BOLLETTE: CALANO QUELLE DI LUCE (-5%) E GAS (-9,8%), MA…

31 Marzo 2016

Nel secondo trimestre 2016
(aprile-giugno) i prezzi di riferimento della luce e del gas per gli utenti del
mercato tutelato fanno registrare una significativa diminuzione:

·        
-5%
per la luce

·        
-9,8%
per il gas.

Il calo, fa sapere, l’Autorità per
l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) è dovuto al calo
della spesa per l’acquisto della materia prima cioè i combustibili, in
particolare il gas naturale e di conseguenza dell’energia elettrica.

Il costo dell’energia elettrica
passa così;

·        
dai
18,84 centesimi di euro per kW del I trimestre ai 17,91 cent del II trimestre

e quello del gas:

·        
dai
76,93 centesimi di euro per metro cubo del I trimestre ai 69,38 cent del II
trimestre

 

Energia
elettrica: confronto tra prezzi del I e del 
II trimestre

Nel II trimestre si registrano i
seguenti dati espressi in percentuali:

·        
in
calo la spesa per la materia energia ed in particolare quella per
l’approvvigionamento

·        
in
aumento la spesa  per il trasporto e la
gestione del contatore

·        
in
aumento la spesa per gli oneri di sistema

·        
in
aumento le imposte

 

Gas: confronto tra prezzi del I e del 
II trimestre

Nel II trimestre si registrano i
seguenti dati espressi in percentuali:

·        
in
calo la spesa per la materia prima

·        
in
aumento spesa per il trasporto e la gestione del contatore

·        
in
aumento la spesa per gli oneri di sistema

·        
in
aumento le tasse.

 

Importante: Ad avviso di Adiconsum
pur accogliendo positivamente il calo della spesa per la materia prima,
segnaliamo come la spesa soprattutto degli oneri di sistema sia aumentata. Ciò
riduce la possibilità per il consumatore di ridurre i costi della bolletta, in
quanto egli può intervenire solo sulla spesa relativa alla componente “materia
prima” (cambiando eventualmente operatore), ma non sulle altre che compongono
il prezzo finale della luce e del gas. Il risparmio che egli può ottenere è
comunque limitato.

 

 

 

PROSEGUE IL PROGRAMMA “SCUOLE BELLE”

31 Marzo 2016

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al proseguimento del programma “Scuole
Belle”. Potranno così continuare gli interventi di piccola manutenzione, decoro
e ripristino funzionale nelle
scuole che dal 2014 ad oggi sono stati 17.815
gli interventi finanziati, di cui 13.500 già conclusi. Il Decreto del Consiglio
dei Ministri prevede lo stanziamento di 64 milioni di euro a partire dal primo
aprile 2016 al 30 novembre 2016.

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  • “NO” ALL’ACQUISIZIONE DEI DATI BIOMETRICI DEL VOLTO PER OTTENERE FINANZIAMENTI

“NO” ALL’ACQUISIZIONE DEI DATI BIOMETRICI DEL VOLTO PER OTTENERE FINANZIAMENTI

31 Marzo 2016

Si è detto nettamente contrario il Garante della privacy al progetto di una
società di acquisire dalla fotografia presente sul documento di identità i dati
biometrici del volto dei “potenziali” richiedenti mutui, prestiti o altri finanziamenti, a
banche o intermediari finanziari. Il Garante ha dichiarato che “non può
ritenersi necessario e proporzionato un uso generalizzato e incontrollato dei
dati biometrici dei clienti” che tra l’altro può essere soggetto ad uso
improprio/abuso. Tra l’altro, il Garante ha riscontrato l’inaffidabilità del
processo di confronto delle foto utilizzato dalla società e la mancata adozione
DELLE adeguate misure di sicurezza.

BOLLETTE: LUCE IN CALO DEL -5%, GAS -10%

31 Marzo 2016

L’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico ha aggiornato le condizioni
economiche di riferimento per le famiglie e le PMI relative alle tariffe di
luce e gas in vigore nel II trimestre 2016 (dal 1° aprile al 30 giugno 2016). La buona notizia è che
la bolletta della luce costerà il 5% in meno e quella del gas quasi il 10% in
meno, per il calo eccezionale della materia prima, quella cioè dei combustibili,
e del gas in particolare, di cui ha beneficiato anche l’energia elettrica.
Invariati gli oneri di sistema e le tariffe di trasmissione, distribuzione e
misura.

CANONE RAI: PRONTO IL MODELLO PER DICHIARARE CHE NON SI HA LA TV

30 Marzo 2016

Si cominciano a delineare alcuni
tasselli relativi al pagamento del canone di abbonamento della televisione
nella bolletta elettrica.

Di certo si sa che:

tutto il nuovo impianto di riscossione
è basato sul concetto di presunzione della detenzione di un apparecchio
televisivo legato all’esistenza di un contratto di fornitura elettrica. Quindi
tutti coloro che sono titolari di un’utenza elettrica sono ritenuti potenziali
detentori di un apparecchio tv e quindi tenuti al pagamento dell’imposta.

Non pagherà chi:

–  non
possiede un apparecchio televisivo

–  ha
più di 75 anni ed ha un reddito basso

–  è
proprietario di seconda casa, perché lo paga sulla prima.

In attesa del decreto, l’Agenzia delle
Entrate ha approvato intanto il Modello di
dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione
per uso privato.


COM’È
COMPOSTO IL MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

La Dichiarazione sostitutiva risulta
composta da due Quadri:

·        
Quadro A per la dichiarazione sostitutiva di “non
detenzione” dell’apparecchio televisivo

·        
Quadro B per la dichiarazione sostituiva di
presenza di altra utenza elettrica per l’addebito del canone.

 

A
CHE COSA SERVE LA DICHIARAZIONE SOSTITUIVA

Serve al titolare di utenza elettrica
(o all’erede in caso di utenza elettrica intestata ad un defunto) a dichiarare
che non è tenuto al pagamento del canone perché:

1.   non detiene l’apparecchio televisivo – Quadro A

oppure perché:

2.   è presente un’altra utenza elettrica intestata
ad altro componente della stessa famiglia anagrafica sulla quale addebitare il
canone.  A questo proposito il
dichiarante deve inserire nel Quadro B del
Modello il codice fiscale del componente.

 

Il
Quadro A e il Quadro B contengono anche una “Dichiarazione di variazione dei
presupposti” che vanno compilati qualora essi vengano meno.

 

DOVE
REPERIRE IL MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

Il modello può essere scaricato dal
sito dell’Agenzia delle Entrate, dal sito del Ministero dell’Economia e dal
sito della Rai.

 

MODALITÀ
DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE

Il Modello, una volta scaricato e
compilato, può essere inviato:

1.   per via telematica, grazie all’applicazione
disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate utilizzando le credenziali
Fisconline o Entratel

2.   attraverso gli intermediari su
specifica delega del contribuente

3.   per posta con plico raccomandato senza
busta, con allegata una fotocopia del documento di identità, indirizzato  a: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino
1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV  –
Casella Postale 22 – 10121 Torino

 

VALIDITÀ
DELLA DICHIARAZIONE

·        
1
anno

 

PRESENTAZIONE
DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA E CONSEGUENZE SUL PAGAMENTO DEL CANONE

IN CASO DI DICHIARAZIONE SOSTITUIVA PER
“NON DETENZIONE” DELL’APPARECCHIO (QUADRO A):

Il pagamento del canone per il 2016 non
è dovuto se la Dichiarazione è inviata:

–  via
posta dal 1° gennaio 2016 al 30 aprile 2016

–  via
telematica entro il 10 maggio 2016;

Il pagamento del canone è dovuto solo
per il secondo semestre 2016 (luglio-dicembre) se la Dichiarazione è inviata:

–  via
posta dal 1° maggio 2016 al 30 giugno 2016

–  via
telematica dall’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016

Il pagamento del canone per il 2017 non
è dovuto se la Dichiarazione è inviata:

–  via
posta o via telematica dal 1° luglio 2016 al 31 gennaio 2017.

 

IN CASO DI DICHIARAZIONE DI ESISTENZA
DI ALTRA UTENZA ELETTRICA PER L’ADDEBITO DEL CANONE (QUADRO B):

·        
il
canone non è dovuto per l’anno di presentazione della Dichiarazione.

 

IN CASO DI DICHIARAZIONE PER VARIAZIONE
DEI PRESUPPOSTI (QUADRO A E B):

·        
il
canone non è dovuto a partire dal mese di presentazione della Dichiarazione.

 

CONSEGUENZE
PENALI PER DICHIARAZIONI MENDACI

·        
Fino
a 2 anni di reclusione.

