Febbraio 2019: tutte le date da ricordare

31 Gennaio 2019

Anche questo mese la fanno da padrone le nuove date di esenzione dal pagamento del canone tv per il II semestre e la fine dei saldi in alcune regioni. Ecco le date da segnare sul calendario nel mese di febbraio:

1 febbraio

  • Da questa data è possibile presentare la Dichiarazione sostitutiva di non possesso della tv per essere esentati dal pagamento del secondo semestre del canone
  • I soggetti che compiono 75 anni a partire da questa data ed entro il 31 luglio, aventi reddito annuo inferiore a 8.000 euro, possono presentare domanda di esenzione dal pagamento del canone per il secondo semestre 2019

6 Febbraio

  • Si celebra il Safer Internet Day. Lo slogan di quest’anno è: Together for a better internet” (Insieme per un internet migliore)

16 febbraio

  • Terminano i saldi invernali in Trentino Alto Adige

18 Febbraio

  • Terminano i saldi invernali in Liguria

28 febbraio

  • Terminano i saldi invernali in Calabria, Lazio, Piemonte e Puglia
  • Pagamento 5a e ultima rata rottamazione bis (Decreto legge 148/2017) per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017
  • Termine ultimo per presentare le domande di sostegno al reddito da parte dei lavoratori dipendenti/autonomi colpiti dal crollo del Ponte Morandi
  • Ultimo giorno per opporsi all’uso dei dati relativi alle rette per la frequenza degli asili nido, delle spese universitarie e delle spese mediche nella dichiarazione dei redditi precompilata.

Investimenti in diamanti: fallita la IDB. Quali risvolti per i consumatori?

31 Gennaio 2019

Ancora novità sul caso degli investimenti in diamanti di cui ci siamo più volte occupati. È, infatti, fallita la Intermarket Diamond Business (in partnership con Unicredit e Banco BPM), che era stata multata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta per non aver informato correttamente i consumatori sugli investimenti che andava proponendo, sanzione confermata anche dal Tar del Lazio.

Adiconsum, che ha aperto il 2 luglio scorso un tavolo con il Banco Popolare di Milano per esaminare, sulla base di criteri e obiettivi condivisi, le posizioni dei consumatori, in primis di quelli in situazioni di criticità, ha contattato subito la curatrice del fallimento.

Al momento, la curatrice ha confermato che le pietre in possesso di IDB devono essere considerate beni di terzi estranei all’attivo, quindi non dei beni sequestrati. Se così fosse, dovrebbero essere restituiti ai legittimi proprietari.

Non appena avremo ulteriori elementi, Vi informeremo se il consumatore-investitore dovrà semplicemente dimostrare la proprietà del bene per ottenere la restituzione, o se invece dovrà procedere alla domanda di ammissione al passivo.

Cellulare e App: sai come proteggerti?

29 Gennaio 2019

Se sai come proteggere le tue informazioni è molto difficile che qualcuno riesca a sottrarti i dati. Non è necessario utilizzare sofisticati sistemi di sicurezza, ma è necessario usare il buon senso.

Vediamo di capire quali sono gli errori più comuni che commettiamo quando usiamo il nostro cellulare, partendo dai dati raccolti dall’Eurostat:

  • il 75% degli europei di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede uno smartphone per scopi privati;
  • di questi, il 28% (in Italia il 30%), nel momento in cui è andato ad installare un’App, cioè un’applicazione che ti permette di aggiungere delle funzionalità al tuo telefonino, non si è preso la briga di limitare o di rifiutare l’accesso ai dati personali
  • il 7% dei possessori di smartphone non sanno neanche dell’esistenza della possibilità di limitare o rifiutare l’accesso dell’App al proprio dispositivo mobile.

Cosa da fare quando installi un’App

  • Scarica l’App solo dagli store ufficiali (Google Play per i sistemi Android e App Store per i macOS). In questo modo puoi limitare che i malware infettino il tuo smartphone. Puoi anche disattivare, dalle impostazioni del telefono, la possibilità di installare App da altri store
  • Verifica chi è lo sviluppatore e scarica App solo da quelli affidabili, dando un’occhiata all’elenco delle App che hanno pubblicato e ai loro riferimenti di contatto
  • Leggi le recensioni degli altri per testarne la validità
  • Leggi bene le caratteristiche dell’app che ti accingi a scaricare. Il suo funzionamento potrebbe essere diverso dalle tue necessità o diverse da quelle che avevi compreso
  • Verifica quali informazioni sono necessarie per il suo funzionamento. A seconda dei casi, infatti, dovrai accettare di condividere qualcosa per farla funzionare. Ad esempio, se devi installare un’app che deve fungere da navigatore, ti verrà richiesto l’utilizzo della tua posizione GPS, che dovrai condividere, ma è chiaro che se l’applicazione nel corso della sua installazione ti richiede l’accesso alla tua rubrica dei contatti telefonici, il rifiuto è d’obbligo!

Una regola su tutte:

Prima di installare un’App, chiediti se ne hai veramente bisogno!

Tempo di neve: come scegliere gli pneumatici invernali e le catene da neve

25 Gennaio 2019

Guidare in sicurezza è fondamentale, ma lo è ancor di più se le condizioni climatiche sono avverse, come nel caso delle abbondanti nevicate annunciate in questi giorni.

Riproponiamo quindi una serie di consigli su come scegliere gli pneumatici invernali e le catene da neve, ricordando anche che, prima di mettersi in viaggio, è bene informarsi sulle strade interessate dall’obbligo di averle a bordo, pena il pagamento di sanzioni per il mancato rispetto del provvedimento.

Come scegliere gli pneumatici invernali

Verifica la presenza delle seguenti sigle, riconosciute dall’Unione europea:

  • M+S oppure MS, M/S, M-S, M&S. Si trovano sul fianco della gomma.

Il simbolo di una montagna con tre cime con all’interno un fiocco di neve, che spesso accompagna le sigle ufficiali, non ha nessun valore.

Costo pneumatici invernali

Dipendono dal tipo di auto:

  • per un’utilitaria da 250 a 500 euro
  • Per una compatta da 400 a 700 euro
  • Per un SUV o una berlina da 800 a 1000 euro.

Costo montaggio pneumatici

  • Milano: 60 eur + 40 eur di deposito
  • Roma 50 eur + 50 eur deposito
  • Napoli 30 eur + 30 eur deposito.

Come scegliere le catene da neve

Verifica la presenza delle seguenti sigle, riconosciute dall’Unione europea:

  • norma UNI 11313 (CUNA NC 178-01 oppure ON V 5117), che attesta che il prodotto è a norma.

Costo catene

Dipendono dal tipo di auto:

  • per auto (catene da 9 mm): 50/70 euro
  • per Suv, furgoni e camper (catene da 16mm): 90 euro.

Multe per chi non ha catene o pneumatici

Le sanzioni dipendono dalla strada che si percorre:

  • sulle strade extraurbane: minimo 84 euro
  • sulle strade urbane: minimo 41 euro
  • decurtazione di 3 punti sulla patente di guida e sequestro mezzo.

Bonus asilo nido 2019: dal 28 gennaio al via le domande

25 Gennaio 2019

Dalle ore 10 del 28 gennaio 2019 sarà attivo il servizio online per richiedere il bonus asilo nido 2019.

Ecco tutto quello che devi sapere prima di fare la richiesta.

Cos’è il bonus asilo nido?

Si tratta di un’agevolazione per il pagamento delle rette di asili nido pubblici/privati e in favore di quei bambini di età inferiore a 3 anni che, a causa di gravi patologie croniche, non possono frequentare gli asili nido.

A quanto ammonta l’agevolazione

  • La Legge di Bilancio 2019 ha elevato l’importo del buono da 1.000 a 1.500 euro  annui (136,37 euro per 11 mensilità).

