DICEMBRE: TUTTE LE DATE DA RICORDARE

30 Novembre 2017

Ecco le date da tenere d’occhio questo mese.

 


dicembre

·     
Presentazione
all’INPS della domanda di accesso al Reddito di Inclusione (REI)

·     
Accensione dei
riscaldamenti nelle zone climatiche A e B.

 

7 dicembre

·     
Pagamento rate
scadute luglio e settembre e pagamento terza rata della prima rottamazione
delle cartelle esattoriali.

 

18
dicembre

·     
Pagamento IMU
e TASI.

 

20 dicembre

·     
Dichiarazione
di non detenzione della tv per esonero pagamento canone anno 2018 (il termine
scade a gennaio, ma è bene inviarla prima di Natale).

 

31
dicembre

·     
Ultimo giorno per
presentare la domanda sul bonus asilo nido.

AL VIA LE DOMANDE PER ACCEDERE AL REI: ECCO I REQUISITI

30 Novembre 2017

Ufficialmente partirà il prossimo 1° gennaio 2018,
ma è possibile già dal 1° dicembre 2017 presentare la domanda di accesso al
Reddito di Inclusione, la misura di contrasto alla povertà e all’esclusione
sociale, che sostituirà il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva).

 

Che cos’è
il ReI

·     
È un beneficio
economico, accompagnato da un progetto personalizzato di attivazione e di
inclusione sociale e lavorativa.

 

Chi può
richiedere il ReI

·     
Nuclei
familiari in condizioni di povertà, sulla base della DSU (Dichiarazione
Sostitutiva Unica) che va presentata non oltre la domanda per il Rei, che
attesti il possesso di un:

Ø 
ISEE non
superiore a 6.000 euro

Ø 
ISRE non
superiore a 3.000 euro

Ø 
Patrimonio
immobiliare, che non sia casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro

Ø 
Patrimonio
mobiliare non superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 euro a componente
familiare (successivo al primo), fino ad un massimo di 10.000 euro

·     
Residenti in
Italia, in via continuativa da almeno due anni al momento della presentazione
della domanda

·     
Nuclei
familiari con un minore di anni 18 oppure un disabile con almeno un genitore o
tutor oppure una donna in stato di gravidanza oppure un lavoratore di età pari
o superiore a 55 anni disoccupato (da almeno 3 mesi o che non benefici da
almeno 3 mesi della prestazione per la disoccupazione) per licenziamento (anche
collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale.

 

A quanto
ammonta

L’importo dipende da:

·     
numero dei
componenti del nucleo familiare

·     
reddito

·     
trattamenti
assistenziali.

 

L’importo è pari, su base annua, al
valore di euro 3.000 moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza
corrispondente alla specifica composizione del nucleo familiare, al netto delle
maggiorazioni di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri n. 159 del 2013,  nonché per
un parametro pari, in sede di prima applicazione, al 75 per cento.

 

L’importo
complessivo annuo non può superare quello dell’assegno sociale.

 

Come
viene erogato

·     
Attraverso una
carta prepagata elettronica (Carta ReI) emessa da Poste Italiane SpA.

·     
Viene erogato
mensilmente, per un importo pari ad 1/12mo del valore su base annua.

 

Da chi
viene erogato

·     
Dall’INPS.

 

Quanto
dura

·     
È erogato per
un periodo massimo continuativo di 18 mesi

 

Rinnovo
del ReI

Può essere rinnovato, ma per non più di 12 mesi e
lasciando trascorrere un lasso di tempo pari a 6 mesi dalla cessazione della
prestazione.

 

Compatibilità del ReI

·     
Entro
determinati limiti, il ReI è compatibile con lo svolgimento di un’attività
lavorativa.

 

Incompatibilità del ReI

Il ReI è incompatibile con
la fruizione contemporanea della NASpI o di altro ammortizzatore sociale per la
disoccupazione involontaria di un componente del nucleo familiare.

 

A chi
presentare la domanda

·     
Ai Comuni o a
punti di accesso indicati dagli stessi Comuni.

·     
La domanda va
presentata utilizzando il seguente Modello

·     
Sia al momento
della presentazione della domanda che per tutta la durata del beneficio,
l’attestazione ISEE deve essere in corso di validità. 

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  • DIRITTO ALLO STUDIO: 1 DICEMBRE INCONTRO STUDENTI-DECISORI POLITICI AL POLITECNICO DI MILANO

DIRITTO ALLO STUDIO: 1 DICEMBRE INCONTRO STUDENTI-DECISORI POLITICI AL POLITECNICO DI MILANO

30 Novembre 2017

Si terrà oggi 1 Dicembre alle ore 17,30 presso l’aula N 1.6  Edificio 2 Campus città studi del Politecnico di Milano sede di Piazza Leonardo da Vinci, l’incontro tra studenti e decisori politici sul diritto allo studio, nell’ambito del progetto europeo TEACH-Together for an equally accessible education, finanziato dal programma Erasmus+, di cui Adiconsum è coordinatore.

 

L’Università svolge attività di consultazione sistematica degli studenti, articolata per focus tematici relativi all’inclusione sociale nel mondo universitario, all’accesso alle varie agevolazioni e provvidenze, alla riforma dei modelli di diritto allo studio universitario (DSU) e di collegamento tra università e mondo del lavoro, alla realizzazione delle pari opportunità nell’istruzione così come sancito dalla Costituzione italiana, per una compiuta mobilità sociale ancorata al merito.

 

Nell’ambito del progetto TEACH, è stato anche lanciato tra gli studenti universitari di tutta Italia il sondaggio “E tu, hai diritto allo studio?”.

 

Se sei uno studente universitario, puoi raccontare la tua esperienza o far sapere qual è la percezione del diritto allo studio nel tuo ateneo, rispondendo al

 

SONDAGGIO

Locandina Teach MILANO

ADICONSUM UMBRIA E FNP CISL: INCONTRO PER PARLARE DI LUDOPATIA

30 Novembre 2017

Il gioco d’azzardo può diventare una malattia in grado di logorare e dilaniare intere famiglie. Per questa ragione Adiconsum Umbria e la Federazione nazionale dei Pensionati Fnp-Cisl Umbria hanno promosso l’incontro “Ludopatia? Conoscerla per combatterla”, con lo scopo di informare e sensibilizzare le persone sui rischi che coinvolgono molte, troppe famiglie italiane.
Il convegno, tenutosi presso il Teatro di Ellera di Corciano, rientra nel programma della Regione Umbria finanziato dal Ministero dello sviluppo economico.
Il tema è stato trattato mettendo in risalto il devastante impatto psicologico, sociale ed economico di questa malattia sulle persone.
Adiconsum Umbria ha già annunciato l’obiettivo di voler sensibilizzare anche i giovanissimi nelle scuole: l’educazione, infatti, è un efficace strumento per prevenire e mettere la parola fine alla piaga sociale della ludopatia.
Tutte le strutture Adiconsum sono impegnate fattivamente nel contrasto alla ludopatia. Dal 2016 l’Associazione ha aderito alla campagna #SlotMob.

ADICONSUM BASILICATA INAUGURA LO SPORTELLO “SICUREZZA ALIMENTARE”

29 Novembre 2017

Le sedi di Potenza e Matera dell’Adiconsum
Basilicata hanno attivato uno sportello dedicato alla sicurezza alimentare.

 

L’attività rientra nel progetto
finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con la
Regione Basilicata dal titolo:Il cibo, risorsa del
Pianeta – Educazione al consumo”.

 

Il consumatore, un tempo considerato come acquirente isolato in un
mercato locale di ridotte dimensioni, è ora divenuto un soggetto attento alle
caratteristiche specifiche del prodotto che acquista e che mangia, che devono
rispecchiare rigorosamente lo stile di vita adottato.

 

È importante porre attenzione alla comunicazione e all’informazione
sui temi della salubrità e della qualità dei prodotti agroalimentari. Su questi
argomenti Adiconsum Basilicata è impegnata per la promozione di un consumo
consapevole e dei prodotti a km zero.

 

Nell’ambito
del progetto,
Adiconsum
Basilicata ha realizzato la brochure “Sicurezza Alimentare” per promuovere
comportamenti critici al fine di prendere decisioni ponderate al momento dell’acquisto
dei prodotti agro-alimentari.

DL FISCALE: ADDIO ALLE BOLLETTE A 28 GIORNI, MA SOLO TRA 4 MESI…

29 Novembre 2017

Il decreto fiscale trasformato in legge contiene la
fine della fatturazione delle bollette a 28 giorni, ma solo fra 4 mesi. Che
cosa succederà nel frattempo, non è dato saperlo, o meglio tutto rimarrà come
prima, ossia le bollette continueranno ad essere fatturate ogni 28 giorni.

 

Ma quali sono le bollette che non potranno più
essere fatturate ogni 28 giorni, ma ogni mese o multipli di 1 mese?

Sono le:

·     
bollette per il
telefono fisso

·     
bollette per
il telefono mobile

·     
bollette per
servizi di comunicazione elettronica (internet)

·     
bollette per
la pay-tv.

 

Le bollette che non possono più essere fatturate a
28 gg riguardano i seguenti piani tariffari:

·     
abbonamenti

·     
prepagati

·     
clientela
business, grandi clienti affari e partite iva.

