TASSI DI USURA IN VIGORE DA OTTOBRE A DICEMBRE

30 Settembre 2012

Il tasso di usura rappresenta il tasso di interesse massimo che gli istituti di credito o gli intermediari finanziari possono applicare alle seguenti operazioni creditizie:

– aperture di credito in conto corrente;
– crediti personali (prestiti);
– accensione mutui;
– crediti finalizzati all’acquisto rateale (credito al consumo);
– credito revolving e con utilizzo di carte di credito,
– operazioni di leasing;
– prestiti contro cessione del quinto dello stipendio;
– altri finanziamenti a breve e a medio/lungo termine.

Questi tassi soglia sono calcolati ogni tre mesi dalla Banca d’Italia ed il loro valore varia a seconda del prodotto finanziario considerato.

L’erogante che offre finanziamenti con tassi superiori a quello soglia calcolato sul tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia è passibile di denuncia per il reato di usura.

Si ricorda che il riferimento del tasso specificato deve essere quello in vigore all’atto della sottoscrizione del contratto.

Ecco di seguito i tassi usura in vigore dal 1° ottobre al 31 dicembre 2012.


tassi usura (trimestre in corso) – tassi usura (serie storica)

PESCE: L’EUROPARLAMENTO DICE “NO” ALLA DATA DI CATTURA IN ETICHETTA

25 Settembre 2012

Maria Damanaki, commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi, aveva voluto inserire nella proposta legislativa della Commissione Ue, sulle nuove norme per l’etichettatura dei prodotti ittici, l’obbligo di indicare la data di cattura del pescato, ma il Parlamento europeo, nella sua plenaria di settembre, ha votato un testo emendato in cui tale informazione ha assunto carattere facoltativo.
Struan Stevenson, eurodeputato inglese, vicepresidente della Commissione parlamentare pesca e relatore del provvedimento adottato, nel dibattito che ha preceduto la votazione, ha affermato che il testo propone numerose novità in materia di etichettatura, tra cui la necessità di informazioni ai consumatori chiare e complete sull’origine, il metodo e la data di produzione dei prodotti, al fine di permettere loro di compiere scelte informate. In particolare la zona di cattura del pesce, nell’opinione del relatore, deve essere espressa in termini familiari al consumatore. Al momento, infatti, la normativa vigente prevede che l’obbligo di informazione sull’origine del prodotto ittico possa essere soddisfatto con la mera indicazione della “zona FAO”, ossia di un codice numerico di difficile interpretazione per il consumatore. Qualora correttamente interpretate, inoltre, le zone FAO forniscono un’indicazione assai vaga e imprecisa, riferendosi a quadranti molto vasti (ad esempio: Zona FAO n. 21 = Oceano Atlantico nord-occidentale; Zona FAO n. 57 = Oceano Indiano).

Stevenson ha inoltre sottolineato la proposta di rendere obbligatoria l’indicazione della data di sbarco a terra del pescato, mentre – come si è detto – la data di cattura sarebbe volontaria. L’emendamento riflette ovviamente il tentativo di conciliare gli interessi dei piccoli pescatori – che possono avvantaggiarsi della facoltà di indicare la data di cattura esaltando la maggior freschezza di un prodotto che in genere è pescato e sbarcato nel giro di poche ore – con quelli delle imprese maggiori, che con le loro imbarcazioni industriali spesso scaricano a terra il prodotto giorni e giorni dopo averlo pescato. È però altrettanto ovvio che, ai fini dell’informazione del consumatore, l’obbligo di indicazione in etichetta della sola di sbarco risulterebbe inutile, se non addirittura fuorviante.

Il testo modificato dall’Assemblea di Strasburgo passa ora all’esame del Consiglio Ue.

AGROALIMENTARE: PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL “PACCHETTO QUALITÀ”

25 Settembre 2012

Lo scorso 13 settembre il “Pacchetto qualità” – superato dapprima il vaglio del Consiglio e della Commissione parlamentare competente (Agricoltura e Sviluppo Rurale) – è stato approvato anche dall’Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo.

La procedura ora prevede che il testo licenziato a Strasburgo venga trasmesso dal Presidente del Parlamento Europeo al Consiglio, alla Commissione ed ai parlamenti nazionali; quindi – se il testo non subirà modifiche sostanziali da parte della Commissione – si procederà alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

In cosa consiste il “Pacchetto qualità”

Il “Pacchetto qualità” consiste in un regolamento sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, che contiene novità di rilievo. Esso prevede, innanzitutto, l’accorpamento in un unico testo della disciplina dei sistemi di certificazione DOP, IGP e STG. Ricordiamo inoltre:

   – Lo snellimento delle procedure di registrazione DOP-IGP (riduzione da 12 a 6 mesi dei tempi per l’esame delle domande di registrazione).

   – L’attribuzione agli Stati membri dell’obbligo di mettere in atto ex-officio adeguate azioni amministrative e giuridiche al fine di prevenire o fermare l’uso improprio delle indicazioni DOP e IGP. In altre parole, gli Stati membri della Ue sono tenuti a monitorare e a far rispettare le denominazioni protette provenienti da altri Paesi.

   – Il mantenimento delle STG (in un primo tempo se ne ventilava la cancellazione), riservando però la denominazione ai soli prodotti trasformati e registrati con riserva del nome. Previsto un periodo transitorio per quelle senza riserva di nome (è il caso delle uniche STG italiane: “Mozzarella” e “Pizza napoletana”).

   – Il riconoscimento del ruolo dei Consorzi di tutela. Essi possono: contribuire ad assicurarsi che qualità, reputazione ed autenticità dei propri prodotti sia garantita sul mercato; adottare provvedimenti intesi a garantire protezione giuridica adeguata della DOP o IGP e dei diritti di proprietà intellettuale correlati; sviluppare attività di informazione e promozione verso i consumatori; sviluppare attività miranti a garantire la conformità dei prodotti al disciplinare di produzione; adottare provvedimenti volti a migliorare l’efficacia del regime; adottare misure per la valorizzazione dei prodotti; adottare provvedimenti volti a impedire o contrastare misure che sono o rischiano di essere svalorizzanti per l’immagine dei prodotti.

Infine, altre novità portate dal pubblicando regolamento saranno l’inserimento della cioccolata tra i prodotti di qualità, la possibilità di indicare in etichetta i cosiddetti “marchi di area”, la creazione dell’indicazione “prodotti di montagna”.

CODICE STRADA: GUIDA IN STATO D’EBBREZZA PER CHI DORME UBRIACO IN SOSTA

25 Settembre 2012

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un automobilista al quale era stata contestata la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada (guida in stato di ebbrezza), dopo essere stato trovato ubriaco mentre dormiva appoggiato al volante della sua auto, ferma al lato della strada con il motore acceso.

In primo grado il ricorso dell’automobilista era stato accolto per insussistenza del fatto, dal momento che, essendo il veicolo fermo, non poteva configurarsi il reato di guida in stato di ebbrezza.

La Corte di Cassazione, invece, ha affermato che è irrilevante che l’automobile sia in marcia o in sosta se chi è al posto di guida è positivo all’alcool test. Infatti, la fermata costituisce comunque una fase della circolazione.

Ciò che è da rilevare, secondo la Corte, è l’accertamento di tutta una serie di circostanze (stato dell’auto, luogo di residenza dell’imputato, luogo di partenza e di destinazione, ecc.) che consentano di comprendere le ragioni che avevano impedito all’automobilista di completare il tragitto.

Per questi motivi, la Corte ha rinviato la causa al giudice di primo grado, invitandolo, sulla base di tali indicazioni, a decidere nuovamente.

FIDUCIA DEI CONSUMATORI: A SETTEMBRE IN LIEVE AUMENTO

24 Settembre 2012

È passata da 86,1 a 86,2 la fiducia dei consumatori italiani nel mese di settembre. Questi i dati rilevati dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica.

