Multe pagate online? Attenzione alla data di accredito!

25 Settembre 2018

Hai ricevuto una multa? Fai attenzione allo strumento che usi per pagarla! Se decidi di saldare la contravvenzione tramite bonifico, carta di credito o home banking è consigliabile pagare qualche giorno prima della scadenza prevista.

Il motivo è molto semplice: il pagamento elettronico delle multe è considerato saldato solo nel momento in cui i soldi sono effettivamente accreditati.

Se pensi che qualche giorno di differenza tra versamento e accredito non è un problema, ti sbagli. In realtà un possibile ritardo potrebbe impedirti di usufruire della riduzione pari al 30% prevista per i pagamenti effettuati entro 5 giorni o, ancora peggio, nel caso fossero trascorsi 60 giorni dalla notifica, potresti dover pagare l’importo in misura piena più sanzioni e interessi.

 

2 giorni di tolleranza

L’11 giugno 2018, il giudice di pace di Trapani ha sentenziato che, in caso di pagamenti tramite home banking o altri strumenti di pagamento online, il denaro deve essere accreditato entro 2 giorni dalla data di scadenza della multa, come previsto dal D.L. n 18/2016.

Insomma, pur pagando l’ultimo giorno tramite home banking, non dovrebbero esserci problemi data la tolleranza di due giorni, ma l’imprevisto, si sa, si nasconde sempre dietro l’angolo e per questo è consigliabile eseguire il bonifico evitando di aspettare l’ultimo secondo.

Se ti è stata recapitata una multa ingiusta (es. contravvenzioni segnalate in luoghi che non frequenti, oppure in orari che non coincidono con i tuoi) recati alla sede della Polizia municipale per assicurarti che non ci sia stato un errore e rivolgiti alle sedi territoriali Adiconsum se vuoi supporto per presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.

Fotovoltaico: detrazione del 50% se installi un sistema di accumulo

24 Settembre 2018

Hai mai pensato di installare un impianto fotovoltaico completo di accumulatore sul tetto di casa?

Ecco qualche informazione che potrebbe spingerti a farlo!

 

Il sistema di accumulo

È un impianto che ti permette di conservare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici per poi utilizzarla al bisogno.

Oltre ad essere una soluzione che rispetta l’ambiente e che ti può far risparmiare qualche soldo sulla bolletta, gli impianti di accumulo sono diventati doppiamente vantaggiosi: metà della spesa di installazione viene infatti scaricata dalle tasse.

La detrazione

L’Agenzia delle Entrate, in risposta ad un interpello in tema di detrazione d’imposta prevista per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, ha confermato la possibilità di poter usufruire, anche in questo caso, di una detrazione Irpef pari al 50%.

I requisiti

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’impianto di accumulo può essere scaricato dalle tasse “Solo nel caso in cui l’istallazione del sistema di accumulo sia contestuale o successiva a quella dell’impianto fotovoltaico”.

In pratica è sufficiente che l’accumulatore sia collegato all’impianto fotovoltaico.

 Tetti di spesa

Il limite di spesa per usufruire della detrazione è pari a 96.000 euro, rimane unico e riguarda sia l’impianto fotovoltaico che il sistema di accumulo.

Online il video n. 3 di EducAzioni

24 Settembre 2018

Ti sei mai chiesto se lasciare i soldi sul conto ti consente di tutelare i tuoi risparmi? A questa domanda risponde il secondo dei 6 video educational che fanno parte del percorso didattico-online “EducAzioni”, realizzato da Adiconsum in collaborazione con UniCredit, nell’ambito di “Noi&Unicredit”, programma di rilevanza nazionale avviato nel 2005 con 13 Associazioni Consumatori.

Il video, disponibile sul canale YouTube di Adiconsum (Adiconsum channel), spiega come tassi a breve temine negativi e inflazione possano comportare una diminuzione del valore dei risparmi in termini di potere d’acquisto

Due le cose da fare per tutelare i propri risparmi e investire in modo consapevole: informarsi ed affidarsi ad un consulente esperto in grado di prospettare diverse soluzioni di investimento rispondenti alle esigenze del cliente, alle sue conoscenze finanziarie, alla sua esperienza di investimento, al suo profilo di rischio e orizzonte temporale.

 

Guarda il Video N° 3 e buona visione!

 

Ti ricordiamo che per partecipare ai moduli didattici di EducAzioni, è sufficiente scaricare gratuitamente l’App “EducAzioni” da Apple store o da Google play.

Scarica l’app EducAzioni

Inoltre, sull’account Pinterest di Adiconsum è disponibile la bacheca “Il Finanzabolario di EducAzioni”, realizzata con il contributo dei volontari che stanno prestando il Servizio Civile Nazionale, presso l’Associazione, dove trovi già pubblicate le lettere da “A” ad “E”.

 

Decreto Milleproroghe convertito in legge: cosa cambia per i consumatori

24 Settembre 2018

Con 151 favorevoli e 93 contrari il Senato ha approvato definitivamente il decreto Milleproroghe dopo il via libera della Camera.

L’approvazione del decreto porta con sé alcuni cambiamenti in diversi settori, ecco i punti che riguardano i consumatori:

Rimborsi per i risparmiatori (Banche)

Inizieranno ad arrivare i primi rimborsi per tutti i risparmiatori che, a causa delle crisi di alcuni istituti di credito, hanno perso il proprio denaro.

I primi a poter beneficiare della procedura di ristoro agevolata saranno i risparmiatori che hanno (o riceveranno entro il 30 novembre 2018) una pronuncia favorevole dell’Arbitro per le controversie finanziarie.