Documenti da presentare

Possono accedere al bonus, i genitori di bambini nati, affidati o adottati dal 1° gennaio 2016.

I documenti da presentare sono:

  • la documentazione relativa al pagamento del primo mese di retta. Nel caso degli asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, sarà sufficiente presentare la documentazione da cui risulti l’iscrizione.
  • la certificazione, rilasciata dal pediatra, che attesti l’impossibilità di frequentare l’asilo nido a causa di una grave patologia cronica.

Come fare la domanda

  • Utilizzando il sito dell’INPS
  • Chiamando il Contact center:
  • 803 164 (gratuito da rete fissa)
  • 06 164 164 (da rete mobile)
  • Rivolgendosi al patronato e agli intermediari abilitati.

Precisazioni

  • Il contributo mensile non può superare la spesa sostenuta per il pagamento della retta.

Per maggiori informazioni, leggi la scheda

Canone tv: ancora pochi giorni per presentare domanda per non pagarlo

24 Gennaio 2019

31 gennaio: ultimo giorno per presentare la domanda per chiedere l’esonero nel caso non si possieda un apparecchio televisivo. Se non si provvede entro tale data, la domanda verrà presentata a febbraio, bisognerà pagare il 1° semestre gennaio-giugno 2019.

Non solo. C’è anche la possibilità che avendo presentato la domanda gli ultimi giorni, a seconda della cadenza della bolletta della luce, sulla prima fatturazione 2019 venga conteggiata anche la prima rata del canone di 9 euro.

Nel caso si sia rispettato il termine del 31 gennaio, bisognerà chiedere il rimborso (attraverso l’invio di una raccomandata, dietro pagamento però di un importo di 5,40 euro) o utilizzando altre modalità meglio specificate di seguito.

N.B.: Adiconsum consiglia, comunque, di verificare sempre, all’arrivo della bolletta, se è stato inserito o meno il canone.

Come fare per presentare la richiesta di esonero

È necessario scaricare il Modulo o dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal sito dedicato.

Il Modulo può essere presentato tramite:

  • l’applicativo web dell’Agenzia delle Entrate che prevede il possesso delle credenziali di accesso telematiche o dell’agenzia o dello SPID
  • i CAF o gli intermediari abilitati
  • gli sportelli postali con raccomandata (meglio A/R), senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T.-Sportello abbonamenti tv-Casella Postale 22-10121 Torino.

IMPORTANTE: in quest’ultimo caso allegare anche una copia del proprio documento di identità.

 

Altri casi di esonero dal pagamento del canone

  • Ultra 75enni con reddito ta 2018 non superiore a 8.000 euro. L’esenzione al pagamento del canone potrà essere

È necessario scaricare il seguente Modulo

  • Diplomatici e militari stranieri esentati per convenzioni internazionali

È necessario scaricare il seguente Modulo

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  • Garantiti 1.870.000 euro a famiglie sovraindebitate grazie al Fondo di prevenzione gestito da Adiconsum

Garantiti 1.870.000 euro a famiglie sovraindebitate grazie al Fondo di prevenzione gestito da Adiconsum

24 Gennaio 2019

Adiconsum gestisce dal 1998 il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura, unica Associazione Consumatori, rivolto alle famiglie in difficoltà su incarico del Ministero dell’Economia, che lo finanzia interamente.

Nel 2018, Adiconsum ha ricevuto più di 600 domande di aiuto e garantito alle famiglie in difficoltà prestiti per oltre 1.870.000 euro.

Vari sono i motivi che portano una famiglia/persona a sovraindebitarsi. Tra questi, alcuni sono degli “imprevisti” quali:

  • diminuzione del reddito:

per motivi di lavoro (licenziamento, cassa integrazione, mobilità, ecc.)
per separazioni/divorzi
per aumento delle rate del mutuo a tasso variabile

  • malattie
  • protesti e segnalazioni al Crif.

Altri invece sono di natura diversa. Ci riferiamo, ad esempio, alla:

  • sopravvalutazione degli introiti, ossia un uso smodato e non responsabile del denaro per l’acquisto, magari compulsivo, di beni e/o servizi non necessari e voluttuari
  • gioco d’azzardo.

Questi ultimi non rientrano, però, tra i criteri di accesso al Fondo di prevenzione, che sono stabiliti direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura garantisce un prestito non un sussidio
Che significa? Significa che il prestito va interamente restituito. Il piano di rientro può arrivare fino a 84 mesi (7 anni).

A quanto ammonta l’importo del prestito
Generalmente a 30.000 euro, ma può anche essere superiore. A stabilirlo è la Commissione che valuta il rispetto dei criteri di accesso al Fondo, previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il tasso fisso applicato è del 2%.

Identikit del sovraindebitato che si rivolge al Fondo di prevenzione
In linea di massima è coniugato, senza figli, con casa in affitto, contratto a tempo indeterminato, importo reddito mensile dichiarato tra i 1.000 e i 2.000 euro, spesa mensile dichiarata tra 1.000 e 2.000 euro, debito complessivo tra i 10.000 e i 30.000 euro.

Di seguito una classifica decrescente delle varie condizioni reddituali e familiari delle famiglie sovraindebitate che si rivolgono ad Adiconsum:

Status dell’intestatario
51,30% coniugato; 21% nubile/celibe; 19,50% separato/divorziato; 8,20% vedovi

Numero dei figli
46,80% zero figli; 25,50% 1 figlio; 20,20% 2 figli; 7,10% 3 figli; 0,40% 4 figli

Provenienza
53,90% Lazio; 8,20% Veneto 7,90%; Sicilia 4,90% Lombardia 4,50%  Sardegna e Abruzzo

Proprietà, affitto, comodato
33% affitto; 31,10% proprietà; 20,20% proprietà-mutuo; 15,70% comodato

Fonte di reddito principale
55,10% tempo indeterminato; 23,20% cassa integrazione; 11,60% autonomo

Importo reddito mensile dichiarato
58,40% tra 1000 e  2000; 18,70% tra 2000 e 3000; 17,20% fino a 1000 euro

Spesa mensile dichiarata
48,50% tra 1000 e 2000 euro; 26,30% fino a 1000 euro; 20,30% tra 2000 e 3000 euro

Debito complessivo
44,20% tra i 10.000 e i 30.000; 23,20% oltre i 70.000 euro; 17,20% tra i 30.000 e i 70.000 euro; 15,40% fino a 10.000 euro

Motivo di accesso al Fondo
36,30% diminuzione dei redditi; 28,50% sostentamento; 13,10% sopravvalutazione introiti; 9,70% malattia; 4,90% protestato; 3,40% segnalazione Crif; 2,60% gambling (gioco d’azzardo); 1,10% usura; 0,40% risparmiare su interessi.

 

Da questa classifica si evince come il sovraindebitamento sia un fenomeno serio che può colpire chiunque: sia chi ha un lavoro a tempo indeterminato e chi no, sia chi è single e chi è sposato con figli, ecc..

  • Per il funzionamento del Fondo e il Modulo per presentare la domanda di accesso, clicca qui
  • Per il “Report del Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura” gestito da Adiconsum, clicca qui

 

Canone Tv: ancora pochi giorni per presentare domanda per non pagarlo

24 Gennaio 2019

Il 31 gennaio si avvicina e mancano davvero pochi giorni per poter ancora presentare la domanda per chiedere l’esonero nel caso non si possieda un apparecchio televisivo. Se non si provvede entro il 31 e la domanda verrà presentata a febbraio, bisognerà pagare il 1° semestre gennaio-giugno 2019.

Non solo. C’è anche la possibilità che avendo presentato la domanda gli ultimi giorni, a seconda della cadenza della bolletta della luce, sulla prima fatturazione 2019 venga conteggiata anche la prima rata del canone di 9 euro.