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  • PRIMO ARRESTO PER OMICIDIO STRADALE: ECCO QUANDO SI CONFIGURA IL NUOVO REATO

PRIMO ARRESTO PER OMICIDIO STRADALE: ECCO QUANDO SI CONFIGURA IL NUOVO REATO

28 Marzo 2016

È stato inserito all’articolo 589 del Codice penale,
l’art. 589-bis che introduce il reato di omicidio stradale, mentre l’art.
590-bis è stato sostituito da un nuovo 590-bis sulle lesioni personali stradali
gravi o gravissime

Ecco le pene previste:


in caso
di decesso di una persona a seguito di un sinistro stradale (Art. 589-bis):

·     
reclusione da
2 a 7 anni: morte causata per violazione del Codice della strada

·     
reclusione da
5 a 10 anni: morte causata da tasso alcolemico oltre 0,8 g/litro o per eccesso
di velocità, guida contromano, sorpassi, inversioni a rischio, ecc..

·     
reclusione da
8 a 12 anni: morte causata per guida sotto effetto di droghe o con tasso
alcolemico superiore a 1,5 g per litro


N. B.: Le
pene sono aumentate se chi ha commesso il fatto:

·     
è sprovvisto
di patente

·     
è sottoposto a
provvedimenti di sospensione o di revoca della patente

·     
è proprietario
del veicolo e quest’ultimo non risulti assicurato.


N. B.: Le
pene possono dimezzarsi:

·     
nel caso il
decesso non sia dovuto esclusivamente all’azione o all’omissione del colpevole.


In caso
di decesso di più persone o di una o più persone e ferimento di una o più
persone (omicidio stradale plurimo) (Art. 589-bis):

·     
si applica la
pena per la violazione più grave aumentata fino al triplo, ma non oltre i 18
anni di carcere.


In caso
di fuga del conducente che ha causato l’omicidio stradale (art. 589-ter)

·     
la pena è
aumentata da 1/3 a 2/3 e non può essere inferiore a 5 anni.


In caso
di lesioni personali gravi o gravissime (art. 590-bis):

·     
causate dalla
violazione della disciplina della circolazione stradale:

Ø 
reclusione da
3 mesi a 1 anno per lesioni gravi

Ø 
da 1 a 3 anni
per lesioni gravissime

·     
causate da
guida in stato d ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti:

Ø 
reclusione da
3 a 5 anni per lesioni gravi

Ø 
da 4 a 7 anni
per lesioni gravissime


In caso
di fuga del conducente che ha causato lesioni personali gravi o gravissime
(art. 590-ter)

·     
la pena è
aumentata da 1/3 a 2/3 e non può essere inferiore a 3 anni.

 

Modifiche
al Codice di procedura penale: art. 359-bis

La legge sull’omicidio stradale n. 41 del 23 marzo
2016 entrata in vigore lo scorso 25 marzo, ha modificato anche l’art. 359-bis
del codice di procedura penale, aggiungendo al comma 3, il comma 3-bis.

Esso stabilisce che in caso di omicidio stradale
(589-bis) o di lesioni personali stradali gravi o gravissime (590-bis), gli
ufficiali di polizia giudiziaria possono procedere all’esecuzione coattiva
degli accertamenti dello stato di ebbrezza o delle sostanze stupefacenti se ciò
compromette in modo irreparabile le indagini, 
anche se il conducente rifiuta di sottoporvisi. Di tali accertamenti
viene data tempestiva comunicazione anche al difensore dell’interessato che può
assistervi.

 

Modifiche
al Decreto legislativo 285/1992: art. 8 e 222

La legge sull’omicidio stradale ha modificato l’art.
8 dell’art. 189. Il nuovo art. 8 stabilisce che nel caso in cui il conducente
colpevole di lesioni personali si fermi e all’occorrenza presti attenzione alle
vittime, mettendosi a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, non è
soggetto all’arresto previsto per la flagranza di reato.

La modifica dell’art. 222 riguarda il comma 2 e
precisamente il quarto periodo che stabilisce per i reati dell’art. 589-bis e
590-bis dopo la condanna anche la revoca della patente.

RIPARTITI INCENTIVI PER TRASFORMARE AUTO A GPL E METANO: AFFRETTATEVI!

28 Marzo 2016

Sono tornati gli incentivi
per trasformare la propria auto a benzina/diesel in un’auto a GPL o metano.

 

I nuovi incentivi sono
frutto di un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e 674 Comuni e saranno
validi fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione che sono 1,8 mln di
euro. Con questa cifra dovrebbero essere 4.500 i veicoli interessati
dall’iniziativa “ICBI” (iniziativa carburanti a basso impatto), secondo
una stima fatta dal Consorzio Ecogas.

 

Tipologia dei veicoli e importo dell’incentivo

 

·     
veicoli
Euro 2 e Euro 3 immatricolati dopo il 1/01/1997

appartenenti a persone fisiche o giuridiche con sede legale o operativa in uno
dei comuni aderenti alla convenzione

Ø 
incentivo: 500 euro per il Gpl: 650 euro per il metano
(di cui 150 a carico dell’installatore)

 

·     
veicoli
commerciali inferiori a 3,5t di categoria da Euro2 in poi immatricolati dopo il
01/01/1997

Ø 
incentivo (Bi-Fuel): 750 euro per il Gpl; 1.000euro per
il metano

 

·     
trasformazioni
diesel/Gpl e diesel/metano con uso combinato dei due carburanti

Ø 
incentivo (Dual-Fuel): 750 euro per il Gpl; 1.000euro
per il metano

 

 

Come ottenere
l’incentivo

·      Basta recarsi presso una delle officine di uno dei
674 Comuni aderenti alla convenzione

L’officina, dopo aver verificato la disponibilità
dei fondi e aver ottenuto il codice di prenotazione, comunicherà il giorno di
installazione dell’impianto.

CONCLUSI I LAVORI DEL TAVOLO “MAXI BOLLETTE”

27 Marzo 2016

Si sono conclusi il 23 marzo scorso i lavori del tavolo sulle maxi bollette e maxi conguagli istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico con la partecipazione dell’Autorità per concorrenza ed il mercato, dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, i rappresentanti degli operatori elettrici e del gas e una delegazione del Consiglio nazionale consumatori e utenti. Dal tavolo sono uscite una serie di proposte tra le quali: l’adozione di un protocollo di autoregolamentazione che impegni le imprese ad accettare e stimolare le autoletture, a facilitarne l’acquisizione e a fornire al consumatore informazioni pronte ed esaustive sulle bollette basate sui consumi presunti; l’emanazione, da parte dell’Autorità dell’energia, di provvedimenti sulle modalità di fornitura delle informazioni, sull’adeguamento delle sanzioni ai distributori per lettura o comunicazioni tardive delle misurazioni, sugli strumenti per responsabilizzare i distributori (ad es. indennizzi automatici) e sul miglioramento della qualità dei dati di misura; l’adozione di normative più stringenti sugli obblighi di fatturazione sulla base di dati reali di consumo attraverso un emendamento al DDL Concorrenza; l’obbligo di rateizzazione per i consumatori in caso di maxi conguagli per ritardi a loro non imputabili.

TELECOM ITALIA SANZIONATA PER 2 MILIONI DI EURO

27 Marzo 2016

La sanzione è stata comminata dall’Autorità garante per le comunicazioni per inottemperanza alla Delibera n. 169/15/CONS. La delibera era stata emanata  a seguito dello spostamento della clientela titolare di un’offerta di base tipica del servizio universale all’offerta flat “Tutto Voce” senza averne ricevuto l’espresso consenso e senza aver assicurato ai consumatori un’informazione esaustiva e trasparente per poter esercitare correttamente il diritto di recesso. Tra l’altro il passaggio a “Tutto Voce” ha prodotto un aumento della spesa per i titolari. L’Autorità si riserva di mettere a punto iniziative a tutela di detti consumatori.

L’ANTITRUST ACCETTA GLI IMPEGNI DI PRIVALIA

26 Marzo 2016

L’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato ha chiuso il procedimento aperto nei confronti di Privalia Vendita Diretta S.r.l., senza accertare l’infrazione, riconoscendo gli impegni presentati dalla società come idonei a sanare le pratiche commerciali scorrette contestate. Privalia è titolare del sito di vendita online www.privalia.com attraverso cui vende prodotti di abbigliamento, calzature, cosmetici e quant’altro. L’Antitrust ha contestato alla società di aver dato “informazioni omissive e potenzialmente ingannevoli con riguardo ai diritti dei consumatori ed in particolare alle informazioni precontrattuali obbligatorie e al diritto di recesso (artt. 49 e ss. Codice del Consumo) nonché alla garanzia legale di conformità (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo)”. La società ha presentato impegni per ristabilire la correttezza delle informazioni da dare ai consumatori inserendo sul proprio sito la sezione “Chi siamo” contenente le informazioni e i dati identificativi della società con mail dedicata ai clienti, e nelle Nuove condizioni generali di contratto la spiegazione del funzionamento del servizio “Reso facile”, le informazioni sulla garanzia legale di conformità.