A distanza di 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Consob chiarirà le modalità di richiesta per ottenere il denaro.

La prima parte di rimborso, pari al 30% delle cifre perse con un limite massimo fissato a 100mila euro, sarà subito disponibile per gli aventi diritto.

 

Posticipata la fine del mercato tutelato

Fino al 1° luglio 2020 sarà possibile continuare ad usufruire e scegliere le offerte luce e gas del mercato tutelato.

 

Mutui

Famiglie e piccole imprese potranno allungare il piano di ammortamento di mutui e finanziamenti.

Entro 90 giorni, dal 1° ottobre 2018,  Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), Associazione bancaria italiana (ABI) e le Associazioni dei Consumatori e delle Imprese predisporranno tutte le misure necessarie per sospendere il pagamento della quota capitale per il periodo di riferimento 2018/2020.

 

Scuole sicure

Entro il 31 dicembre 2018 le scuole dovranno dimostrare di essere in regola con la normativa antincendio.

Sempre entro gli stessi termini, tutti gli immobili ad uso scolastico situati in zone a rischio sismico dovranno essere sottoposti ad un test di vulnerabilità.

 

Sigarette elettroniche

Fino al 18 dicembre 2018 saranno sospese le imposte di consumo su sigarette elettroniche e altri prodotti a base di nicotina o simili.

In pratica, la tassazione che dovrebbe far lievitare il prezzo di questi beni sarà nuovamente posticipata al 18 dicembre 2018.

 

Riconferma del sostegno al reddito

Sono state riconfermate tutte le misure attuate per il sostegno al reddito ai lavoratori previste per le aree in stato di crisi.

 

Vaccini

Fino al 10 marzo 2019 sarà ancora valida l’autocertificazione per permettere agli studenti di materne e asili nido di frequentare la scuola. Sempre entro il 10 marzo 2019 sarà necessario presentare la documentazione riguardante le vaccinazioni obbligatorie.

 

Il testo del Decreto Milleproroghe convertito nella legge 108/2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 settembre.

Voli cancellati: la compagnia aerea deve rimborsare anche le commissioni

20 Settembre 2018

In caso di voli cancellati, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha confermato la possibilità per i consumatori di ottenere il rimborso comprensivo delle commissioni.

La pronuncia si basa sul caso che ha contrapposto il vettore Vueling Airlines e un cittadino tedesco che aveva acquistato tramite il sito internet opodo.de (agenzia viaggi digitale) alcuni biglietti per la tratta Amburgo (GER)- Faro (POR).

A seguito della cancellazione del volo, il consumatore e la sua famiglia hanno richiesto all’intermediario il rimborso del prezzo pagato (1101,88 euro).

Opodo ha quindi trasmesso la richiesta a Vueling Airlines che ha acconsentito alla richiesta; la famiglia ha quindi ricevuto indietro il costo del biglietto (1031,88 euro) ma non la cifra di 77 euro versata a Opodo a titolo di commissione.

Il tribunale circoscrizionale di Amburgo, investito della controversia, si è rivolto alla Corte di Giustizia per interpretare, alla luce delle norme vigenti sui diritti dei passeggeri, se la commissione percepita dall’intermediario deve essere inclusa nel rimborso previsto per la cancellazione.

La CGUE ha espresso un parere positivo; il rimborso della commissione non è previsto solo nel caso in cui la cifra sia stata fissata all’insaputa del vettore aereo, circostanza che dovrà essere verificata dal giudice di rinvio.

Spetta ora al tribunale di Amburgo produrre una sentenza basandosi anche sul parere espresso dalla CGUE.

In caso di ritardo o cancellazione di un volo operato da una compagnia aerea nazionale, contatta la sede territoriale Adiconsum più vicina a te: in caso di compagnie aeree aventi sede in un altro Paese membro dell’Unione europea, contatta il Centro Europeo Consumatori Italia, punto di contatto nazionale della Rete ECC-Net, incaricato dalla Commissione europea a dirimere GRATUITAMENTE le controversie transfrontaliere insorte tra consumatori e aziende, chiamando lo 06 44238090.

 

Spese sanitarie: quali si possono detrarre?

20 Settembre 2018

Una grande fetta delle detrazioni fiscali utilizzate dagli italiani riguarda le spese sanitarie: secondo i dati riportati dall’Agenzia delle Entrate, nel periodo di imposta 2017 sono stati presentati 720 milioni di dati riguardanti questo settore.

Per rendere più semplice la dichiarazione delle spese sanitarie, l’Agenzia delle Entrate ha prodotto una guida con tutte le informazioni necessarie per non sbagliare.

Ecco alcuni punti importanti:

Le detrazioni

Nella maggior parte dei casi, per le spese sanitarie si applica la detrazione Irpef del 19% per la parte eccedente la franchigia (129,11 euro).

In pratica devi sottrarre al totale delle spese sanitarie 129,11 euro e poi calcolare il 19% di quella cifra, in questo modo saprai quanto potrai detrarre dalle tasse.

La detrazione Irpef del 19% è valida per:

  • Prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica)
  • Acquisto di medicinali (anche omeopatici), sia da banco che con ricetta
  • Acquisto di alimenti a fini medici speciali (sono esclusi quelli destinati ai lattanti)
  • Prestazioni specialistiche
  • Analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie
  • Prestazioni chirurgiche
  • Ricoveri per degenze/interventi chirurgici
  • Trapianto d’organi
  • Cure termali (escluse spese di viaggio e soggiorno)
  • Acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (incluse le protesi)
  • Assistenza infermieristica e riabilitazione
  • Prestazioni rese da personale in possesso della qualifica di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza della persona (es. chi svolge assistenza agli anziani e dispone di una qualifica riconosciuta)
  • Prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
  • Prestazioni rese con la qualifica di educatore professionale
  • Prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale

 

La documentazione

Per scaricare dai redditi le spese sanitarie è importante conservare le fatture, ricevute o quietanze ricevute complete del codice fiscale o numero di partita iva del professionista.

