Covid: al via le nuove restrizioni

24 Dicembre 2021

Dopo la riunione della Cabina di regia, il Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2021 ha approvato il Decreto-Legge con le nuove restrizioni alla luce dell’aumento dei contagi da Covid-19 dovuti anche alla variante Omicron. Vediamo quali sono.

Le nuove restrizioni

Le nuove restrizioni entrano in vigore il 25 dicembre 2021 e restano in vigore fino al 31 gennaio 2022:

Obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca; in particolare di tipo FFP2 in tutti i luoghi al chiuso, anche al bancone al bar, sui mezzi di trasporto compresi autobus e metropolitane

Super Green pass per ristoranti e bar, anche per la consumazione al bancone

Super Green pass per musei, piscine, palestre, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò dal 30 dicembre 2021

Divieto di cibo e bevande in cinema, teatri, eventi sportivi

Riduzione della validità del Green pass: dal 1° febbraio 2022 durerà 6 mesi invece di 9

Dose booster: riduzione dell’intervallo dall’ultima somministrazione; non più dopo 5 mesi, ma dopo 4

Divieto di feste, eventi e concerti che implichino assembramenti in spazi aperti

Chiusura sale da ballo e discoteche.

Buon Natale da Adiconsum

23 Dicembre 2021

Adiconsum augura a tutte e a tutti un buon Natale di gioia e serenità. Auguri!

Cogliamo l’occasione per informare che i nostri uffici nazionali (e il nostro servizio di chat live) saranno chiusi per le festività natalizie dal 24/12/2021 al 31/12/2021. La sede nazionale e il servizio di chat live riapriranno Lunedì 3 gennaio 2022.

 

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Bonus risparmio idrico: ancora non si può richiedere perché manca la piattaforma

23 Dicembre 2021

Conosciuto anche come bonus bagno/bonus rubinetti, il bonus idrico è una misura posta in campo per permettere di risparmiare sulla bolletta dell’acqua, aiutando le persone e le famiglie a sostituire i vecchi sanitari del proprio bagno con quelli di ultima generazione a ridotto consumo idrico. Peccato che la piattaforma per richiedere il bonus non sia ancora attiva e i tempi per richiederlo stiano per scadere.

Quali criteri per accedere al bonus

Per accedere al bonus idrico è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • essere maggiorenni
  • essere residenti in Italia
  • essere titolari del diritto di proprietà, reale o di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Il bonus può essere chiesto per un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario/titolare di diritto reale o personale di godimento dell’abitazione.

Quali interventi

Il bonus idrico viene incontro a quelle persone che hanno sostenuto spese per i seguenti interventi:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

NUMERO VERDE

Dal 1° dicembre 2021, il Ministero della Transizione Ecologica ha messo a disposizione di quanto vogliano ricevere informazioni sul bonus risparmio idrico un numero dedicato:

 800 090545

dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15

Le FAQ

Per le FAQ aggiornate messe a punto dal Ministero della Transizione energetica, clicca qui

Il paradosso

Sebbene, la richiesta del bonus scade il 31 dicembre 2021, a tutt’oggi ancora non è possibile chiederlo perché manca la piattaforma per la presentazione della domanda. Dovrebbe essere pronta per gennaio 2022.

Consiglio di Adiconsum

Poiché, come per tutti gli altri bonus, le spese sostenute dovranno essere tracciate, fondamentale è conservare tutte le ricevute dei pagamenti, che verrà richiesto di allegare alla domanda non appena la piattaforma sarà operativa.

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  • Dazn: gli indicatori di qualità definiti da Agcom non bastano. Troppe le cose che non vanno

Dazn: gli indicatori di qualità definiti da Agcom non bastano. Troppe le cose che non vanno

22 Dicembre 2021

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha posto in consultazione la Delibera n. 334/21/CONS sugli indicatori di qualità di trasmissione in streaming live di Dazn. La Delibera si è resa necessaria per la scarsissima qualità trasmissiva della piattaforma che si è aggiudicata i diritti trasmissivi del campionato di calcio di Serie A. Come Adiconsum, abbiamo inviato le nostre osservazioni, evidenziando anche tutte le criticità del servizio offerto da Dazn.