È CALUNNIA NON SOLO MENTIRE, MA ANCHE INGIGANTIRE I FATTI

26 Marzo 2016

Il reato di calunnia si configura non solo attribuendo a qualcuno una colpa inesistente, ma anche ingigantendo l’avvenimento e facendolo apparire più grave di quello che è. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza 9874/2016 nei confronti di una persona che aveva subito lesioni e violenze, da parte di due carabinieri intervenuti per sedare la rissa dallo stesso generata, lesioni accertate con la pronuncia di una sentenza definitiva. Il racconto del soggetto non si limitava però a riportare i fatti così come accaduti, ma incolpava i due agenti anche di altre lesioni più gravi, alle quali erano del tutto estranei. 

INCIDENTE STRADALE: SPETTA AL GIUDICE VALUTARE DI CHI È LA COLPA

26 Marzo 2016

Anche in presenza dell’ammissione di colpa, la responsabilità di un incidente spetta al giudice. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4536/2016. L’ammissione di colpa, anche quando sottoscritta nel Modulo Blu della Constatazione amichevole d’incidente, non ha valore di prova certa, ma può essere messa in dubbio sia dall’assicurazione tenuta all’indennizzo che dal giudice. Il valore di tale ammissione spetta infatti a quest’ultimo.

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  • POLIZZE VITA: L’ASSICURAZIONE NON È TENUTA AD ELENCARE TUTTE LE PATOLOGIE DI CUI NON DÀ COPERTURA

POLIZZE VITA: L’ASSICURAZIONE NON È TENUTA AD ELENCARE TUTTE LE PATOLOGIE DI CUI NON DÀ COPERTURA

25 Marzo 2016

Non spetta alcun indennizzo al contraente di una polizza vita che omette o fornisce dichiarazioni inesatte sul proprio stato di salute. Il Tribunale di Treviso ha così rigettato il ricorso proposto da un consumatore contro un assicuratore per aver negato l’indennizzo dell’evento morte della consorte titolare della polizza che non aveva dichiarato di avere un tumore maligno. Secondo il Tribunale, infatti, la compagnia di assicurazione nel somministrare il questionario anamnesico non è tenuta ad elencare tutte le malattie influenti sul rischio, ma è sufficiente una generica richiesta sulle patologie in atto. Il Tribunale ha quindi provveduto ad annullare il contratto di polizza.

E-COMMERCE, MA NON IN TUTTI I PAESI: IL CASO “GEOBLOCKING”

25 Marzo 2016

La Commissione europea ha pubblicato i risultati di uno studio sul “geoblocking”, la pratica adottata da alcuni rivenditori di beni e  fornitori di contenuti digitali che limitano l’accesso ai loro servizi a seconda dei Paesi. Ben il 38% dei venditori di beni di consumo (capi di abbigliamento e prodotti di elettronica) e il 68% dei fornitori di contenuti digitali lo attuano, consentendo quindi solo al 15% dei consumatori europei di acquistare online da un rivenditore di un altro Stato membro.

L’eliminazione dei geoblocchi adottati a seguito di accordi tra fornitori e distributori che quindi potrebbero configurare una limitazione della libera concorrenza nel mercato unico in violazione delle norme europee antitrust, è una delle priorità della Commissione europea per la creazione del mercato unico digitale. A metà maggio, verrà pubblicato un esame più approfondito, mentre il rapporto conclusivo sarà presentato nel 2017.

ETICHETTA A SEMAFORO: SI ALLARGA IN FRONTE DEL “NO”

24 Marzo 2016

Si riparla dell’etichetta a semaforo, il sistema adottato dal Regno Unito, per combattere l’obesità affidandolo a dei bollini colorati per indicare i cibi più sani (bollino verde), quelli da consumare saltuariamente (bollino giallo) e quelli proibiti (bollino rosso). Nell’ultimo Consiglio dell’Agricoltura, è emerso che il fronte del “no” si è allargato passando da 6 a 15 Paesi. Oltre all’Italia, sono infatti contrari anche Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Ricordiamo che la Commissione europea aveva avviato una procedura d’infrazione nei confronti del governo britannico nel 2014 e che contro l’etichetta a semaforo si è espressa recentemente anche l’Organizzazione mondiale della sanità. I 16 Paesi hanno rivolto nuovamente un appello alla Gran Bretagna per rivedere tale scelta e alla Commissione europea di rimuovere “l’elemento distorsivo del mercato”.

SICUREZZA STRADALE: NUOVE REGOLE IN EUROPA

24 Marzo 2016

La Commissione europea ha varato nuove regole in tema di sicurezza stradale nei Paesi dell’Unione, approvando un nuovo regolamento sulla classificazione delle infrazioni alla legislazione europea sui trasporti. L’intento è di ridurre le divergenze tra i vari Paesi. Le infrazioni da inserire nel regolamento sono all’esame del Collegio dei commissari. Le infrazioni commesse dovranno essere comunicate dagli stati membri in base alla nuova classificazione utilizzando il sistema elettronico europeo “European Register of road Transport Undertakings” (ERRU). La nuova classificazione dovrà essere implementata in tutta l’Unione entro il 1° gennaio 2017. Le nuove regole riguarderanno prevalentemente gli autotrasportatori e gli operatori del trasporto passeggeri.

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  • CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CHIARISCE AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 93/13/CEE

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CHIARISCE AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 93/13/CEE

24 Marzo 2016

Il contratto di garanzia immobiliare o di fideiussione stipulato da un consumatore che fa da garante per una società con la quale non ha rapporti professionali è soggetto alle tutele contenute nella direttiva 93/13/CEE. Ciò significa che se tale contratto presenta delle clausole vessatorie, tali clausole non sono valide e quindi non sono vincolanti per il consumatore.

Lo ha ribadito la Corte di Giustizia europea chiamata a pronunciarsi nel giudizio intentato da due consumatori rumeni nei confronti di un istituto bancario. Uno dei due ricorrenti aveva stipulato un contratto di credito in qualità di socio unico ed amministratore. Per ottenere un aumento del credito, i genitori del consumatore stipulavano un contratto aggiuntivo con la banca con il quale concedevano due ulteriori garanzie alla banca: la garanzia immobiliare accendendo un’ipoteca su un bene immobile di loro proprietà e una fideiussione a garanzie di tutte le somme dovute all’istituto di credito. I contraenti, rinvenendo nel contratto di garanzia immobiliare e fideiussione delle clausole vessatorie, ricorrevano al Tribunale di primo grado per chiederne l’annullamento, che però non veniva accolto. A questo punto, per veder accolta la loro istanza, i ricorrenti si rivolgevano alla Corte di Giustizia europea che nella sua ordinanza chiariva che i contraenti avevano sottoscritto il contratto in qualità di consumatori in quanto nulla avevano a che fare con l’attività svolta dalla società e che il contratto stipulato non era accessorio a quello di credito, ma che si trattava di un contratto distinto in quanto diversi erano i contraenti. Nell’ordinanza la Corte afferma che la direttiva 93/13/CEE sulle clausole abusive nei contratti di adesione tra consumatore e impresa si applica a qualsiasi contratto anche quindi di garanzia immobiliare e di fideiussione, che l’oggetto del contratto è irrilevante, mentre lo è la qualità del contraente, se si tratta cioè di persona fisica che ha agito con scopi che esulano o meno la sua attività professionale.

PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE: LA RECUS SPA DEVE PAGARE

24 Marzo 2016

Aveva posto in atto comportamenti particolarmente
aggressivi nei confronti di consumatori con invio di avvisi, di solleciti, di
messaggi, di telefonate con minacce di azioni legali, visite domiciliari e
finanche sul posto di lavoro, la RECUS S.p.A., società di recupero crediti,
tanto da indurre l’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato ad
irrogare una sanzione di 500.000 euro per pratiche commerciali scorrette. La
RECUS rispondeva in un primo tempo presentando una richiesta di “impegni” che
venivano, però, rigettati dall’Autorità, ritenendo troppo gravi le condotte
poste in essere.

La RECUS proponeva, quindi, ricorso al
Tar Lazio contro l’Antitrust, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e
nei confronti di Adiconsum, ribadendo la correttezza del proprio operato e
deducendo una serie di violazioni di legge nonché la sproporzione della
sanzione irrogata. Nel predetto giudizio, Unirec (Unione nazionale imprese a
tutela del credito) interveniva ad
adiuvandum
.