I documenti non dovranno essere allegati alla dichiarazione dei redditi, ma è sufficiente conservare le copie originali nel caso vengano richiesti dall’Agenzia delle Entrate.

Ricorda che le persone con disabilità possono accedere a specifiche agevolazioni.

Per ulteriori informazioni, consulta la guida dell’Agenzia delle Entrate.

 

Vuoi comparare le offerte di luce e gas? Ecco come usare il Portale Offerte

19 Settembre 2018

L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha annunciato il lancio della seconda fase del Portale Offerte. Il Portale, operativo dal 1° luglio scorso, è un comparatore pubblico ed indipendente, istituito con la legge sulla concorrenza 2017, che ti consente di confrontare le offerte di luce e gas presenti sul mercato e di trovare quella più adatta alle tue esigenze.

Nella prima fase, quella da luglio ad oggi, sul Portale Offerte erano disponibili solo le offerte PLACET (Prezzi Liberi a Condizioni Equiparate di Tutela). La seconda fase prevede l’inserimento delle offerte di energia elettrica di alcuni operatori del libero mercato presenti nel “Trova Offerte”, il comparatore presente sul sito dell’Autorità per l’energia, che verrà chiuso.

Il Portale sarà a regime il prossimo mese di dicembre, quando verranno inserite tutte le offerte di luce e gas di tutti gli operatori presenti sul mercato.

 

Come si usa il Portale Offerte

Il procedimento è semplicissimo:

  1. Collegati al sito del Portale Offerte
  2. Seleziona l’offerta che stai cercando tra gas e luce e inserisci il tuo cap (codice di avviamento postale)
  3. Rispondi alle domande per tracciare il tuo profilo di consumo (in questo modo saranno visualizzate le offerte più adatte alle tue caratteristiche)
  4. Il portale filtrerà le proposte disponibili sul mercato indicandoti quelle meno costose
  5. Seleziona l’offerta e leggi le caratteristiche nel dettaglio.

 

Un consiglio

Prima di recarti dal fornitore di luce/gas, è consigliabile rivolgerti alle sedi territoriali Adiconsum più vicino per controllare il contratto e fare chiarezza su eventuali costi nascosti o potenziali problematiche, nonché per individuare quello più adatto alle tue esigenze.

Scuola: quali spese si possono detrarre?

18 Settembre 2018

Le spese legate alla scuola non si limitano a libri e cartelle: parte dei costi legati all’istruzione riguardano anche mense, gite scolastiche, corsi, pre e post scuola. Sapevi che esistono detrazioni specifiche che ti permettono di attutire i costi?

Se non ne hai mai sentito parlare non preoccuparti: ben un italiano su due ignora questi vantaggi fiscali; questo potrebbe essere l’anno buono per metterli in pratica e pagare meno tasse.

 

La detrazione

La detrazione Irpef del 19% è valida per tutte le spese legate alla frequenza scolastica e sarà disponibile entro il tetto di spesa fissato per quest’anno: pari a 786 euro per ogni alunno.

Questo significa che saranno scalati dalle tasse circa 150 euro a fronte di una spesa di 786 euro o superiore.

Chi può accedere   

L’agevolazione è valida per le spese degli studenti frequentanti istituti di ogni ordine e grado:

  • Scuole materne
  • Elementari
  • Medie
  • Superiori

La detrazione è valida per le scuole pubbliche, ma anche per le private paritarie.

Cosa puoi detrarre

  • Mensa/servizi di assistenza alla mensa
  • Servizi pre e post scuola
  • Gite scolastiche
  • Assicurazioni scolastiche
  • Corsi deliberati dall’istituto scolastico (anche se svolti all’infuori dell’orario scolastico). Ad es. teatro, lingue straniere, musica, ecc..

ATTENZIONE: Non è possibile detrarre le spese per libri, zaini e materiale di cancelleria.

Se vuoi risparmiare, leggi i nostri consigli.

 

I documenti da presentare

Per la mensa: è sufficiente il bollettino postale o il bonifico bancario intestato alla scuola con la causale “servizio mensa”.

In caso di pagamento in contanti o bancomat, fatti consegnare un certificato che specifichi l’importo versato (questo vale anche per l’acquisto dei buoni-mensa).

Le altre spese: se l’intestatario di bonifici e bollettini è l’istituto scolastico, per provare la spesa è sufficiente la ricevuta del versamento.

Se i pagamenti sono intestati a un ente terzo, conserva la ricevuta unitamente alla copia della delibera scolastica che ha permesso quella specifica attività integrativa.

Studenti con disturbi dell’apprendimento

Da quest’anno i genitori di alunni con disturbi dell’apprendimento (DSA) potranno usufruire di una detrazione del 19% su tutti i sussidi e strumenti compensativi necessari per aiutare l’alunno.

Questa specifica detrazione non prevede alcun tetto di spesa ed è valida fino al completamento della scuola superiore.

Per accedervi è necessario presentare una certificazione medica che attesti la necessità degli strumenti acquistati in relazione al disturbo diagnosticato.

Make up: 6 consigli per truccarsi in sicurezza

18 Settembre 2018

Cerchi il make-up perfetto e vuoi dei consigli per acquistare dei cosmetici sicuri?

Ecco 6 dritte per trovare il trucco più adatto alle tue esigenze e utilizzarlo in modo sicuro.

