IMU: ECCO LE PROSSIME SCADENZE

30 Ottobre 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze richiama con un “promemoria” le prossime scadenza relative all’IMU:

31 ottobre 2012: scade il termine entro il quale i Comuni possono approvare o modificare il regolamento e la deliberazione relativa alle aliquote IMU.

30 novembre 2012: scade il termine per i contribuenti per la presentazione della dichiarazione IMU, per tutti gli immobili per i quali l’obbligo dichiarativo è sorto dal 1° gennaio 2012.

17 dicembre 2012: termine per il versamento a saldo dell’IMU.

Il saldo dell’IMU dovrà essere calcolato con l’aliquota stabilita (entro il 31 ottobre) dal Comune nel quale si trova l’immobile: in proposito, il Ministero ha dichiarato che, nel caso in cui i Comuni non decidano nei tempi stabiliti, i contribuenti pagheranno in base a quanto stabilito dalla legge n. 201/2011, e cioè:

– 0,4% per l’abitazione principale e le relative pertinenze;
– 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale;
– 0,76 % per gli altri immobili.

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PREZZI AL CONSUMO PROVVISORI DI OTTOBRE: FERMI SU BASE MENSILE E IN DIMINUZIONE SU BASE ANNUALE

30 Ottobre 2012

Le stime provvisorie dei prezzi al consumo di Ottobre 2012 rilevate dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, non hanno fatto registrare alcun aumento dei prezzi al consumo di ottobre rispetto a settembre 2012. O meglio. Ad un aumento dei prezzi dei beni (+0.1%) ha fatto da controaltare una diminuzione dei prezzi dei servizi (-0,1%), rendendo quindi nulla la variazione su base mensile.

Su base annuale, invece, in diminuzione l’inflazione che si è attestata al +2,6% rispetto a ottobre 2011, in discesa rispetto a settembre 2012 su settembre 2011 (+3,2%)

Il mese di ottobre 2012 ha registrato una serie di sconti sia nei beni che nei servizi.

Eccoli nel dettaglio:
• prezzo dei beni: diminuisce rispetto a settembre (+3,3% rispetto al 4,1%)
• prezzi dei servizi: diminuisce rispetto a settembre (1,7% rispetto a 1,9%)
• prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza: invariati rispetto a settembre, diminuiscono rispetto a settembre 2011 (+4,0%) rispetto a 4,7%)

Classifica dei beni e servizi rispetto a settembre 2012
In aumento:

• istruzione: +1,7% in concomitanza con la ripresa dell’anno scolastico
• abitazione, acqua, elettricità e combustibili : +0,5%
• prodotti alimentari, abbigliamento e calzature: +0,3%

In diminuzione:
• comunicazioni: -1,8%
• trasporti: -0,5%
• servizi ricettivi e ristorazione: -0,5%

Classifica dei beni e servizi rispetto a ottobre 2011:
In aumento:
• abitazione, acqua, elettricità e combustibili: +6,8%
• trasporti: +6,1%
• istruzione: +3,1%

In diminuzione:
• Comunicazioni: -2,4%
• Servizi sanitari e spese per la salute: -0,1%)

DICHIARAZIONE IMU: ON LINE IL MODELLO E LE ISTRUZIONI

30 Ottobre 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze approva il modello di dichiarazione IMU e le relative istruzioni per la compilazione.

I documenti, le cui bozze erano già state pubblicate on line a metà ottobre, ricevono quindi l’approvazione con decreto del Ministero e, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono resi disponibili ai contribuenti sul sito internet www.finanze.gov.it.

Il modello di dichiarazione IMU, a decorrere dall’anno di imposta 2012, deve essere utilizzato nei casi (espressamente indicati nelle istruzioni di compilazione) che riguardano:
– immobili che godono di riduzioni di imposta (ad es., fabbricati inagibili, di interesse storico-artistico, terreni agricoli, ecc.);
– immobili rispetto ai quali il comune non sia in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria (ad es., terreni agricoli divenuti aree fabbricabili, immobili oggetto di locazione finanziaria, ecc.).

La dichiarazione IMU va presentata al Comune presso il quale è ubicato l’immobile.

Si ricorda che, per quanto riguarda gli immobili per i quali l’obbligo dichiarativo è sorto dal 1° gennaio 2012, resta fermo al 30 novembre prossimo il termine per la presentazione della dichiarazione IMU.

RICORRENZA DEI DEFUNTI: PREZZI FIORI E LUMINI STABILI

29 Ottobre 2012

Non ci saranno, almeno per quest’anno, gli aumenti speculativi su fiori, piante e lumini con cui puntualmente si trovavano a fare i conti coloro che si recavano a rendere visita ai propri defunti nei giorni della festività di “Tutti i defunti”.
Sembra, infatti, che la crisi abbia “calmierato” il settore, che risente moltissimo del calo dei consumi (ben oltre il 30%). I fiori rappresentano infatti un acquisto voluttuario e quindi, in periodi di crisi, rientra tra quegli acquisti che per primi vengono tagliati.
La rilevazione di Adiconsum su un “paniere” medio composto da: 2 lumini piccoli e 2 grandi; 3 mazzolini di crisantemi e 1 pianta grande, in tre città (Roma, Milano e Napoli) e in tre tipologie di esercizio al dettaglio: banco di fiori in prossimità dei cimiteri, negozio di fiori in zona semi-centrale e grande distribuzione anno, ha registrato prezzi sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno.
La spesa media rilevata è di:
31 euro a Milano
28 euro a Roma
21 euro a Napoli.

Città

Mazzolino di crisantemi

Pianta di crisantemi
piccola

Pianta di crisantemi
grande

Bouquet piccolo di fiori
freschi

Bouquet medio di fiori
artificiali

Lumino cera piccolo

Lumino cera grande

Spesa per il “paniere”
medio

 

MIN

MAX

MIN

MAX

MIN

MAX

MIN

MAX

MEDIA

MEDIA

MEDIA

MEDIA

Roma

3,00

4,50

3,00

5,00

8,00

12,00

10,00

18,00

6,00

1,00

2,50

28

Milano

4,00

5,00

4,50

6,00

8,00

11,00

15,00

20,00

6,00

1,20

3,00

31

Napoli

2,00

3,50

3,00

3,50

6,00

7,50

8,00

15,00

4,50

1,00

2,20

21

MEDIA

3,00

4,30

3,50

4,80

7,30

10,20

11,00

17,60

5,50

1,10

2,60

26,70

 

FALSI FORMAGGI ITALIANI AL SALONE INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE

29 Ottobre 2012

È accaduto al SIAL di Parigi, importante evento fieristico tenutosi dal 21 al 25 ottobre, dove erano esposte false DOP italiane prodotte in realtà negli Stati Uniti.

Le irregolarità sono state scoperte tutte presso lo spazio della società austriaca Schreiber & Rupp Gmbh (padiglione 7, stand n°129), che esponeva Asiago, Pecorino romano e Parmigiano reggiano contraffatti.

L’Asiago contraffatto è prodotto dalla BelGioioso Cheese Incorporation, con sede a Green Bay, sulle sponde del lago Michigan, stato del Wisconsin. Scoperto il falso, i legali dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche hanno denunciato il fatto alla Direzione generale della Concorrenza, Consumo e Repressione frodi – l’autorità francese competente per la protezione delle Dop – ed hanno ottenuto il ritiro del prodotto dall’esposizione.

Ritirati anche il Romano cheese ed il Parmesan, prodotti dalla stessa BelGioioso, per aver indebitamente sfruttato le denominazioni riservate rispettivamente al Pecorino romano ed al Parmigiano reggiano.

Tutto questo mentre – quasi in contemporanea – la Cia-Confederazione italiana agricoltori presentava al Salone del gusto di Torino i nuovi 11 prodotti Dop e Igp italiani (1) che a breve potranno fregiarsi dei marchi di tutela europei, portando a 257 il numero complessivo di specialità “made in Italy” riconosciute e ribadendo un primato che attesta l’eccellenza delle nostre produzioni alimentari anche rispetto ai competitor più agguerriti.