 

Quali sono
le bollette escluse?

·     
Tutte quelle
che riguardano promozioni con durata inferiore al mese e non rinnovabili.

 

Standard
minimi della bolletta

·     
La fatturazione
dovrà rispettare degli standard minimi che saranno indicati agli operatori
dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

 

Indennizzo
forfettario ai consumatori

·     
In caso di
violazione degli standard minimi, l’operatore dovrà corrispondere al
consumatore un indennizzo forfettario pari a 50 euro, maggiorata di 1 euro per
ogni giorno di fatturazione illegittima.

 

Sanzioni
agli operatori

·     
Sono state
raddoppiate e vanno dai 240.000 euro ad un massimo di 5 milioni di euro.

 

Applicazione

·     
Per adeguarsi
alla nuova norma, gli operatori hanno 120 giorni (4 mesi) di tempo dalla data
di conversione del decreto in legge, cioè dal 30 novembre 2017.

 

 

La norma stabilisce anche
che le compagnie telefoniche dovranno specificare se la fibra arriva in casa
(Ftth) e all’armadio (Fttc). In quest’ultimo caso, le aziende non potranno più
usare la parola “fibra” nelle offerte pensate per i consumatori.

 

L’auspicio di Adiconsum è che le aziende anticipino
l’adeguamento alla nuova norma. Adiconsum fa, inoltre, sapere che vigilerà sui
siti degli operatori e sulle offerte da loro proposte, affinché la norma di
legge sia rispettata.

 

Invitiamo, pertanto,
i consumatori a continuare a segnalarci le criticità sia sulla nostra pagina
facebook Adiconsum nazionale che sulla pagina
dedicata “Come ci succhiano i
soldi dal telefonino”
, sul nostro profilo twitter, sul nostro account
Instagram e al numero verde 800 894191.

 

Come Adiconsum continueremo a chiedere
la modifica dell’art. 70 del Codice delle Comunicazioni elettroniche che
permette la modifica unilaterale delle condizioni contrattuale, che ha
consentito agli operatori di cambiare la fatturazione da mensile a 28 giorni.

DL FISCALE: LA ROTTAMAZIONE BIS DELLE CARTELLE ESATTORIALI CI SARÀ

28 Novembre 2017

Ci sarà la rottamazione bis delle cartelle
esattoriali nel decreto fiscale e conterrà le modifiche apportare nella
discussione al Senato.

 

Il testo approdato alla Camera è, infatti, stato
blindato dal Governo. Il voto di fiducia si svolgerà nella giornata del 30
novembre p.v.

 

Ecco che cosa prevede la rottamazione bis delle
cartelle esattoriali

 

3 sono i profili di contribuenti interessati:

 

1.  
coloro che sono
stati ammessi alla definizione agevolata per carichi fiscali dal 2000 al 2016
con domanda presentata entro il 21 luglio 2017, non in regola con il pagamento
delle rate (prima (o unica) rata di luglio e ottobre 2017

2.  
coloro che non
sono stati ammessi alla definizione agevolata perché non in regola con il
pagamento delle rate scadute il 31 dicembre 2016 con vecchi piani di
rateizzazione in corso al 24 ottobre 2016, e che intendono presentare una nuova
domanda di adesione

3.  
coloro che
intendono presentare domanda per i carichi affidati dal 1° gennaio al 30
settembre 2017

 

Profilo 1

·     
Il DL fiscale
aveva indicato come ultima data per il pagamento delle rate non versate, quelle
cioè in scadenza il 31 luglio e il 2 ottobre, e la terza rata in scadenza il 30
novembre, la data proprio quella del 30 novembre.

 

IMPORTANTE

Il testo uscito dall’esame del Senato ha, invece,  prorogato tale data dal 30 novembre al 7
dicembre 2017.

Altra proroga contenuta nel testo del Senato
riguarda il pagamento, per chi ha già un piano di rottamazione rateale, della
rata prevista ad aprile 2018 che dovrebbe slittare a luglio 2018.

 

Profilo 2

·     
La domanda di
adesione va presentata entro il 31 dicembre 2017. Entro il 31 maggio 2018
dovranno essere pagati le rate non corrisposte del 2016. Per la nuova definizione,
le rate saranno al massimo 3 con scadenze settembre, ottobre e novembre 2018.

 

Profilo 3

·     
La domanda di
adesione va presentata entro il 15 maggio 2018.

IL 6 DICEMBRE 2017 ADICONSUM VERONA FA IL PUNTO…

28 Novembre 2017

In occasione della fine dell’anno, Adiconsum Verona
organizza un incontro sulle attività associative svolte nel 2017 e le sfide per
il prossimo anno.

 

Adiconsum Verona ripercorrerà quanto fatto,
attraverso le esperienze messe in campo a tutela del cittadino in tema di:

·     
banche, buoni
fruttiferi postalei e diamanti d ainvestimento

·     
telefonia,
energia  e vendita porta a porta

·     
palestre e
voli low cost.

 

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il
Libro “Nuova Provianda. Riflessioni sul
consumerismo
” che raccoglie gli atti del Congresso Adiconsum Verona, tenutosi
lo scorso 7 marzo.

 

Adiconsum Verona vi aspetta

Mercoledì 6 dicembre alle ore 11.30

Sala convegni Ater di Verona

Verona – Piazza Pozza 1/c

(ingresso lato giardino)

 

SIGLATO PROTOCOLLO FAI-ADICONSUM

28 Novembre 2017

Buone
notizie per gli iscritti alla Fai, la Federazione agroalimentare-ambientale
della Cisl. È stato, infatti, siglato lo scorso 29 novembre, alla presenza del
presidente di Adiconsum nazionale, Carlo De Masi, e del segretario generale
Fai, Luigi Sbarra, un protocollo che mira a valorizzare comuni sensibilità e a mettere
in campo strumenti nuovi per dare assistenza agli iscritti, sostenendone scelte
di consumo attente e consapevoli.

Grazie al
protocollo, Adiconsum fornirà informazione e assistenza che supporti
l’associato in tutti i settori del consumo anche mediante un numero verde
dedicato. Il servizio di assistenza, tra l’altro, orienterà e avvierà il
lavoratore lungo le fasi delle procedure di conciliazione per la risoluzione
delle controversie.

 

Adiconsum
vuole essere riferimento e presidio di tutela al consumo anche per gli iscritti
Fai. Insieme con la Federazione, Adiconsum intende accompagnare l’associato
dentro e fuori i luoghi di lavoro, difendendo i diritti della persona e della
sua famiglia.

 

Gli iscritti
alla Fai Cisl, per tutto ciò che concerne le tematiche consumeristiche, possono
usufruire del servizio di Call Center che risponde ai seguenti numeri:

 

numero verde 800 894191 per chi
chiama da telefono fisso

oppure

06 44170244 per chi chiama da
cellulare

dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13
e dalle 14 alle 18

il venerdì dalle 9 alle 13

BONUS CASA: ECCO QUELLI IN SCADENZA IL 31 DICEMBRE 2017

27 Novembre 2017

Come ogni anno, in occasione della discussione
della Legge di Bilancio, si torna a parlare dei bonus casa e delle relative
detrazioni. Attualmente i bonus in vigore sono:

·     
il bonus per
le ristrutturazioni edilizie nella misura del 50% per una spesa massima di
96.000 euro

·     
il bonus per
l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, per gli immobili oggetto di
ristrutturazioni, nella misura del 50%, per una spesa massima di 10.000 euro

Ø 
il bonus per
gli interventi di risparmio energetico (Eco bonus) nella misura del 65%  per spesa massima di:

Ø 
60.000 euro
per installazione di pannelli solari

Ø 
60.000 euro
per gli interventi su pareti, finestre e infissi

Ø 
30.000 euro
per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale

·     
il bonus per
gli interventi alle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che
riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio
nella misura del 70%-75% a seconda dei casi, per una spesa massima di 40.000
euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono
l’edificio

·     
il bonus per le
dotazioni antisismiche nella misura del 50% (Sisma bonus) elevata al 70%-80%
nel caso gli interventi permettano di diminuire di una o due classi il rischio,
per spese di importo non superiori ai 10.000 euro.

 

Tranne il bonus per gli interventi alle parti
comuni di edifici condominiali che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2021,
tutti gli altri terminano il 31 dicembre prossimo.

 

In particolare, sembra che la detrazione dell’ecobonus
verrà legata agli obiettivi energetici che permetteranno di raggiungere i vari
interventi. La detrazione massima del 65% sarà riservata ai soli interventi a
forte risparmio energetico.

 

In merito, Adiconsum ha chiesto al Parlamento di
mantenere la detrazione al 65% per tutti i tipi di intervento.

CASO TARI GONFIATA: A CATANZARO PRIMO INCONTRO CON ADICONSUM

27 Novembre 2017

Si è tenuto presso Palazzo dei Nobili, l’incontro richiesto
con una lettera da Adiconsum Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia al sindaco di
Catanzaro.

 

Nella riunione che ha
visto la partecipazione di Adiconsum Catanzaro e di altre Associaizoni
Consumatori, il Comune si è impegnato, sulla base di un elenco di contribuenti già
stilato dal Comune, che avrebbe diritto al rimborso, a procedere in tal senso
tramite uno storno della somma pagata in più dall’utente sulle fatture TARI di
prossima emissione.