 

  1. Controlla il periodo di post apertura (PAO, Period After Opening).
  2. Si tratta dell’immagine di un contenitore aperto stampata sul cosmetico; all’interno dell’icona troverai un numero che indica il periodo di conservazione del prodotto dopo l’apertura.
  3. Leggi l’etichetta e segui le istruzioni.
  4. Seguire i giusti dosaggi e le modalità di applicazione consigliate è un buon modo per evitare complicazioni.
  5. Prima di applicare per la prima volta creme e altri prodotti per il corpo/viso è consigliabile “testarli” utilizzandone una piccolissima quantità in un solo punto.
  6. Non utilizzare il cosmetico se cambia consistenza, odore o colore.
  7. Non comprare mai cosmetici attraverso canali non autorizzati alla vendita.
  8. Bancarelle ambulanti e siti non sicuri possono vendere prodotti contraffatti o mal conservati!
  9. Oltre a non essere regolamentari, i trucchi contraffatti potrebbero avere sgradevoli conseguenze come, ad esempio, fastidiose irritazioni.
  10. Evita di contaminare i cosmetici: non diluirli con acqua o altre sostanze e ricorda sempre di lavare bene le mani sia prima che dopo aver applicato il trucco.
  11. Non condividere i tuoi cosmetici con altre persone.

 

Se hai riscontrato degli effetti indesiderati dovuti a un cosmetico, puoi fare una segnalazione al Ministero della Salute e ad Adiconsum per evitare che altre persone siano coinvolte. (L’indicazione della gravità dell’effetto deve essere confermata da un medico o da uno specialista).

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  • Problemi con telefono fisso-mobile-WindTre-internet-Dazn-Sky-Mediaset premium? Segnalaceli!

Problemi con telefono fisso-mobile-WindTre-internet-Dazn-Sky-Mediaset premium? Segnalaceli!

18 Settembre 2018

Da anni, il settore delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie rappresenta la spina nel fianco dei consumatori.

Alle criticità già note tipiche della telefonia fissa e mobile, e ancora non risolte, quali:

  • le frequenti modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali
  • le difficoltà di ricezione
  • le cadute di linea
  • la velocità di navigazione in internet “ballerina”, non rispondente a quanto promesso dall’operatore
  • la fibra venduta senza fare chiarezza sulla sua tipologia

si sono aggiunte quelle relative agli abbonamenti paytv per la visione del calcio, dove si riscontrano anche qui problemi riguardanti le condizioni contrattuali e problemi di ricezione, vedi quanto sta accadendo con la trasmissione in streaming di alcune partite di calcio sulla piattaforma Dazn.

Per risolvere le tante criticità, abbiamo bisogno della tua segnalazione per poterle portare all’attenzione dei principali interlocutori: in primis all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e ai tavoli aperti con gli operatori telefonici, ma anche nelle sedi legislative, Commissioni parlamentari di Camera e Senato, per assicurare a tutti gli utenti una tutela collettiva e far migliorare il servizio offerto.

Condividi i disservizi con Adiconsum!

Segnalali alla mail dedicata:

telecomunicazioni@adiconsum.it

 

IMPORTANTE: Ti ricordiamo che si tratta di una mail da utilizzare unicamente per fare segnalazioni, per metterci al corrente delle problematiche descritte, ma anche di altre di cui non siamo a conoscenza Se, invece, hai bisogno di risolvere il tuo caso singolo, basta che ti iscrivi ad Adiconsum, anche online a 5 euro, per ricevere una prima assistenza e poi rivolgerti eventualmente alla nostra sede territoriale più vicina a te.

Acquisti online: sanzione da 220 mila euro a Tecnomaster.biz

18 Settembre 2018

Fare acquisti online è ormai una pratica diffusa in Italia, ma cosa succede se scegliamo il venditore sbagliato? Può succedere, come purtroppo è capitato a tanti consumatori che avevano acquistato sul sito Tecnomaster.biz, un sito di vendite online specializzato in apparecchiature elettroniche, che, dopo aver pagato regolarmente, hanno scoperto che, in realtà, i beni acquistati non esistevano e che, quindi, non sarebbero mai stati loro recapitati. Inevase anche le richieste di reclamo e di annullamento degli ordini presentate dai consumatori.  L’azienda continuava nella sua pratica sleale, trattenendo il denaro e non consegnando i beni.

Per porre un freno a questa condotta disonesta, è stato necessario l’intervento dell’Antitrust che ha bloccato le vendite e sanzionato Tecnomaster.biz con una multa da 220 mila euro.

Se anche tu sei stato vittima del comportamento scorretto della Tecnomaster.biz rivolgiti alla sede territoriale Adiconsum più vicina per ricevere assistenza nel reclamo all’azienda e nella pratica di indennizzo per recuperare quanto versato.

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  • Wind Tre, Telecom e Vodafone sanzionate dall’Antitrust per condotte aggressive

Wind Tre, Telecom e Vodafone sanzionate dall’Antitrust per condotte aggressive

18 Settembre 2018

3,2 milioni di euro, questa è la cifra che i tre operatori telefonici dovranno pagare per l’uso improprio della banca dati S.I.Mo.Tel.

Quello che sarebbe dovuto essere uno strumento per tutelare il mercato dai clienti morosi intenzionali è diventato uno strumento per vessare i consumatori.

 

Il fatto

Secondo quanto riportato dall’Antitrust, le tre aziende hanno inviato lettere per il sollecito di pagamento a presunti clienti morosi.

