Fondo di ristoro da 1,5 miliardi in tre anni (2019-2021) per i risparmiatori danneggiati: rimborsi del 30%, ma solo con sentenza del giudice e lodo arbitrale (ACF). Adiconsum dice no alla rinuncia tombale.
Dopo le roboanti promesse fatte dai noti esponenti Lega e 5 Stelle per il rimborso ai risparmiatori, il governo ha diffuso il testo della manovra di economia e finanza (DEF) 2019 da presentare alle camere. Dobbiamo quindi attendere l’iter parlamentare, ma anche le indicazioni da Bruxelles per l’approvazione definitiva della manovra di bilancio entro il 31.12.2018. Per quanto riguarda il risarcimento ai risparmiatori danneggiati delle ex banche popolari, la dotazione finanziaria iniziale è di 525 milioni di euro per ognuno dei tre anni (2019-2021), recuperando la dotazione del fondo risparmiatori del governo Gentiloni, legge n. 205 del 2017 (25 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021). La misura del ristoro potrà essere de l 30% entro il limite di 100 mila euro. Potranno accedere al rimborso anche i risparmiatori che hanno accettato la transazione con BPVI e Veneto Banca (marzo 2017); in tal caso potranno ottenere la differenza tra gli importi già percepiti e quelli liquidati nella sentenza favorevole. Il danno ingiusto patito dal risparmiatore deve essere però riconosciuto con sentenza del giudice oppure con pronuncia dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) della Consob. La domanda ACF dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2019.
Adiconsum chiede di cassare, dalla legge di bilancio 2019, art. 38, comma 3, lettere e) ed f), la norma che prevede la transazione tombale per il danno ingiusto, perché l’erogazione di fondi pubblici non deve pregiudicare il diritto di rivalersi nei confronti di altri soggetti ritenuti colpevoli di tale danno (società di revisione “KPMG”…). Inol tre propone di prevedere uno strumento in grado di consentire allo Stato di soddisfare, in tempi ragionevoli, il rimanente risarcimento utilizzando i conti dormienti. Tali fondi sono alimentati annualmente dai rapporti bancari e assicurativi non mobilitati da almeno 10 anni. Da ricordare inoltre che, di tutti i risparmiatori BPVI e Veneto Banca, quasi l’80 per cento sono persone over 60 anni, che hanno acquistato azioni nel corso della loro vita e quindi chiedono il riconoscimento di tutti i loro risparmi. Il governo deve dar conto in modo inequivocabile e chiarire gli impegni assunti, perché le promesse fatte dai suoi esponenti di governo, anche in sede ministeriale, non restino solo parole e le aspettative dei risparmiatori non siano ancora una volta deluse! Secondo Adiconsum è anche necessario tenere presente un concetto fondamentale: dare priorità ai risparmiatori che si trovano nelle condizioni più difficili. Si apprezza lo sforzo della regione Veneto di destinare un ulteriore contributo di solidarietà per le attività di consulenza e assistenza legale a favore delle famiglie dei risparmiatori danneggiati delle ex banche popolari venete (Bpvi e Veneto Banca). A tale proposito, Adiconsum sta predisponendo la necessaria documentazione per accedere al contributo di solidarietà. Va ribadito anche che non abbiamo più avuto alcun riscontro riguardo la disponibilità di 100 milioni di euro
promessi da Intesa Sanpaolo a favore dei risparmiatori di BPVI. In tal senso chiediamo, con forza, che tale somma venga erogata attraverso condivise modalità e priorità, con la partecipazione delle Associazioni dei Consumatori riconosciute dalla Regione Veneto. Inoltre è importante sottolineare la necessaria disponibilità di banca Intesa Sanpaol o e del liquidatore (LCA) delle ex banche popolari a fornire copia dei documenti in tempi rapidi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 119 D.Lgs. 385/1993.
Per fornire il quadro della situazione e delle prospettive che si possono aprire con la legge di economia e finanza del 2019 (DEF) per i risparmiatori danneggiati delle ex banche popolari venete, Adiconsum di Vicenza e del Veneto hanno programmato un incontro pubblico per sabato 24 novembre 2018, dalle ore 10:00 alle 14:00, al VIEST HOTEL in via Uberto Scarpelli 41, Vicenza (uscita autostrada Vicenza est).
Per Adiconsum la chiave di tutto è il ritorno della fiducia dei risparmiatori, la ricucitura della frattura di una comunità, il rispetto della legge e maggiori e tempestivi controlli da parte delle istituzioni che devono vigilare per la tutela del risparmio.
ADICONSUM È A DISPOSIZIONE DEI RISPARMIATORI DELLE EX BANCHE POPOLARI (BPVI, VENETO BANCA) PER PRESTARE ASSISTENZA E TUTELA E RACCOGLIERE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AL FINE DI PRESENTARE I RICORSI, A PARTIRE DA GENNAIO 2019, PRESSO L‘ARBITRO PER LE CONTROVERSIE FINZANZIARIE (ACF).
Ricevimenti Adiconsum:
Sede Cisl di Vicenza, in via Carducci 23.
Orari: lunedì, martedì, mercoledì (15:00/18:00) gio vedì (9:00/12:30) tel. 0444 228731 (centralino per appuntamenti 0444 228711).
Nelle seguenti sedi provinciali:
Arzignano, in via Dei Mille 2, 1° e 3° martedì (10: 00/12:30) tel. 0444 670728; Schio, in via SS. Trinità, 102, ogni martedì (14:30 /18:30) tel. 0445 526060;
Thiene, in via Gombe 20, 2° e 4° venerdì, (14:00 /17:00), su appuntamento tel. 370 3549432;
Noventa Vicentina, in via Europa 3, 1° e 3° venerdì (15:30/18:30) tel. 0444 787185;
Lonigo, in via Venezia 37, 1° e 3° venerdì (10:00/1 2:30), tel. 0444 835159;
Bassano del Grappa, in via C. Colombo 94, ogni giovedì (8:30/12:00) e (15:00/18:30) tel. 0424 523117; Rossano Veneto (presso municipio), ogni venerdì (09:00/12:30) tel. 0444 523117.
e-mail: adiconsum.vicenza@cisl.it
Locandina incontro 24 novembre
Locandina incontro 6 dicembre