 

Resta confermata la
possibilità di valutare casi eccezionali e/o particolari che verranno
affrontati attraverso un tavolo tecnico che coinvolgerà l’Amministrazione Comunale
da una parte e Adiconsum Catanzaro e altre Associazioni consumatori  dall’altra.

 

Ci auguriamo che tale
disponibilità venga dimostrata anche da altri Comuni

NOVITÀ PER GLI AZIONISTI AZZERATI DI BANCA MARCHE

27 Novembre 2017

Importante novità per gli azionisti di Banca Marche
che si sono visti azzerare il valore delle loro azioni. Una sentenza del
tribunale di Milano, preceduta da una sentenza identica emessa dal tribunale di
Ferrara, ha infatti stabilito che sarà Ubi banca, in qualità di legittimata
passiva, a ricevere le richieste di risarcimento danni avanzate dagli azionisti.

 

Adiconsum Marche è l’unica associazione che ha
portato avanti il contenzioso dinanzi ai Tribunali civili, convinta che questo
fosse il percorso migliore per dare ristoro ai consumatori coinvolti in questa
ennesima vicenda di risparmio tradito. È, quindi, consigliabile non procedere contro
gli ex amministratori della banca che, purtroppo, non sono solvibili, vista l’importanza
delle cifre in gioco.

 

Adiconsum Marche e le altre sedi territoriali Adiconsum
che stanno seguendo la vicenda invitano pertanto gli azionisti a contattarli
per illustrare loro le modalità da intraprendere per l’avvio della causa civile
di risarcimento del danno nei confronti di Ubi Banca.

MYADICONSUM, LA APP PER GLI ISCRITTI ONLINE E NON SOLO…

26 Novembre 2017

Adiconsum
ha lanciato una nuova app riservata, per il momento, ai soli iscritti online,
ma che, a breve, sarà disponibile per tutti gli iscritti all’Associazione,
anche, quindi, per coloro che si iscrivono ai nostri sportelli territoriali. Per
ADICONSUM ogni proprio iscritto rappresenta un valore aggiunto al lavoro
quotidiano svolto a tutela dei consumatori. Ecco perché ADICONSUM ha pensato di
mettere a disposizione dei propri iscritti online l’app dedicata MyAdiconsum.

 

Grazie
all’app, disponibile per smartphone (sistemi operativi iOS e Android), ADICONSUM vuole
raggiungere, anche in modalità mobile,
i propri iscritti e rimanere in contatto con loro in qualunque momento della
loro vita quotidiana: mentre sono in viaggio o in attesa di una visita medica o
in fila per pagare una bolletta, e perché no, anche durante una pausa.

 

Gli
iscritti online potranno accedere all’app, utilizzando le stesse credenziali
scelte per entrare nell’Area Riservata del sito web dell’Associazione (email e
password).

 

Che cosa
troveranno?

All’interno
di MyAdiconsum sono presenti:

·      
le convenzioni riservate agli iscritti online

·       le notizie
di approfondimento e le notifiche push,
per conoscere tempestivamente le ultime novità in tema di diritti dei
consumatori

·      
il profilo con tutte le informazioni personali.

 

Al
momento, le convenzioni sono tre:

·      
Parchiamoci (sito specializzato nella vendita online di biglietti per l’entrata ai
più grandi parchi gioco presenti in Italia
)

·       Maggiore (noleggio auto)

·      
RBM Salute (in
corso di attivazione
), gruppo assicurativo specializzato nelle polizze
sanitarie.

 

Grazie a
queste, gli iscritti ADICONSUM potranno usufruire di sconti e promozioni.

 

Inoltre…

MyAdiconsum ha una duplice funzione: è sì
riservata agli associati online, ma anche a coloro che vogliono iscriversi. Una
volta scaricata l’app, infatti, basta cliccare su “Registrati” per diventare
socio dell’Associazione.

 

Perché essere iscritti ad ADICONSUM fa la
differenza!

 

Iscriversi ad ADICONSUM

 

Scarica
MyAdiconsum dal tuo Store!

 

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • TRIBUNALE DI SASSARI ORDINA AD ABBANOA DI NON INTERROMPERE LA FORNITURA DI ACQUA

TRIBUNALE DI SASSARI ORDINA AD ABBANOA DI NON INTERROMPERE LA FORNITURA DI ACQUA

26 Novembre 2017

Un’altra sentenza a favore dei consumatori sardi
nei confronti del gestore idrico sardo Abbanoa. Adiconsum Sardegna fa sapere
che in un’azione giudiziaria intrapresa da un utente che aveva anche ricevuto
un’intimazione di pagamento per un conguaglio regolatorio accompagnata dalla
minaccia dello slaccio della fornitura, il Tribunale d Sassari ha ordinato al
gestore idrico dall’astenersi
dall’interruzione della fornitura idrica del ricorrente
.

 

Il preavviso di interruzione del servizio di
erogazione dell’acqua è stato, infatti, riconosciuto illegittimo essendo
pendente un reclamo da parte del consumatore ed un’azione inibitoria, promossa
da Adiconsum Sardegna innanzi il Tribunale di Nuoro, in merito proprio
all’annosa questione dei conguagli regolatori.

 

Questa sentenza assume particolare rilevanza nella
tutela dei consumatori nei confronti di tutte le aziende che erogano servizi.

COME APPROFITTARE DEL CYBER MONDAY…

25 Novembre 2017

Dopo il Black Friday ecco arrivare anche il Cyber
Monday, la vendita dedicata ai dispositivi tecnologici. Ma come essere sicuri
di fare un buon affare e di non portare a casa un prodotto tecnologico
obsoleto?

 

Per portare a casa un buon affare, è necessario:

·     
conoscere modelli
e caratteristiche tecniche dei vari dispositivi

·     
conoscere i
prezzi.

 

La conoscenza dei modelli e del loro
equipaggiamento tecnologico è uno degli elementi chiave per un buon acquisto,
come pure la conoscenza dei prezzi per poter capire a quanto ammonta lo sconto
e, quindi, sapere se acquistare quel prodotto è effettivamente conveniente.

 

I dispositivi che sono al centro del Cyber Monday
sono smartphone, tablet, macchinette fotografiche, telecamere, consolle e
videogame, tv, ecc..

 

IMPORTANTE

Un capitolo a parte merita l’acquisto dei
televisori. Infatti, ricordiamo ai consumatori che, in vista del periodo di
transizione al nuovo digitale terrestre che avverrà tra il 2020 e il 2022, è
bene acquistare un televisore che abbia un tuner DVB-T2 e decoder H.265 HEVC.
Pertanto, nonostante dal 1° gennaio 2017 sia in vigore l’obbligo di vendere
solo questo tipo di apparecchi televisivi, contestualmente è ancora possibile
trovare, fino ad esaurimento scorte,  televisori
dotati di vecchia tecnologia. Può, quindi, capitare, anche in occasione del
Cyber Monday di trovare un’offerta particolarmente allettante, salvo poi accorgersi
che si tratta di un modello obsoleto.

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • DIRITTO ALLO STUDIO: 27 NOVEMBRE INCONTRO STUDENTI-DECISORI POLITICI ALL’UNIVERSITÀ DI SASSARI

DIRITTO ALLO STUDIO: 27 NOVEMBRE INCONTRO STUDENTI-DECISORI POLITICI ALL’UNIVERSITÀ DI SASSARI

25 Novembre 2017

Si terrà lunedì 27 novembre alle ore 16,00 presso
l’Aula Rossa del Dipartimento di Scienze politiche, Scienze della Comunicazione
e Ingegneria dell’informazione, dell’Università degli Studi di Sassari, l’incontro
tra studenti e decisori politici sul diritto allo studio, nell’ambito del
progetto europeo TEACH-Together for an
equally accessible education,
finanziato dal programma Erasmus+, di cui
Adiconsum è coordinatore e l’Università di Sassari è partner.

 

L’Università svolge attività di consultazione
sistematica degli studenti, articolata per focus tematici relativi
all’inclusione sociale nel mondo universitario, all’accesso alle varie
agevolazioni e provvidenze, alla riforma dei modelli di diritto allo studio
universitario (DSU) e di collegamento tra università e mondo del lavoro, alla
realizzazione delle pari opportunità nell’istruzione così come sancito dalla
Costituzione italiana, per una compiuta mobilità sociale ancorata al merito.

 

Nell’ambito del progetto TEACH, è stato anche
lanciato tra gli studenti universitari di tutta Italia il sondaggio “E tu, hai
diritto allo studio?”.

 

Se sei uno studente universitario, puoi raccontare
la tua esperienza o far sapere qual è la percezione del diritto allo studio nel
tuo ateneo, rispondendo al

 

SONDAGGIO


ADICONSUM LECCE LANCIA LE GIORNATE IN-FORMAZIONE

24 Novembre 2017

La nostra sede territoriale di Lecce lancia una
serie di incontri chiamati IN-Formazione rivolti ai propri iscritti.

 

La prima iniziativa si terrà lunedì 4 dicembre e
verterà sulle seguenti tematiche consumeristiche:

·     
Rimborso IVA
bollette energia (accise)

·     
Rimborso IVA
tariffa rifiuti

·     
Rimborso quota
variabile TARI

·     
Rottamazione
bis cartelle esattoriali.