I messaggi contenevano “la minaccia di iscriverne il nominativo in una banca dati, denominata S.I.Mo.Tel , non ancora operativa e dalla finalità indeterminata, al fine di indurli a pagare gli addebiti richiesti”.

L’indagine

Dopo i necessari accertamenti, l’Autorità ha verificato l’abuso da parte delle compagnie telefoniche che, invece di iscrivere in S.I.Mo.Tel unicamente i dati dei clienti morosi intenzionali, hanno sfruttato il sistema per inserire anche clienti comuni che le aziende presumevano morosi.

Sempre secondo quanto riportato dall’AGCM la tattica intimidatoria avrebbe spinto i clienti a ritenere che fosse necessario saldare il prima possibile le somme richieste dall’azienda a prescindere dalla fondatezza del pagamento.

Ad esempio, se un cliente avesse pagato la bolletta con qualche giorno di ritardo, avrebbe potuto ricevere una di queste lettere nonostante il pagamento fosse stato compiuto.

 

Ricordiamo ancora una volta che le aziende non possono iscrivere a questa banca dati i propri clienti salvo che non rientrino nelle caratteristiche necessarie per essere considerati morosi intenzionali.

Su YouTube è online il video n° 2 di EducAzioni

17 Settembre 2018

Ti sei mai chiesto se lasciare i soldi sul conto ti consente di tutelare i tuoi risparmi? A questa domanda risponde il secondo dei 6 video educational che fanno parte del percorso didattico-online “EducAzioni”, realizzato da Adiconsum in collaborazione con UniCredit, nell’ambito di “Noi&Unicredit”, programma di rilevanza nazionale avviato nel 2005 con 13 Associazioni Consumatori.

Il video, disponibile sul canale YouTube di Adiconsum (Adiconsum channel), spiega come tassi a breve temine negativi e inflazione possano comportare una diminuzione del valore dei risparmi in termini di potere d’acquisto

Due le cose da fare per tutelare i propri risparmi e investire in modo consapevole: informarsi ed affidarsi ad un consulente esperto in grado di prospettare diverse soluzioni di investimento rispondenti alle esigenze del cliente, alle sue conoscenze finanziarie, alla sua esperienza di investimento, al suo profilo di rischio e orizzonte temporale.

 

Guarda il Video N° 2 e buona visione!

 

Ti ricordiamo che per partecipare ai moduli didattici di EducAzioni, è sufficiente scaricare gratuitamente l’App “EducAzioni” da Apple store o da Google play.

Scarica l’app EducAzioni

Inoltre, sull’account Pinterest di Adiconsum è disponibile la bacheca “Il Finanzabolario di EducAzioni”, realizzata con il contributo dei volontari che stanno prestando il Servizio Civile Nazionale, presso l’Associazione, dove trovi già pubblicate le lettere da “A” ad “E”.

 

Settembre: tutte le date da ricordare!

13 Settembre 2018

Una carrellata delle ultime novità che interessano da vicino i consumatori nel mese di settembre 2018: dalle lampadine agli interpelli, dalla rottamazione bis alla mobilità sostenibile.

1° settembre

  • Stop alle lampadine alogene con indice di efficienza energetica inferiore a B, non direzionali, con attacco a vite E27 o E14 e a quelle con attacco speciale G4 e GY6.35 (leggi la nostra notizia)
  • L’Agenzia delle Entrate pubblica online le risposte agli interpelli presentati dai cittadini

16-22 settembre

  • Settimana europea della mobilità sostenibile: tema dell’edizione 2018 è la “multimodalità” e lo slogan scelto è “Cambia e vai”

19 settembre

  • Ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati o effettuati in misura insufficiente entro il 20 agosto 2018, con maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta ad 1/10 del minimo (ravvedimento breve)

25 settembre

  • I Punti Enel e i negozi partner offriranno attività di front-office solo ai clienti del mercato libero; gli utenti Enel che sono nel mercato di maggior tutela saranno gestiti solo tramite call center e via web

27-28 e 29 settembre

  • 2^ Conferenza nazionale della Mobilità elettrica “e_mob2018”, di cui Adiconsum è membro del Comitato Scientifico. L’evento si svolge presso il palazzo della Regione Lombardia a Milano
  • Nella giornata del 29 settembre interamente dedicata ai consumatori si terrà il Raduno delle macchine elettriche e il convegno organizzato da Adiconsum “Bisogni dei consumatori: incentivi diretti e dindiretti”

Per saperne di più:

 

30 settembre

  • Entro tale data, l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà una comunicazione per quelle cartelle o avvisi cui era stato concessa una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, ma non rispettata entro il 31 dicembre 2016, nonché per quelle cartelle cui invece era stata respinta la richiesta della prima definizione agevolata (rottamazione), saldate entro il 31 luglio 2018, con le specifiche delle 3 rate in pagamento a ottobre, novembre e dicembre 2018, per la nuova rottamazione.
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  • Scopri come sapere se sei beneficiario di una polizza dormiente ed ottenere così il premio che ti spetta!

Scopri come sapere se sei beneficiario di una polizza dormiente ed ottenere così il premio che ti spetta!

11 Settembre 2018

Partiamo innanzitutto dallo spiegare che cos’è una polizza “dormiente”. Si tratta di una polizza vita il cui capitale maturato non è stato liquidato per vari motivi: decesso del contraente/assicurato; non conoscenza di essere beneficiari di una polizza; scadenza della polizza, ecc..

Queste polizze non reclamate “dormono” nelle casse degli intermediari, (banche, compagnie di assicurazione, ecc.) e, se non vengono reclamate, dopo 10 anni, vengono trasferite dall’intermediario al Fondo Rapporti Dormienti, presso la Consap, la concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici, che lo gestisce. Se trascorsi altri 10 anni, non vengono reclamate

Ma come sapere se si è beneficiari di una polizza vita?