Episodi come questi dimostrano però che ottenere il riconoscimento delle tipicità non è più sufficiente. I sequestri di prodotti alimentari sofisticati – ricordano le associazioni di categoria – superano in Italia il valore di un miliardo di euro l’anno, e le cifre delle truffe sono in costante aumento. Ma l’uso improprio delle denominazioni e dei marchi non arreca danno soltanto ai produttori, configurando anche un vero e proprio inganno per i consumatori: il potere evocativo del prodotto originale, infatti, è quasi sempre sfruttato per offrirne uno di qualità nettamente inferiore.

Per questo è ormai necessario il coinvolgimento sinergico di tutta la filiera – dal produttore al consumatore, passando attraverso trasformatori e distributori – al fine di ottenere al più presto la piena applicazione in tutta l’Ue dell’obbligo di tutela ex-officio prevista dal Pacchetto Qualità recentemente approvato dal Parlamento europeo. Ricordiamo infatti che tale norma impegna gli Stati membri a monitorare e a far rispettare, nei propri territori, le denominazioni protette di ogni Paese.

(1)-Gli 11 prodotti italiani in attesa del riconoscimento europeo: agnello del Centro Italia, focaccia di Recco col formaggio, maccheroni di Campofilone, mela del Friuli, melone mantovano, pasta di Gragnano, patata dell’Alto Viterbese, sale marino di Trapani, salame di Felino, salmerino del Trentino, trota del Trentino.

AEREO CON RITARDO DI PIÙ DI 3 ORE? C’È IL RISARCIMENTO!

29 Ottobre 2012

La Corte di Giustizia europea (cause riunite C-581/10 e C-629/10) interviene nuovamente in materia di diritto al risarcimento per i passeggeri che subiscono un ritardo prolungato del volo.

Nel ribadire la propria posizione, già espressa nella precedente sentenza Sturgeon, la Corte ha infatti precisato che i passeggeri dei voli che arrivano a destinazione con un ritardo di 3 o più ore possono richiedere alla compagnia aerea una compensazione pecuniaria forfettaria compresa tra i 250 e i 600 euro (in base ai km della tratta), salvo che il ritardo non sia dovuto a circostanze eccezionali.

Il diritto alla compensazione pecuniaria, previsto dal Regolamento (CE) 261 del 2004 per i casi di cancellazione del volo, viene quindi esteso anche ai casi di ritardo prolungato: secondo la Corte, infatti, i passeggeri dei voli ritardati, dal punto di vista del disagio subito, possono essere assimilati ai passeggeri dei voli cancellati all’ultimo momento, quando la perdita di tempo sia di almeno 3 ore, salvo che la compagnia aerea non sia in grado di dimostrare che il ritardo prolungato è dovuto a circostanze eccezionali che non si sarebbero potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso.

La Corte, inoltre, per sottolineare il valore della propria pronuncia, ha precisato che la validità della sentenza non è limitata nel tempo, ed ha pertanto efficacia retroattiva: in altre parole, la decisione della Corte è valida anche nei confronti dei ritardi passati per i quali i passeggeri non abbiano ancora presentato domanda di risarcimento.

CARRELLO SPESA

25 Ottobre 2012


Tabella della Convenienza di Adiconsum e Klikkapromo: più caro fare la spesa questo fine settimana
La meno cara è ancora Roma, seguita da Firenze, Torino, Napoli e Milano

Con la Tabella della Convenienza di Adiconsum e Klikkapromob scopri i prodotti e i supermercati dove fare la spesa costa meno
Altro fine settimana e altra Tabella della Convenienza elaborata da Adiconsum in collaborazione con il motore di ricerca delle offerte nei supermercati Klikkapromo.it

La Tabella rileva la spesa settimanale di una famiglia di 4 persone comprendenti prodotti alimentari, prodotti per la pulizia della casa e per la cura e l’igiene della persona e precisamente e precisamente: 4 l di latte, 1 kg di biscotti, 12 l di acqua, 2,5 kg di pasta, 1,4 kg di passata, 400 g di prosciutto crudo, 500 ml di olio extravergine di oliva, 1 kg di mozzarella, 1 kg di yogurt, 250 g di caffè, 5 lavaggi di detersivo lavatrice, 10 rotoli di carta igienica, 250 ml di bagnoschiuma.

La Tabella elaborata da Adiconsum e Klikkapromo per questo fine settimana ha rilevato la seguente classifica delle città più conveniente in cui fare la spesa.

• 23,47 euro a Roma (22,82 scorsa settimana)
• 24,00 euro a Firenze (23,60 s.s.)
• 24,80 euro a Torino (23,96 s.s.)
• 27,89 euro a Napoli (26,32 s.s.)
• 28,52 euro a Milano (26,01 s.s.)

Considerazioni:

Rispetto alla scorsa settimana, il costo del nostro paniere è aumentato in tutte le città. Riscontriamo poi un’inversione nella graduatoria al IV e V posto occupato rispettivamente questa settimana da Napoli e Milano (esattamente l’inverso rispetto alla scorsa settimana)

Nella Tabella in allegato, è possibile verificare prodotto per prodotto, il costo più basso e la catena di supermercati che lo offre.

COMMERCIO AL DETTAGLIO: AD AGOSTO -1,0% RISPETTO AD AGOSTO 2011

24 Ottobre 2012

L’Istat, l’Istituto di Statistica, ha reso noti i dati delle vendite del commercio al dettaglio del mese di agosto 2012. Eccoli nel dettaglio:

Rispetto a luglio 2012:
• vendite stabili per i prodotti alimentari;
• -0,1% prodotti non alimentari

Rispetto a II trimestre 2012 (marzo-maggio):
• -0,1%

Rispetto ad agosto 2011:-1,0%

Il dato negativo è dovuto ad aumento (+0,2%) vendite prodotti alimentari, ma ad una diminuzione (-1,5%) prodotti non alimentari

Confronto primi otto mesi gennaio-agosto 2011 -2012:
• -1,6%
gli alimentari: -0,1%
i non alimentari: -2,4%

Per quanto riguarda le vendite nei vari esercizi commerciali agosto 2012 su agosto 2011:
• -1,4% le vendite nei negozi di piccole superfici
• -0,4% le vendite nella grande distribuzione

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SOSTANZE CHIMICHE: IL MINISTERO DELL’AMBIENTE PRESENTA UN DECALOGO PER I CONSUMATORI

24 Ottobre 2012

Il 23 ottobre 2012 si è tenuto a Roma, organizzato dal ministero dell’Ambiente, il convegno “Conosci, riduci, previeni. L’informazione al pubblico sulle sostanze chimiche. Un decalogo per i cittadini sugli interferenti endocrini”.

Il decalogo presentato nel corso del convegno è stato messo a punto in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, con l’obiettivo fornire al cittadino uno strumento di facile comprensione e uso per favorire scelte e comportamenti orientati alla prevenzione dei rischi.

«L’informazione del pubblico sulle sostanze chimiche – si legge in una nota del ministero – costituisce uno dei requisiti di base per favorire azioni mirate alla prevenzione dei rischi e al rispetto delle norme europee a tutela dell’ambiente e della salute umana. Il decalogo sugli interferenti endocrini ha come obiettivo quello di informare il cittadino sui rischi che derivano dall’esposizione ad alcune sostanze chimiche che agiscono sul sistema endocrino, affinché siano adottati comportamenti e stili di vita consapevoli.»

Gli interferenti endocrini

Gli interferenti endocrini sono sostanze presenti nell’ambiente e in alcuni oggetti di uso quotidiano: l’esposizione prolungata a queste sostanze può alterare l’equilibrio dei sistemi ormonali sia nelle specie animali sia nell’uomo, mettendo a rischio funzioni cruciali vitali, come lo sviluppo e la fertilità.
Gli interferenti endocrini costituiscono un ampio ed eterogeneo gruppo di sostanze, tra le quali figurano contaminanti ambientali, composti utilizzati in prodotti industriali e di consumo nonché composti naturali.

Il Decalogo
Il Decalogo “Conosci, riduci, previeni gli interferenti endocrini

LITI CONSUMATORI-AZIENDE: INCOSTITUZIONALE LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA

23 Ottobre 2012

La Corte Costituzionale pone fine alla controversa questione sulla legittimità o meno della mediazione obbligatoria.

Con un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore, la Consulta ha annunciato di aver “(…) dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione”.

In altre parole, la mediazione (facoltativa) continua il suo corso, ma non potrà più essere considerata obbligatoria nelle materie per le quali il d.lgs. 28/2010 fino ad oggi lo prevedeva (art. 5, comma 1): condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.