La Prima Sezione del TAR del Lazio, riconosceva
la scorrettezza e l’aggressività della pratica commerciale, rigettando il ricorso
proposto dalla RECUS (Sentenza n.3418/2016), confermando la sanzione di 500.000
euro.

 

DAL 1° APRILE TIM RADDOPPIA I COSTI… E NON È UN PESCE D’APRILE

24 Marzo 2016

Cattive
notizie per gli abbonati TIM di linea fissa. L’azienda ha infatti comunicato
che dal 1° aprile aumenteranno i costi delle chiamate a consumo verso i
telefoni fissi e i cellulari nazionali.


Quale tipologia di contratto
riguarda gli aumenti

·        
Il
cambio delle condizioni economiche riguarda le chiamate a consumo dell’offerta
VOCE e della linea ISDN

–  Il
costo passa da 10 a 20 cent al minuto

–  Scatto
alla riposta di 20 cent.

Rimane
invariato il costo dell’abbonamento mensile, lo sconto del 50% oltre le 3 ore
di chiamate al mese verso telefoni fissi nazionali,


Quali alternative

–  Passare
ad un’altra offerta di linea fissa oppure esercitare il diritto di recesso dal
contratto.


Tempi per recedere

·        
Entro
il 31 marzo 2016


Come si recede

·        
Inviando
una lettera (meglio raccomandata AR) insieme alla fotocopia della carta
d’identità del titolare del contratto all’indirizzo:

·        
Telecom
Italia Servizio Clienti Residenziali, Casella Postale n. 111 – 00054
Fiunìmicino

·        
Inviando
un fax al numero gratuito 800 000 187

 

Per
maggiori informazioni: recarsi presso i negozi TIM, collegarsi al sito www.tim.it o chiamare il Servizio Clienti
linea fissa 187.

 

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CHIARISCE L’APPLICAZIONE DIRETTIVA 93/13/CEE

23 Marzo 2016

Il contratto di garanzia immobiliare
o di fideiussione stipulato da un consumatore che fa da garante per una società
con la quale non ha rapporti professionali è soggetto alle tutele contenute
nella direttiva 93/13/CEE. Ciò significa che se tale contratto presenta delle
clausole vessatorie, tali clausole non sono valide e quindi non sono vincolanti
per il consumatore.

Lo ha ribadito la Corte di Giustizia
europea chiamata a pronunciarsi nel giudizio intentato da due consumatori
rumeni nei confronti di un istituto bancario. Uno dei due ricorrenti aveva
stipulato un contratto di credito in qualità di socio unico ed amministratore.
Per ottenere un aumento del credito, i genitori del consumatore stipulavano un
contratto aggiuntivo con la banca con il quale concedevano due ulteriori
garanzie alla banca: la garanzia immobiliare accendendo un’ipoteca su un bene
immobile di loro proprietà e una fideiussione a garanzie di tutte le somme
dovute all’istituto di credito.

I genitori del consumatore,
rinvenendo nel contratto delle clausole vessatorie, si rivolgevano al Tribunale
di primo grado per chiederne l’annullamento, chiedendo l’applicazione della
Direttiva. Il Tribunale respingeva il ricorso motivando la pronuncia con la non
applicabilità della Direttiva alla tipologia dei suddetti contratti e facendo
presente che il beneficiario del credito non era un consumatore, ma una società
commerciale.

La Corte di Giustizia europea  accoglieva invece il ricorso chiarendo che ai
fini dell’applicazione della Direttiva:

·        
è
irrilevante l’oggetto del contratto

·        
essa
si applica a qualsiasi contratto

·        
è
rilevante la qualità dei contraenti, in quanto, se si tratta di consumatori,
scattano le tutele previste in caso di clausole vessatorie.

Nel caso di specie, la Corte
specifica che non si tratta di contratti accessori al contratto di credito, ma
di contratti distinti in quanto i contraenti sono diversi.

 

Che
cosa dice la Direttiva 93/13/CEE

La Direttiva 93/13/CEE tratta delle
clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori. Essa scaturisce
dalla constatazione che spesso nei contratti di adesione che definiscono i
diritti e i dov

eri delle parti che sottoscrivono il
contratto, i consumatori rappresentano la parte debole perché magari le clausole del contratto
sono state elaborate esclusivamente dal commerciante o perché gli obblighi in
esso contenuti sono più onerosi per l’acquirente che per il venditore. In
presenza quindi di clausole
vessatorie, tali clausole non sono vincolanti per il consumatore. Rimangono
valide, invece, le clausole del contratto che non sono abusive.

VUOI ACQUISTARE UN’AUTO OLTRECONFINE? NON COMPRARE ALLA CIECA!

23 Marzo 2016

Se si è
alla ricerca di un modello particolare, di una buona offerta o semplicemente se
si desidera avere una scelta più ampia, è possibile acquistare l’automobile in
un altro Stato europeo approfittando delle “occasioni speciali”. Ciò che a
prima vista può sembrare facile, può rivelarsi, talvolta, una strada ad
ostacoli. Al momento della spesa, il compratore dovrebbe porsi alcune domande:
Qual è la documentazione necessaria?
In che Stato deve essere versata l’IVA? La macchina è coperta da garanzia?
Serve un’assicurazione e una targa provvisoria per il trasporto fino a casa? La
revisione effettuata in un altro Paese è valida anche nel mio? A chi ci si deve
rivolgere se sorgono problemi nella procedura di registrazione o per presentare
reclamo nei confronti del venditore?

Per
aiutare il consumatore ad operare una scelta consapevole, la rete dei Centri Europei
Consumatori (ECC-Net), di cui il Centro Europeo Consumatori Italia fa parte,
ha  pubblicato un vademecum per
l’acquisto transfrontaliero dell’auto all’interno dell’Unione europea.

Il
Vademecum scaturisce dall’esperienza maturata dalla rete dei 29 Centri Europei
Consumatori nell’assistere i consumatori che hanno acquistato un’auto oltreconfine. Infatti, non poche sono le difficoltà
incontrate dai consumatori. Tra le frodi più comuni subite dai consumatori
ricordiamo la manomissione del contachilometri e la clonazione della targa.


Ecco le domande che ci si dovrebbe
porre prima, durante e dopo l’acquisto


Prima dell’acquisto: Come verificare l’esistenza legale
del venditore? L’auto esiste? Che cosa puoi fare per rendere il pagamento più
sicuro?


Durante l’acquisto: L’IVA deve essere versata nello
Stato dove si effettua l’acquisto o nel Paese di destinazione ? Il venditore
deve rilasciare una certificazione che il veicolo è stato sottoposto a
controlli tecnici? Se sì, tale revisione è valida nel mio Paese? Quale
documentazione dovrei richiedere al venditore? Come posso essere certo che la
vettura sia in buono stato? A cosa devo fare attenzione nel contratto di
vendita?  Ho bisogno di una targa
particolare e di una copertura assicurativa per guidare fino a casa?


Dopo l’acquisto: Posso annullare il contratto? Quali
sono i passi da compiere per immatricolare la vettura? Chi posso contattare nel
caso in cui avessi reclami contro il venditore o l’ufficio
di immatricolazione?

Per
conoscere la risposta a queste e ad altre domande, potete il seguente report (al
momento disponibile solo in inglese) Acquisto
dell’auto all’estero: a cosa fare attenzione quando stai cercando l’affare
oppure
contattare il:

Centro
Europeo Consumatori Italia

·        
Tel.
0644238090

·        
e-mail:
info@ecc-netitalia.it

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  • TASSI USURARI SU CONTO CORRENTE: BANCA RISARCISCE A CLIENTE DANNO NON PATRIMONIALE

TASSI USURARI SU CONTO CORRENTE: BANCA RISARCISCE A CLIENTE DANNO NON PATRIMONIALE

19 Marzo 2016

Il Tribunale di Padova con la sentenza n. 833/2016 ha accolto il ricorso presentato da un’impresa e da una persona fisica sui cui conti correnti per nove mesi la banca ha applicato dei tassi usurari. Così facendo l’impresa si è vista revocare gli affidamenti ed ha subito la segnalazione, illegittima, alla Centrale dei rischi. La società risultava in debito  nei confronti della banca, ma in realtà invece era in debito. Il Tribunale ha condannato la banca a risarcire il danno non patrimoniale calcolato come il doppio della cifra da restituire al correntista per i tassi usurari applicati.

LE SCALE DI UN CONDOMINIO APPARTENGONO A TUTTI

19 Marzo 2016

Lo ha ribadito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 4664/2016: le scale del palazzo appartengono a tutti i condomini fino all’ultimo gradino, anche quello che porta ad una proprietà privata. Pertanto non ne può essere vietato l’uso con barriere come cancelletti o porticine, a meno che non si dimostri con carte alla mano la proprietà della rampa di scale.