Due sono le vie da seguire:

  1. rivolgersi al Servizio ricerca coperture assicurative vita dell’ANIA, l’Associazione nazionale delle imprese di assicurazione. Oltre a fornire il nome della persona che si ritiene possa essere intestataria della polizza, è bene formulare tante richieste per quanti sono gli ipotetici beneficiari. Ad esempio, nel caso del decesso di un familiare padre di due figli, oltre alla moglie è bene presentare una richiesta di ricerca anche a nome di ciascun figlio
  2. rivolgersi all’intermediario assicurativo (banca o impresa di assicurazione) di cui si serviva il familiare chiedendo informazioni sull’esistenza di una polizza a suo nome e i nomi degli eventuali beneficiari. Scarica e stampa il Modulo di richiesta

L’IVASS, l’Istituto di vigilanza delle Assicurazioni, che aveva lanciato un monitoraggio da dicembre 2017 ha fornito i seguenti aggiornamenti sulla situazione in vigore a maggio 2018:

187.493 le polizze “risvegliate”, cioè pagate o in corso di pagamento, per un valore di 3,5 miliardi di euro ancora 900.000 polizze da controllare.

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  • Celiachia: ecco i nuovi tetti di spesa, ma c’è ancora tempo perché entrino in vigore

Celiachia: ecco i nuovi tetti di spesa, ma c’è ancora tempo perché entrino in vigore

11 Settembre 2018

Se avete un parente o un amico che soffrono di celiachia, saprete bene che i prodotti c.d. “gluten free”, ossia senza glutine, non sono esattamente a buon mercato, nonostante il prezzo sia andato riducendosi nel corso degli anni.

Per questo motivo il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) eroga dei buoni che permettono di ridurre l’impatto che questi prodotti hanno sul portafoglio di chi è allergico al glutine. Il 28 agosto 2018, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che modifica i tetti di spesa massimi per l’acquisto di cibo senza glutine.

Ecco cosa cambia!

Nuove classi di età e tetti di spesa mensili

Prima dell’entrata in vigore del decreto, il tetto di spesa di un bambino di 10 anni veniva equiparato a quello di un adulto.

Ora, invece, esistono classi di età ben delineate alle quali corrisponde un limite di spesa mensile.

In particolare si registra un tetto di spesa più alto per i più giovani e tetti più bassi per gli adulti, come evidenziato nella tabella sottoriportata.

 

Età Tetto mensile maschi (espresso in euro) Tetto mensile femmine (espresso in euro)
6 mesi – 5 anni 56 56
6-9 anni 70 70
10-13 anni 100 90
14-17 anni 124 99
18-59 anni 110 90
Over 60 89 75

 

Quando entreranno in vigore?

I tempi potrebbero essere ancora lunghi: il decreto prevede, entro sei mesi, l’aggiornamento del Registro nazionale dei prodotti che potranno essere acquistati con i buoni; sarà poi necessario aspettare altri 3 mesi per far adeguare le regioni.

 

 

Garante privacy: multa da 600 mila euro a Fastweb

11 Settembre 2018

Fastweb dovrà pagare 600 mila euro di sanzione per la pratica di telemarketing aggressivo portata avanti senza l’esplicito consenso dei destinatari e per aver adottato una scorretta modalità di profilazione dei propri utenti.

La decisione del Garante della Privacy afferma l’importanza della lotta nei confronti di chi, ignorando i diritti dei consumatori, applica queste pratiche commerciali scorrette.

Il fatto

Grazie ad ispezioni in loco e altre prove raccolte durante l’indagine, il Garante ha potuto verificare che i call center del professionista non solo tempestavano di chiamate i clienti che non avevano dato esplicito consenso a ricevere telefonate a scopo promozionale, ma anche tutti coloro che si erano opposti al trattamento.

La seconda violazione riguarda la profilazione dei clienti avvenuta anch’essa senza il necessario consenso.

Fastweb si è avvalsa della facoltà di estinguere il procedimento sanzionatorio pagando autonomamente un importo ridotto, come previsto dal Codice della Privacy.

La sanzione

Il Garante ha inizialmente quantificato la sanzione in 150.000 euro, ma la multa inflitta sarebbe stata poco efficace e ha quindi deciso di quadruplicare l’importo dovuto elevandolo a 600.000 euro.

 

IMPORTANTE: Ti invitiamo, inoltre, a segnalarci i comportamenti scorretti attuati dalle compagnie telefoniche o da chiunque non rispetti i tuoi diritti di consumatore alle nostre sedi territoriali o sulla nostra pagina facebook

Su YouTube è online il video n° 1 di EducAzioni

10 Settembre 2018

Entra nel vivo il progetto didattico-online EducAzioni realizzato da Adiconsum in collaborazione con UniCredit, nell’ambito del programma di rilevanza nazionale, avviato nel 2005 con 13 Associazioni Consumatori, “Noi&Unicredit”.

È, infatti, disponibile sul canale YouTube di Adiconsum (Adiconsum channel) il primo dei 6 video educational che sono il cuore dei vari moduli attraverso cui si snoda il percorso didattico di educazione finanziaria rivolto ai consumatori.

Il video n° 1 introduce la definizione di risparmio e di investimento e sviluppa il concetto di “investimento consapevole”, attraverso un percorso suddiviso in 4 step:

  1. valutare le proprie esigenze, le aspettative e i rischi che si intendono correre
  2. definire dove e come impiegare i propri risparmi
  3. investire dopo aver compreso appieno gli strumenti finanziari scelti
  4. monitorare, l’andamento dell’investimento nel tempo e la coerenza con i propri obiettivi.