La sentenza che dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma comporta che, dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione, la norma stessa cessa di avere efficacia.
Pertanto, a partire dai prossimi giorni, la mediazione non potrà più essere ritenuta obbligatoria nei suddetti casi, e le domande giudiziali presentate in violazione dell’obbligo di tentare preventivamente la mediazione non potranno più essere dichiarate improcedibili; si potrà quindi procedere direttamente all’instaurazione del giudizio.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate nel corso delle prossime settimane.

GPL E METANO: TORNANO GLI INCENTIVI…, MA CON IL CONTAGOCCE

23 Ottobre 2012

Il Ministero dello Sviluppo Economico con comunicazione del 22/10/2012 informa le aziende che si occupano di trasformazioni a gas degli autoveicoli che dalle ore 9 del 24/10/2012 è possibile effettuare le prenotazioni per gli incentivi (residui dell’iniziativa MSE 2011). Si tratta di un esiguo fondo di € 3.591.445,00 derivante da prenotazioni dello scorso anno che non sono andate a buon fine.
Visto il momento di difficoltà economica, il Ministero dello Sviluppo Economico ha ritenuto opportuno rendere utilizzabile questo residuo anche se di scarsa entità, pur nella consapevolezza che le prenotazioni saranno aperte per poco tempo e che verranno soddisfatte poche richieste rispetto alle reali necessità del mercato.

A quanto ammonta l’incentivo?
€ 500 per la trasformazione dell’impianto a GPL
€ 650 per la trasformazione a metano

Chi può richiedere l’incentivo?
Solo i proprietari di veicoli che li utilizzano per finalità proprie e/o risultanti iscritti nel patrimonio aziendale. Sono esclusi i veicoli destinati alla vendita e quindi gli incentivi non possono essere richiesti dai concessionari.

Cosa fare per ottenere l’incentivo?
All’attivazione della procedura sono interessati: il proprietario del veicolo da trasformare e l’officina.

Cose deve fare il proprietario:
• recarsi presso un’officina aderente all’iniziativa e prenotare la trasformazione a GPL o metano

Cose deve fare l’officina:
• collegarsi al sito ecogas.it (cui il Ministero ha affidato la gestione dell’assegnazione degli incentivi e sul cui sito si può conoscere in tempo reale la disponibilità del fondo) e richiedere il Codice di prenotazione

N.B.: Saranno riconosciute valide le prenotazioni con regolare codice, purché la data di collaudo dell’impianto a gas sia coincidente o successiva a quella di prenotazione, fermo restando il possesso degli altri requisiti necessari.

A quali veicoli si applicano gli incentivi
A tutti, anche alle auto nuove trasformate a gas, fermo restando il requisito dell’immatricolazione del veicolo che deve risultare coincidente o successiva alla data di prenotazione.

Si allega la comunicazione del Ministero delle Sviluppo Economico.

FIDUCIA DEI CONSUMATORI: AUMENTA LIEVEMENTE A OTTOBRE

23 Ottobre 2012

L’Istat, l’Istituto italiano di statistica, ha reso noti i dati della fiducia dei consumatori italiani nel mese di ottobre 2012.
Rispetto a settembre, l’Istituto ha registrato un lieve aumento da 86,2 a 86,4.

In particolare riguardo al clima economico si riscontra
• per il clima economico generale: un aumento della fiducia (da 71,1 a 71,7)
• per il clima economico personale: una diminuzione della fiducia da 92,3 a 91,0 (peggior dato dal 1996).

In merito alla situazione economica italiana:
• i giudizi: rimangono stabili
• le aspettative future: in peggioramento

In merito alla situazione economica familiare:
• le opinioni sono: in miglioramento
• le attese sono: in miglioramento

In merito alle possibilità di risparmio:
• il giudizio per le possibilità attuali: è in peggioramento
• il giudizio per le possibilità future: è in peggioramento

In merito alle opportunità di acquisto dei beni durevoli:
• il giudizio è in diminuzione

In merito alla recente evoluzione dei prezzi al consumo:
• il giudizio è in diminuzione in negativo

Clima di fiducia a livello territoriale:
• Nord-est e Mezzogiorno: in aumento
• Nord-ovest e Centro: in diminuzione

PRIVACY: DIRITTI E DOVERI PIÙ ACCESSIBILI SUL NUOVO SITO DEL GARANTE

23 Ottobre 2012

Il Garante per la protezione dei dati personali inaugura il suo nuovo sito internet, da oggi consultabile anche su smartphone e tablet.

Il nuovo sito www.garanteprivacy.it, rinnovato nella veste grafica e realizzato nel rispetto dei più recenti criteri in materia di accessibilità e comunicazione istituzionale, si arricchisce in particolare di due nuovi percorsi tematici: “Diritti e prevenzione” e “Doveri e responsabilità”.

I due nuovi percorsi, rivolti a tutte le categorie di utenti, dai cittadini alle imprese e dai liberi professionisti alle pubbliche amministrazioni, consentono un accesso semplice e immediato alle principali informazioni sui dati personali e sulle forme di tutela della privacy, sia dal punto di vista dei diritti riconosciuti ai cittadini che da quello dei doveri in capo a chi si occupa del loro trattamento.

Un nuovo motore di ricerca particolarmente avanzato, accessibile da tutte le pagine del sito, permetterà inoltre di effettuare tutte le ricerche necessarie con semplicità e precisione.

Per imparare ad utilizzare al meglio le nuove funzionalità del sito internet, l’Autorità ha messo a disposizione un apposito documento informativo con tutte le istruzioni d’uso.

Per maggiori informazioni sull’Autorità garante per la protezione dei dati personali, scarica la guida tematica.

“DIFENDI IL TUO AVATAR”!

23 Ottobre 2012

Giovedì 25 ottobre 2012 – ore 11.30

presso
Libreria Feltrinelli-Saletta Lettura

VERONA – Via Quattro Spade 2

ADICONSUM incontra i cittadini per la II tappa della Campagna informativa sulla Sicurezza in rete
Difendi il tuo avatar”! Dalla vita reale a quella virtuale proteggendo la propria identità

Farà tappa a Verona, nella libreria Feltrinelli, la Campagna informativa condotta da ADICONSUM in collaborazione con Microsoft “DIFENDI IL TUO AVATAR” per sensibilizzare i consumatori sui rischi derivanti da un uso non consapevole della Rete.

L’importanza sempre più crescente di internet, sia nel proprio lavoro che nello studio e ancor più nelle relazioni interpersonali, seppur “virtuali”, e il valore aggiunto apportato al nostro stile di vita dalla Rete è indubbio, ma il suo utilizzo non accorto espone a pericoli la propria identità in rete. Solo la conoscenza delle procedure e degli strumenti di base può evitare o quanto meno limitare i pericoli, a volte subdoli, legati alla Rete.

È per questo che la Campagna “Difendi il tuo avatar” di Adiconsum è supportata anche da una guida informativa (nella versione male e female) che con un linguaggio semplice può essere consultata sia da persone mature che dai giovani.

L’incontro con i Consumatori il prossimo Martedì 25 ottobre a Verona, dopo una breve presentazione degli obiettivi della Campagna e del sito dedicato difendiiltuoavatar.com, sarà aperto alle domande di giornalisti e consumatori che potranno esporre i propri dubbi, curiosità e interrogativi agli esperti Adiconsum. Alcuni esempi: Lo sapevi che i browser per navigare in internet non sono tutti uguali? Che farsi nuovi amici è divertente, ma che l’amicizia virtuale non è come quella reale? Che scaricare programmi da internet gratuitamente è invitante, ma che nasconde dei pericoli?

Intervengono:
• Davide Cecchinato, Segretario Generale Adiconsum Verona
• Mauro Vergari, Responsabile nazionale Adiconsum Nuove tecnologie

Presso la Libreria Feltrinelli dalle 11.30 fino alle 17 di Martedì 25 ottobre ci sarà lo Stand di ADICONSUM per illustrare anche a chi non ha potuto partecipare all’incontro della mattina, gli obiettivi della Campagna e il sito difendiiltuoavatar.com e distribuire gratuitamente la Guida “Difendi il tuo Avatar” (versione male & female).