Gli indicatori della Delibera AGCOM – Osservazioni Adiconsum

Secondo l’Autorità, il fatto che Dazn abbia ottenuto i diritti audiovisivi per la trasmissione delle partite del Campionato di calcio di Serie A, grazie ad una gara, la obbliga contrattualmente ad assicurare ai suoi abbonati una visione nel rispetto di standard qualitativi di regolarità e continuità in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Pur ritenendo valida l’introduzione di indicatori di qualità, Adiconsum ritiene che questi debbano essere estesi non solo a chi trasmette in streaming, ma a tutto il settore dell’audiovisivo senza  distinzione di piattaforme. Ciò permetterebbe di comparare la visione dei contenuti tra tutti gli operatori (non solo Dazn), assegnando i diritti televisivi del calcio all’operatore in grado di garantire la migliore qualità.

Per assicurare al consumatore la qualità visiva migliore, è necessario che l’AGCOM annulli l’esclusività della trasmissione della Serie A a Dazn e permetta agli utenti di aderire all’accordo esistente con Sky per la trasmissione nei pub e bar.

 

Se gli indicatori rimangono relegati ciascuno nella propria piattaforma non tuteleranno il diritto alla qualità visiva né stanno da stimolo per un miglioramento di tutto il mercato dell’audiovisivo.

Adiconsum non entra nel merito degli indicatori specifici, ma si limita ad esporre il proprio pensiero sulla loro applicazione.

Il risarcimento

La definizione degli indicatori dovrebbe permettere di assegnare un valore per l’eventuale risarcimento da dare al consumatore in caso essi vengano disattesi. 

Adiconsum ritiene inutile  prevedere un tetto massimo di risarcimento legato solo all’abbonamento mensile o in alternativa ad una sua estensione, perché privo di quell’effetto deterrente che spingerebbe la piattaforma a migliorarsi.

L’ammontare dei risarcimenti dovrebbe essere frutto di un confronto Azienda-Associazioni Consumatori seduti ad un Tavolo permanente, oggetto di una specifica Delibera.

Il reclamo

Adiconsum ritiene troppo farraginosa per il consumatore la procedura di reclamo per la scarsa qualità visiva e propone che tutte le piattaforme trasmissive compresa la tv digitale lineare prevedano un apposito spazio, raggiungibile durante la visione delle trasmissioni, che riporti i parametri degli indicatori stabiliti in Delibera. Così facendo il consumatore potrebbe fotografare i reali valori degli indicatori e allegarli al reclamo, consentendo all’AGCOM di vigilare in maniera diretta. Inoltre, l’utente verrebbe a conoscenza di un dato da sempre a lui  ignoto e cioè con quali caratteristiche trasmissive riceve il contenuto audiovisivo.

Conclusioni

Gli indicatori rappresentano un utile strumento sia per determinare il giusto risarcimento che per migliorare la qualità di trasmissione dell’intero comparto. Adiconsum, pertanto, propone di istituire  presso l’AGCOM, un Osservatorio permanente con Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) per valutare la qualità trasmissiva dei vari operatori ed intervenire nei casi in cui i risultati non siano soddisfacenti.