 

L’incontro si aprirà con la relazione del
presidente di Adiconsum Lecce. Parteciperanno gli avvocati del servizio legale
di Adiconsum Lecce.

 

L’appuntamento con l’iniziativa “IN-FORMAZIONE” è:

 

Lunedì 4 dicembre 2017 – ore 16.00

Presso la sede della FIM Cisl

Lecce – Via Gallo, 7/C

 

 

N.B.:
L’iniziativa è gratuita per gli iscritti alla FIM Cisl. Per gli altri che
intendono partecipare è richiesto un contributo di 20,00 euro, oltre
l’iscrizione all’Associazione, per il sostegno alle attività istituzionali di
Adiconsum Lecce.


DA “BLACK FRIDAY” A “BLACK MONTH”: OPPORTUNITÀ E RISCHI

22 Novembre 2017

Il Black
Friday
, nato negli Stati Uniti come la giornata dei prezzi più bassi di tutto
l’anno, che solitamente coincide con il giorno che segue la festa del
Ringraziamento, complice la crisi, ha attecchito ormai da alcuni anni anche nel
nostro Paese, che anzi lo ha trasformato in un’occasione di sconti che riguarda
non solo il venerdì e la settimana, ma addirittura tutto il mese di novembre.

E quindi, perché non approfittarne? Tanto più che
il Natale è già alle porte?

Il Black Friday è senz’altro un’opportunità da non
farsi sfuggire nel caso si abbia intenzione effettivamente di fare degli acquisti
che magari si pensava di posticipare nel periodo dei saldi, ma anche se si ha
già un certo budget disponibile e un’idea di cosa regalare a Natale e ci si
vuole avvantaggiare per non ritrovarsi poi all’ultimo momento, e soprattutto
per essere sicuri che quanto comprato arrivi in tempo.

Naturalmente la prima raccomandazione, affinché il
Black Friday risulti veramente conveniente, è monitorare prima i prezzi dei
prodotti che intendiamo acquistare.


Per gli
acquisti nei negozi tradizionali

valgono un po’ le stesse regole del periodo dei saldi:

·     
verificare
l’entità dello sconto rispetto all’originale che deve essere indicato

·     
la possibilità
di pagare con carte di debito e di credito

·     
la possibilità
di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla data di acquisto del
bene

·     
la possibilità
di chiedere il cambio del capo in caso di difetto, mentre il semplice cambio è
a discrezione del commerciante.

IMPORTANTE: in caso di problemi contattare le sedi
territoriali Adiconsum.


Per gli
acquisti online,
è bene
assicurarsi che il sito su cui si intende acquistare non sia fasullo. Come?

Controllando:

·     
le condizioni
di vendita

·     
la sede
legale. Qualora questa sia in Italia, verificare la sua registrazione alla
Camera di Commercio

·     
le modalità di
restituzione della merce

·     
il servizio di
post-vendita

·     
il diritto di
recesso

·     
la presenza
del sigillo Netcomm, che di solito hanno i siti certificati

·     
le recensioni,
che dovrebbero essere almeno in numero superiore alla quindicina, a partire da
quelle negative per avere un’idea dell’esperienza vissuta da altri consumatori.

Infine, ma non ultimo, un consiglio: Pagare sempre
con carta di credito o PayPal. Nel caso qualcosa dovesse andare storto è
infatti possibile, recuperare in qualche modo, quanto versato.

In caso di controversie insorte per un acquisto
online tra il consumatore e il venditore, ricordiamo che è attiva la
piattaforma ODR.


Che cos’è la piattaforma ODR

·     
È uno
sportello unico online, voluto dalla Commissione europea, dove poter comporre
le vertenze insorte tra consumatore e impresa a causa di un acquisto on line.


Caratteristiche della piattaforma

·     
L’accesso al
sito della piattaforma ODR è ottimizzato per tutti i dispositivi mobili
(smartphone e tablet)

·     
La piattaforma
è multilingue.


A cosa serve la piattaforma ODR

·     
Tramite la
piattaforma ODR il consumatore può presentare
un reclamo, per un acquisto effettuato online, compilando l’apposito modulo

·     
Il reclamo
viene inoltrato agli organismi di risoluzione alternativa della controversia
(ADR)

·     
La conclusione
della procedura avviene entro 90 gg..

 

Il ruolo del CEC Italia

Il Centro
europeo consumatori Italia (CEC Italia, rete ECC-Net) è il punto di contatto per l’Italia per
assistere le parti (consumatore, professionista e organismo ADR) durante tutta
la procedura. Non solo. Il CEC Italia ha anche il compito di indirizzare il
consumatore verso ulteriori mezzi di ricorso, laddove non sia possibile risolvere il
reclamo attraverso la piattaforma ODR.

Per
contattare il Centro Europeo Consumatori Italia è possibile chiamare:

·     
dal lunedì al venerdì: tel. +39 0644238090

·     
oppure inviare una e-mail: odr@ecc-netitalia.it

·     
oppure inviare una e-mail: info@ecc-netitalia.it

TARI GONFIATA: ORA VIA AI RIMBORSI

20 Novembre 2017

La quota variabile va computata una sola volta e
non su ogni singola pertinenza come invece calcolato da alcuni Comuni. La
precisazione è contenuta nella circolare n. 1/DF del Ministero dell’Economia e
delle Finanze (MEF) del 20 novembre scorso.

 

Il Ministero ribadisce che:

·     
la parte fissa per le
utenze domestiche deve essere determinata in base alla superficie e alla composizione
del nucleo familiare

·     
la parte variabile
della tariffa deve essere rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e
differenziati specificata per kg, prodotta da ciascuna utenza. Laddove fosse
impossibile determinarla, la quota variabile della tariffa relativa alla
singola utenza viene determinata applicando un coefficiente di adattamento

 

 

Il MEF dichiara che modus operandi diversi
da parte di alcuni Comuni non trovano supporto normativo, pertanto è necessario
che gli stessi procedano ad adeguare le proprie
previsioni regolamentari.

 

 

Rimborsi

In caso di errato computo della parte variabile effettuato dal Comune o dal
soggetto gestore del servizio rifiuti, i contribuenti possono presentare
istanza di rimborso.

 

La domanda di rimborso deve contenere i
seguenti elementi:

·     
dati identificativi
del contribuente

·     
importo versato

·     
importo del rimborso

·     
dati identificativi
della pertinenza su cui è stata calcolata erroneamente la TARI.

 

La domanda di rimborso PUÒ essere
presentata:

·     
per calcoli errati
effettuati a partire dal 2014, anno di istituzione della TARI

·     
entro il termine di 5
anni dal giorno del pagamento.

 

La domanda di rimborso NON PUÒ essere
presentata:

·     
per tariffe rifiuti
che non sono TARI, come, ad esempio, le tariffe rifiuti emesse da quei Comuni
che utilizzano un sistema di misurazione della quantità di rifiuti conferiti al
servizio pubblico per calcolarle.

 

 

Per il testo integrale della Circolare
n. 1/F, clicca qui

 

L’invito ai consumatori è di rivolgersi
alle sedi territoriali
Adiconsum
per ricevere l’adeguata assistenza nella verifica del calcolo
della TARI e nell’eventuale richiesta di rimborso.

 

STIAMO LAVORANDO PER IL NUOVO SITO ADICONSUM! LE TUE IDEE SONO IMPORTANTI

20 Novembre 2017

Come vorresti il nuovo sito? Invia i tuoi suggerimenti

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ADICONSUM MARCHE A DISPOSIZIONE DEI RISPARMIATORI DI BANCA MARCHE

19 Novembre 2017

Scaduti
i tempi per accedere alla procedura di arbitrato e dopo lo svolgimento
dell’udienza penale dello scorso 7 novembre, Adiconsum Marche fa il punto della
situazione. Sono ormai quattro anni che Adiconsum Marche assiste
obbligazionisti e azionisti che si sono visti prosciugare il proprio conto
proponendo dei percorsi finalizzati a recuperare, concretamente, le perdite
subite. Tra questi: il ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie
(ACF), le cause civili davanti al tribunale per le imprese, il ricorso all’Arbitro
istituito avanti all’Autorità anti corruzione e il ricorso per l’indennizzo
forfettario, strumenti offerti ai risparmiatori che, davanti al rifiuto
dell’istituto di concludere mediazioni economiche, hanno come unica scelta quella
di affrontare il percorso con metodo e con la consapevolezza che non ci sono
scorciatoie di alcun genere.

 

Adiconsum
Marche, oltre a rivendicare il fatto che grazie al proprio intervento centinaia
di obbligazionisti subordinati hanno già ottenuto il rimborso forfettario,  richiama l’attenzione sullo scorrere del tempo
e sull’importanza di affidarsi a percorsi che siano concretamente in grado di
soddisfare le giuste richieste dei risparmiatori.

 

Per
tali motivi, per quanti non abbiano fatto esaminare ancora la completezza e la
correttezza del proprio dossier titoli, Adiconsum Marche
mette i propri sportelli territoriali a disposizione dei risparmiatori per
valutare assieme al Centro giuridico la fondatezza dei singoli casi e intentare
tutte le azioni a tutela dei loro diritti.