AUTO: OBBLIGATORIE ANCHE LE CINTURE DI SICUREZZA POSTERIORI

22 Ottobre 2012

Il Codice della Strada prevede l’obbligo per i passeggeri delle vetture di utilizzare le cinture di sicurezza durante la marcia del veicolo, senza distinguo tra la seduta anteriore o posteriore del veicolo.

Risulta, tuttavia, che gli occupanti dei posti anteriori sono più ligi rispetto a chi occupa i posti posteriori, che quasi sempre viaggiano senza allacciare le cinture.

È bene ricordare che chi non osserva la disposizione è punito con una sanzione pecuniaria amministrativa compresa tra € 76 ed € 306.

Tale comportamento è spesso dettato dal fatto che l’occupante del sedile posteriore ritiene, a torto, che l’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza sia facoltativo.

A ciò si aggiunga che spesso l’occupante posteriore ha l’errata percezione che in caso d’incidente è maggiormente protetto rispetto agli occupanti anteriori del veicolo.

Un’indagine del Sistema “Ulisse” dell’Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato che la seduta posteriore è altrettanto pericolosa, in caso di sinistro, di quella anteriore. Inoltre, un’analisi di Autostrade per l’Italia, ha rilevato che nei casi di incidente tra autoveicoli, oltre il 20% delle morti è causato da passeggeri che vengono sbalzati fuori dall’abitacolo ed in molti casi si tratta proprio di quelli dei sedili posteriori che non avevano le cinture allacciate. In caso di urto a 80 km/h, per esempio, una persona che pesa 65 kg non assicurata al sedile viene proiettata in avanti con una forza di oltre tre tonnellate.

BENZINA: CONFERMATE ACCISE 2012. + 3 CENT ANCHE NEL 2013

22 Ottobre 2012

A sorpresa il Governo nel ddl Stabilità ha rinviato, senza specificarne la data, la scadenza delle accise del 2012 quelle cioè introdotte per far fronte al terremoto in Emilia, per ridurre le tasse in Abruzzo e per finanziare il bonus ai gestori delle pompe di benzina. In tutto quasi 3 centesimi in più al litro, che permette quindi di mantenere ben il 57% di tasse sui carburanti nel nostro Paese. A questo va poi aggiunto l’aumento di un punto dell’Iva dal 22 al 23% a partire dal 1° luglio 2013 per il prossimo anno, che si traduce in 1,5 centesimi in più al litro.

Ecco nella seguente tabella tutte le tasse che paghiamo quando facciamo il pieno di benzina

ACCISA   ANNO  
 Guerra di Abissinia  1935
 Crisi di Suez  1956
 Disastro del Vajont  1963
 Alluvione di Firenze  1966
 Terremoto del Belice  1968
 Terremoto del Friuli  1976
 Terremoto dell’Irpinia  1980
 Missione in Libano  1983
 Missione in Bosnia  1996
 Contratto autoferrotranvieri  2004
 Emergenza immigrati libici  2011
 Alluvione Liguria e Toscana  2011
 Terremoto Emilia Romagna  2012

Tabella pubblicata su “la Repubblica” del 16 ottobre 2012

SACCHETTI DI PLASTICA: DAL 1° GENNAIO 2013 SOLO “COMPOSTABILI”

22 Ottobre 2012

La normativa sui sacchetti della spesa biodegradabili, in vigore già dal 1° gennaio 2011, prevede il divieto di commercializzare i sacchetti della spesa in plastica tradizionale (polietilene), non biodegradabile; tuttavia, di quelli attualmente consentiti, solo alcuni (quelli conformi alla norma UNI EN 13432:2002) possono, dopo l’utilizzo, andare al compostaggio (cioè essere smaltiti insieme all’organico nella raccolta differenziata), al contrario dei sacchetti finto-ecologici resi biodegradabili grazi all’uso di additivi.

La plastica è attualmente consentita solo per determinate categorie di buste riutilizzabili, con precise grammature e sagome.

La legge 28/2012, “Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale”, in vigore dallo scorso marzo, per dare tempo ai produttori di adeguare i propri impianti e le tecnologie di produzione alla nuova normativa, aveva previsto una proroga del sistema sanzionatorio dal 31 luglio 2012 al 31 dicembre 2013, differendo in tal modo l’effettiva entrata in vigore della disciplina.

Il Decreto Sviluppo bis, invece, in vigore dal 20 ottobre, ha anticipato il termine di ben un anno, al 31 dicembre 2012: a partire dal 1° gennaio 2013, quindi, in caso di commercializzazione di sacchetti non conformi agli standard Ue, scatteranno le sanzioni amministrative pecuniarie (da 2.500 a 25.000 euro), aumentate fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarderà quantità ingenti di sacchi per l’asporto oppure un valore della merce superiore al 20% del fatturato del trasgressore.

ARSENICO NELL’ACQUA: IN AUMENTO LE MORTI PER CANCRO

22 Ottobre 2012

Sabato 20 ottobre 2012, presso la sede dell’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri di Viterbo, è stato presentato lo studio “Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio”, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio.
L’indagine, completata nell’aprile scorso, valuta gli effetti sulla salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico – sostanza tossica e cancerogena – nelle acque destinate a consumo umano.

L’area coperta dallo studio dell’SSR comprende l’intera provincia di Viterbo (60 comuni), 22 comuni della provincia di Roma e 9 comuni della provincia di Latina. Per queste popolazioni è stata analizzata la mortalità dovuta a cause riconducibili all’assunzione di arsenico (tumore del polmone, della vescica, del rene, della prostata, e del fegato; ipertensione arteriosa, malattie ischemiche del cuore, infarto miocardico acuto, ictus, ecc.) nel periodo dal 1990 al 2009. I risultati, in sintesi, sono stati i seguenti:

Provincia di Viterbo. Nei comuni con livelli di esposizione più elevata (arsenico oltre i 20 microgrammi/litro) si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause e complessivamente per tutte le cause tumorali. Tra le cause tumorali risultano in eccesso i tumori del polmone e, negli uomini, il tumore della vescica. Si osserva inoltre per le cause non tumorali un eccesso di mortalità per ipertensione arteriosa, per malattie ischemiche del cuore, per BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e per diabete. Infine negli uomini si osserva un eccesso di incidenza di interventi di bypass aortocoronarico. Nei comuni con esposizione all’arsenico più contenuta (valori compresi tra 10 e 20 microgrammi/litro) non si osservano eccessi per le cause di decesso analizzate, né per incidenza e prevalenza di patologie.

Provincia di Latina. Nei comuni esposti la mortalità per tutte le cause risulta pari all’atteso, mentre si osserva un eccesso significativo della mortalità per tutti i tumori (+12%). Per quanto riguarda le singole cause tumorali si osserva un eccesso per il tumore del polmone e, negli uomini, per il tumore della vescica. Per le cause non tumorali si osserva un eccesso della mortalità per ipertensione arteriosa e, nelle donne, per malattie ischemiche. I dati di incidenza e di prevalenza mostrano un eccesso di BPCO nelle donne ed un eccesso di interventi di Bypass sia negli uomini che nelle donne.

Provincia di Roma. La mortalità per tutte le cause e per cause cardiovascolari risulta pari o inferiore all’atteso. Tra le cause tumorali non si osservano eccessi significativi per il tumore del polmone e della vescica. Anche tra le cause non tumorali non si osservano eccessi significativi. Si rileva un eccesso di incidenza di infarto miocardico acuto, mentre non si osservano aumenti di interventi di bypass aortocoronarico.

31 dicembre 2012: termine ultimo per la potabilizzazione dell’acqua
Sebbene la direttiva 98/83/CE abbia fissato quale livello massimo tollerabile di arsenico nelle acque potabili il valore di 10 microgrammi/litro, sono molti i comuni del Lazio – ma anche di altre regioni italiane – ancora non in regola, con tenori di arsenico che in alcuni casi arrivano ad eccedere anche di cinque volte il limite imposto dalla norma europea.

In deroga al disposto della direttiva, la Commissione europea ha concesso all’Italia un periodo di tolleranza, in cui sono ammessi nell’acqua potabile valori di arsenico fino a 20 microgrammi/litro, purché però si adottino misure specifiche per la tutela della salute di neonati e bambini fino a tre anni e – nel contempo – si provveda ad attuare provvedimenti atti a garantire il rientro nel limite dei 10 microgrammi/litro.