Criticità di Dazn

Adiconsum ha evidenziato nel documento di consultazione della Delibera dell’AGCOM le seguenti criticità di Dazn:

  • disservizi di visione (trasmissione a intermittenza con lunghe pause)
  • inesistenza del servizio clienti telefonico e delle procedure di reclamo. Realizzazione della Carta dei Servizi in modo unilaterale senza il confronto con le Associazioni Consumatori. Diniego alla nostra richiesta  di aprire un tavolo di confronto
  • degradazione della trasmissione dell’immagine anche se dichiarata in FULL HD 1080, e comunque inadeguata rispetto ad altre piattaforme che garantivano la visione in 4K
  • discriminazione tra chi utilizza Dazn in aree raggiunte dalla banda larga e chi no. In quest’ultimo caso è necessario acquistare, solo tramite il sito di Dazn, un decoder per la visione sul digitale terrestre alla “modica” cifra di 139,90 euro, che deve essere collegato a internet perché utilizza Android Tv e che per essere attivato ha bisogno dell’App di Dazn. Il canale televisivo, inoltre, non trasmette tutte le partite solo una selezione e in caso di una o più partite che si svolgono contemporaneamente, è Dazn a scegliere quale trasmettere. A tutto questo va aggiunto il costo dell’abbonamento di 29 euro al mese
  • offerta, tramite Amazon, di carte prepagate della durata di 3/6 mesi che non prevedono il recesso, per cui, dato il pagamento anticipato, in caso di scarsa o mancata trasmissione, il consumatore non può fare nulla
  • modifica unilaterale (poi ritirata) delle condizioni di abbonamento che riducevano la visione contemporanea da due a un solo dispositivo.

Volo cancellato per Natale? Rimborso o voucher?

22 Dicembre 2021

Tante sono le incognite che affliggono i consumatori che vogliono programmare un viaggio per Natale o lo hanno già fatto, ma hanno ricevuto la comunicazione della cancellazione del proprio volo o hanno deciso loro invece di rinunciare a partire? Puoi chiedere il rimborso? E se invece la compagnia aerea ti offre un voucher? Cosa fare?

Cancellazione del volo non dovuta a Covid-19: rimborso/voucher

La normativa prevede che dal 3 giugno 2020 i vettori aerei non possono cancellare, salvo casi specifici, i voli adducendo come motivazione la pandemia da Covid-19.

Il rimborso

Attualmente quindi in caso di cancellazione del volo dovuto a circostanze eccezionali/non eccezionali (e non a Covid) hai diritto a: 

  • rimborso del biglietto (entro 7 giorni)
  • riprotezione su un altro volo
  • assistenza
  • compensazione pecuniaria laddove dovuta.

Il voucher

Il voucher potrà essere emesso dal vettore aereo soltanto su tua richiesta. Pertanto, l’emissione da parte della compagnia aerea di un voucher che non sia stato da te esplicitamente richiesto è un atto illegittimo.

E se invece sei già  in possesso di un voucher?

Nel caso tu sia in possesso di un voucher ottenuto a seguito di un volo la cui partenza era prevista tra l’11 marzo e il 30 settembre 2020, cancellato dal vettore o per tua rinuncia, a causa dell’emergenza da Covid-19 entro il 30 luglio 2020, hai tempo 24 mesi per utilizzarlo.

  • Se decidi di utilizzarlo, sappi che col voucher puoi acquistare servizi resi da un altro operatore appartenente allo stesso gruppo societario, purché la prenotazione venga fatta prima della scadenza, anche per servizi da utilizzare successivamente alla stessa.
  • Se decidi di non utilizzarlo, puoi chiederne il rimborso già dopo 12 mesi. Ciò vale per i contratti di trasporto, soggiorni, pacchetti turistici, gite scolastiche e viaggi d’istruzione emessi causa Covid-19.

Se invece la compagnia ti ha rilasciato un voucher di cortesia, in questo caso la scadenza e i tempi di utilizzo sono stabiliti dal vettore.

Tempi di rimborso dei voucher emessi per Covid

Sia che fai la richiesta di rimborso del voucher dopo 12 mesi o dopo 24, devi ricevere il rimborso entro 14 giorni dalla scadenza.

Ultimo giorno per il pagamento dei voucher emessi causa Covid-19

I voucher non utilizzati dovranno essere rimborsati entro marzo 2022. 

