di legge di provvedere “d’ufficio” . Molto severe le sanzioni, che partono da un minimo di 3.000 euro.