La deroga concessa, però, è ormai vicina alla scadenza, prevista per il 31 dicembre 2012, e dal 1° gennaio 2013 in tutti i comuni italiani si potrà erogare soltanto acqua potabile con tenore di arsenico contenuto entro i 10 microgrammi/litro.

GAS: AUTHORITY ENERGIA AVVIA CONTROLLI SU 60 IMPIANTI

21 Ottobre 2012

È partita il 1° ottobre scorso la nuova campagna annuale di controlli dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sulla qualità del gas distribuito in rete.

L’Autorità, in collaborazione con la Guardia di Finanza, effettuerà controlli senza preavviso presso 60 impianti di 45 società di distribuzione del gas su tutto il territorio nazionale.

Obiettivo della campagna è, in prossimità della stagione invernale, di verificare il rispetto delle norme rilevanti in materia di sicurezza, qualità del servizio e bollette dei consumatori.

In particolare, a garanzia della veridicità delle bollette e del diritto dei consumatori di pagare sempre il valore reale dell’energia consumata, i controlli avranno ad oggetto la corretta applicazione delle regole sul potere calorifico superiore e la pressione di fornitura.

Inoltre, oggetto di verifica sarà anche la corretta odorizzazione del gas, fondamentale per prevenire intossicazioni ed esplosioni.

Il gas naturale, infatti, è inodore, e viene appositamente (ed obbligatoriamente) miscelato con determinate sostanze che gli conferiscono il classico odore da tutti riconoscibile. La mancata o insufficiente odorizzazione può di conseguenza causare difficoltà nella tempestiva localizzazione di fughe e dispersioni di gas, e, come tale, comporta responsabilità penali per i distributori.

I controlli annuali dell’Autorità, dal 2004 ad oggi, hanno coinvolto 440 impianti di distribuzione del gas, evidenziando, tra l’altro, 28 casi di violazione dei limiti di legge per l’odorizzazione, con conseguente denuncia dei distributori all’Autorità giudiziaria.

CONTRAFFAZIONE: FA PERDERE 110.000 POSTI, 1,7 MLD DI TASSE, 0,35% di PIL

21 Ottobre 2012

Dati da capogiro, quelli emersi dalla ricerca del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) commissionata dal Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Ufficio italiano Brevetti e Marchi, “L’impatto della contraffazione sul sistema-Paese: dimensioni, caratteristiche e approfondimenti”.
Il mercato della contraffazione toglie 110.000 posti di lavoro, produce evasione fiscale per 1,7 miliardi di euro, riduce dello 0,35% il Pil
I settori più colpiti sono:
• abbigliamento e accessori (giro d’affari 2,5 miliardi di euro)
• cd, dvd e software (1,8 miliardi di euro)
• alimentare (1,1 miliardo di euro).
Una new entry riguarda la contraffazione dei cosmetici: negli ultimi 10 anni è aumentata di almeno 15 volte.
Dalla ricerca è emerso un dato inquietante e cioè che non c’è prodotto che non possa essere contraffatto! La contraffazione riguarda riguarda gioielli, calzature, giocattoli e addirittura medicinali.
La contraffazione non riguarda solo la falsificazione del marchio, ma anche dell’indicazione del Made in Italy nell’alimentare.
L’acquisto di prodotti contraffatti può comportare rischi per la propria salute e la propria sicurezza. Infine, ma non ultimo, la contraffazione alimenta il mercato dell’illegalità e la criminalità organizzata.
La contraffazione è quindi un fenomeno che va combattuto e contrastato.
Tutti noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. Solo la conoscenza dei pericoli e dei rischi della contraffazione può
Per questo Adiconsum, con altre 7 Associazioni Consumatori, partecipa alla Campagna per la lotta alla contraffazione “Io non voglio il falso”.
Informati, leggi i 5 Vademecum:

cosmetici

elettrodomestici ricambio auto/moto

abbigliamento e accessori

contraffazione alimentari

giocattoli

Per segnalare casi di Contraffazione o chiedere informazioni, telefona allo 06.47055800
oppure invia una mail: anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it

SPESA: QUESTA SETTIMANA È PIÙ CONVENIENTE FARLA A ROMA

18 Ottobre 2012

Questo fine
settimana è a Roma che la spesa settimanale costa meno. Lo rileva un’indagine
di Adiconsum in collaborazione con il 
motore di ricerca delle offerte nei supermercati Klikkapromo.it.

A fronte di
un paniere di spesa settimanale per una famiglia di 4 persone così composto:

latte: 4
l

biscotti: 1
kg

acqua: 12 l

pasta: 2,5 kg

passata: 1,4
kg

prosciutto
crudo: 400
gr

olio extra
vergine: 500 ml

mozzarelle: 1,5
kg

yogurt: 1
kg

caffè: 250 g

detersivo
lavatrice: 5 lavaggi

carta
igienica: 10 rotoli

bagnoschiuma: 250 ml

 

la
rilevazione di Adiconsum e Klikkapromo ha evidenziato che il carrello della
spesa così composto costa di meno a Roma, rispetto a Firenze, Torino, Milano e
Napoli. In particolare:

·        
22,82
euro
a Roma

·        
23,60
euro
a Firenze

·        
23,96
euro
a Torino

·        
26.01
euro
a Milano

·        
26,32
euro
a Napoli.

 

 

Nella tabella in allegato , verifica
prodotto per prodotto, il costo più basso e la catena di supermercati che lo
offre.

 

N.B:
le offerte rilevate si riferiscono a venerdì 19 ottobre, ma risultano valide
per tutta la spesa  di questo fine
settimana.

ALIMENTI: LE BIBITE GASSATE E ZUCCHERATE FANNO INGRASSARE

17 Ottobre 2012

I dati pubblicati dal New England Journal of Medicine non lasciano dubbi, confermando quanto da anni il mondo scientifico dimostra con studi su studi: le bibite zuccherate e gassate consumate in quantità sono responsabili dell’obesità!

Un primo studio realizzato dai nutrizionisti dell’Università di Amsterdam su 640 ragazzi tra i 4 anni e 10 mesi e gli 11 anni e 11 mesi per 18 mesi ha rilevato che l’indice di massa corporea dei ragazzi che avevano bevuto tutti i giorni 250 ml di bibite zuccherate rispetto a quelli che avevano bevuto bibite dolcificate con edulcoranti artificiali, era aumentato di 10 volte.

Stesso risultato in un altro studio condotto su 2240 ragazzi in sovrappeso che bevevano in media 1,7 lattine al giorno di bevande gassate e zuccherate (conosciute anche come “soda”). I ragazzi che hanno aderito ad un programma di un anno di riduzione del consumo delle bevande “soda” hanno registrato un minor aumento di peso rispetto a coloro che hanno mantenuto le loro abitudini.

Un terzo studio ha riguardato ricerche genetiche su ben 30.000 individui, verificando abitudini alimentari, indice di massa corporea (BMI) e corredo genetico (la predisposizione all’obesità è associata a una decina di geni). Lo studio ha evidenziato che nei soggetti grossi consumatori di bibite zuccherate la presenza dei geni dell’obesità è molto più frequente. Probabilmente l’aumento della presenza di agenti antiinfiammatori dovuta all’assunzione eccessiva degli zuccheri, attiva geni che in altre condizioni rimangono silenti.

I consumi eccessivi di qualsiasi alimento, anche di quelli ritenuti meno pericolosi, possono avere conseguenze negative. Il consiglio è quindi quello di consumare gli alimenti con moderazione.

ISTAT: ITALIA REGINA DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI DI QUALITÀ

17 Ottobre 2012

Il nostro sistema produttivo agroalimentare è sempre più orientato verso prodotti ai quali il consumatore riconosce valori di tutela ambientale, come quelli biologici, e di qualità, come quelli certificati Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (specialità tradizionale garantita). Ciò fa sì che l’Italia sia, nel settore del biologico, leader indiscusso in Europa – con un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione – e quinto produttore a livello mondiale.
L’Italia, inoltre, è il primo Paese dell’Unione Europea per numero di prodotti alimentari certificati, che – secondo il rapporto di analisi “I prodotti agroalimentari di qualità Dop, Igp e Stg” pubblicato dall’ISTAT in settembre – al 31 dicembre 2011 erano complessivamente 239, e cioè 20 in più rispetto al 2010.
Secondo il citato rapporto, i settori con il maggior numero di riconoscimenti sono: ortofrutticoli e cereali (94 prodotti); formaggi (43); oli extravergine di oliva (42); preparazioni di carni (36). Le carni fresche comprendono 3 specialità, e tutti gli altri settori, nel complesso, 21.
Gli operatori certificati, tuttavia, risultano in calo dello 0,5% rispetto al 2010 (84.148 contro 84.587). In controtendenza le “quote rosa”: se infatti nel 2010 le donne titolari di questo tipo di aziende erano 16.257 contro 68.330 uomini, nel 2011 le imprenditrici crescono di 207 unità (16.464), mentre gli imprenditori diminuiscono di 646 (67.684).
A livello territoriale si osserva un progressivo rafforzamento dei prodotti di qualità nelle regioni meridionali, sebbene gli operatori e le strutture produttive risultino storicamente radicati soprattutto nel Nord del Paese.

