UOVA DI PASQUA: COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE QUELLO PIÙ BUONO
30 Marzo 2015
L’Uovo che viene regalato a Pasqua ha
origini antiche. Esso simboleggia la rinascita: della natura per le popolazioni
pagane; della Resurrezione di Cristo per i cristiani.
Lo scambio di uova decorate risale
al Medioevo, mentre l’invenzione della sorpresa al suo interno è dovuto
all’orafo Peter Carl Fabergé.
Ricevere in dono l’uovo di Pasqua di
cioccolato con la sorpresa è una tradizione molto cara ai bambini, ma proprio
perché destinato ai più piccoli, la sorpresa che viene pubblicizzata essere al
suo interno, non deve distoglierci dal fare un acquisto di qualità a livello
nutrizionale.
Per scoprire che cos’è che fa
dell’uovo di Pasqua un uovo di qualità, partiamo dagli ingredienti il cui ordine deve essere il seguente:
·
cacao in polvere
·
burro di cacao (pasta di
cacao)
·
zucchero
·
latte in polvere
·
aromatizzanti naturali.
Ricordiamo che a seguito di una direttiva
europea la dicitura “cioccolato puro”
non è più permessa.
La direttiva consente l’utilizzo di
grassi vegetali diversi dal burro di cacao nel limite massimo del 5%, in
aggiunta al quantitativo minimo fissato per il burro di cacao che comunque deve
essere presente.
Quali
i grassi vegetali ammessi?
I grassi vegetali ammessi sono: il burro di
illipé, il grasso e la stearina di shorea robusta, il burro di karité, il burro
di cocum, il nocciolo di mango e l’olio di cocco e anche l’olio di palma. (v. paragrafo successivo)
IMPORTANTE: Nell’etichetta
deve comparire la seguente indicazione “contiene altri grassi vegetali
oltre al burro di cacao”.
ATTENZIONE ALL’OLIO DI PALMA: Pur se ammesso tra i grassi vegetali utilizzati nel
cioccolato, così come nei prodotti da forno (anche quelli destinati ai più
piccoli), l’olio di palmaè un olio ricco di acidi grassi saturi, nemici giurati
del nostro sistema cardiovascolare. Esso non è dannoso solo per la nostra
salute, ma anche per l’ambiente. Pensate che per la sua produzione, vaste aree
del pianeta sono state oggetto di una massiccia deforestazione. Da alcuni mesi
è stata avviata una petizione per fermare l’invasione e l’utilizzo dell’olio di
palma che ha raggiunto già 110.000 firme (clicca qui per aderire
alla petizione).
Fortunatamente dall’entrata in vigore il 13 dicembre
2014 del Regolamento
UE 1169 del 2011, l’etichetta per gli alimenti non potrà più
riportare la dicitura “oli vegetali” o “grassi vegetali”, ma dovrà essere
specificato il tipo di grasso o olio. Se si tratta di grassi idrogenati,
l’etichetta dovrà riportare la scritta “totalmente idrogenato” o “parzialmente
idrogenato”.