BONIFICI ACCREDITATI IN 10 SECONDI: ORA SI PUÒ, ANCHE SE…

19 Novembre 2017

Si chiamano bonifici istantanei e sono l’ultima
frontiera in fatto di instant payments.
Da martedì 21 novembre in tutti i Paesi dell’area SEPA (34 in tutto) potranno
essere fatti bonifici che verranno accreditati al beneficiario entro 10
secondi. Una vera e propria rivoluzione, anche se con qualche costo in più.
Infatti, gli istituti di credito hanno già fatto sapere che addebiteranno un
sovrapprezzo ad ogni operazione di questo genere.

 

I tre gruppi bancari, che già dal 21 novembre
permetteranno di effettuare i bonifici superveloci, sono Intesa SanPaolo,
Unicredit e Banca Sella.

 

I Paesi nei quali sarà possibile emettere i
bonifici istantanei rientrano nell’area Sepa (Single euro payments area) e sono
34, così suddivisi: 19 Stati che hanno adottato l’euro; 9 che accettano
pagamenti in euro; 6 Paesi esterni all’area euro.

 

Le caratteristiche dei bonifici istantanei si
possono così riassumere:

 

·     
tempi di accredito
del bonifico: 10 secondi

·     
periodo: 365
giorni l’anno, 24 ore su 24

·     
importo: fino
ad un massimo di 15.000 euro

e soprattutto l’IRREVOCABILITÀ
dell’operazione, a differenza del bonifico ordinario, che dà 24 ore di tempo al
consumatore per ripensarci.

ULTIMO GIORNO PER CHIEDERE RIMBORSO DELLE POLIZZE DORMIENTI

18 Novembre 2017

Hai scoperto di essere beneficiario di una polizza
vita? Verifica se puoi richiedere il rimborso parziale (massimo il 60% di
quanto trasferito dall’intermediario assicurativo al Fondo rapporti dormienti) come
previsto dal Sesto Avviso di presentazione delle domande emesso dal Ministero
dello Sviluppo Economico, ma affrettati, perché lunedì 20 novembre è l’ultimo
giorno per avanzare la richiesta!

 

Puoi chiedere il rimborso se:

·     
gli eventi,
come ad es. la morte dell’assicurato, cioè della persona titolare della
polizza, oppure la scadenza della polizza risalgono a dopo il 1° gennaio 2006

·     
la polizza è
andata in prescrizione prima del 1° luglio 2011

·     
il capitale, a
seguito della prescrizione, è stato trasferito dalla compagnia assicuratrice al
Fondo rapporti dormienti

·     
non si è mai
ricevuto alcun rimborso, anche parziale, nel corso dei precedenti avvisi di
presentazione.


Come fare
la domanda di rimborso

·     
Consulta sul
sito www.consap.it:

Ø 
l’Avviso di
rimborsabilità

Ø 
il Modulo di
domanda

Ø 
il Modulo per
ulteriori richiedenti

Ø 
l’Attestazione
di devoluzione


A chi
presentare la domanda di rimborso

Contatta la CONSAP SpA, la Concessionaria dei
servizi assicurativi pubblici:

Ø 
dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 al n° 06 85796444, fax 06 85796446
o inviate una mail a: polizzedormienti@consap.it

Ø 
e-mail per inviare la domanda di rimborso: consap@pec.consap.it


MAXI CONGUAGLI BOLLETTE DI LUCE, GAS, ACQUA: QUALCOSA SI SMUOVE

16 Novembre 2017

Si è compiuto nei giorni scorsi un primo passo
verso la risoluzione dell’annosa questione dei maxi conguagli delle bollette di
luce, gas ed acqua, che da tempo affliggono i consumatori.

 

La X Commissione della Camera, infatti, ha votato
il testo della proposta di legge Baldelli che riconosce, a tutela dei
consumatori, la bolletta a conguaglio  di
periodi superiori a 2 anni pratica commerciale scorretta e l’inserimento nel
contratto dell’intimazione
di pagamento immediato con minaccia di distacco dell’utenza, pratica
commerciale aggressiva. Essa prevede, inoltre, la possibilità per i consumatori
di sospendere i pagamenti in caso di accertati comportamenti illegittimi, come
pure il diritto al rimborso, qualora l’utente abbia provveduto a comunicare
l’autolettura o abbia un contatore che permette la telelettura.

 

Ci attiveremo perché
la proposta concluda in tempi brevi il suo iter in Parlamento e possa così
tutelare efficacemente i consumatori vittime di tali pratiche.

 

Invitiamo i
consumatori a continuare a segnalare alle nostre sedi territoriali,
i casi di maxi conguagli delle bollette di luce, gas ed acqua, di cui sono
vittime.

VERSO L’ADDIO ALLE BOLLETTE A 28 GIORNI

15 Novembre 2017

È stata annunciata, in una conferenza stampa, alla
presenza Adiconsum
e delle altre Associazioni consumatori, l’approvazione dell’emendamento, a
firma dell’on. Alessia Morani e Stefano Esposito, inserito nel Decreto fiscale,
sull’abolizione della tariffazione a 28 giorni, emesse dagli operatori di
telefonia fissa e mobile e della pay-tv.

 

Ora gli operatori
hanno 120 giorni di tempo per adeguare la fatturazione. La norma riguarda anche
le ricaricabili (la stragrande maggioranza dei contratti) e le utenze business,
ma sono escluse le promozioni non rinnovabili o quelle inferiori ad un mese.

 

L’emendamento
stabilisce anche un indennizzo forfettario di 50 euro per i consumatori
(maggiorato di 1 euro per ogni di fatturazione illegittima) in caso di
variazione degli standard minimi, che devono essere stabiliti dall’Autorità per
le Garanzie nelle Comunicazioni.

 

L’auspicio
è che le aziende si adeguino in tempi brevissimi.

 

Adiconsum fa sapere
che vigilerà sui siti degli operatori e sulle offerte da loro proposte, affinché
la norma di legge sia rispettata.

 

Invitiamo, pertanto,
i consumatori a segnalare le criticità sia sulla nostra pagina facebook Adiconsum nazionale che sulla pagina
dedicata “Come ci succhiano i soldi dal
telefonino”
sul nostro profilo twitter sul nostro account Instagram e al numero verde 800 894191.

 

Come Adiconsum continueremo a chiedere
la modifica dell’art. 70 del Codice delle Comunicazioni elettroniche che
permette la modifica unilaterale delle condizioni contrattuale, che ha
consentito agli operatori di cambiare la fatturazione da mensile a 28 giorni.



TASSA RIFIUTI: ADICONSUM CATANZARO SCRIVE AL COMUNE

14 Novembre 2017

Catanzaro è uno dei tanti Comuni investiti dalla
vicenda TARI gonfiata. Adiconsum Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia ritiene che la
situazione confusa e caotica debba essere affrontata con immediatezza, evitando
lungaggini dannose sia per la cittadinanza che per la stessa amministrazione.

Per questo Adiconsum CZ-KR-VV ha inviato una nota al sindaco di Catanzaro in
cui richiede esplicitamente l’apertura di un tavolo di conciliazione paritetica
per analizzare, attraverso un confronto costruttivo, i singoli casi dei
consumatori, facendo in modo di rimborsare in tempi ristretti i contribuenti
danneggiati dall’errato calcolo.

 

Per contattare Adiconsum Catanzaro – Crotone –Vibo Valentia,
clicca qui


TASSA RIFIUTI GONFIATA: COSA FARE SE È CAPITATO ANCHE A TE

13 Novembre 2017

Non c’è pace per i consumatori. Stavolta
per un errore di interpretazione dei Comuni, moltissimi cittadini hanno pagato
un salasso non dovuto di tassa dei rifiuti, la famigerata TARI.

 

Come
si compone la TARI

La tassa sui rifiuti si compone di una
parte fissa, il cui valore dipende dalla superficie in metri quadrati della
casa e di una parte variabile, che “varia” a seconda del numero degli abitanti.
Essa va calcolata una sola volta sull’insieme della casa e delle pertinenze. Il
caso della TARI gonfiata ha messo in evidenza, invece, che la parte variabile è
stata applicata da alcuni Comuni, ad ogni pertinenza, facendo lievitare, fino addirittura
a far raddoppiare, il tributo.

 

Ecco cosa devi fare per sapere se la
TARI che hai pagato era corretta:

·     
recupera le richieste
di pagamento degli ultimi 5 anni

·     
recati presso la sede
territoriale Adiconsum più vicina a te e porta con te le richieste ed i
pagamenti da te effettuati per far fare una verifica della correttezza degli
importi

·     
nel caso risultasse
che hai pagato più del dovuto, richiedi l’assistenza delle nostre sedi per
presentare l’istanza di rimborso al Comune e, in caso di suo rigetto, il
ricorso alla Commissione tributaria.

 

Clicca qui per contattare le sedi territoriali
Adiconsum.

PNEUMATICI INVERNALI/CATENE DA NEVE: OCCHIO ALLE SIGLE GIUSTE

13 Novembre 2017

In molti Comuni dal
15 novembre scatta l’obbligo di montare gli pneumatici invernali o comunque di
avere a bordo le catene da neve.