Nel caso si sia rispettato il termine del 31 gennaio, bisognerà chiedere il rimborso (attraverso l’invio di una raccomandata, dietro pagamento però di un importo di 5,40 euro) o utilizzando altre modalità meglio specificate di seguito.

N.B.: Adiconsum consiglia, comunque, di verificare sempre, all’arrivo della bolletta, se è stato inserito o meno il canone.

Come fare per presentare la richiesta di esonero

È necessario scaricare il Modulo o dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal sito dedicato.

Il Modulo può essere presentato tramite:

  • l’applicativo web dell’Agenzia delle Entrate che prevede il possesso delle credenziali di accesso telematiche o dell’agenzia o dello SPID
  • i CAF o gli intermediari abilitati
  • gli sportelli postali con raccomandata (meglio A/R), senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T.-Sportello abbonamenti tv-Casella Postale 22-10121 Torino.

IMPORTANTE: in quest’ultimo caso allegare anche una copia del proprio documento di identità.

Altri casi di esonero dal pagamento del canone

  • Ultra 75enni con reddito ta 2018 non superiore a 8.000 euro. L’esenzione al pagamento del canone potrà essere

È necessario scaricare il seguente Modulo

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  • Quanto e su cosa pensiamo di risparmiare nel 2019? Previsioni degli italiani

Quanto e su cosa pensiamo di risparmiare nel 2019? Previsioni degli italiani

23 Gennaio 2019

I buoni propositi a inizio anno non mancano mai, soprattutto quando si parla di denaro: un terzo degli italiani, infatti, prevede di risparmiare fino al 10% del proprio reddito.

Ad affermarlo è una ricerca condotta da Doxa per Findomestic.

Previsioni degli italiani sui consumi

Le stime degli italiani sui consumi del 2019 sono molto interessanti:

  • ben il 57% non si aspetta variazioni nei consumi;
  • il 21% si aspetta un aumento
  • il 14%, al contrario, crede che dovrà ridurli.

Previsioni degli italiani su quali saranno le spese per cui spenderanno di più nel 2019

  • Spese mediche
  • Spostamenti/Auto/Moto
  • Alimentari
  • Viaggi/vacanze
  • Abbigliamento/calzature/accessori. 

Previsioni degli italiani su quali saranno le spese per cui spenderanno di meno nel 2019

  • Mobili e arredo
  • Abbonamenti pay-tv e servizi on-demand
  • Pasti fuori casa
  • Libri/giornali/riviste
  • Elettronica/telefonia/elettrodomestici
  • Tempo libero.

Da molto tempo, Adiconsum ti fornisce alcune utili informazioni su come risparmiare qualche soldo e diminuire gli sprechi.

Per non perderti i nostri consigli, consulta periodicamente il sito www.adiconsum.it

Blocchi della circolazione: ma quanto costano le sanzioni?

23 Gennaio 2019

Da alcuni anni ormai, l’inquinamento atmosferico delle nostre città è cresciuto in maniera esponenziale, mettendo a serio rischio la nostra salute. Purtroppo, il nostro parco auto continua a dare il suo contributo in termini di emissioni nocive.

Nel nostro Paese, infatti, circolano:

• 16,9 milioni di vetture diesel
• 4,8 milioni di vetture Euro 3 o inferiore
• A Roma 300.000 di macchine Euro 3

Per arginare le emissioni, oltre alle domeniche ecologiche, i Comuni hanno messo in campo una serie di blocchi alla circolazione, diverse da città a città, che in generale vieta la circolazione di tutte le auto Euro 0, Euro 1 e Euro 2.

Sanzioni
Ricordiamo che le sanzioni per chi viola i blocchi vanno dai 163 ai 658 euro e che al secondo episodio è previsto il ritiro della patente per 15 giorni.

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  • Ponte Morandi: domande di sostegno al reddito per i lavoratori fino al 28 febbraio

Ponte Morandi: domande di sostegno al reddito per i lavoratori fino al 28 febbraio

23 Gennaio 2019

È attivo il nuovo sistema telematico per presentare le domande di sostegno al reddito, previste dal Decreto Genova, a favore di lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno subito danni a seguito del crollo del Ponte Morandi.

I tempi

Sarà possibile presentare le domande a partire dal 15 gennaio fino al 28 febbraio.

Requisiti

Per presentare domanda è necessario che:

  • le difficoltà siano state certificate entro il 31 dicembre 2018
  • i lavoratori (sia dipendenti che autonomi) appartengano al settore privato e abbiano subito un impatto economico negativo alla data del 14 agosto, non tutelato dalla normativa vigente in materia di ammortizzatori sociali.

Le indennità

Esse sono concesse ai lavoratori le cui attività sono ubicate nelle aree previste, secondo il seguente ordine di priorità:

  • Zona rossa/arancione
  • Zona franca urbana
  • Città Metropolitana.

Per lavoratori autonomi/collaboratori coordinati e continuativi/titolari di agenzia e di rappresentanza commerciale/titolari di attività di impresa e professionali

  • È prevista un’indennità una tantum da 15.000 euro

Per accedervi, è necessario dimostrare una sospensione dell’attività a causa dell’evento per 30 giorni solari continuativi nel periodo di riferimento (14 agosto-19 novembre 2018).

I fondi

L’articolo 4 ter del Decreto Genova prevede, in un periodo di riferimento di 12 mesi, l’assegnazione di 11 milioni relativi al 2018 e di 19 milioni per il 2019.

Come presentare domanda

  • Collegati al sito della regione Liguria
  • Sulla home page seleziona “Lavoro-sostegno al reddito per i lavoratori- crollo ponte Morandi”
  • Segui la procedura indicata.

Aziende – è necessario presentare istanza telematica per i lavoratori dipendenti

Lavoratori autonomi – è necessario scaricare il modulo e inviarlo

Per ulteriori chiarimenti, consulta la guida.

Rc auto: costi medi e tempi di liquidazione dei sinistri nel 2017

22 Gennaio 2019

L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) ha pubblicato il bollettino statistico annuale relativo all’anno 2017 nel settore delle assicurazioni auto.

In base ai dati raccolti, appare evidente che agli italiani piace guidare: sul territorio nazionale, infatti, si contano ben 41,4 milioni di veicoli di cui il 75% è costituito da autovetture, il 9% da autocarri e motocarri, il 7,4% da motocicli e il 2,2% da ciclomotori.

L’area maggiormente interessata dalle assicurazioni è quella del Nord, che raccoglie da sola il 49% dei veicoli assicurati, seguita dal Sud e Isole (29%) e dal Centro (22%).

Auto

Buone notizie per quanto riguarda il prezzo medio che, rispetto al 2016, ha subito un calo del 3,2%, attestandosi su una media di 337 euro.

È importante notare che le differenze geografiche continuano a influenzare pesantemente sulle cifre pagate dai consumatori: mentre a Campobasso si pagano 255 euro, a Napoli il costo medio dell’Rc è di circa 498 euro.

Motocicli

Assicurare il proprio veicolo a 2 ruote costa mediamente 229 euro, anche in questo caso Napoli detiene lo scomodo record dell’assicurazione più costosa (432 euro); Bolzano, al contrario, è molto più economica sul settore dei motocicli: il prezzo medio è pari a 147 euro.

Ciclomotori

Per questi veicoli di bassa cilindrata il costo medio per l’Rc è di 156 euro con prezzi minimi a Udine (86 euro) e massimi a Caserta (328 euro).

Quanto bisogna aspettare per il pagamento

Il 75% dei sinistri sulle autovetture vengono pagati entro l’anno; anche in questo caso, è necessario evidenziare come la velocità di liquidazione dei sinistri sia fortemente legata al contesto geografico: ad Oristano i sinistri vengono liquidati molto velocemente mentre a Napoli la velocità di liquidazione è molto più bassa.