Ecco nel dettaglio da cosa è dato questo aumento, secondo l’Istat.
Il lieve aumento registrato è dovuto ad un aumento della fiducia del:
• clima economico generale: in lieve aumento da 69,5 a 71,0
• clima personale: in lieve aumento da 92,0 a 92,3
• aspettative future: da -66 a -56
• attese sulla disoccupazione: da 112 a 114

A questo lieve aumento fa riscontro invece un peggioramento:

• situazione economica italiana: da -134 a -136
• situazione economica familiare: da -65 a -75
• bilancio familiare: da -17 a -24

Opportunità di risparmio:

• attuali: in miglioramento da 122 a 143
• futuri: stabili a -92

Opportunità di acquisto di beni durevoli: in diminuzione da -102 a -103

Evoluzione dei prezzi al consumo:

• in forte aumento: da 50 a 81

Evoluzione dell’inflazione nei prossimi 12 mesi:

• in aumento da 14 a 30

Clima di fiducia a livello territoriale:

• aumenta nel Nord-Ovest, nel Nord-Est e al Centro
• in diminuzione al Sud.

SISMA: PRESENTATO VADEMECUM PER I CITTADINI TERREMOTATI

24 Settembre 2012

Adiconsum insieme alle Associazioni Consumatori Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Movimento consumatori, Confconsumatori, Federconsumatori, Legaconsumatori, Movimento Difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori, ha contribuito alla realizzazione di un Vademecum per i cittadini delle aree terremotate. 

Ricordiamo che ben 104 sono stati i comuni dell’Emilia, della Lombardia e del Veneto ad essere interessati dal sisma del maggio scorso.
Il Vademecum è il frutto di incontri che le associazioni hanno promosso con le banche e l’Abi (Associazione bancaria italiana), con le finanziarie e la loro associazione di categoria Assofin, con i gestori dell’energia come Enel, Hera ed Aimag, con i gestori di telefonia e i Corecom dell’ Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per concordare iniziative unitarie di informazione e sostegno alle popolazioni terremotate. 
Il Vademecum fornisce una serie di indicazioni sulle varie iniziative in corso (ad es. sospensione di pagamenti di utenze o prestiti, ecc.), e una serie di consigli in merito a situazioni che invece non sono state interessate da alcun provvedimento.
I cittadini potranno trovare informazioni relativamente a:
• bollette energia elettrica, gas ed acqua
• bollette di telefonia fissa/Adsl e pay-tv
• cartelle esattoriali
• bollette rifiuti
• tassa consorzi bonifica acque
• mutui e finanziamenti
• assicurazioni e Rc auto
Il Vademecum verrà distribuito in tutti i comuni colpiti in sinergia con i Comuni, le Regioni, le Provincie, i COC, le aziende dei servizi e sarà supportato da una Campagna informativa a tappeto dei cittadini per la migliore tutela dei loro diritti ed obblighi.

PRESTITO CONVERTENDO BPM: CI SONO I RIMBORSI

24 Settembre 2012

Buone notizie per chi è titolare del prestito obbligazionario “Convertendo 2009/2013-6,75%”, codice ISIN IT0004504046, della Banca Popolare di Milano

Adiconsum, insieme ad altre Associazioni Consumatori, ha infatti sottoscritto un Protocollo d’Intesa per avviare la conciliazione paritetica per i consumatori con un contenzioso relativo al prestito sopradescritto.

Chi può presentare la domanda

Le persone fisiche:

  • titolari delle obbligazioni Convertendo sottoscritte presso le filiali della Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano, che incorpora anche la Cassa di Risparmio di Alessandria, e la Banca Popolare di Mantova, nel periodo 7 settembre 2009 – 30 dicembre 2009;
  • titolari dei diritti di opzione sulle Convertendo acquistati nel periodo 15 giugno 2009 – 16 luglio 2009.

Come presentare la domanda

  • Attraverso un apposito modulo di adesione che sarà on line dalla seconda metà di settembre sul sito di Adiconsum e delle altre Associazioni Consumatori firmatarie e sul sito della BPM, oppure presso le sedi di Adiconsum e delle altre associazioni e delle filiali di BPM.

Quando presentare la domanda

  • Dal 1° ottobre 2012 fino al 30 aprile 2013.

A chi presentare la domanda

  • alle sedi locali Adiconsum, o via mail all’ indirizzo:
    convertendo@adiconsum.it 
  • Ad una delle filiali del Gruppo BPM (Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano, Cassa di Risparmio di Alessandria, Banca Popolare di Mantova)

Come viene valutato il valore della perdita

  • Al 65% del valore nominale delle obbligazioni a suo tempo sottoscritte.

A quanto ammonta il rimborso

3 sono le categorie individuate per definire la percentuale del rimborso:

  • Categoria A: rimborso massimo sino al 100% della perdita
  • Categoria B: rimborso massimo sino al 60% della perdita
  • Categoria C: nessun rimborso.

La sussistenza o meno dei presupposti di risarcibilità saranno valutati da una Commissione di conciliazione paritetica composta da un rappresentante dell’Associazione consumatori firmataria scelta dal consumatore, e da un rappresentante della Banca.

La risposta affermativa o negativa verrà data entro 60 gg, dal ricevimento della domanda da parte della Segreteria tecnica.

In caso di accettazione della proposta di conciliazione, il pagamento della somma pattuita è previsto entro 30 gg. lavorativi dalla data di ricevimento dell’accettazione della proposta.

In caso di non accettazione, il consumatore sarà comunque libero di adire tutte le iniziative, anche giudiziarie, che riterrà più opportune.

N.B.: Il costo della conciliazione è gratuito per gli iscritti ad Adiconsum e alle altre Associazioni Consumatori firmatarie.

Per ulteriori informazioni contattare il Numero verde 800.100.200, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00.

ENERGIA: IN ARRIVO COMPENSI PER DISAGI NEVE

18 Settembre 2012

Grazie all’Accordo ASSOCIAZIONI CONSUMATORI–ENEL sono in arrivo riconoscimenti economici aggiuntivi per i consumatori, clienti di Enel, rimasti senza elettricità a causa degli eventi nevosi nello scorso febbraio.

Di seguito le istruzioni per presentare la richiesta del riconoscimento economico aggiuntivo:

Chi può presentare domanda?

• tutti coloro che sono allacciati alla rete di Enel Distribuzione, qualunque sia il loro venditore di energia elettrica

Dove presentare domanda?

• Presso tutte le sedi territoriali Adiconsum

Entro quando?

• Entro il 31 DICEMBRE 2012

Dopo quante ore senza elettricità scatta il riconoscimento?

Il riconoscimento economico aggiuntivo scatta dopo 88, 92, 96 ore senza elettricità (a seconda della fascia di appartenenza del Comune di residenza del consumatore)

A quanto ammonta?

A 30,00 euro, che aumenterà di 15 euro ogni 4 ore, fino ad un massimo di 650 euro

Entro quando arriva il compenso?

Enel verserà le somme spettanti entro FEBBRAIO 2013.

MINI-RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: AL VIA DALL’11 SETTEMBRE

18 Settembre 2012

La mini-riforma del processo civile, approvata in agosto con l’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Sviluppo, è finalmente operativa.

Le principali novità introdotte dalla riforma sono:

• filtro all’appello delle sentenze: il giudice d’appello può dichiarare inammissibile l’impugnazione della sentenza quando ritenga che non abbia una ragionevole possibilità di essere accolta. 
L’ordinanza che dichiara l’inammissibilità dovrà essere sinteticamente motivata, e potrà essere impugnata tramite ricorso per Cassazione; nel caso in cui la Corte di Cassazione accolga il ricorso, dovrà disporre il rinvio al giudice che avrebbe dovuto pronunciare sull’appello.

Nel merito, l’introduzione del filtro potrebbe snellire il procedimento e ridurre l’intasamento dei Tribunali.

• risarcimenti per i processi-lumaca: il procedimento per ottenere i risarcimenti di cui alla legge Pinto, previsti per chi è stato coinvolto in un procedimento per un periodo di tempo considerato irragionevole, diventa più semplice.