Guarda il Video N°1 e buona visione!

 

Ti ricordiamo che per partecipare ai moduli didattici di EducAzioni, è sufficiente scaricare gratuitamente l’App “EducAzioni” da Apple store o da Google play.

Scarica l’app EducAzioni

Inoltre, sull’account Pinterest di Adiconsum è disponibile la bacheca “Il Finanzabolario di EducAzioni”, realizzata con il contributo dei volontari che stanno prestando il Servizio Civile Nazionale, presso l’Associazione. Due già le lettere pubblicate: la “A” come “Azione” e la “B” come Banca d’Italia.

 

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  • Telefonia mobile: come scegliere la tariffa adatta? Per saperlo, leggi il nostro Vademecum

Telefonia mobile: come scegliere la tariffa adatta? Per saperlo, leggi il nostro Vademecum

10 Settembre 2018

Quando bisogna scegliere il proprio operatore di telefonia mobile è sempre opportuno mettere in pratica alcuni accorgimenti e recuperare alcune informazioni essenziali che ci permetteranno di non ritrovarci con brutte sorprese sulla bolletta.

Ecco una mini guida pre-acquisto:

Cosa bisogna sapere prima di sottoscrivere un contratto di telefonia mobile?

  • Controlla i prezzi e l’offerta di minuti, giga e sms (fai attenzione: alcune offerte sono valide solo se attivate online)
  •  Verifica la copertura della rete nella tua area geografica (le prestazioni del segnale variano da operatore a operatore). Ti consigliamo di consultare il sito del tuo operatore e controllare le mappe di Agcom e Opensignal.
  • Controlla se l’operatore ha posto un tetto massimo di velocità di trasmissione dei dati; solitamente la differenza non si nota, ma ti  consigliamo di dare un’occhiata nel caso ti servano delle prestazioni migliori.
  •  Informati su ciò che succede una volta terminati i giga e quali sono le soglie di traffico dati all’estero;
  •  In alcuni casi il servizio di hotspot è a pagamento, prima di utilizzarlo informati!
  • Tieni presente che alcune offerte hanno delle limitazioni (es. sono valide solo per i nuovi clienti o non possono essere disattivate prima di un determinato periodo di tempo)
  • Informati sui tempi necessari per cambiare operatore e sulle operazioni necessarie per trasferire il credito sulla tua nuova sim;
  • Se passi ad altro operatore verifica se sono previsti dei costi di disdetta e se hai anche contestualmente acquistato un telefono il cui costo è spalmato nei costi mensili, accertati di aver finito di pagarlo o informati quanto ancora dovrai pagare alla disdetta
  • Se hai acquistato il tuo smartphone all’estero, assicurati che il cellulare supporti il tuo operatore;
  • Alcuni cellullari sono brandizzati, riportano cioè  il logo dell’operatore, e non possono essere utilizzati con sim di altre compagnie telefoniche.
  • Nel momento in cui attivi una nuova offerta controlla subito che non siano state attivati servizi aggiuntivi a pagamento (spesso vengono proposti con formula “gratis per X mesi”).
  • Se non sei interessato agli extra, disattivali fin da subito (prima del rinnovo dovresti ricevere dei messaggi da parte dell’operatore).

Infine, ti ricordiamo che puoi segnalare qualsiasi disservizio alla nostra mail dedicata:

telecomunicazioni@adiconsum.it

Ponte Morandi: l’Abi decide la sospensione del pagamento dei mutui

5 Settembre 2018

L’Abi, l’Associazione bancaria italiana, che riunisce moltissime banche e intermediari finanziari, ha deciso di provvedere alla sospensione dei mutui relativi alle case sgomberate dal crollo del Ponte Morandi.  La decisione è maturata a seguito dell’ordinanza della Protezione civile, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22 agosto, che all’art. 13 prevede proprio questa disposizione a favore dei mutuatari e dà attuazione all’accordo stipulato nel 2015 tra Abi, le Associazioni Consumatori tra cui Adiconsum e la Protezione Civile per far fronte ad eventi calamitosi.

La sospensione durerà fino alla cessazione dello stato di emergenza.

Oltre all’ABI, ricordiamo che iniziative sulla sospensione del pagamento delle rate dei mutui per gli edifici coinvolti nel crollo del Ponte Morandi sono stati prese in via autonoma da alcune banche (Carige, Unicredit, Ubi Banca) e di cui vi abbiamo dato già notizia.

C’è da aggiungere l’iniziativa di Intesa Sanpaolo che oltre alla moratoria dei finanziamenti a privati e imprese, ha annunciato lo stanziamento di un plafond di 4,5 milioni per la cancellazione dei mutui prima casa di quegli immobili che verranno dichiarati inagibili, la polizza “Vicino a te” per i minori che hanno perso uno o entrambi i genitori fino alla maggiore età, un tetto di 50 milioni di euro per la ricostruzione e il ripristino delle strutture danneggiate.

Adiconsum auspica che l’iniziativa della cancellazione dei mutui per le case che verranno abbattute sia ripresa anche da altri istituti bancari, così come anche le iniziative a favore dei minori e a sostegno delle famiglie e delle imprese per la ricostruzione.

Fallimento Skywork Airlines: a terra 11mila viaggiatori

4 Settembre 2018

Come un fulmine a ciel sereno la compagnia Skywork Airlines ha annunciato il suo fallimento.  Sono 11mila i passeggeri che hanno prenotato viaggi per le oltre 20 destinazioni europee servite dal vettore regionale di Berna.