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  • Acquisto auto: Antitrust multa le finanziarie delle compagnie automobilistiche

Acquisto auto: Antitrust multa le finanziarie delle compagnie automobilistiche

22 Gennaio 2019

“Un cartello tra i principali operatori”, con queste parole l’Antitrust definisce l’accordo che ha coinvolto molti importanti player di rilevanza internazionale:

Banca PSA Italia S.p.A., Banque PSA Finance S.A., Santander Consumer Bank S.p.A., BMW Bank GmbH, BMW AG, Daimler AG, Merceds Benz Financial Services Italia S.p.A., FCA Bank S.p.A., FCA Italy S.p.A., CA Consumer Finance S.A., FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia S.p.A., General Motors Company, RCI Banque S.A., Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea.

L’accordo irregolare danneggiava gravemente i consumatori, costringendoli a pagare cifre più alte del dovuto per il finanziamento della propria auto.

Attraverso accordi e scambi di informazioni bilaterali e multilaterali, gli operatori sopra riportati stabilivano le politiche commerciali da applicare a concessionari e consumatori finali; allo stesso tempo, questi accordi permettevano agli operatori di alterare le dinamiche concorrenziali e porre grossi limiti alla concorrenza.

I finanziamenti ai consumatori venivano erogati da captive banks (si tratta di particolari istituti che si occupano di finanziamento possedute in parte o del tutto dalle aziende per le quali offrono il finanziamento), quindi agli operatori è bastato accordarsi tra loro per fissare un cartello e imporre alti interessi ai propri clienti.

L’Autorità, riconoscendo la condotta adoperata come lesiva della concorrenza ed evidenziando come questi accordi illeciti fossero perdurati tra 2003 e 2017, ha imposto una pesante multa da oltre 670 milioni di euro.

 

 

Bonus cultura per i giovani: al via anche nel 2019. Ecco come funziona

22 Gennaio 2019

È in arrivo il bonus cultura per i ragazzi del 2000; ben 500 euro da spendere in libri, cinema, concerti, rappresentazioni teatrali, artistiche e molto altro ancora.

Se hai 18 anni e ancora non conosci il funzionamento del bonus, ecco alcune informazioni che ti saranno molto utili:

Cos’è il bonus cultura?

Si tratta di un bonus di 500 euro riservato ai giovani che compiono 18 anni; nello specifico, i ragazzi potranno utilizzare una web app (18app) per l’acquisto di libri o biglietti per eventi culturali.

 

Procedura di registrazione

Il primo passo che dovrai compiere riguarda la registrazione al sistema Spid-Sistema Pubblico di Identità Digitale (lo Spid permette di utilizzare le stesse credenziali per tutte le aree riservate e i servizi online della pubblica amministrazione).

Il procedimento è semplice, basta verificare la propria identità seguendo le istruzioni del sito www.spid.gov.it.

In ogni caso, è consigliabile muoversi per tempo e non ridursi all’ultimo secondo.

Ora che hai il tuo Spid, potrai accedere alla tua area riservata sul sito www.18app.italia.it

A questo punto devi solamente completare la registrazione e potrai accedere al bonus cultura.

Come funziona

Immagina 18app come un portafoglio virtuale contenente 500 euro; nel momento in cui vorrai effettuare un acquisto dovrai accedere, inserire la cifra che vuoi spendere e creare il buono.

  • Consulta 18app per verificare chi accetta il buono 18App
  • Accedi a 18app
  • Seleziona “Crea un nuovo buono”
  • Specifica se si tratta di un acquisto online o presso un esercente fisico
  • Seleziona il tipo di bene (es.libro)
  • Inserisci il valore del voucher che vuoi creare
  • Paga con il tuo buono
  • Il tuo credito residuo sarà aggiornato

*Se vuoi annullare un buono generato ma non speso, basta selezionare l’operazione annulla buono (nel caso di buoni destinati a musei e parchi l’annullamento del buono non sarà immediato)

**Non è necessario stampare il buono per utilizzarlo. Puoi benissimo generarlo tramite Smartphone e salvarlo come pdf/immagine; presentandolo in cassa basterà scansionare l’immagine per effettuare il pagamento (può essere utile impostare al massimo la luminosità dello schermo per rendere più semplice la lettura del codice)

Tempi e scadenze

  • I nati nel 2000 hanno tempo fino al 30 giugno 2019 per accedere al bonus; i 500 euro dovranno essere spesi entro il 31 dicembre 2019
  • Chi compie 18 anni nel corso del 2019, dovrà aspettare il 2020 per poter usufruire del bonus.
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  • Prime multe del decreto sicurezza per auto con targa estera: da 712 a 2.848 euro

Prime multe del decreto sicurezza per auto con targa estera: da 712 a 2.848 euro

22 Gennaio 2019

Lo avevamo già anticipato con la nostra notizia pubblicata in data 13 dicembre ed ora sono arrivate le prime multe. Il decreto sicurezza, infatti, prevede che chi risiede in Italia da più di 60 giorni non può guidare un veicolo immatricolato all’estero pena una multa da 712 a 2.848 euro , il ritiro immediato della carta di circolazione e la cessazione immediata della circolazione stessa. In caso di non immatricolazione entro180 giorni, il decreto prevede la confisca dell’auro.

 

Le prime sanzioni sono arrivate a Monza, PisaCaltanissetta, Foligno

  • INFO CONSUMATORI
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  • Annullate cartelle e multe sotto i 1.000 euro: come verificare se l’Agenzia delle Entrate Riscossione te le ha cancellate?

Annullate cartelle e multe sotto i 1.000 euro: come verificare se l’Agenzia delle Entrate Riscossione te le ha cancellate?

17 Gennaio 2019

La notizia è passata in sordina, ma è molto interessante: alla data del 31 dicembre 2018 l’Agenzia delle Entrate ha provveduto all’annullamento automatico di 12 milioni di cartelle e multe dal valore inferiore ai mille euro, calcolati fino al 24 ottobre 2018, risalenti al periodo compreso tra il 2000 e il 2010. L’annullamento è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

Il suddetto provvedimento, conosciuto come “pace fiscale”, è contenuto nel Decreto fiscale (Legge 136/2018) e non prevede alcuna specifica richiesta da parte del contribuente, salvo la verifica dell’avvenuto annullamento, accedendo all’Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione attraverso una delle quattro modalità previste dall’Agenzia:

  • SPID
  • Credenziali Agenzia delle entrate
  • Credenziali INPS

Cartelle/multe pagate prima del 24 ottobre 2018

  • Le somme pagate per i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione del periodo 2000-2010 prima del 24 ottobre 2018, non verranno restituite.

Cartelle/multe pagate dopo il 24 ottobre 2018

Tali somme andranno:

  • ai debiti eventualmente inclusi nella definizione agevolata prima del versamento
  • ai debiti scaduti o in scadenza.

In assenza di debiti, le somme versate saranno rimborsate.

Cartelle e multe che non prevedono l’annullamento automatico

La “pace fiscale” no n si applica alle seguenti tipologie di debiti:

  • debiti relativi alle risorse proprie tradizionali dell’UE e all’IVA sui prodotti di importazione
  • debiti derivanti dal recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’UE o da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie elevate a seguito di sentenze penali di condanna.

Citizens’ app: così l’Europa è più vicina

17 Gennaio 2019

Cosa fa l’Europa per te?

Probabilmente questa è una domanda che ti sarai fatto almeno una volta, ma alla quale dare una risposta non è facilissimo.

Anzi, molto spesso tendiamo a non soffermarci su ciò che l’Unione europea ha fatto e sta facendo per tutelare i nostri diritti e fornirci opportunità.

Per sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’Ue, il Parlamento europeo ha lanciato la Citizens’App, che ci consente di avere l’Europa a portata di smartphone.

Personalizzando il proprio profilo, infatti, è possibile tenere sotto controllo i temi che ritieni più interessanti e, magari, conoscere alcune utili iniziative di cui ignoravi l’esistenza.