La domanda per ottenere l’indennizzo si può proporre entro 6 mesi dalla sentenza definitiva che decide il processo.
Il termine di ragionevole durata del processo è di 6 anni: 3 anni in primo grado, 2 in secondo grado e 1 in Cassazione.
Al di sotto di tale limite nessuna domanda verrà presa in considerazione; in caso di sforamento dei limiti, invece, la misura del risarcimento dovrà essere compresa tra i 500 e i 1.500 euro per ogni anno di superamento dei termini.
 
Il diritto al risarcimento, tuttavia, si perde nel caso in cui le parti, nel corso del procedimento, tengano comportamenti finalizzati meramente ad allungare i tempi della decisione.

Nel merito, la semplificazione dell’iter della domanda di risarcimento potrebbe velocizzare i tempi di definizione dei procedimenti.

Le novità si applicano ai ricorsi protocollati (per l’appello) e alle sentenze depositate (per i risarcimenti) a partire dall’11 settembre 2012.

INCIDENTE CAUSATO DA SEMAFORO ROTTO? PAGA IL COMUNE!

18 Settembre 2012

Se l’incidente stradale è provocato dal malfunzionamento di un semaforo, e non da comportamenti scorretti degli automobilisti, la responsabilità è del Comune di appartenenza dell’impianto semaforico e della società che ne effettua la manutenzione.

Il risarcimento dei danni è a carico del Comune, in quanto proprietario della strada, nonché della società alla quale è affidata la manutenzione del semaforo, in ragione dell’obbligo contrattuale di provvedere al controllo di efficienza del dispositivo.

La Corte di Cassazione, III sez. civile, con la sentenza 14927/2012, ha quindi stabilito che, all’automobilista che subisce un danno in conseguenza del semaforo rotto, spetta di essere risarcito dal Comune e dalla società di manutenzione, dei quali viene riconosciuta la responsabilità concorrente e solidale.

CAROVITA: COSA DEVE FARE IL GOVERNO MONTI

18 Settembre 2012

Solo quest’anno le famiglie italiane hanno dovuto sopportare i seguenti aumenti:

• carburanti: +10,91% (da gennaio 2012 ad oggi)
• trasporti pubblici locali: +5%
• autostrade: +10%
• spesa alimentare: +5%
• farmaci da banco: dal 4 al 10%
• scuola: +3,2%
Per sollevare le famiglie e recuperare il circuito virtuoso (produzione di beni e servizi= occupazione=aumento potere d’acquisto=ripresa dei consumi) ecco le misure che il Governo Monti, ad avviso di Adiconsum, dovrebbe intraprendere:
1. taglio delle accise anacronistiche e introduzione di un’accisa mobile per i carburanti
2. detassazione diretta e indiretta a cominciare dai lavoratori dipendenti e dai pensionati
3. lotta all’evasione fiscale
4. tariffe sociali per i servizi pubblici locali
Non ultimo, Adiconsum ritiene che per rilanciare i consumi e il Paese tutto, il Governo Monti debba passare alla Fase2, quella dello sviluppo e degli investimenti soprattutto in infrastrutture.

GIUSTIZIA: SOPPRESSI 31 TRIBUNALI E 667 UFFICI DEI GIUDICI DI PACE

18 Settembre 2012

Sono entrati in vigore, il 14 settembre scorso, i decreti legislativi (nn. 155 e 156 del 2012) che riordinano la geografia giudiziaria.

TRIBUNALI

Il primo dei due decreti disciplina la riorganizzazione dei tribunali, e prevede la soppressione di 31 sedi di Tribunale, di tutte le 220 sedi distaccate nonché di 31 procure, ritenute ormai inefficienti.

GIUDICI DI PACE

Il secondo, invece, si occupa della riorganizzazione degli uffici dei Giudici di pace, e prevede la soppressione di ben 667 uffici, indicati nella tabella A del decreto (le competenze degli uffici soppressi saranno attribuite ai corrispondenti uffici indicati nella tabella B).

La norma, tuttavia, prevede che, entro 60 giorni dalla pubblicazione delle Tabelle sul Bollettino Ufficiale del Ministero, i Comuni interessati, anche in consorzio tra loro, potranno richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di pace dei quali è disposta la soppressione, anche tramite accorpamento, purché si facciano carico integralmente delle spese di funzionamento dell’ufficio e di erogazione del servizio, comprese quelle per il personale amministrativo.

Il Ministero della Giustizia, valutate le richieste e gli impegni, potrà apportare con proprio decreto le conseguenti modifiche.

Nel caso in cui non siano rispettati gli impegni relativi alle spese e al personale amministrativo per un periodo superiore ad un anno, gli uffici saranno definitivamente soppressi.
Entro la fine dell’anno il Ministero della Giustizia dovrà provvedere alla determinazione delle nuove piante organiche.

La soppressione delle 31 sedi di Tribunale e ancor più la soppressione dei 667 uffici del Giudice di pace, ad avviso di Adiconsum, è un fatto grave, perché riduce ulteriormente l’accesso alla giustizia ordinaria, che nel nostro Paese è oltremodo costosa e lunga. Adiconsum ritiene particolarmente grave la soppressione degli uffici di pace, un’istituzione che permetteva ai consumatori, per alcuni tipi di controversie, di poter argomentare le proprie tesi senza dover necessariamente ricorrere all’ausilio di un legale.

RICOTTA “FRESCOLINA”: L’AZIENDA RASSICURA IN MERITO ALL’ALLARME USA

16 Settembre 2012

In un comunicato pubblicato sul proprio sito, Fattorie Chiarappa s.r.l., azienda pugliese produttrice della ricotta salata “Frescolina” Marte – sospettata di aver causato negli USA tre decessi e undici ricoveri per tossinfezione alimentare da Listeria – rassicura i consumatori italiani ed europei precisando:
– che la partita di merce incriminata, inviata all’importatore americano Forever Cheese Inc. nel giugno scorso, era regolarmente accompagnata da certificato sanitario attestante – tra l’altro – l’assenza di Listeria;
– che, grazie alla tracciabilità, il lotto di tale merce è già stato precisamente individuato;
– che il prodotto coinvolto, per le sue caratteristiche, è specificatamente dedicato al mercato statunitense, ed è diverso da quelli commercializzati in Italia e nel resto dell’Europa;
– che la merce spedita negli Usa era stata confezionata nel pieno rispetto delle norme HACCP e che può essere stata infettata successivamente (in fase di porzionatura, nella conservazione o per contatto con altri alimenti.

L’azienda annuncia di aver avviato autonomamente una serie di controlli a tutela della salute dei consumatori e della propria immagine, e conclude comunque negando proprie responsabilità in merito all’accaduto e garantendo la sicurezza dei propri prodotti.

Per completezza dell’informazione, Adiconsum segnala che al momento nessun allarme listeriosi a carico di prodotti dell’azienda Fattorie Chiarappa è stato diramato dalle autorità sanitarie italiane ed europee.

Comunicato Fattorie Chiarappa

ALIMENTI: LA FDA DISPONE IL RITIRO DI UNA RICOTTA ITALIANA

12 Settembre 2012

In seguito all’allarme lanciato dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention), la Food and Drug Administration ha disposto il ritiro della ricotta salata “Frescolina” prodotta dall’azienda pugliese Fattorie Chiarappa s.r.l. – sospettata di aver causato negli USA tre decessi e undici ricoveri per tossinfezione alimentare da Listeria monocytogenes – ed ha invitato i cittadini ad astenersi dal consumo delle confezioni eventualmente in loro possesso.

Attualmente sono in corso gli accertamenti da parte dei veterinari della Asl competente presso gli stabilimenti di produzione. Nelle prossime ore è attesa la lista dei lotti a rischio di contaminazione distribuiti in Italia e negli altri Paesi Ue.