E nel 2012?

Anche nei primi nove mesi del 2012 l’Italia continua a mantenere il primato dei prodotti Dop, Igp ed Stg. Secondo i dati rilevati dal Settore Alimentazione di Adiconsum Nazionale, infatti, le specialità italiane riconosciute sono attualmente 246 (7 di più rispetto al 31 dicembre 2011), pari al 22,14% dei 1.111 prodotti complessivamente registrati nell’Unione Europea.
Nel dettaglio, le 246 registrazioni sono così ripartite: 154 Dop, 90 Igp e 2 Stg.
In ordine decrescente di numero di registrazioni, immediatamente dopo l’Italia si collocano gli altri Paesi di cultura neolatina e mediterranea: Francia, con 192 prodotti (17,28%); Spagna, con 158 (14,22%); Portogallo, con 116 (10,44%); Grecia. con 96 (8,64%).
È anche interessante notare come questi cinque Paesi totalizzino da soli, con 808 voci, quasi i tre quarti dei prodotti alimentari certificati dell’intera Unione Europea, a testimonianza del forte legame alle specificità locali ed ai valori della tradizione caratteristico della cultura alimentare e del sistema produttivo agroalimentare di queste popolazioni.

Numero di prodotti agroalimentari di qualità registrati nei 27 Paesi UE
(Situazione al 12 ottobre 2012)
Fonte: http://ec.europa.eu/agriculture/quality/door/list.html
Elaborazione: Adiconsum Nazionale

 

Paese

n. DOP

n. IGP

n. STG

Totale

1

Italia

154

90

2

246

2

Francia

84

108

192

3

Spagna

84

71

3

158

4

Portogallo

58

58

116

5

Grecia

70

26

96

6

Germania

29

55

84

7

Regno Unito

18

23

2

43

8

Polonia

8

17

9

34

9

Repubblica Ceca

6

22

4

32

10

Slovenia

5

7

3

15

11

Austria

8

6

14

12

Slovacchia

7

7

14

13

Belgio

3

5

5

13

14

Ungheria

6

6

12

15

Paesi Bassi

5

3

1

9

16

Finlandia

4

1

3

8

17

Svezia

1

3

2

6

18

Danimarca

5

5

19

Irlanda

1

3

4

20

Lussemburgo

2

2

4

21

Cipro

2

2

22

Lituania

1

1

2

23

Bulgaria

1

1

24

Romania

1

1

25

Estonia

26

Lettonia

27

Malta

Totali UE

547

522

42

1.111

IMU: PROROGA AL 30 NOVEMBRE PER LA DICHIARAZIONE DELLE VARIAZIONI

16 Ottobre 2012

Slitta al 30 novembre 2012 il termine per presentare la dichiarazione IMU (imposta municipale unica), originariamente previsto per il 30 settembre scorso.

La dichiarazione IMU, obbligatoria dal 1° gennaio 2012, deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate nel caso in cui si verifichino dei cambiamenti rilevanti circa le condizioni dell’immobile, tali da determinare variazioni nell’importo dell’imposta.

Il valore dell’IMU, ad esempio, può variare nel caso in cui l’immobile diventi prima casa (o non lo sia più), o se i coniugi fissano la residenza in abitazioni diverse, o qualora l’immobile risulti fatiscente, ecc.

Per agevolare i contribuenti nella compilazione della dichiarazione IMU, sul sito internet del Dipartimento delle Finanze è stata pubblicata la bozza del modello di dichiarazione, nonché tutte le istruzioni per riempire correttamente i campi:
bozza del modello di dichiarazione;
istruzioni per la compilazione.

TRASPORTI: PRESENTATA LA CARTA DELLA MOBILITÀ DELLE DONNE

16 Ottobre 2012

Il recente studio del Parlamento Europeo “The role of women in the green economy – The issue of mobility” e l’indagine di Eurobarometro riferita ai 27 Paesi Ue hanno evidenziato una significativa differenza tra uomini e donne nell’approccio al trasporto pubblico, sia in termini di utilizzo dello stesso che di abitudini orarie e di spostamenti.
Le donne, infatti, rispetto agli uomini, ricorrono al traporto pubblico in misura maggiore (23% contro 18%), si muovono di meno nelle ore di punta ed effettuano spostamenti “multi-stop”, cioè con più fermate, in ragione dell’esigenza di sbrigare un maggior numero di impegni familiari (accompagnare i figli a scuola, fare la spesa, ecc.).

Differenze non trascurabili, che, unitamente alle maggiori esigenze di sicurezza manifestate dal mondo femminile, sono state rappresentate nel corso dell’incontro “Mobilità delle donne e per le donne – verso una carta della mobilità”, promosso da FederMobilità e Adiconsum.

Le richieste delle donne – e per le donne – per una mobilità che possa rispondere concretamente alle loro esigenze sono state presentate attraverso la proposta di 10 punti qualificanti per una Carta della Mobilità delle Donne:

1. Sicurezza nel trasporto pubblico: fermate illuminate in comunicazione con i servizi di sorveglianza, sistemi di chiamata del personale a bordo dei veicoli, posti riservati vicino al conducente;
2. Allestimento dei veicoli che agevoli l’accesso con passeggini, bambini piccoli, spesa, ecc.;
3. Scompartimenti ferroviari riservati sui treni notturni;
4. Parcheggi “rosa” illuminati e vicini all’uscita e alle casse;
5. Taxi “rosa” con tariffe agevolate nelle ore notturne (dopo le 22);
6. Tariffe agevolate per car sharing, carnet di biglietti e RC auto;
7. Acquisizione ed elaborazione delle informazioni sulla domanda di mobilità e sulle caratteristiche per genere;
8. Valutazione di genere degli strumenti di pianificazione dei trasporti urbani;
9. Promozione della ricerca sull’impatto delle tecnologie (ad es., telelavoro) nel mercato del lavoro femminile;
10. Affermazione della presenza delle donne nella governance delle aziende di traporto e nelle strutture della pubblica amministrazione.

VITAMINA B: LA CARENZA INFLUISCE SUL COMPORTAMENTO DEGLI ADOLESCENTI

15 Ottobre 2012

La ricerca, diretta dalla dottoressa Carly Herbison e pubblicata nel settembre scorso, dimostra che bambini e adolescenti che non consumano livelli sufficienti di vitamine del gruppo B sono più soggetti a malattie mentali e a disturbi comportamentali.

Lo studio prende le mosse dalle considerazioni che la metà di tutti i disturbi di salute mentale degli adulti si stimano provenire dall’adolescenza, che la dieta gioca un ruolo importante nella modulazione del benessere psicologico e che le vitamine del gruppo B sono essenziali per la sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina. I ricercatori si sono dunque dati l’obiettivo di esaminare la relazione tra assunzione di vitamina B e salute mentale / comportamento.
Si è quindi indagato sullo stato psicologico e sulla dieta, nell’arco di 17 anni, di un campione di 709 minorenni.

Ne è risultato che bassi livelli di assunzione di vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e folati si accompagnano ad un più elevato tasso di aggressività e delinquenza, mentre il ridotto apporto di sole vitamina B6 e folati è associato a maggior tendenza all’introversione e alla depressione.
Gli autori concludono che una maggiore assunzione di vitamine del gruppo B può avere effetti protettivi contro i problemi comportamentali e di salute mentale negli adolescenti, e che comunque per una migliore determinazione del ruolo di queste sarebbero necessarie ulteriori indagini.