Se sei tu che rinunci al volo

Due sono le situazioni che possono venire a crearsi:

  • se rinunci per Covid, hai diritto a rimborso/voucher (art. 88 bis Legge n. 27 del 24 aprile 2020)
  • se non rinunci per Covid, il rimborso del biglietto dipende dal contratto di viaggio del vettore aereo.

Povertà energetica: Adiconsum sottoscrive il Manifesto per combatterla

21 Dicembre 2021

Sono numeri inquietanti quelli sulla povertà energetica: 1 cittadino europeo su 4 e 1 italiano su 6 ne è colpito. Purtroppo, nonostante l’intervento e i richiami dell’Unione europea, meno di 1/3 dei Paesi europei ha adottato ufficialmente delle misure per il suo contrasto né ha inserito una sua definizione nelle proprie legislazioni. E la pandemia da Covid non ha di certo aiutato. Adiconsum, da sempre attenta al fenomeno della povertà energetica ha firmato un Manifesto per combatterla. Ma vediamo che cosa si intende per povertà energetica e che cosa si propone di fare nel concreto il Manifesto.

Cos’è la povertà energetica

Col termine povertà energetica si intende una condizione che non permette alle famiglie di avere accesso all’energia, condizione che impedisce loro di riscaldare/raffrescare/illuminare la propria casa in maniera adeguata. Tale condizione è frutto di una serie di fattori:

  • basso reddito
  • spesa alta per l’energia
  • scarsa efficienza energetica
  • poche risorse per anticipare le spese per interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione e difficoltà di accesso al credito
  • scarsa conoscenza delle agevolazioni previste dallo Stato e difficoltà ad accedervi.

Ma la povertà energetica non ha risvolti solo di carattere economico sul consumatore, ma si ripercuote anche sulla sua sfera sociale  e sulla sua salute mentale e fisica. Ecco, perché è così importante sconfiggerla.

Le proposte di Adiconsum

Rispetto al fenomeno della povertà energetica, Adiconsum ha presentato in innumerevoli sedi istituzionali accademiche e non le proprie proposte per arginarlo, chiedendo:

  • l’aumento del tetto ISEE per poter ottenere il bonus sociale
  • la creazione di un Fondo sociale
  • la fornitura di apparecchiature innovative in alternativa al bonus sociale. 

Il Manifesto “Insieme per contrastare la Povertà energetica”

Nel suo impegno contro la povertà energetica, Adiconsum ha sottoscritto il Manifesto “Insieme per contrastare la Povertà energetica” del Banco dell’energia Onlus, ente senza scopo di lucro che in questi anni ha avviato delle iniziative a favore delle persone più vulnerabili in ambito energetico.

Il Banco dell’energia ha promosso azioni concrete per contrastare la povertà energetica per:

  • accrescere la consapevolezza dei consumi energetici
  • aumentare l’accessibilità agli strumenti di efficientemente energetico
  • Sostenere le persone/famiglie vulnerabili.

Ora la sfida raccolta di Adiconsum con la firma del Manifesto si concentrerà sulle seguenti priorità di intervento nel breve periodo:

  • sensibilizzazione dei decision makers e dell’opinione pubblica
  • definizione delle politiche strumenti di intervento
  • educazione all’efficienza energetica
  • sostegno alla mappatura e al monitoraggio della povertà energetica
  • promozione di progetti territoriali portati avanti da una rete di organizzazioni pubbliche/private/Terzo settore.

Perché nessuno resti escluso dall’accesso all’energia.