Nel frattempo Adiconsum si unisce al consiglio della FDA di astenersi dal consumo del prodotto eventualmente già acquistato

Le contro deduzioni

SCUOLA: OPERAZIONE “SCUOLE SICURE” DELLA GDF

12 Settembre 2012

Un’altra operazione a tutela dei consumatori è stata portata a termine dalla Guardia di Finanza. Questa volta il merito va alle Fiamme Gialle di Padova e di Reggio Calabria che nell’ambito dell’Operazione “Scuole sicure” ha sequestrato tonnellate di prodotti irregolari e pericolosi.

I controlli hanno riguardato negozi che vendono prodotti scolastici quali penne, astucci, matite, block notes, evidenziatori, pennarelli, righelli.

I prodotti in questione sono risultati sprovvisti delle seguenti informazioni utili alla tutela del consumatore:
• luogo di fabbricazione
• luogo di provenienza
• composizione e quindi presenza o meno di sostanze nocive per la salute e l’ambiente
• denominazione merceologica o commerciale
• ragione sociale o marchio del produttore o dell’importatore nella Comunità europea.

Adiconsum ricorda ai consumatori di verificare sempre la presenza di tali informazioni al momento die loro acquisti e ricorda altresì la Campagna di lotta alla contraffazione – “Io non voglio il falso” del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione UIBM alla quale Adiconsum partecipa.

IMPORTANTE: l’acquisto di merce contraffatta è dannoso per la sicurezza e la salute del consumatore e alimenta la malavita organizzata.

IMU: IL 17 SETTEMBRE SCADE LA SECONDA RATA

12 Settembre 2012

Lunedì 17 settembre è la data di scadenza per il pagamento della seconda rata dell’Imu, la tassa sugli immobili introdotta in sostituzione dell’Ici.

La seconda rata va pagata da tutti coloro che, per la prima casa (e le pertinenze), abbiano scelto a giugno la modalità di pagamento in tre rate.

L’importo da versare è pari al 33% del totale, calcolato con l’aliquota ordinaria del 4 per mille, cioè lo stesso importo già pagato con la prima rata.

Compilare il modello F24 Imu per la seconda rata è semplice; basta ricopiare fedelmente tutti i dati contenuti nel modello di pagamento utilizzato a giugno, con una sola differenza: nella casella “rateazione/mese rif.” deve essere indicato il codice Imu “0202”.

Il pagamento va effettuato con il modello F24, tramite una delle seguenti modalità:
– il servizio di home banking della propria banca;
– il servizio F24 Web sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
– un intermediario abilitato, come il Caf;
– presso gli sportelli bancari, presentando il modulo compilato.

La terza rata dovrà essere versata entro il 17 dicembre.

Il saldo sarà però calcolato con l’aliquota stabilita dal Comune nel quale si trova l’immobile.
Il termine ultimo entro il quale i Comuni potranno approvare le delibere per definire le aliquote Imu è stato prorogato dal 30 settembre al 31 ottobre 2012.

Attenzione: l’Agenzia delle Entrate, con risoluzione, ha chiarito che tutti i quesiti dei contribuenti relativi all’Imu devono essere sottoposti al Comune nel quale si trova l’immobile oggetto del tributo, e non alla stessa Agenzia delle Entrate!

LIBRI DI TESTO: ECCO LE SCUOLE CHE SFORANO IL TETTO DEL MIUR

11 Settembre 2012

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) pubblica ogni anno, per ogni classe ed ogni scuola secondaria di I e II grado, i tetti di spesa dei testi scolastici, che gli Istituti sono tenuti a non superare (il Ministero consente uno sforamento al massimo del 10%).

Adiconsum ha condotto un’indagine comparativa confrontando lo “sforamento” dei tetti di spesa delle scuole dallo scorso anno all’attuale. I risultati hanno evidenziato che quest’anno sono le scuole del Sud a non aver rispettato i tetti di spesa del Ministero rispetto alle scuole del Centro Nord.
In sintesi, gli indirizzi scolastici che hanno registrato uno sforamento sono state:

Per il Nord

• Liceo scientifico: da 35 al 55%

Per il Centro

• Liceo artistico: dal 30 al 58%

Per il Sud

• Liceo classico: dal 37 al 55%
• Liceo artistico: dal 15 al 35%
• Scienze umane: dal 30 al 40%
• I.T.C.: dal 25 al 40%
• I.T.G.: dal 30 al 35%
• Alberghiero: dal 30 al 55%

Adiconsum ha lanciato l’iniziativa “segnala lo sforamento dei tetti di spesa”. In caso di non rispetto dei tetti, invitiamo le famiglie a segnalarlo alle nostre sedi territoriali (dove siamo) oppure scrivi sul gruppo Scuola Adiconsum di Facebook.

Tabella tetti di spesa
Vademecum Adiconsum acquisto libri di testo

ADDIO ALLE LAMPADINE A INCANDESCENZA

10 Settembre 2012

Dal 1 settembre 2012 è entrato in vigore il divieto di vendita delle lampadine a incandescenza. Si è così concluso l’iter della direttiva comunitaria approvata nel 2009 che aveva dato tempo fino al 31 agosto per lo smaltimento delle vecchie lampadine. Il provvedimento era stato preso a seguito dell’elevato consumo delle lampadine al filo di tungsteno: solo il 5-10% dell’energia che assorbono, infatti, viene trasformata in luce; il resto si dissipa sotto forma di calore.

Al loro posto quindi solo lampadine a risparmio energetico.

Di seguito una breve scheda su vantaggi e svantaggi, costi e durata

TIPI DI LAMPADINE

1. Lampadine alogene
2. Fluorescenti (compatte e tubolari)
3. LED (diodi a emissione luminosa, ancora sperimentali)

VANTAGGI

• Risparmio sulla bolletta elettrica (-20 euro l’anno)
• Minori emissioni di CO2

SVANTAGGI

• Minore luce
• Minor calore
• Presenza di mercurio

COSTI

• Lampadina a incandescenza: 1 euro
• Lampadine fluorescenti e alogene a risparmio energetico: 8-16 euro

DURATA

• Lampadine a incandescenza: 1.000-2.000 ore
• Lampadine fluorescenti e alogene a risparmio energetico: 8.000-10.000

USO

• Per illuminare punti e superfici ben delimitate: sì alogene, no fluorescenti
• Per illuminazione generale: fluorescenti

VOLTAGGI DISPONIBILI

per le lampadine a basso consumo:

• 5-9
• 10-12
• 13-16
• 17-21
• 22-25
• >26

per le lampadine a LED

• 0-5W
• 5-8
• 8-12
• >12

ALIMENTI: ECCO IL DECALOGO STILATO DAI NAC

10 Settembre 2012

In occasione della 24ma edizione del SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale, i NAC, Nuclei antifrodi Carabinieri del Ministero delle Politiche agricole e forestali, hanno stilato il seguente “Decalogo per il Consumatore”

1. Ricorda che l’etichetta è la “CARTA D’IDENTITà” degli alimenti. Diffida di quelle con scritte minuscole e poco chiare soprattutto sull’origine dei prodotti.

2. Le etichette più corrette sono quelle che garantiscono le migliori condizioni di conoscenza di un prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto.

3. Per i prodotti alimentari esteri, ricorda che per essere commercializzati in Italia devono essere osservate le stesse regole, l’etichettatura deve essere in lingua italiana e deve essere bene individuato l’importatore e/o lo stabilimento di lavorazione nazionale.

4. Per i prodotti senza etichetta ( es. vendita ai banchi di pesce, carni, prodotti ortofrutticoli) il venditore è comunque tenuto ad esporre indicazioni obbligatorie tra cui quelle sulla provenienza.

5. Fondamentale è il controllo della data di scadenza, delle indicazioni sulle modalità di conservazione e del termine di consumo dall’apertura del prodotto confezionato.

6. Per orientarti sulla genuinità dei prodotti, puoi avvalerti del sistema dei marchi di qualità previsti dall’Unione Europea (DOP, IGP, STG e “Biologico”). Ricorda che gli alimenti “geneticamente modificati” (detti comunemente transgenici oppure “OGM”) sono riconoscibili per l’indicazione in etichetta o nell’elenco degli ingredienti.