Le funzioni

Ecco cosa puoi fare:

  • preparare un calendario personale rispetto ad alcuni importanti temi europei
  • recensire le iniziative Ue
  • ricevere notifiche su temi di tuo interesse
  • condividere le iniziative sui social media, via e-mail o SMS
  • accedere al sito “Cosa fa per me l’Europa”
  • visualizzare contenuti multimediali

Disponibilità

La Citizens’ App può essere scaricata gratuitamente dall’App Store e da Google Play

Pensioni: ecco il calendario dei pagamenti 2019 dell’Inps

17 Gennaio 2019

Con la circolare n. 122 del 27 dicembre 2018, l’INPS, l’Istituto nazionale della Previdenza sociale, ha comunicato il calendario di pagamenti relativi alle pensioni dell’anno 2019. Le differenze tra coloro che ricevono la pensione alla Posta e in banca riguardano solo il mese di giugno e di novembre, come dalla sottostante tabella.

Ricordiamo che l’INPS eroga i pagamenti dei seguenti trattamenti pensionistici:

• pensione di vecchiata e anticipata
• pensioni supplementari (pensione supplementare di vecchiaia, pensione supplementare di invalidità, pensione supplementare ai superstiti)
• pensione di inabilità
• pensione per iscritti/e Fondo casalinghe
• pensione di anzianità
• anticipi sulla pensione (Ape sociale e APE volontario)
• prestazioni di accompagnamento alla pensione
• assegni straordinari di sostegno al reddito
• regime sperimentale donna
• beneficio per i lavoratori precoci
• supplemento di pensione per pensionati che continuano a contribuire.

Calendario 2019
pagamenti pensioni erogate dall’INPS

Aria di casa mia… ma è davvero pulita?

16 Gennaio 2019

L’inquinamento non serpeggia solamente nelle strade delle nostre città. Un nemico invisibile quanto letale rischia di annidarsi fin dentro le nostre case; i danni non sono certo da poco: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, se l’aria di casa è inquinata da muffe e batteri, c’è il 50% di possibilità in più di contrarre malattie respiratorie.

Ovviamente, oltre alle muffe e ai batteri, l’inquinamento ha spesso cause chimiche; stiamo parlando, in particolare, di tutte quelle sostanze che utilizziamo regolarmente per la pulizia di casa o per rendere l’ambiente apparentemente più confortevole

Alcuni elementi particolarmente inquinanti

  • Vernici
  • colle
  • solventi
  • arredi
  • mobili e tappezzerie
  • materiali da costruzione
  • stufe e camini
  • deodoranti per la casa
  • prodotti igiene e pulizia
  • candele profumate e incensi (contengono sia nella colorazione che negli stoppini metalli pesanti che si disperdono nell’aria anche quando sono spenti).

Alcuni consigli

  • Arieggia gli ambienti domestici per pochi minuti 4 o 5 volte al giorno
  • non far scendere la temperatura dei locali sotto i 18 gradi. In questo modo, potrai tenere basso il livello di umidità ed eviterai la formazione di muffe
  • preferisci prodotti per la pulizia meno invasivi (l’aceto, ad esempio, è ottimo per la lucidatura dell’acciaio e la rimozione del calcare).
  • al posto di candele profumate e incensi, utilizza oli essenziali; otterrai lo stesso risultato senza inquinare.

 

L’arieggiamento meccanico

Sempre più spesso si parla di purificatori o di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC). I vantaggi di questi ultimi risiedono nel fatto che permettono di non disperdere il calore, che invece si ha con l’apertura delle finestre, e di difendersi dai rumori molesti (inquinamento acustico).

Si tratta di sistemi costosi, che hanno senso solo se si vive in condizioni ambientali e climatiche particolari.

Allarme tatuaggi, il pigmento velenoso che può uccidere

16 Gennaio 2019

I tatuaggi possono avere molti significati: per alcuni simboleggiano ricordi preziosi, per altri sono semplicemente una decorazione.

In ogni caso, quando bisogna eseguire questo tipo di operazioni sulla pelle, è sempre necessario adottare tutte le accortezze necessarie.

Non bisogna solamente assicurarsi che il tatuaggio sia eseguito in un ambiente sicuro e attraverso strumenti opportunamente sterilizzati; il pericolo, infatti, può nascondersi anche nel pigmento utilizzato.

Sostanze di bassa qualità o non conformi possono uccidere o provocare comunque danni gravissimi, per questo devi sapere cosa viene a contatto con la tua pelle.

Il Ministero della Salute ha recentemente richiamato e disposto il divieto di commercializzazione del pigmento per tatuaggi CARAMEL, appartenente alla marca americana Eternal Ink.

In base al campionamento eseguito dai Nas di Taranto e alle analisi compiute dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente del Piemonte sul lotto R-136 con scadenza 06/2020, sono state isolate evidenti tracce di Toluidina 67mg/kg e Anisidina 74mg/kg che rendono i pigmenti non conformi alle regole dettate a livello europeo.

Il pigmento CARAMEL, nello specifico, presenta un rischio di natura chimica/cancerogena.

Se hai intenzione di fare un tatuaggio, assicurati di controllare che il prodotto sia a norma; non fidarti mai di una semplice assicurazione da parte del tatuatore, chiedi di vedere la boccetta!

Adiconsum ha stilato un breve Vademecum su come tatuarsi in sicurezza e consiglia di:

  • rivolgersi solo a centri che garantiscano il rispetto delle norme igieniche e la prevenzione dei rischi sanitari
  • verificare che i laboratori siano autorizzati, che utilizzino metodi corretti di sterilizzazione degli utensili e che gli inchiostri siano omologati e confezionati in contenitori monodose del tipo “usa e getta”
  • accertarsi che il tatuatore indossi guanti monouso e mascherina
  • controllare che la zona di pelle da tatuare sia sana, senza lesioni di alcun tipo
  • richiedere la fattura al momento del pagamento
  • curare bene il tatuaggio appena fatto
  • tenere sotto controllo la zona tatuata e ricorrere al medico se si presentano sintomi come febbre, arrossamento, infiammazione, dolore, ecc.

Importante!
Ricordiamo che per il periodo di un anno le persone che si sono fatte tatuare non possono donare il sangue!

Per i minorenni dovrà essere firmato, da un genitore o dal tutore che autorizza il tatuaggio, un consenso informato, presentato dal tatuatore stesso.

Olio in cucina: tutti i trucchi per utilizzarlo al meglio

14 Gennaio 2019

L’olio è uno degli alimenti più importanti della dieta mediterranea e, oltre ad avere proprietà benefiche, può vantare moltissime varietà di aromi e gusti.

L’olio più apprezzato è certamente extravergine, ottenuto attraverso un processo di spremitura; lo possiamo definire come un vero e proprio succo d’oliva!

Molto spesso, però, rischiamo di rovinare questo prezioso alimento non seguendo le accortezze necessarie per conservarlo nel modo migliore.

Ecco qualche trucco che potrebbe tornarti utile:

  • Consumalo fresco: L’olio andrebbe consumato il più fresco possibile perché con il tempo perde le sue proprietà; in ogni caso, è preferibile finirlo entro 12-18 mesi.
  • Non tenere il contenitore aperto per troppo tempo: l’ossigeno rovina l’olio e ne guasta il sapore; ricordati di richiudere subito la confezione dopo l’utilizzo.
  • Non esporlo al sole: l’olio dovrebbe essere sempre conservato al riparo da fonti di luce
  • Tienilo lontano dal calore e occhio agli sbalzi di temperatura: tieni l’olio lontano da fonti di calore e cerca di conservarlo a una temperatura compresa tra 15 e 20 gradi.

L’olio nei pranzi al sacco

Se utilizzi l’olio per preparare manicaretti da consumare fuori casa, anche in questo caso è opportuno fare attenzione a come li conservi: i cibi grassi e i sughi, ad esempio, non dovrebbero essere conservati in contenitori di plastica.