Le fonti alimentari delle vitamine prese in considerazione nello studio
Tiamina (o vitamina B1). Si ritrova sia negli alimenti di origine animale, sia in quelli di origine vegetale. Ne sono particolarmente ricchi i legumi, il germe di grano, i cereali integrali, gli ortaggi verdi freschi e le patate. Negli alimenti animali le maggiori concentrazioni sono nel fegato, nel rene, nel cervello e nell’intestino. Altra fonte importante di tiamina è il lievito di birra.
Riboflavina (o vitamina B2). Abbondantemente presente in natura, si trova nel lievito di birra, nel latte, nel fegato, nel cuore, nel rene, nell’albume dell’uovo, nelle verdure, nei piselli e nei fagioli. Nelle verdure il contenuto della vitamina è presente soprattutto nelle parti a crescita attiva e diminuisce quando la pianta smette di crescere. Nel latte la quantità varia a seconda del tipo di alimentazione degli animali produttori.
Niacina (o vitamina B3 o vitamina PP). Abbonda nel lievito di birra, nelle frattaglie, nel pollame, nel pesce. Tra i vegetali ne sono ricchi il germe di grano e la frutta in guscio (noci, nocciole, ecc.). Resistente alla cottura, si disperde però facilmente nei liquidi di cottura.
Acido pantotenico (o vitamina B5 o vitamina W). Si trova, in particolare, nel fegato e nel cuore di manzo e pollo, nel rognone di manzo, nel lievito di birra, nella crusca di frumento, nei semi di sesamo, nella pappa reale. Ne contengono, in minor misura, anche i semi di girasole, la soia, le uova, la farina integrale di grano saraceno e i legumi.
Piridossina (o vitamina B6). È presente sia nei prodotti animali che vegetali. In particolare: frattaglie (soprattutto fegato), carni magre, pesce, cereali integrali, noci, arachidi, semi di girasole, farina di grano saraceno, farina di soia, germe di grano e banane.
Acido folico (o vitamina B9 o folacina). È presente nelle frattaglie (rene, fegato), nelle verdure a foglia verde (lattuga, indivia, spinaci, cavoli, broccoli), nella crusca di frumento, negli asparagi, nelle rape, nei legumi e nelle uova. Particolarmente sensibile al calore, se ne può perdere oltre il 50% durante la cottura.

AEREO: SÌ A RISARCIMENTO PER NEGATO IMBARCO, ANCHE SE PER EFFETTO SCIOPERO

15 Ottobre 2012

La Corte di Giustizia europea, con la sentenza resa nella causa C-22/11, riconosce il diritto del passeggero ad ottenere la compensazione pecuniaria anche nel caso in cui il negato imbarco sia stato causato dalla riorganizzazione dei voli in seguito ad uno sciopero del personale aeroportuale verificatosi nei giorni precedenti.

Il Regolamento 261 del 2004, in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri, definisce il “negato imbarco” come il rifiuto da parte del vettore aereo di trasportare i passeggeri su un volo nonostante gli stessi si siano presentati in tempo all’imbarco con una prenotazione confermata.
Salvo i casi in cui il rifiuto possa essere giustificato (ad es., motivi di salute o di sicurezza o documenti di viaggio inadeguati), in caso di negato imbarco i passeggeri hanno diritto alla compensazione pecuniaria, al rimborso del prezzo del biglietto o all’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, nonché all’assistenza durante l’attesa per il volo successivo.

La Corte, in proposito, ha chiarito che la compensazione pecuniaria per negato imbarco non può ritenersi applicabile ai soli casi di overbooking (cioè di prenotazioni in eccesso per uno stesso volo), ma deve riguardare anche le situazioni di negato imbarco per ragioni operative, quali, come nel caso di specie, la riorganizzazione dei voli a seguito di un volo cancellato a causa di uno sciopero.

La sopravvenienza di “circostanze eccezionali” quali uno sciopero aeroportuale, che induca il vettore aereo a riorganizzare i voli successivi, non può quindi giustificare il negato imbarco dei passeggeri, né tantomeno esonerare la compagnia aerea stessa dall’obbligo di corrispondere la compensazione pecuniaria ai passeggeri ai quali l’imbarco sia stato rifiutato.

Per maggiori informazioni sul negato imbarco,scarica la guida tematica.

AUTO: MULTA PER “FINESTRINO APERTO”

14 Ottobre 2012

Lasciare l’automobile parcheggiata con il finestrino aperto e ritrovarsi una multa da 39 euro sul parabrezza: difficile, ma non impossibile. E, soprattutto, lecito: è il Codice della Strada, infatti, a prevedere che, ai sensi dell’art. 158, comma 4, “durante la sosta o la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso”.

Lasciare il finestrino aperto, in modo tale da consentire l’apertura dell’auto dall’esterno, potrebbe al contrario “agevolare” il potenziale intervento di eventuali ladri che intendessero approfittare della “dimenticanza” del proprietario del veicolo: in altre parole, si tratterebbe di un comportamento in contrasto con l’obbligo di custodire e preservare il mezzo, adottando tutte le cautele opportune per evitarne un uso improprio.

Nonostante si tratti di un provvedimento insolito e (quasi) mai applicato, la multa è tuttavia perfettamente legittima, e come tale, ai sensi del Codice della Strada, punibile con una sanzione amministrativa compresa tra 39 e 159 euro.

Occhio quindi a lasciare i finestrini della propria auto aperti!

ACQUISTI ALL’ESTERO: PIU’ TUTELE PER IL CONSUMATORE

14 Ottobre 2012

La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza relativa alla causa C-190/11, fa un passo in avanti nell’ottica di una più ampia tutela dei consumatori nelle controversie all’estero.

In materia di controversie transfrontaliere, cioè tra un consumatore e un professionista residenti in due diversi Stati membri dell’Unione europea, la normativa europea è nel senso di tutelare il consumatore, quale parte contraente più debole, agevolandone l’accesso alla giustizia, secondo un principio di prossimità geografica con il giudice competente.

Nel caso all’esame della Corte una consumatrice austriaca, a seguito di ricerche in internet e contatti a distanza intercorsi con un professionista tedesco specializzato nella vendita di automobili, si era poi recata fisicamente in Germania per concludere il contratto di acquisto dell’auto. Rientrata in Austria, alla scoperta di vizi sostanziali del veicolo, la consumatrice aveva convenuto il professionista davanti ai giudici austriaci, il quale, invece, non trattandosi di un contratto a distanza, ne contestava la competenza.

La Corte, in proposito, ha chiarito che la possibilità, riconosciuta al consumatore, di accedere alla giustizia tramite il giudice nazionale non è subordinata alla condizione che il contratto sia stato concluso a distanza.

In caso di controversia, infatti, il consumatore ha la possibilità di convenire davanti al giudice nazionale il professionista (residente in un altro Stato membro) con il quale abbia concluso il contratto, a condizione che:

• il professionista eserciti la propria attività commerciale o professionale nello Stato membro di residenza del consumatore, ovvero, con qualunque mezzo, diriga le sue attività verso lo stesso Stato membro (ad esempio, tramite l’uso di internet);
• il contratto oggetto di controversia rientri nell’ambito della suddetta attività.

In presenza di queste due (sole) condizioni, quindi, il consumatore, anche nel caso di un contratto non concluso a distanza, in quanto sottoscritto nello Stato membro del professionista, potrà convenire quest’ultimo davanti al giudice del proprio Stato membro.

AUTO: TOYOTA RICHIAMA 204.000 VEICOLI VENDUTI IN ITALIA

9 Ottobre 2012

Ancora un richiamo per i veicoli prodotti dalla casa automobilistica giapponese: sono 7,4 milioni le auto interessate dalla campagna internazionale annunciata dalla Toyota Motor Corporation, allo scopo di effettuare un intervento di verifica preventivo sugli alzacristalli elettrici.

In Italia, sono circa 204 mila i possessori dei modelli Auris, Corolla, RAV4 e Yaris, prodotti tra settembre 2006 e dicembre 2008 e commercializzati nel nostro Paese, che a breve riceveranno una lettera raccomandata, da parte dell’azienda, con la quale saranno avvertiti dell’avvio della campagna di richiamo.

Il problema riguarda l’interruttore dell’alzacristalli elettrico situato sulla portiera del lato del guidatore, rispetto al quale esiste la possibilità che, nel tempo, possa iniziare a funzionare in modo irregolare e a scatti, fino a bloccarsi definitivamente.