7. Accertati che le confezioni e gli imballaggi siano integri. In particolare, verifica che nei prodotti in scatola non vi siano parti gonfie o schiacciate e che al momento dell’apertura non fuoriescano bollicine o gas particolari. Affidati anche ai tuoi sensi: olfatto, gusto e tatto ti aiuteranno a scongiurare spiacevoli sorprese.

8. Sii sempre molto cauto negli acquisti on line e nelle vendite “porta a porta”: se non ricevi notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio etc.) del venditore, considera che potresti incorrere in una truffa.

9. Diffida dei luoghi di vendita che non appaiono salubri e sono trascurati nell’ordine e nella pulizia. Ricorda e fai osservare l’obbligo di utilizzare i guanti a perdere nella manipolazione di alimenti non preconfezionati, aperti in banchi per la vendita, al fine di evitare possibili contaminazioni batteriche (prodotti orto-frutticoli, paste alimentari, ecc.).

10. Non dimenticare le norme generali di igiene per la sicurezza alimentare della famiglia.

(Per maggiori informazioni sull’etichettatura dei prodotti alimentari, scarica la guida tematica)

PIL II TRIMESTRE: -2,6% ANNUO, -0,8% RISPETTO I TRIMESTRE

9 Settembre 2012

L’Istat ha reso noti i dati del Prodotto interno lordo per il secondo trimestre 2012 (aprile-maggio-giugno). I dati mostrano un significativo calo del PIL che si attesta su base annua a -2,6% , Il peggior dato da fine 2009) e a -0,8% rispetto al I trimestre.

Il Rapporto mostra anche i dati sulla spesa della famiglia e gli investimenti effettuati.

In particolare:

Spesa famiglie su base annua: -3,5%
• Acquisti di beni durevoli: -10%
• Acquisti beni non durevoli: -3,5%
• Acquisti di servizi: -1,1%
Confronto PIL II trimestre: Italia/altri Paesi
• USA: +0,4%
• Giappone e Germania: +0,3%
• Francia: stazionario
• Regno Unito: -0,5%.

SCUOLA: LA PRIVACY È ANCHE TRA I BANCHI!

6 Settembre 2012

Si sta per completare il rientro a scuola degli studenti italiani e il Garante dei dati personali ha dedicato un opuscolo “La privacy tra i banchi di scuola” con una serie di indicazioni sia al trattamento in generale dei dati personali da parte della scuola che a temi prettamente scolastici.
Dati personali: trattamento, accesso e invio
Trattamento
Dipende se si tratta di scuole pubbliche e private:
• scuole pubbliche: non sono tenute a chiedere il consenso al trattamento dei dati personali, ma l’unico utilizzo consentito è solo quello per specifiche finalità istituzionali o di legge. Vanno utilizzati sempre e comunque, con estrema cautela, i dati sulle origini razziali ed etniche, le convinzioni religiose e politiche, lo stato di salute, verificando la completezza dei dati, ma anche l’indispensabilità.
• scuole private: devono sempre chiedere il consenso dei soggetti interessati per l’utilizzo dei dati.
N. B.: Per entrambe c’è l’obbligo di fornire un’informativa completa sull’utilizzo dei dati personali.
Accesso
• È diritto di ogni persona conoscere le informazioni conservate dal proprio istituto e farle rettificare, se errate. Per esercitare tale diritto rivolgersi al titolare del trattamento della scuola. In caso di non riscontro, rivolgersi alla Magistratura o al Garante della privacy.
Invio dati ad aziende pubbliche o private per inserimento professionale
• È consentito, ma su richiesta degli studenti.
Voti, scrutini, esami
Sono pubblici, perché tutto ciò che concerne il rendimento scolastico è soggetto ad un regime di trasparenza stabilito dal Ministero dell’Istruzione. Nella pubblicazione degli scrutini e degli esami non è consentito fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti (ad es. specificando “prove differenziate”).
Pagella elettronica, registri e iscrizione online
Nel merito, il Garante è in attesa dei provvedimenti attuativi del Ministero dell’Istruzione per esprimere il previsto parere.
Temi
È consentito assegnare temi riguardanti la vita personale degli studenti, in quanto la loro assegnazione non costituisce violazione della privacy.
Cellulari e tablet
L’uso strettamente personale è in genere consentito, ma la regolamentazione o il divieto spetta alla scuola. Non è consentito la diffusione di immagini (video o foto) sul web, senza il consenso delle persone riprese. Lo studente che viola la riservatezza e la dignità delle persone incorre in sanzioni disciplinari e pecuniarie e anche in contestazioni di reati.
IMPORTANTE: la registrazione delle lezioni è consentita.
Recite e gite scolastiche
Consentite le riprese video e le foto destinate all’ambito familiare o amicale. Per la diffusione in rete e sui social network, vale quanto specificato per i cellulari e i tablet.
Retta e servizio mensa
È illecito pubblicare sul sito internet della scuola nome e cognome degli studenti non in regola con i pagamenti o esentati dal pagamento.
Questionari di ricerca
La loro somministrazione deve essere accompagnata da informazioni riguardanti gli scopi della ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza adottate. Non c’è nessun obbligo per genitori e studenti di compilare il questionario.
Telecamere di sorveglianza
L’installazione è ammessa, ma il loro funzionamento è limitato negli orari di chiusura della scuola. La loro presenza deve essere segnalata da appositi cartelli.

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • ATTENTI ALLO SPOT DI “SUPERQUIZ”: È UN ABBONAMENTO PER LOGHI E SUONERIE!

ATTENTI ALLO SPOT DI “SUPERQUIZ”: È UN ABBONAMENTO PER LOGHI E SUONERIE!

6 Settembre 2012

Dovrà bloccare entro 5 giorni le campagne pubblicitarie diffuse su diverse emittenti televisive l’azienda David2 curatrice dello spot del “Superquiz”. La decisione è dell’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato che ha ritenuto il messaggio ingannevole per il consumatore.

Lo spot, infatti, invitava a partecipare ad un Superquiz attraverso la formulazione di semplici domande, ma in realtà inviando la risposta alla domanda tramite l’sms al numero indicato, “acquistava” a sua insaputa prodotti digitali (loghi e suonerie) al costo di 24,20 euro/mese, che venivano decurtati direttamente dal credito telefonico. Una vera e propria pratiica commerciale scorretta quella messa in piedi dallo spot.

Come può difendersi il consumatore?

Adiconsum consiglia di leggere attentamente il messaggio pubblicitario, accertandosi che siano presenti, nel caso di concorsi come quello di specie, le seguenti informazioni:

• indicazione e descrizione dei premi (devono essere dettagliati)
• tempistica dell’estrazione (non a lungo termine)
• l’importo del montepremi (diffidare se esiguo)
• le modalità di partecipazione (verificare il meccanismo di risposta).

Sottolineiamo il fatto che l’azienda David2 è stata già sanzionata dall’Antitrust per comportamenti analoghi e che attualmente l’Antitrust ha adottato 26 provvedimenti sanzionatori per un totale di 9,6 milioni di euro nei confronti anche dei seguenti content service provider. Zero9, Neomobile, Buongiorno, Zeng, Dada, Flycell, Netsize, Zed, One italia.

DISABILI: DAL 15 SETTEMBRE NUOVO CONTRASSEGNO

6 Settembre 2012

Dal 15 settembre anche in Italia, come già in molti Stati dell’Unione europea, sarà adottato il Contrassegno Unificato Disabili Europeo (Cude) per la circolazione e la sosta dei veicoli, così come previsto dalla normativa comunitaria, e sarà valido in tutti gli Stati membri.

Sul nuovo contrassegno di parcheggio per disabili, di colore azzurro chiaro (e con il simbolo bianco della sedia a rotelle su fondo azzurro scuro), saranno indicati:
• data di scadenza;
• numero di serie;
• nome e timbro dell’autorità nazionale che lo rilascia;

e, sul retro, non visibile:
• nominativo e fotografia del soggetto autorizzato.