 

Non dotarsi di tali
dispositivi può farti incorrere in sanzioni salate. Inoltre, ti consigliamo di
non acquistare gli pneumatici a ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligo o a
stagione invernale già iniziata, ma di tenere d’occhio le promozioni,
soprattutto in primavera, e perché no, forse trovi qualcosa a buon prezzo anche
in occasione del periodo del “Black Friday”.

 

Come scegliere gli pneumatici
invernali

Verifica la presenza delle seguenti sigle, riconosciute dall’Unione
europea:

·     
M+S oppure
MS, M/S, M-S, M&S. Si trovano sul fianco della gomma.

Il simbolo di una montagna con tre cime con all’interno un fiocco di
neve, che spesso accompagna le sigle ufficiali, non ha nessun valore.


Come
scegliere le catene da neve

Verifica la presenza delle
seguenti sigle, riconosciute dall’Unione europea:

·      norma UNI 11313 (CUNA NC 178-01
oppure ON V 5117), che attesta che il prodotto è a norma.


Cosa fare prima di metterti in
viaggio

·     
Contatta: il CCISS (Coordinamento Informazioni sulla
Sicurezza Stradale)

·     
visita i vari siti istituzionali: Ministero dell’Interno,
Polizia di Stato, ecc.

  • ·      visita o
    contatta i Comuni, le Province e le Regioni per conoscere, se nelle strade che
    percorrerai, è in vigore l’obbligo e per quanto.

CONTI CORRENTI: PIÙ COSTI PER CONTI ONLINE E COMMISSIONI BANCOMAT

13 Novembre 2017

Dal 1 ottobre 2017 molti istituti di credito online
hanno introdotto nuovi tassi per la gestione, per le operazioni, ma anche per i
prelievi tramite bancomat della propria banca. In merito all’aumento delle
commissioni bancomat, l’ultimo istituto in ordine cronologico ad adottarlo, è
stato Fineco Bank. I suoi correntisti pagheranno 0,80 cent per le operazioni di
prelievo al di sotto dei 100 euro.

 

A titolo illustrativo riportiamo i nuovi tassi di
alcune banche virtuali:

 

·     
Il conto Hello! Money di Hello Bank prevede un costo di 4 euro per bonifico allo sportello e
1 euro per l’estratto conto cartaceo.

·     
Un bonifico
allo sportello per i clienti Widiba
costa 2 euro e l’estratto conto cartaceo 4 euro.

·     
Il Conto Corrente Digital di Che Banca! Prevede l’esborso di 3,80
euro per costi extra 

·     
Effettuare un
bonifico allo sportello con We Bank costa
3 euro, mentre l’estratto conto cartaceo viene erogato al costo di 1,35 euro.

 

Diversamente da questi servizi che prima erano
erogati gratuitamente, il canone mensile rimane invariato.

 

Consiglio
di Adiconsum
: se ritenete che le
condizioni proposte dalla vostra banca non siano più vantaggiose o rispondenti
alle vostre esigenze, potete cambiare istituto di credito. La banca, come
previsto dalla direttiva europea sulla portabilità dei conti correnti, deve
espletare tutte le pratiche relative alla chiusura entro 12 giorni dalla firma.
La normativa prevede, inoltre, che la chiusura avvenga senza oneri a carico del
cliente.

 

ASSICURAZIONI: ATTENZIONE ALLE TRUFFE

12 Novembre 2017

Sei in procinto di
assicurare la tua nuova macchina oppure sei alla ricerca di una compagnia
assicurativa più conveniente? Occhio alle possibili truffe da parte di false
compagnie di assicurazione.

 

L’Istituto per la
vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), infatti, ha segnalato, negli ultimi
mesi, numerosi siti di compagnie assicurative non registrate nell’albo degli
intermediari dell’Unione Europea e non autorizzate a operare sul territorio
italiano.

 

I siti truffa,
nonostante le iniziative prese dall’Autorità, costituiscono una minaccia per i
consumatori meno informati che, allettati da prezzi vantaggiosi, rischiano di
finire nella rete dei furfanti.

 

I siti-truffa

Ecco
gli ultimi siti segnalati dall’IVASS:

 

WWW.REASSICURAZIONI.LINK

 

WWW.EURAS-ASSICURAZIONI
.COM

 

WWW.ASSICURALASUBITO.IT

 

WWW.ASSICURALASUBITO.COM

 

WWW.VOLPEASSICURAZIONI.COM

 

WWW.ASSICURAZIONINAVA.IT

 

WWW.MAROTTAWEB.COM

 

WWW.ASSICURAZIONEREALE.COM

 

Se, quindi, eravate
venuti in contatto con gli agenti di tali compagnie, non sottoscrivete
assolutamente alcun contratto. Stipulare una polizza assicurativa con una
compagnia non autorizzata equivale, infatti, a non avere alcuna assicurazione
ed, in caso di incidente, a non vedersi riconosciuta alcuna copertura!

 

 

Come riconoscere un sito di assicurazione vero da
uno falso

Prima di sottoscrivere
una polizza online, segui sempre queste tre semplici regole:

 

1.  
se il beneficiario del pagamento del premio è un intermediario, verifica
che sia iscritto al Registro Unico degli Intermediari assicurativi (RUI) https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/.

 

2.  
Se il pagamento viene effettuato in favore di conti (sia fisici che
online) o carte ricaricabili, l’intermediario iscritto al registro deve essere
il titolare della carta o del conto

 

3.  
per ulteriori verifiche contatta l’IVASS al numero verde 800-486661 dal
lunedì al venerdì h. 8.30-14.30.

 

 

BIOBREED-H2O, IL PROGETTO DI MIPAAF E CREA SULL’ACQUACOLTURA BIOLOGICA

9 Novembre 2017

Il
progetto BioBreed-H2O
è un progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali (MIPAAF), realizzato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e
l’analisi in economia agraria (CREA), principale ente di ricerca italiano dedicato
al settore agroalimentare, compreso quello ittico.

L’obiettivo del progetto è
quello di sostenere la promozione e lo sviluppo della filiera dell’acquacoltura
biologica nazionale, anche con l’aiuto del mondo della ricerca e delle
associazioni di rappresentanza della produzione, dei consumatori e
dell’ambiente. In tale prospettiva, il progetto vuole offrire un’occasione di
approfondimento delle politiche di sviluppo dell’acquacoltura, sulla base di
criteri di sostenibilità, controllo degli impatti ambientali, benessere animale
e tutela della salute dei consumatori, anche al fine di correggere l’immagine
pubblica che spesso accosta l’acquacoltura all’inquinamento ed all’abuso delle
risorse naturali, attraverso la valorizzazione di modelli produttivi
sostenibili. A tal fine, il
progetto prevede la creazione di una piattaforma web per promuovere i prodotti
dell’acquacoltura italiana.

Nel dettaglio, il progetto prevede un’analisi dello scenario nazionale, comunitario ed
internazionale del settore dell’acquacoltura biologica, e degli elementi di
debolezza che rallentano la riduzione del comparto.

Nel progetto sono state
coinvolte, tramite la sottoposizione di un questionario, le aziende di
acquacoltura bio per conoscere lo stato delle produzioni, e le aziende di
trasformazione bio per conoscere la tipologia, l’origine e la destinazione del
prodotto trasformato (consumatori o distribuzione). Il progetto prevede anche
il coinvolgimento delle maggiori aziende della GDO e di settore per svolgere
un’indagine sulla loro politica di commercializzazione di prodotti bio e la
loro partecipazione a tavoli tecnici per lo sviluppo della filiera dei prodotti
biologici.

Per quanto riguarda i consumatori, è possibile partecipare alla
compilazione di un questionario il cui scopo, oltre alla raccolta delle informazioni sul consumo in Italia di
prodotti di acquacoltura biologica, è quello di conoscere le abitudini e le
esigenze dei consumatori in questo specifico settore alimentare emergente.

 

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • BANCA MARCHE: 11 NOVEMBRE, ULTIMO GIORNO PER DOMANDA ARBITRATO. SCARICA MODULO

BANCA MARCHE: 11 NOVEMBRE, ULTIMO GIORNO PER DOMANDA ARBITRATO. SCARICA MODULO

9 Novembre 2017

Sabato 11 novembre scade il termine per gli
obbligazionisti subordinati di Banca Marche e anche per quelli di Banca
Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, che si
sono visti azzerare i propri risparmi, di presentare la domanda per accedere
alla procedura di arbitrato.

 

Chi può
richiedere l’Arbitrato?

Possono richiederlo quegli obbligazionisti
subordinati che hanno subito un pregiudizio dovuto alla violazione, da parte
della banca/intermediario finanziario, degli obblighi di informazione,
diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal TUF (Testo Unico in materia
Finanziaria). Per l’eventuale ristoro si attingerà dal c.d. “Fondo di solidarietà”
istituito dall’art. 1, comma 855, della legge di stabilità per il 2016, gestito
dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).

 

La domanda di Arbitrato
La
domanda di Arbitrato deve essere indirizzata al Fondo di solidarietà e deve
indicare:

·      il nome, e l’indirizzo (anche digitale)
dell’investitore

·      la banca presso la quale sono stati acquistati i
titoli

·      la tipologia degli strumenti finanziari acquistati, le
quantità, il controvalore, la data di acquisto, l’eventuale corrispettivo
pagato, gli eventuali oneri e le eventuali spese connessi all’acquisto

·      il codice ISIN

·      l’importo del ristoro domandato.