SANZIONE DA 1 MLN DI EURO A VODAFONE

19 Marzo 2016

L’Antitrust ha sanzionato Vodafone per 1 milione di euro per aver violato l’art. 65 del Codice del Consumo sui pagamenti supplementari. L’articolo prevede infatti che questi debbano avvenire solo dietro l’espresso e preventivo consenso del consumatore. Il pagamento supplementare riguarda il servizio accessorio “Vodafone Exclusive”. L’Autorità ha accertato che dal 31 agosto 2015, Vodafone Italia attivava automaticamente il servizio sui dispositivi mobili e prelevava sempre automaticamente ogni mese 1,90 euro dal credito residuo. Queste attività venivano svolte senza che l’operatore avesse chiesto né ricevuto il consenso del consumatore e quindi ad insaputa di quest’ultimo. La condotta scorretta riguarda i contratti sottoscritti dopo il 13 giugno 2014. Oltre alla sanzione, l’Antitrust ha anche deliberato che Vodafone Italia pubblichi, a sua cura e a sue spese sul proprio sito l’estratto del provvedimento.

ANTITRUST E GDF OSCURANO 174 SITI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI

18 Marzo 2016

Non erano prodotti originali, ma prodotti contraffatti quelli venduti da 174 siti web. Dopo una prima intimazione a sospendere entro due giorni le attività di vendita, andata però disattesa, l’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, provvedeva ad oscurare i 174 siti sul territorio italiano, i cui operatori commerciali sono tutti di nazionalità extra-europea. I siti di e-commerce traevano in inganno i consumatori perché, per allestimento e grafica risultavano essere identici a quelli originali. I prodotti venduti come originali erano occhiali da sole, scarpe da passeggio e da ginnastica, capi di abbigliamento e prodotti di bigiotteria e orologi di note marche. 

MADE IN: L’ITALIA SCRIVE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

18 Marzo 2016

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, è tra i firmatari, insieme ad altri 10 Paesi tra i quali Francia, Spagna, Portogallo e Grecia di una lettera indirizzata alla Commissione europea perriavviare la discussione sull’introduzione dell’etichettatura obbligatoria in quattro settori manifatturieri (ceramica, tessile, calzature e arredamento) e per un periodo limitato a tre anni,  al termine dei quali la Commissione, alla luce della valutazione costi-benefici, potrà indicare ulteriori regole. L’intento è quello di tutelare i settori strategici dell’industria manifatturiera nazionale ed europea non in termini protezionistici, ma sulla base di regole condivise con i principali concorrenti extra-europei e nel rispetto dei diritti dei consumatori, “che devono essere pienamente consapevoli della qualità e della provenienza dei prodotti presenti sui mercati italiano ed europeo”.

AVVIATA CONSULTAZIONE PER MISURE DI CONTRASTO ALLE EMISSIONI DEGLI AEREI

18 Marzo 2016

Ai livelli di gas serra contribuiscono non solo le emissioni delle automobili, ma anche quelle degli aerei. Ecco perché la Commissione europea, dopo l’incontro con l’ICAO (organizzazione dell’aviazione civile internazionale) ha avviato una consultazione per la ridefinizione degli standard efficienti per gli aeromobili di nuova generazione, che entreranno in vigore dal 2020. Quelli invece già esistenti dovranno adeguarsi tra il 2023 e il 2028.La consultazione rimarrà aperta fino al 30 maggio 2016.

AL VIA “PRIME”, INIZIATIVA PER LO SVILUPPO DEI FARMACI PRIORITARI

17 Marzo 2016

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha lanciato lo schema PRIME per facilitare lo sviluppo di farmaci in grado di rispondere in maniera migliore alle terapie esistenti o di offrire una cura per i pazienti affetti da patologie per le quali non esiste un trattamento, quali tumori rari, morbo di Alzheimer, ecc.. PRIME potrà accelerare lo sviluppo e l’autorizzazione ad esempio di nuove classi di antibiotici o di loro alternative, trovando così risposte all’attuale situazione di resistenza antimicrobica.

OBBLIGATORIO INDICARE IN ETICHETTA AGRUMI I CONSERVANTI

17 Marzo 2016

Devono essere riportati in etichetta i conservanti utilizzati nei trattamenti post-raccolta, anche se destinati all’esportazione. Lo ha ribadito la Corte di giustizia dell’Unione europea, respingendo il ricorso della Spagna che aveva chiesto l’annullamento della disposizione europea. I giudici hanno stabilito, infatti, che non è possibile ammettere una distinzione tra consumatori dell’area euro ed extra-UE: entrambi hanno diritto a ricevere informazioni corrette e trasparenti. 

PARLAMENTO EUROPEO VOTA L’AUMENTO DI IMPORT DELL’OLIO TUNISINO

17 Marzo 2016

È rimasto inascoltato l’appello lanciato dal nostro Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, di introdurre delle licenze di importazione mensili in merito all’aumento dell’olio importato dalla Tunisia senza il pagamento di alcun dazio per gli anni 2016 e 2017. Il Parlamento europeo ha inveve ritenuto di approvare l’incremento di 70mila tonnellate dei volumi di olio di oliva tunisino importato. La decisione è stata presa per sostenere il Paese nordafricano, la cui economia ha subito una battuta d’arresto a seguito degli attacchi terroristici nel 2015. Rispetto al testo proposto dalla Commissione europea, il testo approvato dal Parlamento contiene due emendamenti a salvaguardia degli olivicoltori europei, che si sono fortemente battuti, non per non votare misure a sostegno della Tunisia, ma per tutelare i produttori UE, soprattutto quelli del Sud Europa come l’Italia. I due emendamenti riguardano l’obbligo di tracciabilità dell’olio e il divieto di prorogare l’import a dazio zero oltre il 2017.

PATENTE: PER NON PERDERE L’ESAME DI TEORIA CHIEDI IL “RIPORTO”

16 Marzo 2016

Se hai
superato l’esame di teoria, ma non quello di guida pratica o non sei riuscito a
sostenerlo entro i 6 mesi utili, non tutto è perduto! Dal 7 marzo è possibile,
infatti, far riportare l’esito positivo conseguito nei test teorici su un nuovo
foglio rosa senza dover ripetere l’esame di teoria.

Ecco come
funziona il “riporto dell’esame di teoria” (Circolare prot. 5411 del 2 marzo
2016 del Ministero dei Trasporti)


Quante volte puoi utilizzare il
riporto

·        
Il
“riporto” è possibile 1 volta sola: se non superi l’esame di pratica
entro la scadenza del secondo “foglio rosa” devi ripetere anche
l’esame di teoria


Quando puoi presentare la richiesta di
“riporto”

·        
Va
presentata dopo la scadenza del “foglio rosa”, entro due mesi.

Puoi presentarla
prima della scadenza a meno che:

–  non
hai superato l’esame di pratica per due volte

–  non
hai superato la prima delle due prove di guida a disposizione e non hai il
tempo di sostenere la seconda in quanto manca meno di un mese alla scadenza del
“foglio rosa”

MULTE: CON “STREET CONTROL” LEGITTIME SOLO SE NON SI È ALLA GUIDA

15 Marzo 2016

Il Ministero dei Trasporti ha
legittimato l’uso dello “street control” la telecamera a bordo della macchina
della Polizia in grado di elevare sanzioni a sraffica per divieto di sosta.

Il Ministero prevede però che il
rilevamento dell’infrazione sia illegittimo solo se il conducente si trova a
bordo della vettura. In tal caso, infatti, l’infrazione va contestata
immediatamente.

Nel caso in cui invece il conducente
non sia a bordo, gli agenti accertatori, una volta visionati i fotogrammi,
devono compilare la multa e farla recapitare a casa dell’intestatario del
veicolo via posta.

 

Come
funziona lo “street control”

·        
Si
tratta di una videocamera in grado di fotografare le targhe dei veicoli in un
raggio di 20 metri

·        
Le
foto vengono scaricate su un tablet in dotazione dell’agente che in tempo reale
trasmette la targa alla banca dati della polizia locale

·        
Oltre
all’infrazione per divieto di sosta, lo “street control” è in grado di
verificare se:

–  il
veicolo è regolarmente assicurato

–  il
veicolo è in regola con la revisione

–  il
veicolo è rubato.

PROCESSO CONTRO ITALCARNI. ADICONSUM BRESCIA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE

15 Marzo 2016

È stata accolta la richiesta di
costituzione di parte civile dell’Adiconsum Brescia, nell’interesse dei
consumatori bresciani, nel procedimento a carico di due veterinari della Asl e
di tre dipendenti della Italcarni, l’azienda di lavorazione delle carni, per le
brutali modalità di trattamento degli animali e per le elevate cariche
batteriche ritrovate nelle carni.