Dovrà essere esposto in originale nella parte anteriore del veicolo, in modo da essere chiaramente visibile per i controlli.

Potrà essere rilasciato a soggetti con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta o impedita, ed è personale e non cedibile, oltre che non vincolato ad un singolo veicolo.

La validità è di 5 anni, a meno che non sia a tempo determinato in ragione di un’invalidità temporanea. In tal caso, alla scadenza sarà necessaria una nuova certificazione medica dell’ufficio medico legale della Asl di appartenenza per legittimare un ulteriore rilascio.

La sostituzione del vecchio contrassegno (arancione) con il nuovo (azzurro) dovrà avvenire entro 3 anni (quindi, entro il 15 settembre 2015).
Nel frattempo, rimangono validi i vecchi permessi, ma in sede di rinnovo dovrà essere rilasciato il nuovo modello.

Sempre entro 3 anni, i Comuni dovranno adeguare anche la segnaletica stradale –orizzontale e verticale – relativa ai parcheggi per disabili.

DECRETO SALUTE: COME CAMBIA L’ASSISTENZA SANITARIA

6 Settembre 2012

Il Decreto Salute, approvato lo scorso 5 settembre dal Consiglio dei Ministri contiene al Capo I, nuove norme per la razionalizzazione dell’attività sanitaria e assistenziale.

Vediamole nel dettaglio.

Assistenza sanitaria territoriale
Il decreto ne prevede una riorganizzazione e un rafforzamento, alla luce sia del processo di deospedalizzazione in atto che di decongestione degli ospedali.

In particolare il decreto prevede la possibilità di:

• aggregazione tra medici dello stesso ambito (integrazione monoprofessionale) o di ambiti diversi (integrazione multiprofessionale). Ciò dovrebbe favorire un coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali, ecc. al fine di garantire un’assistenza sanitaria territoriale h24.
IMPORTANTE: Questo punto del Decreto è soggetto a decisioni da parte delle Regioni, quindi soggetto a modifiche, limitazioni o implementazioni a seconda delle risorse economiche messe a disposizione.

Accesso alla professione medica

Il decreto prevede:

• l’istituzione di una graduatoria unica per titoli, per far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, di organizzazione e gestione.
• nuove norme per l’intramoenia, ossia l’attività professionale dei medici di un ospedale pubblico, svolta fuori dall’orario di lavoro, ma presso strutture dell’azienda sanitaria. In particolare:
possibilità, su indicazione della struttura sanitaria, di svolgere tali attività anche presso strutture esterne o, previa autorizzazione, anche presso gli studi dei singoli medici;
messa in rete di tutta l’attività svolta in regime di intramoenia, al fine della tracciabilità dei pagamenti effettuati dai pazienti. Parte dei compensi verrà utilizzato, oltre che per il pagamento dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle strutture sanitarie.

DECRETO SALUTE: LE NOVITÀ NEL SETTORE ALIMENTARE

5 Settembre 2012

Più frutta nelle bibite gassate; più informazioni sui rischi del pesce e del latte crudi

Il 5 Settembre 2012 si è riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri, per pronunciarsi – tra l’altro – sulle “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, e cioè il testo del “decreto salute” proposto dal ministro Balduzzi.

Per quanto riguarda nello specifico la voce “Sicurezza degli alimenti e sanità veterinaria” il testo prevede novità sulle bibite gassate a base di frutta quali aranciate e limonate, nonché su latte e pesce crudi

Bibite gassate a base di frutta
Per queste ultime, abbandonata (almeno per il momento) l’idea di introdurre una tassa che molto aveva fatto discutere nei giorni scorsi, si prevede che – fatta salva la verifica della compatibilità comunitaria della misura – sia aumentato il contenuto minimo di succo di frutta dall’attuale 12 al 20%.

Adiconsum è da tempo sensibile al problema della troppo poca frutta in bevande il cui stesso nome lascerebbe intendere un suo impiego ben più massiccio: ricordiamo qui la nostra Campagna contro le “aranciate senza arance” della primavera del 2009 – contro l’articolo 21 della legge comunitaria, poi stralciato, che di fatto avrebbe aperto le porte alla produzione di aranciate e limonate a base di aromi e coloranti ma senza traccia di frutta –, nonché lo “Sciopero dell’aranciata” promosso da Adiconsum Calabria nel gennaio dello scorso anno a sostegno dell’agrumicoltura nella piana di Gioia Tauro, per indurre le industrie a mettere “più arance nell’aranciata”.

Latte e pesce crudi
In merito al latte ed al pesce crudi, il decreto introdurrà l’obbligo di avviso ai consumatori, tramite appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi con il loro consumo. Viene inoltre vietata la somministrazione di latte crudo e di crema cruda nell’ambito della ristorazione collettiva, compresa quella scolastica.

Ricordiamo tuttavia che sia per il latte crudo che per il pesce crudo sono già in vigore da tempo norme che tutelano la salute dei consumatori.

Latte vaccino crudo
Per il latte vaccino crudo – ossia il prodotto della mungitura venduto tal quale, senza aver subìto pastorizzazione né altri trattamenti termici di qualsiasi genere – l’Ordinanza del ministero della Salute del 10 dicembre 2008, attualmente prorogata fino al 31 dicembre 2012, prevede che sulle macchinette erogatrici sia presente l’indicazione, ben visibile ed a caratteri rossi, che il latte deve essere consumato previa bollitura ed entro il terzo giorno dalla data di messa a disposizione del consumatore. La stessa ordinanza dispone anche il divieto di somministrazione di latte crudo nell’ambito della ristorazione collettiva; il responsabile della macchina erogatrice, infine, non può mettere a disposizione dei consumatori bicchieri o altri contenitori destinati al consumo in loco del prodotto.

Per maggiori informazioni
sull’etichettatura del latte scarica la guida qui


Pesce crudo

Per quanto invece concerne il pesce crudo, il regolamento (CE) n. 853/2004 prescrive che i prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi – o comunque non sottoposti ad un processo di cottura con temperature e tempi tali da garantire l’uccisione dei parassiti eventualmente presenti e delle loro larve – siano preventivamente congelati e conservati per almeno 24 ore ad una temperatura non superiore a -20°C. Inoltre, con propria circolare del 17 febbraio 2011, il ministero della salute ha fornito agli operatori del settore alimentare, attraverso le loro organizzazioni, nonché alle autorità regionali e delle province autonome responsabili dei controlli, chiarimenti ed indicazioni operative in merito all’applicazione di detto regolamento in materia di vendita e somministrazione di preparazioni gastronomiche contenenti prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi.

PIL ITALIANO AL RIBASSO E INFLAZIONE EUROZONA AL RIALZO

5 Settembre 2012

Ancora dati negativi che disegnano il quadro di una crisi che non accenna a rallentare la sua corsa.

PIL
L’ultimo “Interim Assessment” di Settembre, ossia il rapporto diffuso dall’Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha rivesto al ribasso le sue stime per il Pil italiano nel 2012, attestandolo intorno al -2,4%. Nel Rapporto l’Ocse “bacchetta” la BCE (Banca centrale europea) chiedendole di tagliare ancora i tassi di interesse e di rafforzare gli acquisti degli asset.

INFLAZIONE NELL’AREA EURO
La Banca Centrale Europea, dal canto suo, rivede al rialzo l’inflazione nell’eurozona. Le previsioni indicano un’inflazione al 2,5%, rispetto al precedente stimato nel 2,4%, mentre per l’anno prossimo si stima un tasso d’inflazione, seppur in diminuzione rispetto a quest’anno (1,9%), comunque in crescita rispetto a quello stimato in precedenza (1,6%).

SALUTE E SANITÀ: APPROVATO IL DECRETO BALDUZZI

5 Settembre 2012

14 i punti che caratterizzano il Decreto Legge “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, meglio conosciuto come Decreto “Balduzzi”, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 settembre scorso. Obiettivi del decreto garantire un più alto livello di tutela della salute, con un occhio al contenimento della spesa sanitaria e farmaceutica attraverso la riorganizzazione delle cure primarie. L’attuazione di queste ultime sarà a carico delle Regioni, altri temi toccati dal decreto sono invece autoapplicativi.