Quindi, un piatto condito con l’olio dovrebbe essere conservato in un contenitore di vetro per garantire il massimo rendimento.

Rifiuti: l’Autorità avvia il monitoraggio delle tariffe

14 Gennaio 2019

Gli operatori che si occupano di rifiuti saranno tenuti sotto controllo dall’Autorità; con la legge 205/2107, infatti, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente dovrà vigilare per garantire la regolazione e il controllo sul ciclo dei rifiuti.

Si tratta di un compito molto importante, anche per il fatto che ci sono importanti obiettivi a livello europeo proprio per quanto riguarda la corretta gestione dei rifiuti dal punto di vista ambientale.

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di trasparenza commerciale e sostenibilità ambientale, Arera ha istituito un sistema di monitoraggio delle tariffe per il servizio integrato di gestione dei rifiuti.

Cosa succede?

Tutti i professionisti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti saranno tenuti a trasmettere i costi sostenuti e le relative fonti contabili obbligatorie che certifichino gli elementi di costo e investimento.

Contemporaneamente queste informazioni saranno anche inviate all’Ente di governo o ad altra autorità territoriale competente.

Cosa cambia per i consumatori

Innanzitutto ci sarà una maggior attenzione ai prezzi praticati dai professionisti nei nostri confronti che saranno controllati dall’Autorità; in secondo luogo, come già accennato in precedenza, saranno raccolte moltissime informazioni relative al trattamento dei rifiuti; in parole povere potremmo sperare in un miglioramento del sistema di smaltimento dell’immondizia: più sostenibile e meno dannoso per la salute delle persone e dell’ambiente.

Le banconote da 500 euro vanno in pensione

14 Gennaio 2019

Da fine gennaio 2019 la banconota più preziosa, quella da 500 euro, non sarà più prodotta.

A deciderlo è un direttivo della Bce risalente a maggio 2018; la motivazione è semplice: questo tipo di banconota, spiega la Banca Centrale Europea, è maggiormente soggetta ad attività illegali come, ad esempio, il riciclaggio di denaro.

Se possiedi una banconota di questo taglio non ti devi preoccupare; i tuoi soldi continueranno ad essere validi e utilizzabili senza problemi di “scadenza”.

Addio alle monetine da 1 e 2 centesimi

14 Gennaio 2019

Dal 1° gennaio 2019, la Zecca dello Stato sospenderà la produzione delle monetine da 1 e 2 centesimi, che non hanno mai riscosso grande simpatia da parte dei consumatori.

È bene precisare che si tratta di una sospensione contenuta nella legge di Bilancio 2018 (Legge 97/2017) del precedente Governo, dovuta agli eccessivi costi di produzione, gestione e distribuzione. La scorsa Legge di Bilancio prevede, inoltre, di arrotondare i prezzi al multiplo di 5 più vicino, per eccesso o per difetto.

Ma quanti di voi si aspettando che si arrotondi per difetto? Ai posteri l’ardua sentenza

Bollo auto: info su quanto e come pagare e sulle esenzioni

14 Gennaio 2019

Con il mese di gennaio si riaprono i termini per il pagamento del bollo auto.

Molte sono infatti le macchine immatricolate in questo periodo.

Il bollo auto è una tassa legata al possesso di un’automobile ed è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia, Sardegna e, fino all’anno 2015, Sicilia, per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA). 

Fattori che influenzano il costo del bollo

  • Potenza del motore (kW)
  • Regione di residenza
  • Classe ambientale del veicolo (Euro 0, Euro 1, Euro 3, etc.)

Il bollo si calcola moltiplicando i kW per l’importo corrispondente alla classe ambientale del veicolo, al quale va poi sommata l’addizionale regionale.

Attenzione: per i kW che superano la soglia dei 100, è necessario applicare una tariffa diversa, a cui va aggiunta anche l’addizionale regionale.

 

Come controllare scadenza e importo

Controllare la scadenza del bollo auto e i costi è facile e veloce: basta utilizzare un computer o uno smartphone e connettersi al sito dell’ Agenzia delle Entrate o a quello dell’ ACI. Stessa informazione è possibile ottenere anche nelle tabaccherie abilitate.

Il pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente. Ad esempio, se il bollo scade a luglio va rinnovato entro agosto, quello scaduto ad agosto va rinnovato entro settembre e così via.

Nel caso di veicoli nuovi, invece, l’ultimo giorno utile per il pagamento del bollo corrisponde all’ultimo giorno del mese di immatricolazione.

Come pagare il bollo auto

Varie sono le modalità di pagamento sia online che non.

Online

  • sul sito dell’ACI
  • sul sito della banca o delle Poste italiane presso cui si è ha il conto corrente.

Non online

  • uffici postali
  • sportelli Aci
  • tabaccherie dotate del terminale del lotto
  • sportelli bancomat
  • agenzie di pratiche auto.

IMPORTANTE: In caso di ritardo nel pagamento, l’importo del bollo è soggetto a sanzioni e calcolo degli interessi maturati. Non è ammesso il pagamento rateizzato.

Bollo auto: Esenzioni per auto ibride/elettriche

Per quanto riguarda invece le esenzioni totali, i fortunati saranno coloro che acquisteranno un’auto ibrida o auto elettrica. Difatti, per incentivare maggiormente l’acquisto di auto non inquinanti, anche attraverso l’ecobonus 2019, chi acquisterà un’auto ibrida nel 2019 non pagherà il bollo per 3 o 5 anni a seconda della regione e chi paga con bonifico o con altri particolari sistemi di pagamento, si avrà la possibilità di usufruire di uno sconto del 10%.

Bollo auto: esenzione permanente

In alcuni casi, chi usufruisce della legge 104 può accedere all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Sono esentati dal pagamento:

  1. Non vedenti e sordi
  2. Disabili con handicap psichico o mentale, titolari dell’indennità di accompagnamento
  3. Disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  4. Disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

N.B. Le singole regioni possono estendere l’esenzione anche ad altre categorie di disabili.

Limiti

Lo sgravio fiscale riguarda un solo veicolo che rispetti i limiti di cilindrata previsti dalla legge: fino a 2.000 centimetri cubici per i motori a benzina e fino a 2.800 centimetri cubici per i diesel.

Come presentare domanda

Per poter usufruire dell’agevolazione, è necessario presentare domanda all’ufficio tributi della Regione; se la regione ne è priva, allora ci si può rivolgere all’Agenzia delle Entrate.

In alcune Regioni le pratiche di esenzione sono gestite dall’Aci.

Nello specifico il richiedente deve presentare domanda presso l’ufficio competente di persona o via raccomandata A/R la documentazione necessaria; la richiesta va presentata una sola volta poiché il rinnovo è automatico; nel caso in cui vengono meno i requisiti per aver diritto al beneficio (es. vendita dell’auto), allora sarà necessario avvisare l’ufficio competente.

I documenti devono essere presentati entro 90 giorni dalla scadenza del termine di pagamento.

I documenti da presentare

  • Certificazione attestante lo stato di Invalidità con sussistenza dei requisiti necessari per richiedere le agevolazioni fiscali sui veicoli
  • Fotocopia dell’ultima dichiarazione dei redditi/autocertificazione (nel caso il disabile sia fiscalmente a carico di un familiare)

N.B. – È necessario che il veicolo sia intestato al disabile o al familiare che lo ha fiscalmente a carico (il portatore di handicap è fiscalmente a carico di un suo familiare se possiede un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro).

Bollo auto: altre esenzioni

  • Veicoli d’epoca con più di 30 anni
  • Veicoli appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro (es. ambulanze, trasporto organi, etc.)