L’intervento, che prevede l’applicazione di grasso specifico per prevenire il funzionamento irregolare dell’interruttore dell’alzacristalli, avrà la durata di circa 1 ora, e sarà effettuato gratuitamente.

Nel caso in cui l’interruttore, al momento dell’ispezione, dovesse risultare difettoso, sarà prontamente sostituito.

ALIMENTI: SCATTATO L’ALLARME LISTERIA PER LA RICOTTA “FRESCOLINA”

9 Ottobre 2012

Nel settembre scorso la ricotta prodotta dall’azienda pugliese Fattorie Chiarappa s.r.l. era stata segnalata dalle autorità sanitarie statunitensi (Centers for Disease Control and Prevention) come probabile causa di una serie di casi di tossinfezione alimentare da Listeria monocytogenes, e la Food and Drug Administration ne aveva disposto il ritiro dal mercato, invitando i cittadini ad astenersi dal consumo delle confezioni eventualmente già acquistate.

In seguito alla segnalazione, il nostro Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con i Nas, ha avviato una serie di controlli presso lo stabilimento della Chiarappa sito in Conversano (BA).

Tale attività ispettiva ha rilevato l’assenza delle garanzie sanitarie richieste dalla normativa in materia di igiene, e ciò ha condotto al sequestro cautelativo su tutto il territorio nazionale – disposto nei giorni scorsi dal Procuratore della Repubblica di Bari – dei seguenti prodotti:

ricotta frescolina marte tipo toscanella;
ricotta torretta marte;
ricotta frescolina marte arrostita;
ricotta marzotica marte tipo greca;
ricotta marzotica marte.

Scattata anche l’allerta RASFF, il sistema europeo di allerta rapida per alimenti e mangimi.

Per saperne di più:

Scheda di avviso ai consumatori del Ministero della Salute

Comunicato del Ministero della Salute

Dettaglio di notifica al Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF)

NIDI PUBBLICI: SOLO L’11% DEI BAMBINI VI ACCEDE

8 Ottobre 2012

In Italia solo il 18,7% del totale dei bambini di età compresa tra gli 0 e i 2 anni frequenta un asilo nido, pubblico (11%) o privato.
È quanto rivela il Rapporto presentato dall’Istat su “La scuola e le attività educative” relativo all’anno 2011, dal quale emerge come, nonostante il significativo incremento delle domande di ammissione all’assistenza all’infanzia registrato nell’ultimo decennio, a frequentare l’asilo nido siano ancora solo 2 bambini su 10.

Dal 1993 ad oggi, infatti, il numero dei bambini accolti dagli asili è più che raddoppiato, passando da 133.000 a circa 318.000.

La scelta di affidare i bambini agli asili, espressione delle esigenze lavorative sempre più stringenti dei genitori, rivela tuttavia una maggiore consapevolezza da parte delle famiglie: l’asilo nido, infatti, non rappresenta più un “parcheggio” per i piccoli, ma un luogo in cui gli stessi possono imparare a socializzare, considerato importante anche dal punto di vista educativo.

Dal rapporto emerge un considerevole divario tra il Nord-est del Paese ed il Sud e le Isole, sia in termini di disponibilità delle strutture che di soddisfazione delle domande presentate. Su una percentuale del 47,4% dei Comuni italiani che garantiscono la presenza di un servizio di asilo nido, infatti, ben il 78,2% di questi si trova al Nord, mentre solo il 20,8% è dislocato nel Sud; altrettanto diversa è la percentuale di bambini iscritti al nido al Nord (27,1%) rispetto a quelli del Sud (7,6%).

Per quanto riguarda le motivazioni della mancata iscrizione al nido, fattori oggettivi quali costi eccessivi (9%), orari scomodi (2%) e domande respinte (3,3%) rappresentano una percentuale minoritaria rispetto alle motivazioni di carattere soggettivo: la maggior parte dei genitori, infatti, oltre ai casi in cui può agevolmente ricorrere all’aiuto dei familiari (35,7%), ritiene i propri bambini ancora troppo piccoli per essere affidati ad un asilo (34,5%), temendo che gli stessi possano sentirsi abbandonati (1,9%) o non volendo delegare ad altri la propria funzione educativa (6,1%).

REDDITI E RISPARMI FAMIGLIE: NEL II TRIMESTRE ANCORA GIÙ!

8 Ottobre 2012

L’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, ha reso noti i dati relativi ai redditi e ai risparmi delle famiglie italiane nel II trimestre 2012 (aprile-maggio-giugno). I dati purtroppo non sono confortanti. Sia i redditi che i risparmi che il potere d’acquisto che il tasso d’investimento delle famiglie italiane risultano in calo sia rispetto al I trimestre 2012, sia rispetto al corrispondente trimestre 2011.

Vediamoli nel dettaglio:

Propensione al risparmio:

• II trimestre 8,1%; rispetto al I trimestre -0,6%; -0,5% rispetto al II trimestre 2011

Reddito disponibile famiglie

• -1% rispetto al I trimestre
• -1,5% rispetto al II trimestre 2011

Potere d’acquisto famiglie

• -1,6% rispetto al I trimestre
• -4,1% rispetto al II trimestre 2011
• -3,5% I semestre 2012 rispetto al I semestre 2011

Tasso d’investimento famiglie (rapporto tra investimenti fissi lordi, cioè acquisto di abitazioni, e reddito disponibile lordo)

• Invariato rispetto al I trimestre (6,8%)
• -0,2% rispetto II trimestre 2011

In particolare gli investimenti fissi lordi, ossia l’acquisto di abitazioni:

• -0,7% rispetto a I trimestre
• -4,2% rispetto a II trimestre 2011

FISCO: L’AGENZIA DELLE ENTRATE VA SU YOUTUBE

2 Ottobre 2012

“Entrate in video” è il nuovo canale Yotube dell’Agenzia delle Entrate, nato per rispondere in maniera corretta e immediata alle richieste più frequenti dei contribuenti.

Sulla base di una ricerca effettuata sulle parole chiave più cercate e cliccate dagli utenti di Google, l’Agenzia delle Entrate apre il proprio spazio su Youtube, in cui, attraverso brevi video, funzionari del Fisco “in carne e ossa” illustrano, con una grafica semplice e nello spazio di due minuti, gli adempimenti più ricorrenti e le modalità per accedere ai servizi offerti, anche online, dall’Agenzia.

I primi video pubblicati sul canale multimediale riguardano i temi fiscali di principale attualità, quali la tessera sanitaria, la cedolare secca sulle locazioni, la registrazione del contratto di affitto, Fisconline e codice Pin per i servizi web.

Sono inoltre presenti mini guide animate per approfondire i temi di maggiore interesse e attualità, quali, ad esempio, i nuovi minimi.

Di seguito il link al canale Youtube dell’Agenzia delle Entrate

LUCE E GAS: NUOVI AUMENTI DA OTTOBRE A DICEMBRE

1 Ottobre 2012

L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha reso note le tariffe per l’elettricità e il gas in vigore nel trimestre ottobre-dicembre 2012:

• tariffe elettriche: l’aumento è +1,4%
• tariffe gas: +1,1% (somma +0,7% materia prima+0,6 voce A3+0,1% adeguamento Iva))

L’aumento dell’elettricità è dovuta ai seguenti parametri:
• +0,7 della materia prima
• +0,6% della voce A3 (leggi incentivi alle fonti rinnovabili)
• +0,1 per adeguamento IVA

L’aumento del gas è dovuto invece ai seguenti parametri:
• +0,6% della materia prima e del bilanciamento
• +0,5% per l’aggiornamento della componente tariffaria a copertura del fabbisogno del sistema di perequazione per la distribuzione a causa di una sentenza del Consiglio di Stato contraria all’AEEG.

A fronte di questi aumenti la maggiore spesa su base annua per le famiglie è di:
• 14 euro per il gas
• 7,6 euro per la luce

La spesa media annua di una famiglia tipo si attesta quindi:
• per l’energia elettrica in €524
• per il Gas in €1277.
In sintesi gli aumenti dell’elettricità e del gas nei 4 trimestri sono stati i seguenti:

  I
trimestre 
II
trimestre 
III
trimestre 
IV
trimestre 
 Totale
LUCE   +4,9%  +9,8%  +1,5%  +1,4%  +16,6%
 GAS  +2,7%  +1,8%  +2%  +1,1%  +7,6%

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