I 14 punti del decreto Sanità riguardano l’assistenza sanitaria, la professione dei medici, la sicurezza alimentare, la lotta al fumo e al gioco d’azzardo, i farmaci.

Vediamo quali sono i punti che più direttamente interessano i consumatori:

ASSISTENZA

• Aggiornamento dei LEA (Livelli essenziali di assistenza)
I LEA sono le prestazioni ed i servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai cittadini o in forma gratuita o dietro pagamento del ticket.
Il decreto ha stabilito il loro aggiornamento alla luce delle nuove patologie emergenti, dando priorità alle malattie croniche, alla malattie rare ed anche alla ludopatia, cioè alla dipendenza dal gioco d’azzardo.
• Cure sanitarie
IL decreto prevede il rafforzamento dell’assistenza sanitaria sul territorio tramite mini ospedali con copertura sanitaria 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.

PROMOZIONE DI PIÙ CORRETTI STILI DI VITA

• Lotta al fumo
Vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di anni 18 (finora il limite era 16 anni).
Sanzioni per gli esercenti: da 250 a 1000 euro. In caso di recidiva: da 500 a 2000 euro, sospensione della licenza per 3 mesi
• Lotta al gioco d’azzardo
Le novità riguardano:
o Messaggi Pubblicitari: i contenuti devono indicare in modo esplicito sia le probabilità di vincita che il rischio di dipendenza dal gioco
o Accesso sale giochi: vietato ai minori
o Concessioni: Divieto di dislocazione dei nuovi punti gioco in prossimità di luoghi sensibili: scuole università, ospedali e centri di cura, luoghi di culto.

SICUREZZA ALIMENTARE

Le novità riguardano i seguenti alimenti: latte crudo, pesce crudo e bevande analcoliche a base di succo naturale di frutta
• Latte crudo e pesce crudo: divieto di somministrazione nella ristorazione collettiva, incluse le mense scolastiche.

Obbligo di apposizione nei punti vendita di cartelli di avviso per i consumatori sui rischi connessi al consumo di latte crudo e di pesce crudo.

• Bevande analcoliche: la percentuale di succo naturale di frutta contenuto passa dal 12 al 20%

FARMACI

Il decreto prevede l’aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale con:
• l’eliminazione dei farmaci obsoleti
• l’introduzione farmaci innovativi
In merito ai farmaci omeopatici, verranno definite più precise e semplificate regole per le autorizzazioni, garantendo qualità e sicurezza.

ATTENZIONE: Ricordiamo che il decreto legge è un provvedimento d’urgenza del Governo, che entra in vigore immediatamente dopo la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La sua validità dura 60 giorni e decade nel caso in cui il Parlamento non lo converte in legge.

UNIVERSITÁ: AUMENTANO LE FACOLTÁ CON I TEST DI ACCESSO

5 Settembre 2012

Sono sempre più in aumento le facoltà universitarie che prevedono l’accesso ai corsi attraverso un test di sbarramento.

Ad oggi, in Italia, considerando solamente le università statali, circa il 27% sono a programmazione nazionale (come le facoltà di Medicina, Professioni sanitarie, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura), e il 27,2% con programmazione locale.
Tenendo presente le zone d’Italia, invece, si registra che al nord i corsi universitari a numero chiuso sono il 27%, al centro il 16,9% e al sud il 35,5%.

Ricordiamo che i soldi versati per la domanda di ammissione al test NON sono rimborsabili.

LINEE GUIDA SUGLI ALIMENTI VENDUTI A SCUOLA

5 Settembre 2012

L’Emilia Romagna ha vietato la vendita di bibite e merendine ipercaloriche nei distributori automatici installati nelle scuole della Regione.
Le nuove direttive, varate alcune settimane fa, focalizzano l’attenzione sulle qualità nutrizionali degli alimenti venduti all’interno degli edifici scolastici e fanno un elenco dei prodotti che non devono essere presenti.

SCUOLA: PAGELLE E ISCRIZIONI VIA WEB, LIBRI GRATIS

5 Settembre 2012

La Spending Review, “Disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati”, approvata dal Consiglio dei Ministri, ha portato diverse innovazioni nell’ambito della scuola. Le più significative riguardano:

• la pagella e l’iscrizione all’anno scolastico 2013/2014: avverranno online attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell’Istruzione metterà a disposizione delle scuole e delle famiglie. La pagella elettronica avrà comunque la stessa validità del documento cartaceo e sarà messa a disposizione delle famiglie sul web o attraverso la posta elettronica; i genitori che volessero una copia cartacea del documento dovranno farne richiesta alla scuola;
• i registri dei docenti saranno online;
• le note e le sospensioni degli studenti verranno inviate ai genitori per posta elettronica.

Il Decreto prevede lo stanziamento di 103 milioni di euro da destinare a libri di testo gratuiti nelle scuole secondarie di I grado (nelle scuole primarie i libri di testo sono garantiti gratuitamente dai Comuni).

CORREDO SCOLASTICO: DOVE ACQUISTARLO RISPARMIANDO

4 Settembre 2012

Il rientro a scuola è ormai alle porte e le famiglie sono alle prese con l’acquisto dei libri di testo e del corredo scolastico.

Adiconsum
, in collaborazione con klikkapromo.it, il motore di ricerca delle offerte nei supermercati, ha condotto un’indagine sui costi per l’acquisto del corredo scolastico, per aiutare le famiglie ad orientarsi nell’acquisto del corredo scolastico.

Quindi, se volete conoscere dove comprare, a prezzi convenienti, tutto l’occorrente per il corredo scolastico, collegatevi ai seguenti link, e scoprirete qual è il supermercato più conveniente nella zona in cui vi trovate.

Zaini
Astucci e Diari
Quaderni
Penne
Matite
Matite colorate e Pennarelli
Gomme
Evidenziatori

Oltre al corredo scolastico, l’altro grosso impegno economico delle famiglie al rientro a scuola, è l’acquisto dei libri di testo.

Adiconsum ha stilato un breve vademecum su come risparmiare:

• prima di acquistare, verificate che la nomina dei docenti sia stata confermata. Il docente che subentra all’inizio dell’anno scolastico, infatti, ha facoltà di adottare nuovi libri scolastici;

• appurate che, nell’elenco dei libri c.d. “consigliati”, non siano inclusi anche testi obbligatori;

• acquistate i libri presso i grandi magazzini (di solito c’è un risparmio del 10%-20% prenotando per tempo);

• rivolgetevi al mercato dell’usato facendo attenzione all’anno dell’edizione e alla presenza o meno dei relativi supporti informatici e dei supplementi

• acquistate sui siti online, anche se questa scelta non permette di verificare lo stato dei libri né la dotazione dei supporti: ricordatevi di specificarlo nella richiesta;

• se si è in possesso di un reddito ISEE molto basso, attendete la circolare della scuola con la specifica del tetto ISEE al di sotto del quale è possibile usufruire del buono per l’acquisto dei libri e del corredo scolastico.

Ricordiamo che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, pubblica ogni anno, per ogni classe ed ogni scuola secondaria di I e II grado i tetti di spesa dei testi scolastici, che gli Istituti sono tenuti a non superare (il Ministero consente uno sforamento al massimo del 10%).

Nel caso lo facessero, Vi invitiamo a segnalare la scuola alle nostre sedi territoriali (indirizzi su www.adiconsum.it) oppure scrivi sul gruppo Scuola Adiconsum di Facebook.