La
documentazione da allegare alla domanda comprende:

·      il contratto di acquisto delle obbligazioni

·      i moduli di sottoscrizione o dell’ordine di acquisto

·      le attestazioni degli ordini acquisiti

·      altri atti come il documento sui rischi generali
dell’investimento, la scheda prodotto o altra documentazione relativa agli
strumenti finanziari subordinati.

La domanda
va inviata:
via mail all’indirizzo: arbitrato.banche@pec.anticorruzione.it
oppure via raccomandata al Collegio Arbitrale presso la sede dell’ANAC, Via
Marco Minghetti 10 – 00187 Roma

Per
scaricare il Modulo di domanda, clicca qui


Altri strumenti a disposizione degli
obbligazionisti subordinati

Oltre all’Arbitrato, gli
obbligazionisti subordinati possono rivolgersi all’Arbitro per le controversie finanziarie
(ACF).

 

Se anche tu sei un risparmiatore che ha subito l’azzeramento
delle azioni sulle quali avevi investito i risparmi di una vita di lavoro,
contatta le nostre sedi territoriali
Adiconsum
 per
chiedere assistenza.


ADICONSUM E CEC ITALIA A ECOMONDO, STAND D7/195, KEY ENERGY

8 Novembre 2017

ADICONSUM, socio del Coordinamento Free, e Centro Europeo Consumatori Italia (CEC Italia),     
punto di
contatto nazionale dell’European Consumer
Centres Network (ECC-Net), la rete di informazione e
assistenza nel consumo transfrontaliero  istituita dalla Commissione
Europea  e co-finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla
Provincia autonoma di Bolzano, saranno presenti da martedì 7 a venerdì 10 novembre 2017 alla 21ma edizione di ECOMONDO, la Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. 
Il tema conduttore di questa edizione sarà la “Green and circular economy”. ADICONSUM e CEC Italia saranno presenti nello stand D7/195 del Coordinamento FREE ( di cui Adiconsum è socio) situato al settore KEY ENERGY.
I consumatori che visiteranno lo stand riceveranno:     
GRATUITAMENTE i materiali informativi, realizzati da Adiconsum a favore della sostenibilità ambientale, della mobilità elettrica e delle altre tematiche consumeristiche, anche a livello europeo, realizzati dal Centro Europeo Consumatori.
 
Vi aspettiamo a ECOMONDO, 
Expo Centre – Rimini Fiera
da Martedì 7 novembre a Venerdì 10 novembre
Stand D7/195 del Coordinamento FREE situato al settore KEY ENERGY 
Maggiori Info: www.ecomondo.com e www.keyenergy.it



  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • AZIENDE ENERGETICHE CHIEDONO A UE DI ALZARE LA QUOTA DI CONSUMO DA ENERGIE RINNOVABILI

AZIENDE ENERGETICHE CHIEDONO A UE DI ALZARE LA QUOTA DI CONSUMO DA ENERGIE RINNOVABILI

7 Novembre 2017

Le grandi imprese energetiche
europee, tra cui l’Enel per l’Italia, hanno sottoscritto una dichiarazione
congiunta invitando i decisori politici europei ad innalzare la quota di
consumo energetico soddisfatto da fonti rinnovabili, dal 27%,
previsto dalla Roadmap 2030, al 35%. Questo 8% in più, ad avviso delle
imprese energetiche, potrebbe essere raggiunto attraverso una maggiore
elettrificazione dei settori dei trasporti e del riscaldamento, unitamente alla
definizione di un disegno del mercato elettrico in grado di soddisfare le
necessità delle energie rinnovabili ed in linea con gli obiettivi fissati
dall’accordo di Parigi.

Clicca qui
per il testo integrale della dichiarazione “Un obiettivo ambizioso per le
energie rinnovabili nell’Unione europea nel 2030”.

ADICONSUM MARCHE È PARTE CIVILE CONTRO BANCA MARCHE

6 Novembre 2017

Si celebra il 7 novembre, l’udienza penale nei
confronti di amministratori e dipendenti di Banca Marche, chiamati a rispondere
del crack dell’Istituto, che ha danneggiato gravemente azionisti ed
obbligazionisti, con ricadute economiche anche sul tessuto economico
marchigiano.

 

Adiconsum Marche ha ritenuto doveroso costituirsi
parte civile nel procedimento penale, sia in proprio, sia assistendo i propri
associati. Purtroppo, la costituzione di parte civile non permette da sola di
dare garanzie sul risarcimento agli azionisti/obbligazionisti.

 

Il procedimento penale, infatti, è orientato
all’accertamento delle responsabilità penali e ad un eventuale risarcimento, da
parte del giudice, alle parti civili, che sarà a carico dei condannati, il cui
patrimonio personale è comunque insufficiente a risarcire i consumatori.

 

Coloro quindi che si costituiranno parti civile
potrebbero vedere accolte le proprie ragioni, ma non ottenere un risarcimento
in concreto del danno subito.

 

Adiconsum Marche invita, pertanto, i consumatori a
verificare, insieme con l’associazione, l’eventuale percorribilità del
procedimento civile attraverso il nuovo istituto dell’Arbitro per le
Controversie Finanziarie (ACF).

 

Si ricorda, inoltre, agli obbligazionisti
subordinati che il prossimo 11 novembre scade il termine per attivare la
procedura dell’arbitrato.

 

Per ulteriori info e assistenza contattare le
nostre sedi
territoriali
.

RYANAIR: AGCM DELIBERA MISURE CAUTELARI, MA CHI RISARCISCE PASSEGGERI?

5 Novembre 2017

Non conosce ancora la parola “fine” la
vicenda dei voli cancellati dalla compagnia aerea low-cost irlandese Ryanair.
Dopo il tavolo con l’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, in cui le
associazioni consumatori avevano chiesto all’Ente di farsi portavoce della
richiesta di apertura di un tavolo di conciliazione, non ha avuto alcun
seguito, finora, la disponibilità annunciata da Ryanair nel corso dell’incontro
avvenuto con l’Enac a voler avviare la conciliazione per risolvere i tanti casi
di non rispetto dei diritti dei passeggeri. Nel frattempo, però, l’Autorità
garante della Concorrenza e del Mercato, ha emesso, lo scorso 25 ottobre, delle
misure cautelari a seguito dell’istruttoria avviata lo scorso 20 settembre, rilevando
che la compagnia “ha continuato a diffondere in modalità
incomplete, non trasparenti e fuorvianti, sia sul proprio sito
Internet che nelle
comunicazioni indirizzate ai consumatori, le informazioni sul diritto alla
compensazione pecuniaria dei passeggeri italiani che hanno maturato tale
diritto a seguito delle cancellazioni dei voli operate da Ryanair, in larga
misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali del vettore.

Tale comportamento ha avvantaggiato la
compagnia aerea, ma ha danneggiato fortemente i consumatori, soprattutto per
quanto riguarda l’esercizio del loro diritto alla compensazione
pecuniaria. 

Entro 10 giorni, il vettore aereo dovrà
sia attraverso comunicazioni dirette ai passeggeri che attraverso l’home page
del suo sito fornire le seguenti informazioni:

·     
l’insieme dei diritti
spettanti al consumatore a seguito delle cancellazioni, quali il diritto al
rimborso e/o alla modifica gratuita del volo cancellato e alla compensazione
pecuniaria, ove dovuta

·     
l’elenco completo
delle date, delle tratte e del numero (e.g.: FRxxx) di ogni volo cancellato in
relazione al quale è sorto non solo il diritto al rimborso e/o alla modifica
gratuita del volo, ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta

·     
la connessa ed
immediata fruibilità della procedura da seguire per richiedere il rimborso, la
modifica gratuita del volo e la compensazione pecuniaria ad essi spettante.

Il provvedimento dell’Antitrust impone
di fare corretta informazione, ma, purtroppo, non risarcisce i danni subiti dai
passeggeri.

Diventa, quindi, indispensabile
realizzare quel tavolo di confronto con le Associazioni dei Consumatori, che
Ryanair, innanzi all’Enac, si è detta disponibile a fare per attivare la
conciliazione.

TV: IN ARRIVO UN NUOVO SWITCH-OFF. QUALI COSTI PER I CONSUMATORI?

5 Novembre 2017

Ormai è certo, siamo alle porte di
un nuovo switch-off per la TV che avverrà fra il 2020 e il 2022. Come specificato
nella legge di bilancio che si sta per approvare, per attivare il 5G, la
tecnologia di telefonia mobile cioè che permette di navigare su internet ad una
super velocità, è necessario utilizzare la banda a 700MHz, ora utilizzata per
le trasmissioni televisive.

Affinché le emittenti continuino a
trasmettere in digitale terrestre, occorrerà comprimere la potenza trasmissiva,
utilizzando il DVB-T2 codec HEVC al posto dell’attuale DVB-T.

Sarà uno switch-off drastico, perché
le due modalità trasmissive non possono coesistere e sarà, quindi, necessario
spegnerne una per accendere l’altra.  Con quali conseguenze? Le
conseguenze saranno che i consumatori non vedranno più nulla con l’antenna
terrestre se non avranno un televisore o un decoder DVB-T2 con codec HEVC.