La compagnia operava voli anche in Italia con collegamenti tra Ginevra e Milano e tra i passeggeri rimasti a terra ci sono anche alcuni italiani.

COSA FARE

Se hai acquistato un volo tramite pacchetto turistico:

  • contatta il tour operator che ha l’obbligo di trovarti un volo alternativo

Se hai acquistato il volo direttamente sul sito della compagnia:

se hai già effettuato il volo di andata, per il volo di ritorno puoi usufruire delle tariffe speciali proposte dalle seguenti compagnie aeree:

  • Swiss airlines (con Austrian Airlines, LH-Group, Brussels Airlines)
  • easyJet (con easyJet Switzerland, easyJet Europe, easyJet UK)
  • Helvetic Airways
  • Germania

nel caso in cui invece non sei ancora partito e non vuoi rinunciare al viaggio, dovrai pagarti un altro biglietto con un’altra compagnia salvo poi richiedere il rimborso del biglietto presentando la domanda di insinuazione al passivo una volta che verrà indicato il nome del Curatore fallimentare. Stessa cosa se comunque decidi di rinunciare al viaggio.

Se hai acquistato il biglietto tramite una piattaforma di prenotazione online

Se non si tratta di un’agenzia, ma di un intermediario, è come se avessi acquistato il biglietto tramite il sito della compagnia e valgono quindi le cose riportate nel paragrafo sopra.

Per conoscere il Curatore fallimentare e come contattarlo, tieni d’occhio il sito del Federal Office of Civil Aviation (FOCA) che è il corrispettivo del nostro Enac: https://bit.ly/2MAnCwl

In verità dobbiamo precisare che il recupero dei soldi attraverso l’iscrizione al passivo ha tempi lunghi e dagli esiti incerti.

 

DA SAPERE: è possibile chiedere il riaccredito di quanto speso se hai pagato con carta di credito o PayPal contattando la società emettitrice della carta.

IMPORTANTE: Per assistenza contatta subito la sede Adiconsum più vicina!

Su DAZN Adiconsum scrive ad Agcom

4 Settembre 2018

Adiconsum ha inviato una lettera all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), dove, tra le altre criticità, fa notare anche all’Autorità che, sul caso di DAZN, il servizio di video streaming online per vedere una selezione di partite del Campionato di calcio della serie A e tutte le partite della serie B, si sarebbe dovuta occupare preventivamente.

Ad avviso di Adiconsum, infatti, l’Autorità ha manifestato disinteresse sulla questione dei diritti  di trasmissione di alcune partite  di Serie A  esclusivamente in streaming. Conosciuta la volontà della Lega Calcio di utilizzare internet e una nuova società per la trasmissione avrebbe dovuto:

  • prevedere ed informare la Lega Calcio dei possibili disservizi  (puntualmente avvenuti) a cui sarebbero andati incontro i consumatori per la visione delle partite del Campionato di Calcio della serie A esclusivamente in streaming a causa della rete in banda larga italiana e della poca dimestichezza della popolazione all’uso di internet
  • verificare la capacità trasmissiva di DAZN
  • esaminare le condizioni contrattuali dell’abbonamento offerto dalla piattaforma che non sono coerenti con le norme del Codice del Consumo.

Auspichiamo che l’Agcom prenda ora in considerazione le nostre osservazioni adottando delle misure appropriate e ci convochi al più presto, per prevenire eventuali futuri contenziosi tra consumatori e DAZN.

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  • Adiconsum realizza in collaborazione con Unicredit il progetto didattico-online EducAzioni

Adiconsum realizza in collaborazione con Unicredit il progetto didattico-online EducAzioni

3 Settembre 2018

Siamo un popolo di rentier. Così classifica il Censis le famiglie italiane in uno dei suoi ultimi rapporti, per quella bassa propensione all’investimento a medio-lungo termine che le contraddistingue.

Le motivazioni di questo scarso appeal nei confronti degli investimenti finanziari sono varie; tra le più accreditate citiamo la crisi finanziaria, gli alti tassi di disoccupazione, l’occupazione sottopagata, gli scandali finanziari. Un mix di ragioni che, unita alla scarsa alfabetizzazione finanziaria, fa sì che le famiglie italiane siano poco propense ad investire i propri risparmi o che investano con leggerezza senza conoscere a fondo la materia.

È in questo contesto di scarsa conoscenza finanziaria che si inserisce il progetto EducAzioni realizzato da Adiconsum in collaborazione con UniCredit, nell’ambito del programma ormai pluridecennale Noi&Unicredit.

Obiettivo di EducAzioni  è quello di accrescere la consapevolezza dei consumatori sui temi di educazione finanziaria attraverso un approccio innovativo: un percorso didattico on-line organizzato in moduli che  propone approfondimenti sulle principali tematiche legate al risparmio e all’investimento consapevole, sulle caratteristiche dei principali strumenti finanziari e illustra i rischi, le tutele esistenti e le buone pratiche da adottare quando si decide di investire.

I diversi moduli contengono video educational, “appunti di viaggio” di personalità di spicco del mondo economico finanziario per sintetizzare i concetti chiave e test per verificare le competenze acquisite.

Per accedere al percorso è sufficiente scaricare gratuitamente l’App EducAzioni da Apple store o da Google play. I video sono inoltre disponibili su Youtube e sui canali Facebook, Twitter e Istagram di Adiconsum a partire dal 3 settembre.

Inoltre, sull’account Pinterest di Adiconsum sarà realizzata, con il contributo dei volontari del Servizio Civile Nazionale, la bacheca “Il Finanzabolario di EducAzioni”.

Per saperne di più:

Guarda il trailer di presentazione

Scarica l’app EducAzioni

 

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