La prossima udienza
si terrà il prossimo 22 aprile.

“UNA SANA ALIMENTAZIONE” FA TAPPA IN SICILIA

15 Marzo 2016

Riprende il tour del progetto
“Una sana alimentazione”, la Campagna di informazione, formazione e
sensibilizzazione condotta da Adiconsum in collaborazione con l’industria
alimentare De Cecco. Una Campagna che si inserisce da un lato in un contesto
europeo che ha visto la Commissione Agricoltura varare misure volte a
rafforzare ed aumentare la fornitura di frutta, verdura e latte nelle scuole,
ritenendo l’educazione alimentare di fondamentale importanza e dall’altro in un
contesto nazionale che, come evidenziato dai dati di Coldiretti, ha visto un
ritorno nel 2015 nel nostro Paese, del consumo di prodotti della dieta
mediterranea. Il tour del
progetto “Una sana alimentazione”, dopo aver fatto tappa in vari istituti
alberghieri della Puglia, parte ora alla volta della Sicilia.

 

Giovedì 17 marzo il tour incontra gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore
“Salvatore Pugliatti”
di Taormina (ME) in Via Arancio.

 

Gli incontri con i ragazzi saranno
due e partiranno con la somministrazione di un questionario sulle loro
abitudini alimentari e toccheranno argomenti a carattere informativo/formativo
e di sensibilizzazione su:

·        Comportamenti
alimentari

·        Linee
guida per una corretta alimentazione

·        Ambiente
e smaltimento rifiuti

·        Responsabilità
sociale d’impresa.

 

La De Cecco terrà un focus sulla pasta.

 

La Campagna prevede anche
incontri con i docenti e i genitori dei ragazzi, ai quali verrà distribuita una
brochure informativa con i contenuti del progetto e le attività previste,
nonché i principi base di un corretto approccio all’alimentazione con
particolare riferimento alle proprietà alimentari della pasta.

 

Nella giornata di Venerdì 18 marzo invece, il tour proseguirà nell’Istituto d’Istruzione Superiore “Antonello” di Messina, in
Viale Giostra 2
.

Foto

    

PREZZI: PASTA 0,78 EURO; OLIO EXTRA VERGINE 3,49; CAFFÈ 4,99

13 Marzo 2016

Poco mossi secondo la V Tabella della Convenienza di Adiconsume Klikkapromo.it-Pazzi per le offerte, ma
anche qualche piccolo aumento e qualche diminuzione significativa. Tra gli aumenti
citiamo quello della pasta e dell’olio; tra i prezzi in diminuzione quello
della mozzarella, dello yogurt e del bagnoschiuma.

 

Ricordiamo
che i prodotti monitorati sono quelli alimentari e quelli per l’igiene e la
cura personale e della casa e che i prezzi rilevati riguardano i prodotti
presenti in offerta nelle grandi catene di supermercati in 6 città campione:
Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Roma e Torino.

 

I prezzi
più convenienti dei prodotti in offerta che rientrano nel paniere Adiconsum e
Klikkapromo.it sono:

 

·        
biscotti:                     1,39
euro/kg

·        
acqua naturale:          0,08
euro/l

·        
pasta:                       0,78
euro/kg

·        
petto di pollo:            4,99
euro/kg

·        
prosciutto crudo:                12,90
euro/kg

·        
olio extra vergine:              3,29 euro/l

·        
passata di pomodoro:  0,70 euro/kg

·        
tonno all’olio di oliva:  6,88euro/kg

·        
mozzarella:                       3,97
euro/kg

·        
yogurt:                     1,50
euro/kg

·        
caffè                                5,53euro/kg

·        
detersivo piatti:          0,68
euro/l

·        
carta igienica:            0,20
euro/pezzo

·        
bagnoschiuma:           1,75
euro/l

 

 

 

N.B.: Il range di validità dei prezzi dei prodotti
rilevati va al massimo fino  il 9 marzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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  • CANCELLAZIONE DEL VIAGGIO: RISARCIMENTO PER DANNO PATRIMONIALE E DANNO DA VACANZA ROVINATA

CANCELLAZIONE DEL VIAGGIO: RISARCIMENTO PER DANNO PATRIMONIALE E DANNO DA VACANZA ROVINATA

12 Marzo 2016

Dovrà pagare 20.000 euro per danno patrimoniale e 15.000 euro per danno da vacanza rovinata un’agenzia di viaggi che ha annullato con una telefonata il viaggio di una coppia di coniugi che volevaattraversare la linea transiberiana solo due giorni prima della partenza. L’agenzia non forniva alcuna dimostrazione sulle motivazioni che l’avevano indotta ad annullare il viaggio. Il giudice del Tribunale di Roma ha condannato quindi il tour operator a risarcire la coppia, non solo per il danno da vacanza rovinata, ma anche per il danno patrimoniale per non aver offerto alla coppia una vacanza alternativa di pari valore, ma un’altra con aggravio di costi, possibilità non prevista dal Codice del Consumo.

  • INFO CONSUMATORI
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  • GLIFOSATO: LA UE RINVIA LA DECISIONE SUL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’USO

GLIFOSATO: LA UE RINVIA LA DECISIONE SUL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’USO

12 Marzo 2016

Ha preferito rinviare per il momento la decisione  la Commissione europea sul glifosato, il pericoloso pesticida usato per estirpare le erbacce che crescono lungo i fossati. Il glifosato è ritenutodall’Organizzazione mondiale della sanità un probabile cancerogeno per gli esseri umani. Sia il ministro italiano dell’Agricoltura, Maurizio Martina, che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si sono schierati contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato come diserbante in Europa. Il Comitato permanente di esperti UE si riunirà nuovamente a maggio.

L’EUROBAROMETRO PUBBLICA IL RAPPORTO ITALIA

11 Marzo 2016

Gli italiani mantengono un giudizio positivo su euro e sulla libertà di circolazione e restano convinti che il futuro del Paese sia meglio all’interno dell’Unione europea che fuori, però gli italiani sono sempre più euro-delusi e ritengono che l’Europa non tenga conto degli interessi italiani. 

DATI SANITARI: SÌ ALLA DIGITALIZZAZIONE, PURCHÉ SIANO BEN PROTETTI

11 Marzo 2016

Non si schiera contro la digitalizzazione, il Garante della privacy audito dalla Commissione Affari Sociali della Camera sul tema dei registri dei tumori, ma precisa come per i dati sanitari l’attenzione e la loro protezione debbano essere ai massimi livelli. I dati sanitari, infatti, sono tra i dati personali quelli più delicati. Se, infatti, illecitamente trattati, espongono il singolo a discriminazione ed abusi, ed anche ad errori diagnostici o terapeutici con conseguenze che potrebbero rivelarsi letali. Dalla protezione dei dati dipende la salute dei pazienti.

IL MISE DESTINA 65 MLN AL PROGRAMMA SU “SMART CITY”

10 Marzo 2016

È stato firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, l’Atto di indirizzo in materia di Smart City che destina 65 milioni di euro in progetti innovativi nati dalla collaborazione tra pubblico e privato. L’obiettivo dei progetti è di rafforzare la dotazione infrastrutturale delle città intelligenti  attraverso delle smart grid interconnesse con le infrastrutture di banda larga. I progetti prenderanno vita in quartieri-pilota.

AVVIATA ISTRUTTORIA NEI CONFRONTI DELLA POPOLARE DI VICENZA

10 Marzo 2016

L’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti della Banca popolare di Vicenza per presunta pratica commerciale scorretta. La Banca avrebbe erogato finanziamenti ai consumatori (anche per importi superiori a quelli richiesti) in cambio di acquisto di azioni od obbligazioni convertibili dall’istituto, limitando di fatto la libertà di scelta del richiedente il prestito.

CLAUSOLE VESSATORIE:
 PAYPAL MODIFICA
LE CONDIZIONI D’USO

10 Marzo 2016

Entreranno in vigore mercoledì 23 marzo 2016 le nuove clausole modificate da PayPal, società che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite internet, dopo l’intervento dell’Autorità Garante per la concorrenza ed il Mercato. L’Antitrust aveva, infatti, dichiarato vessatorie nei confronti dei consumatori due clausole: quella sul mancato utilizzo del Programma Protezione Acquisti (PPA) relativamente ai beni “notevolmente non conformi alla descrizione” e quella sulla legislazione applicabile e sul foro competente. La prima clausola limitava, infatti, il consumatore nel suo diritto di usufruire del rimborso in caso di consegna di un bene difforme dalla descrizione. La difformità o meno del bene era a discrezione della società.  La seconda prevedeva, invece, l’applicabilità della legislazione inglese e delle corti inglesi o del Lussemburgo come giurisdizioni competenti, invece del foro di residenza del consumatore. Le nuove clausole saranno trasferite nelle Condizioni d’uso valide in tutta Europa.