Bollo dimezzato per auto di interesse storico/collezionistico tra i 20 e i 30 anni

La legge di bilancio 2019 ha introdotto un diverso calcolo del bollo auto per i veicoli di età compresa tra i 20 e i 30 anni di interesse storico/collezionistico: ci sarà uno “sconto” del 50%.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario possedere un attestato di storicità rilasciato dagli enti abilitati dall’articolo 60 del codice della strada con tanto di apposito contrassegno sulla carta di circolazione.

Debiti: come aderire al “saldo e stralcio” ed ottenere lo sconto

8 Gennaio 2019

C’è tempo fino al 30 aprile 2019 per presentare domanda per il “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali; se ti trovi in difficoltà economiche, questo servizio può aiutarti a ottenere uno “sconto” sui carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre 2017. Lo stabilisce la legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018).

Validità

È possibile chiedere la riduzione solo per alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della riscossione nel periodo di riferimento sopra indicato.

Le tipologie di debito che beneficiano del saldo e stralcio sono:

  • Omessi versamenti di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’articolo 36-bis del D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 54-bis del D.P.R. 633/1972, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento
  • Omessi versamenti dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento
  • Mancati pagamenti delle rate di precedenti rottamazioni.

Requisiti

Il “saldo e stralcio” riguarda esclusivamente le persone fisiche; per quanto riguarda i requisiti reddituali, è necessario avere un ISEE del nucleo familiare non superiore a 20 mila euro.

 

Nello specifico, la quota da pagare viene calcolata in base a 3 scaglioni:

  • ISEE fino a 8.500 euro: – 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo
  • ISEE tra 8.500,01 e 12.500 euro: – 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo
  • ISEE tra 12.500,01 e 20.000 euro: – 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo.
  • Indipendentemente dal valore ISEE: -10% delle somme dovute in caso di contribuenti (solo persone fisiche) che alla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla Definizione, sia stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012 (Legge sul sovraindebitamento).

A queste cifre andranno poi aggiunte le somme maturate dall’Agenzia a titolo di aggio (corrisponde alla remunerazione degli agenti di riscossione) e di spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Inoltre, dal 1° dicembre 2019, l’interesse annuo sarà pari al 2%.

Come aderire

  • Inviando il modello SA-ST (dove SA sta per “saldo” e ST per “stralcio”) compilato e carta di identità alla casella PEC della direzione generale di Agenzia delle Entrate-Riscossione
  • Rivolgendosi agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione consegnando il modello SA-ST compilato e firmato.

Scadenze

Il debito può essere estinto in un’unica soluzione (entro il 30 novembre 2019) o in 5 rate:

  • 35% con scadenza il 30 novembre 2019
  • 20% con scadenza il 31 marzo 2020
  • 15% con scadenza il 31 luglio 2020
  • 15% con scadenza il 31 marzo 2021
  • il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.

Attenzione

Nel caso la tua domanda di “saldo e stralcio”legge di bilancio 245/2018 non fosse accolta, riceverai entro il 31 ottobre 2019 una lettera con le motivazioni del mancato accoglimento e sarai AUTOMATICAMENTE incluso nella Definizione agevolata 2018 (rottamazione ter); in questo caso, sarai subito avvisato sugli importi da pagare e sulle scadenze da rispettare per non far decadere i benefici.

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  • Assegni senza clausola “NON TRASFERIBILE”: Governo rimedia a situazione paradossale

Assegni senza clausola “NON TRASFERIBILE”: Governo rimedia a situazione paradossale

8 Gennaio 2019

Dopo il nulla di fatto della precedente legislatura, nonostante le richieste avanzate da più parti, è toccato al nuovo Governo rimediare al problema delle maxi sanzioni elevate ai firmatari di assegni senza la clausola “NON TRASFERIBILE” per importi di valore pari o superiori a 1.000 euro. Due le strade che si prospettavano a chi si trovava in questa situazione:

  • pagare una sanzione minima di 3.000 euro, irrogata anche in caso l’assegno firmato fosse di importo pari o poco superiore ai 1.000 euro
  • accedere all’oblazione (ovvero estinguere il reato), pagando 6.000 euro.

Con la legge 136/2018, il Governo ha messo la parola fine a tutto ciò stabilendo che:

  • tutti gli assegni privi di clausola di trasferibilità e di valore inferiore ai 30.000 euro saranno soggetti a una sanzione minima pari al 10% dell’importo, sanando quindi il paradosso della precedente norma che nel caso di cifre molto elevate comminava una sanzione in percentuale molto inferiore rispetto agli assegni di piccola entità.

Tale norma si applica anche in caso di procedimento amministrativo ancora in corso.

La legge 136/2018 (Decreto fiscale 2019) è entrata in vigore lo scorso 19 dicembre 2018.

Notizie precedenti:

https://www.adiconsum.itassegni-e-maxi-multa-3-000-50-000-euro-ora-tocca-al-governo-rimediare/
https://www.adiconsum.itassegni-irregolari-che-differenza-ce-tra-pagare-sanzione-e-oblazione/
https://www.adiconsum.itassegni-non-trasferibili-slitta-lo-sconto-su-sanzioni-e-oblazioni/
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  • Bollette gas: dal 1° gennaio addio ai maxi-conguagli. Prescrizione da 5 a 2 anni

Bollette gas: dal 1° gennaio addio ai maxi-conguagli. Prescrizione da 5 a 2 anni

8 Gennaio 2019

Maxi-conguagli addio anche per le bollette del gas. Dal 1° gennaio 2019 sarà di 2 anni e non più di 5 anni, allineandosi quindi a quella entrata in vigore lo scorso marzo, per le bollette della luce.

Ora non rimane che attendere la riduzione dei tempi della prescrizione anche per le fatturazioni delle utenze idriche che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio 2020.

Da quella data le fatturazioni a conguaglio delle utenze domestiche dei servizi essenziali saranno uniformate, mettendo fine ad una pratica che ha impattato per anni in maniera pesante sugli utenti di luce e gas, aggravando ulteriormente le già critiche condizioni dei consumatori in povertà energetica.

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  • “Peers Say NO”, il progetto sulla proprietà intellettuale rivolto ai giovani

“Peers Say NO”, il progetto sulla proprietà intellettuale rivolto ai giovani

7 Gennaio 2019

Venerdì 11 gennaio si celebrerà l’evento finale del progetto europeo “Peers say NO”, sui temi della proprietà intellettuale, della contraffazione e dell’educazione alla legalità, rivolto ai giovani, condotto da Adiconsum in qualità di capofila, in collaborazione con l’IstitutoComprensivo di Via Micheli (Roma), Consumedia, editore dell’Agenzia di informazione Help Consumatori, e il portale Skuola.net, e cofinanziato da EUIPO-Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.

Obiettivo di “Peers say NO” è informare e rendere consapevoli i ragazzi circa l’importanza della tutela della proprietà intellettuale, senza la quale si corrono pericoli, si perdono posti di lavoro, chiudono aziende, ma soprattutto l’educazione alla legalità, parte fondamentale della formazione dei ragazzi. Conoscere e rispettare le leggi, i doveri ed i diritti di ciascuno così come difendersi dagli abusi, sono competenze di importanza strategica per la vita personale e professionale. È fondamentale far comprendere che le scelte di consumo hanno un risvolto etico ed un impatto individuale e sociale.

Per raggiungere tali obiettivi “Peers say NO” ha coinvolto i ragazzi nella realizzazione di lavori creativi da diffondere ad altri loro pari, lasciandoli liberi di scegliere la modalità di comunicazione più nelle loro corde (video, interviste, lavori grafici, slogan, canzoni, ecc.).

I lavori realizzati dai ragazzi delle 13 classi facenti capo a 5 scuole dell’IstitutoComprensivo di Via Micheli che hanno partecipato al progetto verranno presentati nel corso dell’evento finale di “Peers Say NO” che si terrà Venerdì 11 gennaio, a Roma, presso il Maxxi, il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo.