Dopo 6 anni dal precedente switch-off,
insomma, si chiedono nuovi sacrifici ai consumatori e Adiconsum ritiene sia necessario
ridurli al minimo.

L’evoluzione tecnologica è
indispensabile, lo chiede anche l’Europa, ma l’assistenza agli utenti deve
essere massima, l’informazione precisa e gli incentivi devono essere erogati
con giustizia ed equità.

Mancano ancora 3 anni alla data
prevista per l’inizio dello switch-off, ma le cose da fare sono molte ed è
necessario aprire la discussione fra tutti gli stakeholder per non farsi
cogliere impreparati.

Ad avviso di Adiconsum, tre sono
le misure che dovranno essere attuate nell’immediato:

·     
nuovi bollini
da apporre sui televisori per dare informazioni corrette ai consumatori sulla
tipologia del televisore da acquistare, garantendo la compatibilità con il
prossimo switch-off

·     
campagne
informative

·     
percorsi condivisi.

Adiconsum chiede al Ministro
Calenda e al Sottosegretario Giacomelli, come già avvenne nel precedente
switch-off, di riorganizzare il CNID, ovvero  il Comitato Nazionale
Italia Digitale (composto dai rappresentanti dell’Autorità per le Garanzie
delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle
emittenti nazionali, dalle piattaforme satellitari, dai fornitori di accesso a
internet, dei produttori, distributori e consumatori), permettendo in tal
modo agli stakeholder di collaborare alle necessarie strategie per far sì
che tutto ciò avvenga nel modo più corretto possibile

AUTO E STRADE INTELLIGENTI: A RISCHIO LA PRIVACY DEGLI AUTOMOBILISTI?

5 Novembre 2017

Le nuove tecnologie possono apportare grandi
benefici allo stile di vita del consumatore; negli ultimi tempi si parla molto
di auto smart che, attraverso una connessione internet, sono in grado di
comunicare con altri autoveicoli e con infrastrutture di trasporto al fine di
migliorare lo scorrimento stradale, ridurre le emissioni e aumentare il livello
di sicurezza stradale.

 

Da questi gradi vantaggi, però, derivano anche
potenziali pericoli.

Nello specifico, le Autorità europee per la
protezione dei dati hanno espresso un parere sul sistema di trasporto
intelligente C-ITS, progetto della commissione europea che riguarderà, dal
2019, le autovetture in circolazione sul territorio dell’Unione.

 

Pur riconoscendo i vantaggi scaturiti dall’Internet
of things (Iot) applicata a veicoli e strutture stradali, i Garanti della
privacy europei hanno sollevato perplessità sulla nuova tecnologia che rischia
di compromettere la sicurezza dei dati personali durante gli spostamenti in
macchina.

I veicoli che utilizzano il C-ITS, infatti,
trasmettono continuamente informazioni sulle abitudini di guida del conducente
e sulla posizione esatta del mezzo; un’enorme mole di dati che passa
incessantemente da individuo a individuo attraverso i sistemi progettati delle
aziende di Iot.

 

Per scongiurare il pericolo di uno scenario
orwelliano, i Garanti chiedono maggiore trasparenza affinché gli automobilisti
possano mettersi al volante senza temere di essere continuamente spiati; in particolare
devono essere garantiti:

 

·     
la piena
trasparenza sugli usi e finalità del trattamento dei dati adoperato dalla
piattaforma e da tutti gli altri soggetti coinvolti

 

·     
la possibilità
di spegnere il C-ITS o impostare opzioni personalizzate

 

·     
un maggiore
livello di controllo sullo scambio di dati personali con particolare
riferimento allo standard Peer to Peer utilizzato dal C-ITS

 

·     
precise
indicazioni sui periodi di conservazione dei dati elaborati e vietare la
creazione di un database centralizzato

 

·     
l’adozione di
una normativa valida a livello comunitario.

DIAMANTI DA INVESTIMENTO: IL GRANDE INGANNO A DANNO DEL RISPARMIATORE

5 Novembre 2017

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
ha multato per oltre 15 milioni di euro le banche e i broker finanziari che,
attraverso informazioni ingannevoli e omissive, hanno proposto investimenti in
diamanti danneggiando ignari risparmiatori.

 

Secondo l’Autorità, infatti, le informazioni
pubblicate sui siti e sul materiale promozionale non specificavano alcune
indicazioni essenziali per permettere al risparmiatore di valutare
l’investimento e, addirittura, trasmettevano dati non veritieri:

 

·     
il Prezzo di
vendita dei diamanti, presentato come quotazione di mercato, sembrava derivasse
da un’analisi oggettiva di testate economiche; in realtà tali cifre erano state fissate arbitrariamente dai broker
e non rispecchiavano i costi reali delle pietre preziose (i benchmark di
riferimento affidabili sono Rapaport
e IDEX)

 

·     
l’andamento
del mercato dei diamanti, all’interno del materiale informativo, era presentato
in stabile e costante crescita ma, anche in questo caso, i dati non provenivano
da una fonte obiettiva

 

·     
veniva fatta
passare l’idea che i diamanti fossero investimenti particolarmente adatti per
presunti requisiti di liquidità e rivendibilità che garantivano la vendita alle
quotazioni indicate in tempi esatti.

Tali fattori, al contrario, sono dipendenti dal
fatto che il professionista riesca – o non riesca – a rivendere i preziosi a
nuovi investitori (quindi non vi è la
certezza di rivendere il bene al momento giusto per massimizzare il profitto
).

 

·     
la veridicità
della qualifica di leader di mercato dei professionisti

 

Il fatto

Ai risparmiatori venivano proposti, da parte del
personale bancario, investimenti in diamanti gestiti dai broker delle imprese Intermarket
Diamond Business (in partnership con Unicredit e Banco BPM) e Diamond Private
Investment (in partnership con Intesa San Paolo e Banca  Monte dei Paschi di Siena). 

Secondo L’Autorità, i clienti, rassicurati dalla
presenza del personale bancario durante gli incontri con i professionisti delle
imprese, consideravano attendibili le informazioni ricevute; il materiale che
le banche distribuivano ai risparmiatori, invece, era prodotto dalle compagnie
stesse e non era stato soggetto a controlli da parte degli istituti di credito.

 

L’Autorità ha accertato violazioni, all’interno dei
contratti delle società, anche nei confronti delle informazioni inerenti al
diritto di recesso.

 

Le sanzioni

 

·     
Multa di 9,35
milioni suddivisi tra Intermarket Diamond Business (2 milioni), Unicredit (4
milioni) e Banco BPM (3,35 milioni)

 

·     
Multa di 6
milioni suddivisi tra Diamond Private Investment (1 milione), Banca Intesa (3
milioni) e MPS (2 milioni)

 

Consiglio
di Adiconsum
: Verifica sempre le informazioni prima di fare un
investimento, basandoti sempre su fonti neutrali e attendibili


NOVEMBRE: TUTTE LE DATE DA RICORDARE

2 Novembre 2017

Ecco le date da tenere d’occhio
questo mese. In particolare segnaliamo quella per accedere all’arbitrato delle
4 banche e l’ultimo giorno utile per chiedere il rimborso parziale delle
polizze dormienti.

 

1° novembre

·     
Ryanair addio
secondo bagaglio e nuovi limiti e costi bagagli

·     
Accensione
riscaldamenti zona climatica D. Potranno essere accesi fino al 15 aprile per 12
ore al giorno

 

11 novembre

·     
Ultimo giorno
utile per presentare la domanda di accesso alla procedura arbitrale per gli
obbligazionisti delle 4 banche: Banca Marche, Banca popolare dell’Etruria e del
Lazio,  Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa
di Risparmio di Chieti

 

15 novembre

·     
Accensione
riscaldamenti zona climatica C. Si potranno accendere fino al 31 marzo prossimo
per 10 ore al giorno

 

20 novembre

·     
Ultimo giorno
per presentare domande per rimborsi parziali di polizze dormienti alla Consap

 

21 novembre

·     
Entrata in
vigore bonifici istantanei.

TARSU: TASSA RIDOTTA AL 40% IN PRESENZA DI UN DISSERVIZIO

1 Novembre 2017

Se il servizio di raccolta dei rifiuti non avviene o si dimostra inefficiente, il cittadino ha diritto ad una riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani fino al pagamento di un’imposta non superiore al 40% dell’importo della somma da corrispondere (cifra determinata in base alla distanza dal più vicino punto di raccolta effettivamente servito).
Tale disservizio, tuttavia, deve essere certificato dal giudice di merito. Così afferma l’Ordinanza n. 22531 del 27 settembre 2017 della Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di un albergo di Napoli che, a seguito di lunghe e protratte disfunzioni nel servizio di raccolta dei rifiuti, ha ottenuto il riconoscimento del diritto alla riduzione della TARSU.
Rigettata, invece, la seconda richiesta dell’esercizio alberghiero riguardante l’applicazione di tariffe TARSU simili tra strutture alberghiere e abitazioni private.
Netta la posizione della Cassazione: il costo dello smaltimento dei rifiuti di un albergo, infatti, non può essere equiparato a quello di una casa civile; in virtù dei consumi maggiori dello stabile ad uso turistico, l’importo della tassazione deve essere più elevato.

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