ANTITRUST CHIEDE TRASPARENZA SUI PREZZI DEI FARMACI ANTI-EPATITE C

10 Marzo 2016

Non ricorrerà al Tar per possibili inadempimenti dell’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA), l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, sebbene l’Agenzia abbia modificato il regime di rimborso alle Regioni per la restituzione degli sconti sui farmaci anti-epatite C. L’Antitrust, nel corso di un’audizione alla Commissione Affari sociali, ha auspicato l’intervento del Governo, affinché l’Aifa sigli accordi con le case farmaceutiche nella massima trasparenza e il Comitato prezzi e rimborsi e il Comitato tecnico scientifico dell’Aifa pubblichino tutti i dati inerenti le autorizzazioni al commercio dei farmaci. Secondo l’Autorità l’opportunità di sottoscrivere accordi di riservatezza con le case farmaceutiche deve essere valutata caso per caso e vanno ponderati bene gli effetti a vantaggio/svantaggio del Servizio sanitario nazionale.

SPESE SCOLASTICHE NEL 730: SCOPRI QUANTO SONO DETRAIBILI

9 Marzo 2016

In
generale, come spiega il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca, nell’elenco delle spese deducibili, cioè le spese che possono essere
sottratte dal reddito prima di calcolare l’imposta da pagare, ci sono anche:

·        
le
spese relative alla frequenza scolastica

·        
le
spese relative alla frequenza di corsi di istruzione secondaria, universitaria,
di perfezionamento
e/o specializzazione tenuti presso istituti o Università italiane o straniere

·        
le
erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici.

 

Le erogazioni liberali sono detraibili

Le erogazioni
liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado usufruiscono
di una detraibilità dall’imposta sul reddito pari al 19%, purché:

·        
finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e
all’ampliamento dell’offerta formativa

·        
il versamento sia
eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante carte di debito, di
credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi
di pagamento.

 

N.B.: Il contributo scolastico volontario, se finalizzato all’innovazione
tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa e
se versato tramite bonifico, carta di credito, ecc., è detraibile al 19% come
le erogazioni liberali più in generale. Pertanto, se avete provveduto a versare
il contributo volontario alla scuola dei vostri figli ricordate che potete
portarlo in detrazione nella misura del 19%.

Per maggior info
seguici sulla nostra pagina facebook dedicata alla scuola.

 

 

 

NIENTE SPESE UNIVERSITARIE NEL 730 PRECOMPILATO? ECCO COME FARE

9 Marzo 2016

Non c’è
nessuna violazione della privacy nella trasmissione dei dati sulle spese
universitarie sostenute dalle famiglie dalle Università all’Agenzia delle
Entrate.

Questo è
stato il parere espresso dal Garante della privacy che ha quindi dato
sostanzialmente il via alla migrazione dei dati, lasciando però una
possibilità: quella di poter opporsi a tale migrazione presentando regolare
richiesta.


Ecco cosa si deve fare

·       
Andare
sul sito www.agenziaentrate.it

·        
Scaricare
e compilare il Modulo per Opposizione all’utilizzo dei
dati delle spese universitarie per la dichiarazione dei redditi precompilata

·        
Inviare
Modulo compilato e sottoscritto unitamente alla copia del documento d’identità
all’indirizzo mail:

– opposizioneutilizzospeseuniversitarie@agenziaentrate.it

–  oppure
via fax al numero: 06 50762273

 

Tempi per presentare la richiesta

–  Lunedì
21 marzo.

 

 

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  • CERTIFICAZIONE UNICA 2015: COSA FARE SE NON L’AVETE RICEVUTA ENTRO I TERMINI

CERTIFICAZIONE UNICA 2015: COSA FARE SE NON L’AVETE RICEVUTA ENTRO I TERMINI

7 Marzo 2016

L’ultimo termine utile per
ricevere la Certificazione Unica (CU) riguardante i redditi da lavoro
(dipendente, autonomo o pensionistico) del 2015 era il 29 febbraio, data entro cui
i sostituti d’imposta (datori di lavoro) dovevano inviare il documento ai
propri dipendenti.

I sostituti d’imposta
devono poi rispettare un’altra scadenza quella del 7 marzo per la comunicazione
delle CU all’Agenzia delle Entrate.


Ma che succede se il sostituto d’imposta non
provvede?

·     
Prima di tutto
sollecita il datore di lavoro per iscritto (raccomandata AR o via PEC)

·     
In caso di
mancata consegna denuncia la violazione all’ufficio territoriale competente dell’Agenzia
delle Entrate o alla Guardia di Finanza

·     
I dati possono
essere recuperati anche attraverso il 730 precompilato, purché la CU sia stata
trasmessa all’Agenzia delle Entrate dal datore di lavoro. In caso contrario
procedere come già detto con raccomandata di sollecito ed eventuale denuncia.


Quali le sanzioni

Per la mancata o tardiva consegna
della Certificazione Unica al contribuente, il datore di lavoro è punibile con
una sanzione dai 258 ai 2.065 euro. Per il mancato o ritardato invio all’Agenzia
delle Entrate, la sanzione è di 100 euro.


E se sei un pensionato?

Puoi consultare la Certificazione Unica attraverso il
sito dell’INPS, accedendo con il tuo PIN, oppure nel caso tu voglia riceverla
in formato cartaceo, inoltra all’ente pensionistico apposita richiesta.

PROGETTO “LEAD”: I INCONTRO ADICONSUM-ASSOCIAZIONI CONSUMATORI TURCHE

7 Marzo 2016

Si è tenuta ad Izmir (Smirne), in Turchia, il 7 e l’8
marzo 2016, il primo incontro tra i partner del progetto LEAD- Leading the change in Turkey: empowering
actions for the consumer movement
.

Il progetto, finanziato dalla Commissione europea (DG DEVCO)
e dal Governo turco, vede Adiconsum in
qualità di coordinatore dell’iniziativa, e le Associazioni Consumatori turche Consumer Rights Association (TR) e Tukoder Izmir (TR), in qualità di partner.

I punti
chiave del progetto sono 3:

1.  
costruzione
delle competenze di esperti nella tutela dei consumatori attraverso strumenti
online, training e servizio di tutoraggio giuridico a distanza

2.  
rafforzamento
della consapevolezza dei consumatori attraverso campagne di informazione e di
educazione sul consumo responsabile e sui loro diritti derivanti dall’entrata
della Turchia nell’Unione europea

3.  
strategia
multistakeholders per valorizzare le reciproche conoscenze ed accrescere le
occasioni di cooperazione e le sinergie tra le organizzazioni della società
civile, le istituzioni, i decision makers
impegnati nella protezione dei consumatori e anche le aziende.

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BONUS LUCE E GAS: IL PROGETTO “BONUS A SAPERSI” SBARCA A PESARO

7 Marzo 2016

Si è tenuto a Pesaro, martedì 8 marzo, il settimo
appuntamento del progetto “Bonus a sapersi” la Campagna  di promozione e di informazione sull’accesso
al bonus sociale elettrico e del gas, finanziata dalla CSEA-Cassa per i servizi
energetici ed ambientali (ex CCSE).

Da un’indagine conoscitiva dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema
idrico (AEEGSI) è emerso, infatti, che, nonostante negli ultimi 5 anni 2
milioni di persone abbiano ottenuto almeno una volta il bonus, solo il 34%
degli aventi diritti del bonus elettrico e il 27% del bonus gas ne hanno
usufruito e ben il 30% non ne ha rinnovato la richiesta.

Il progetto, condotto da 15 Associazioni
Consumatori iscritte al Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti (CNCU), tra
cui Adiconsum, si articolerà in 75 incontri
locali su tutto il territorio nazionale, rivolti ad operatori locali di istituzioni, enti e
organizzazioni senza fini di lucro che operano con finalità socio-assistenziali
a livello locale per propagare ai consumatori l’informazione sull’esistenza
e il funzionamento dei bonus.

Dopo gli incontri di Forlì, Acerra, Matera,
Frosinone, Vibo Valentia e Taranto, ora è la volta di Pesaro. L’incontro si
svolge presso la Sala di Vittorio, in Via Icaro 17.