SCUOLA: INIZIARE DALL’INSALATA PER MANGIARE PIÙ VEGETALI

4 Settembre 2012

Verdure ed ortaggi sono alimenti ricchi di vitamine, sali minerali, fattori protettivi e fibra, ma spesso, purtroppo, sono poco gradite ai bambini. Per questo nel corso del passato anno scolastico la Food Education Italy (Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare) – in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’azienda di ristorazione Compass – ha coinvolto gli alunni della scuola primaria Rosmini di Tradate (VA) in una ricerca sul modo di servire le verdure nel pasto scolastico. L’idea è stata quella di proporre le insalate ed ortaggi ad inizio pasto – adottando modalità di preparazione mirate ad esaltare consistenza, colore e freschezza dei prodotti e sfruttando il momento di massimo appetito e interesse per il cibo – allo scopo di favorire un maggior consumo di vegetali.

Per tre mesi (dicembre 2011-febbraio 2012) e con frequenza bisettimanale (lunedì e giovedì) il piatto di apertura del pasto servito a mensa è stato a base di insalate ed ortaggi crudi (carote, finocchi, pomodori), in aggiunta alle verdure normalmente somministrate come contorno. Sono stati pesati gli scarti, e i risultati sono stati decisamente incoraggianti: l’intervento educativo ha incrementato il consumo di vegetali durante il pasto scolastico di circa il 20%. È emerso inoltre, dai “diari alimentari” compilati in famiglia prima e durante la sperimentazione, che il consumo di verdura nell’intera giornata è aumentato del 35%.

LIBRI DI TESTO: CONSIGLI SU COME RISPARMIARE

4 Settembre 2012

Segnalare i casi di sforamento dei tetti di spesa del Ministero

 

L’adozione
dei libri di testo viene di solito decisa negli istituti tra aprile e
maggio; le delibere di adozione devono essere adeguatamente motivate da
parte del Collegio dei Docenti e approvate dal Consiglio di istituto.

 

Attenzione:
i libri di testo devono essere mantenuti per 5 anni nella scuola
primaria e per 6 anni nella scuola secondaria di I e II grado. La legge
ammette la possibilità di modifica delle scelte effettuate in caso
ricorrano ”specifiche e motivate esigenze” che riguardano esclusivamente
la modifica degli ordinamenti scolastici o la scelta di testi formato
misto o scaricabili da internet.

 

A tal proposito Adiconsum, per risparmiare sull’acquisto dei libri di testo, consiglia di:

 

  • verificare, prima di acquistare, che la nomina dei docenti sia
    stata confermata. Il docente che subentra all’inizio dell’anno
    scolastico ha facoltà di adottare nuovi libri scolastici;
  • appurare che, nell’elenco dei libri c.d. “consigliati”, non siano inclusi testi obbligatori;
  • acquistare i testi presso i grandi magazzini (di solito c’è un risparmio del 10%-20% prenotando per tempo);
  • acquistare sui siti online, anche se questa scelta non permette
    di verificare lo stato dei libri né la dotazione dei supporti: meglio
    specificarlo nella richiesta;
  • se si è in possesso di un reddito ISEE molto basso, attendere la
    circolare della scuola con la specifica del tetto di ISEE al di sotto
    de quale è possibile essere esentati dal pagamento dei libri e del
    corredo scolastico.

 

Ricordiamo
che dall’Anno scolastico 2011/2012, gli istituti scolastici sono tenuti
ad adottare libri di testo in formato misto (cartacei accompagnati da
supporti informatici, quali Cd o DVD), o interamente scaricabili da
internet (e-book).

 

Ricordiamo
inoltre che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, pubblica ogni anno, per ogni classe ed ogni scuola secondaria
di I e II grado i tetti di spesa dei testi scolastici, che gli Istituti
sono tenuti a non superare (il Ministero consente uno sforamento al
massimo del 10%).

 

In caso di non rispetto, Vi invitiamo a segnalare la scuola alle nostre sedi territoriali (dove siamo) oppure scrivi sul gruppo Scuola Adiconsum di Facebook.

 

 

Scuola secondaria di I grado (scuole medie)

1ª classe

2ª classe

3ª classe

€ 294

€ 117

€ 132

 

TETTI LIBRI DI TESTO A.S: 2012/2013

 

Scuola secondaria di II grado (scuole superiori) – classi a nuovo ordinamento

Tipologia di scuola

I anno

II anno

III anno

Licei

Classico

€ 335

€ 193

€ 382

Scientifico

€ 320

€ 223

€ 320

Scientifico – opzione scienze applicate

€ 304

€ 208

€ 320

Artistico

€ 274

€ 183

€ 258

Scienze umane

€ 320

€ 183

€ 310

Scienze umane – opzione economico-sociale

€ 320

€ 183

€ 310

Linguistico

€ 335

€ 193

€ 310

Musicale e Coreutico – sez. musicale

€ 284

€ 183

€ 304

Musicale e Coreutico – sez. coreutica

€ 264

€ 163

€ 304

Istituti tecnici

settore economico

€ 304

€ 208

€ 288

settore tecnologico

€ 320

€ 223

€ 310

Istituti professionali – settore servizi

Servizi per agricoltura e sviluppo rurale

€ 274

€ 163

€ 206

Servizi socio-sanitari

€ 254

€ 147

€ 203

Servizi socio-sanitari – articolazione odontotecnico e ottico

€ 269

€ 152

€ 203

Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera

€ 299

€ 162

€ 198

Servizi commerciali

€ 254

€ 162

€ 226

Istituti professionali – settore industria e artigianato

Produzioni industriali e artigianali

€ 254

€ 147

€ 167

Manutenzione e assistenza tecnica

€ 244

€ 142

€ 167

 

 

Scuola secondaria di II grado (scuole superiori) – classi a vecchio ordinamento

Tipologia di scuola

IV

anno

V

anno

Liceo Classico

€ 315

€ 325

Istituto Magistrale*

€ 236

€ 248

Liceo Scientifico

€ 288

€ 310

Liceo Artistico

€ 196

€ 206

Istituto d’Arte

€ 176

€ 159

Istituto Tecnico Aeronautico

€ 226

€ 149

Istituto Tecnico Agrario**

€ 288

€ 191

Istituto Tecnico Commerciale

€ 248

€ 226

Istituto Tecnico Attività Sociali

€ 248

€ 196

Istituto Tecnico Industriale

€ 253

€ 221

Istituto Tecnico Nautico

€ 258

€ 236

Istituto Tecnico Geometri

€ 273

€ 226

Istituto Tecnico Turismo

€ 258

€ 216

Istituto Professionale Agricoltura

€ 186

€ 144

Istituto Professionale Commercio e Turismo

€ 186

€ 134

Istituto Professionale Servizi Sociali

€ 186

€ 124

Istituto Professionale Servizi Alberghieri

€ 221

€ 134

Istituto Professionale Industria e Artigianato

€ 176

€ 129

 

* Riguarda gli indirizzi specializzati
attivati presso gli ex istituti magistrali (socio-psico-pedagogico,
scienze sociali ecc.).

** L’Istituto Tecnico Agrario comprende un sesto anno di corso per il quale viene stabilita la spesa di € 91,00.

ACQUISTO DI MERCE CONTRAFFATTA: SANZIONI DA 100 A 7.000 EURO

3 Settembre 2012

L’acquirente finale di un prodotto con marchio contraffatto, o comunque di origine o provenienza diversa da quella indicata, non risponde penalmente per il reato di ricettazione, né per quello di acquisto di cose di sospetta provenienza.

Secondo le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione, infatti, l’acquirente finale, cioè colui che si limita ad acquistare il prodotto contraffatto per uso personale, senza partecipare in nessun modo alla catena di produzione, distribuzione e diffusione della merce, non compie un reato, bensì un illecito amministrativo.

Di conseguenza, l’acquirente finale di merce contraffatta non è responsabile penalmente, bensì è punibile con una sanzione pecuniaria compresa tra i 100 e i 7.000 euro.

Ricordiamo che l’acquisto di merce contraffatta è comunque dannoso per la sicurezza e la salute del consumatore e che alimenta la malavita organizzata.

Adiconsum partecipa alla Campagna di lotta alla contraffazione “Io non voglio il falso” del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione UIBM.

Per saperne di più consulta le guide sui:

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