Tutto il materiale educativo e formativo del progetto è a disposizione gratuitamente e può essere liberamente consultato, scaricato, riprodotto da tutte le scuole e le famiglie sul sito dedicato www.ioscelgoautentico.net

Scuola: il 7 gennaio partono le iscrizioni per l’A.S. 2019/2020

4 Gennaio 2019

Diversamente dagli scorsi anni, questa volta le iscrizioni all’anno scolastico partiranno in leggero anticipo: dalle ore 8.00 del 7 gennaio sarà, infatti, possibile iscrivere i propri figli online per l’anno scolastico 2019-2020.

Chi dovrà iscriversi online

Il modulo online dovrà essere compilato per:

  • Alunni della scuola primaria
  • Alunni della scuola secondaria di I grado
  • Alunni della scuola secondaria di II grado
  • Corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione regionali (solo Regioni aderenti)

Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, la procedura rimane cartacea. Ti ricordiamo, inoltre, che nel caso delle scuole paritarie (private), l’adesione al sistema di iscrizione online è facoltativa.

I tempi

Le iscrizioni potranno essere effettuate dalle ore 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2019; la registrazione al sito, propedeutica all’iscrizione, è invece possibile già dal 27 dicembre 2018.

Come scegliere la scuola ed effettuare l’iscrizione

Se non sai quale sia la scuola più adatta alle esigenze di tuo figlio/a, ti consigliamo di fare una ricerca sul portale Scuola in chiaro, dove potrai raccogliere molte informazioni utili.

Ecco come usarlo:

  • Collegati al sito
  • Scegli tra ricerca rapida (se conosci già il nome di una scuola), ricerca per posizione o ricerca avanzata
  • Seleziona il risultato desiderato
  • Controlla i dati
  • Leggi il piano triennale offerta formativa e consulta il rapporto di autovalutazione
  • Annota il codice della scuola/CFP (ti servirà per l’iscrizione)

Ora che hai a disposizione tutte le informazioni necessarie e hai selezionato uno o più istituti (ti consigliamo di cercare anche un’alternativa in caso di indisponibilità di posti), è arrivato il momento di effettuare l’iscrizione:

  • Collegati al sito per effettuare l’iscrizione
  • Se non l’hai ancora fatto, registrati
  • Accedi al sito usando i dati della registrazione o lo SPID
  • Seleziona “Presenta una nuova domanda di iscrizione” inserendo il codice scuola/CFP
  • Compila il modulo
  • Invia la domanda

Ti ricordiamo che, una volta inviata, la domanda non può essere modificata se non contattando direttamente la scuola.

I passi successivi

  • Riceverai una copia della ricevuta di invio via mail
  • La scuola accoglierà o, nel caso di indisponibilità di posti, invierà la domanda alla scuola selezionata come alternativa
  • Durante il periodo delle iscrizioni, la scuola potrebbe richiederti di integrare alcune informazioni mancanti, chiedendoti di inviare nuovamente il modulo con le opportune modifiche.

Puoi ricevere aggiornamenti sulla pratica d’iscrizione:

  • Consultando la tua e-mail

Visitando il sito delle iscrizioni, nella sezione “Visualizza Situazione Domande”.

Banca Carige: nessuna preoccupazione per correntisti e risparmiatori

3 Gennaio 2019

Nonostante il commissariamento e la sospensione temporanea dalle negoziazioni dei titoli di Banca Carige in Borsa decisa dalla Consob, al momento non sussistono particolari preoccupazioni per i clienti e i risparmiatori dell’istituto di credito. Anche per la BCE (Banca Centrale europea), ad oggi non vi sono i presupposti per un ulteriore peggioramento della situazione della banca in quanto Carige rispetta i requisiti di patrimonializzazione richiesti.

Inoltre, Banca Carige aderisce al Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) che garantisce un limite di copertura pari a 100.000 euro per depositante.

La tutela del FITD si applica a:

  • depositi in conto corrente
  • depositi vincolati (conti di deposito)
  • certificati di deposito
  • libretti di risparmio
  • assegni circolari.

Adiconsum ha comunque chiesto a Governo e ai Commissari nominati di vigilare per il prosieguo virtuoso del rilancio dell’istituto e di aprire un tavolo per cecare soluzioni condivise.

In caso di dubbi, invitiamo i consumatori a rivolgersi alle sedi territoriali Adiconsum.

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Pedaggi autostradali 2019: tra aumenti, sospensioni e rincari con agevolazioni

3 Gennaio 2019

Come ogni anno il 2019 delle autostrade inizia con i rincari su alcune tratte; quest’anno, tuttavia, possiamo tirare un sospiro di sollievo: in molti casi gli aumenti non sono stati autorizzati; il 90% della rete stradale non costa di più rispetto al 2018.

Gli aumenti

Ecco le concessionarie che applicheranno tariffe maggiorate (fonte Il Sole 24 Ore)

 

Un fattore da notare è che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha autorizzato aumenti più lievi rispetto a quelli richiesti dai gestori, riuscendo a mitigare l’impatto sulle tasche dei consumatori.

Rincari futuri

La minaccia degli aumenti autostradali, tuttavia, non è ancora sventata: alcuni aumenti sono stati posticipati e saranno spalmati per tutto il 2019.

Aumenti con agevolazioni

Sconto motociclisti

Lo sconto del 33% per i motociclisti muniti di Telepass sarà valido fino a giugno 2019;

per usufruire dello sconto, tuttavia, è necessario sottoscrivere un apposito contratto telepass family esclusivamente per la propria moto.

Multe più salate, a gennaio arrivano gli aumenti

2 Gennaio 2019

Inizieremo il nuovo anno guidando con più cautela: dal primo gennaio 2019, infatti, le multe saranno un po’ più care.

La misura  delle  sanzioni amministrative pecuniarie previste dal Nuovo codice della strada infatti, vengono aggiornate ogni 2 anni. L’ultima variazione risale al 2016 e quest’anno riparte di nuovo.

L’aggiornamento è calcolato sulla base dell’intera variazione dell’indice  dei  prezzi  al  consumo  per  le famiglie di operai e impiegati,  media  nazionale,  verificatasi  nel biennio compreso tra il 1° dicembre 2016 ed il 30 novembre 2018.

Quest’anno, in particolare, l’indice ha rilevato un aumento del 2,2%.

Ecco qualche esempio:

  • Parcheggiare in divieto di sosta comporterà una multa da 42 euro (+1euro rispetto al 2018)
  • Superare di 11/40 km il limite di velocità sarà sanzionato con 173 euro di multa (+4euro rispetto al 2018)
  • Non indossare le cinture di sicurezza ci costerà 83 euro (+2 euro rispetto al 2018).

AGGIORNAMENTO BIENNALE DELLA MISURA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PREVISTE DAL NUOVO CODICE DELLA STRADA

Saldi Invernali 2019: il decalogo di Adiconsum

2 Gennaio 2019

Anche se anacronistici, perché la legge di regolamentazione dei saldi risale a quasi 30 anni fa, essi permettono ancora di acquistare risparmiando, a patto che si conoscano alcune informazioni. Di seguito il nostro Decalogo con tutto quello che c’è da sapere sui saldi, per effettuare un acquisto consapevole del giusto rapporto qualità/prezzo della merce.

  1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
  2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo;
  3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
  4. Confrontate i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
  5. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;
  6. Anche nel periodo dei saldi i negozianti che espongono il relativo logo dei pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito) sono tenuti ad accettarli;
  7. Diffidate dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
  8. Ricordate che il negoziante è obbligato al cambio del prodotto solo ed esclusivamente nel caso presenti un difetto; il cambio del colore o del modello è, invece, a discrezione del commerciante. Adiconsum consiglia di prendere  eventualmente accordi col negoziante in fase di acquisto;
  9. Conservate sempre lo scontrino per eventuali cambi;
  10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi, rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum 

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