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APPROVATO IL PROVVEDIMENTO SUL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

5 Marzo 2016

La Camera ha approvato in data 3 marzo il provvedimento sul commercio equo e solidale. Provvedimento che aveva trovato il consenso del Governo e dei diversi gruppi parlamentari dopo un percorso legislativo durato quasi due anni. Lo ha annunciato il Sottosegretario al Ministero
dello Sviluppo Economico, Antonio Gentile. Il provvedimento, che dovrà essere
sottoposto adesso al vaglio della Commissione Europea, individua le tipologie
di soggetti che operano nell’ambito del commercio equo e solidale, istituisce
l’elenco nazionale del commercio equo e solidale, la Commissione per il
commercio equo e solidale (presso il Ministero dello Sviluppo Economico), la
Giornata nazionale del commercio equo e solidale, nonché campagne di diffusione
e promozione su tutto il territorio nazionale.

PUBBLICATO IL RAPPORTO SUL SISTEMA RASFF

5 Marzo 2016

Come ogni anno la Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione ha redatto il Rapporto 2015 sul RASFF, il sistema di allerta rapido in tutti gli Stati membri per segnalare e conseguentemente reagire a rischi diretti e indiretti per la salute pubblica. Nel 2015 le segnalazioni sono state 2.967, in calo sia rispetto al 2014 (erano 3.097) che al 2013 (erano 3.136). Nel 2015 l’Italia è stato il Paese che ha inviato più segnalazioni alla Commissione europea (511). Le notifiche sono arrivate dagli uffici periferici del Ministero della Salute (USMAF, UVAC e PIF) e dagli Assessorati alla Sanità, ASL e Comando Carabinieri per la tutela della Salute. Tra i contaminanti microbiologici il maggior numero delle notifiche ha riguardato la presenza di Salmonella, seguita dalla Lysteria monocytogenes ed Escherichia coli; tra i contaminanti chimici, le micotossine, i residui dei fitofarmaci e i metalli pesanti.

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  • PUBBLICATI I DATI DELL’INDICE DI DIGITALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ

PUBBLICATI I DATI DELL’INDICE DI DIGITALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ

5 Marzo 2016

Rispetto alla Strategia per il mercato unico digitale pubblicato lo scorso anno dalla Commissione europea, i risultati dell’edizione 2016 dell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (c.d. DESI)mostrano che gli Stati membri hanno fatto sì progressi nella connettività e nelle competenze digitali, come pure nei servizi pubblici, ma che il ritmo della loro evoluzione sia rallentato. Tra i Paesi con il maggior indice DESI ci sono Danimarca, Paesi Bassi, Svezia e Finlandia. I Paesi che crescono più in fretta sono: Paesi Bassi, Estonia, Germania, Malta, Austria e Portogallo. La Commissione ritiene che si debba intervenire sia a livello Ue che dei singoli Paesi per eliminare gli ostacoli che impediscono agli Stati di usufruire a pieno delle opportunità digitali. Entro maggio, la Commissione presenterà delle raccomandazioni per il miglioramento delle performance nazionali.

EMERGENZA OSPEDALIERA: ECCO L’ELENCO DELLE STRUTTURE ATTREZZATE

4 Marzo 2016

Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle strutture facenti parte della rete di emergenza ospedaliera presenti nel nostro Paese. Si tratta di un elenco di 669 realtà. Per ognuna è disponibile la denominazione, il codice, l’indirizzo, la tipologia e il livello di emergenza dei servizi erogati come DEA livello 1 e 2, pronto soccorso e pronto soccorso pediatrico. L’elenco è aggiornato al 19 febbraio 2016.

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  • CONTO CORRENTE: INTERESSI SUPERIORI ALLA MISURA LEGALI SONO LEGITTIMI, PURCHÉ DETERMINATI PER ISCRITTO

CONTO CORRENTE: INTERESSI SUPERIORI ALLA MISURA LEGALI SONO LEGITTIMI, PURCHÉ DETERMINATI PER ISCRITTO

4 Marzo 2016

Nel rapporto di conto corrente bancario, si possono applicare tassi extralegali, cioè superiori alla soglia legale, purché siano determinati per iscritto nelle clausole contrattuali. Se gli interessi superiori non sono riportati per iscritto, gli interessi dovuti dal correntista alla propria banca sono solo quelli legali. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 3480/2016 che, peraltro, ha ribadito l’illegittimità delle variazioni unilaterali, legate agli usi di piazza che risultino superiori ai criteri prestabiliti.

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  • INTERVENTO CHIRURGICO: SE IL DEPLIANT DEL CONSENSO INFORMATO NON È COMPLETO SCATTA IL RISARCIMENTO DEI DANNI

INTERVENTO CHIRURGICO: SE IL DEPLIANT DEL CONSENSO INFORMATO NON È COMPLETO SCATTA IL RISARCIMENTO DEI DANNI

3 Marzo 2016

Il depliant informativo che viene sottoposto al paziente che si appresta ad affrontare un intervento chirurgico deve essere personale, specifico, esplicito, reale ed effettivo, perché possa ritenersi “consenso informato”. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 2177/2016 nel ricorso di una cittadina siciliana che a seguito di un intervento di cheratomia radiale all’occhio destro e del ritocco di intervento analogo già subito all’occhio sinistro, effettuato presso altra struttura, conveniva il medico oculista perché, a seguito di quell’intervento riscontrava un peggioramento della vista, di cui non era stata adeguatamente messa al corrente dal chirurgo, che se invece avesse conosciuto, non avrebbe effettuato. La Corte nel condannare l’oculista al risarcimento dei danni precisa che il medico non può ritenere che il depliant informativo da lui redatto sia esaustivo sulla base del livello culturale del paziente o perché il paziente sia già edotto a seguito di altro intervento dello stesso tipo da lui subito.

È VIETATO PUBBLICARE I DATI SANITARI

3 Marzo 2016

Risultavano reperibili in rete, introducendo semplicemente le generalità in vari motori di ricerca, i dati sanitari di soggetti disabili, inseriti nelle graduatorie di concorsi a loro riservati. Dagli accertamenti effettuati dal Garante della privacy, le graduatorie erano state pubblicate sui siti istituzionali di alcune Province e di una Regione. Oltre ai dati sanitari, erano di pubblico dominio anche informazioni quali il reddito percepito, la percentuale di invalidità civile, il punteggio derivante dall’anzianità, il numero di familiari a carico.

Il Garante ha dichiarato illecito il trattamento di tali dati perché contravvengono il Codice della privacy, ha vietato alle amministrazioni di pubblicare informazioni riguardanti la salute, tanto più on line, e ha prescritto alle Province interessate e alla Regione di mettersi in regola anche per il futuro.

Il Garante si è riservato di valutare gli estremi per contestare la violazione amministrativa prevista dal Codice. 

ANTITRUST SANZIONA TECHMANIA PER 400MILA EURO

3 Marzo 2016

Si è conclusa con l’irrogazione di una sanzione il procedimento avviato dall’Autorità per concorrenza ed il mercato nei confronti del sito di vendita online di prodotti tecnologici Techmania.it

Il sito era stato segnalato da molti consumatori che lamentavano la mancata consegna dei beni ordinati e anche il mancato rimborso per la merce non ricevuta. A seguito degli accertamenti effettuati dal Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza sulle elevate percentuali di ordini annullati e di rimborsi spettanti ai consumatori mai pervenuti, l’Autorità emetteva, prima, una misura cautelare intimando all’azienda di vendere solo i beni nella sua disponibilità e poi, a conclusione del procedimento irrogava all’azienda la sanzione di 400.000 euro.

STAZIONE DI RICARICA SU A1, ROMA-SUD: L’APERTURA SLITTA A FINE MARZO

1 Marzo 2016

Purtroppo, Autostrade per l’Italia non ce la fa ad aprire la stazione
di ricarica per auto elettriche costruita sulla A1, Diramazione Roma Sud, presso le Aree di Servizio Frascati
Est ed Ovest, per i primi di Marzo, come ci aveva invece comunicato.

 

Dopo l’autorizzazione concessa dal Ministero dei Trasporti
all’apertura della stazione di ricarica per auto elettriche costruita sulla A1,
Diramazione Roma Sud, presso
le Aree di Servizio Frascati Est ed Ovest, infatti, la messa in funzione dell’impianto spetta
ad Autostrade per l’Italia, che ha la competenza sulla A1.

 

Subito dopo la firma, avevamo contattato Autostrade per l’Italia, che
aveva ipotizzato l’apertura per i primi di Marzo. Ora che siamo agli inizi del
mese, constatando la mancata apertura della stazione di ricarica abbiamo
ricontattato il concessionario che ci ha comunicato lo slittamento alla fine di
Marzo. La causa? L’allestimento della piazzola (segnaletica appropriata, ecc.).

 

Ci auguriamo che l’allestimento non richieda altro tempo: se
prendiamo, infatti, come buona la data dell’apertura a fine Marzo, e se
consideriamo che la firma del Ministero è arrivata a fine Gennaio, stiamo
parlando di un allestimento di ben 2 mesi…

 

Non ci resta che attendere…

 

 

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