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  • Frutta e verdura: quali informazioni vorresti avere? I risultati del Focus Group italiano del progetto SHEALTHY

Frutta e verdura: quali informazioni vorresti avere? I risultati del Focus Group italiano del progetto SHEALTHY

20 Dicembre 2021

Frutta e verdura sempre freschi, mantenendo le proprietà organolettiche, migliorando la sicurezza alimentare e riducendo lo spreco alimentare? A chi non piacerebbe? Ma quali sono le informazioni che ritieni importanti e che vorresti avere sempre alla portata sul cibo che mangi? Noi di  Adiconsum l’abbiamo chiesto ai partecipanti al Focus Group che abbiamo realizzato nell’ambito del progetto europeo di ricerca per cibi più sani e sostenibili di cui Adiconsum è partner, denominato SHEALTHY. Ecco che cosa è emerso.

Il Focus Group italiano

Dopo i 3 precedenti Focus group svoltisi nei mesi scorsi in Germania, Olanda e Serbia, il 16 dicembre scorso è stata la volta del Focus Group italiano, tenutosi online per le note restrizioni Covid.

Al Focus group erano presenti 8 partecipanti: 4 della fascia d’età 18-35 anni e 4 di 45-60 in un perfetto bilanciamento di genere (50 e 50).

I partecipanti, tutti molto sensibili agli argomenti trattati, hanno fornito alcune indicazioni su come vorrebbero essere informati su quello che mangiano e sulla mezzo di comunicazione che ritengono più efficace per comunicare loro queste informazioni

Tipo di informazioni

Dal Focus group italiano è emerso che i partecipanti vorrebbero:

  • informazioni pratiche sulla conservazione del cibo
  • informazioni su come leggere un’etichetta, che oltre all’origine dei prodotti, dovrebbe riportare 

Tipologia di comunicazione prescelta

Dal Focus group italiano è emerso che il mezzo per comunicare tali informazioni è il video da vedere su internet o in tv. I partecipanti non ritengono invece affidabile, almeno su quest’argomento, l’informazione veicolata tramite i social.

Contenuto del video

I partecipanti del Focus group italiano troverebbero interessante un video che mostri loro le differenze tra frutta e verdura trattate con le mild technologies e che ne racconti il loro valore aggiunto rispetto a quelle senza il loro utilizzo.

Conclusioni

Sarà interessante alla fine di tutti i focus Group svoltisi nei Paesi partecipanti al progetto Shealthy tirare le somme e scoprire quali sono le informazioni più importanti in assoluto che i consumatori vogliono conoscere sui prodotti che mangiano.

Per saperne di più su SHEALTHY, clicca qui

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  • Illegittimo l’uso dell’App di verifica del Super Green pass dove non serve

Illegittimo l’uso dell’App di verifica del Super Green pass dove non serve

17 Dicembre 2021

Dall’entrata in vigore del Super Green pass necessario per lo svolgimento di alcune attività, è stata introdotta una nuova app per verificare la validità di questo Green pass rafforzato. Ma quando può essere utilizzata?

Verifiche del Green pass e del Super Green pass

Con il Super Green pass si è reso necessario lo sviluppo di un’app ad hoc, pertanto al momento esistono due app: una per la verifica della validità del Green pass base e una per la verifica della validità del Super Green pass.

Che cosa sta succedendo

Purtroppo, molte sono le segnalazioni di cittadini che all’esibizione del proprio Green pass base per lo svolgimento di attività per cui non è richiesto il Super Green pass, si vedono rifiutare l’ingresso, perché il verificatore utilizza l’app del Super Green pass.

Questo per lo più sta accadendo in alcuni alberghi o in alcuni posti di lavoro.

Legittimità ed illegittimità delle app di verifica del Green pass

Utilizzare un’app di verifica non consona è ILLEGITTIMO. Così si è espresso il Garante della Privacy a seguito delle segnalazioni dei suddetti cittadini.

Pertanto:

  • la validità del Green pass di base dovrà essere appurata con la app VerificaC19 versione base
  • la validità del Super Green pass dovrà essere appurata con l’app VerificaC19 versione rafforzata.
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  • Scelte alimentari: un sondaggio di Adiconsum e UniVerona rileva in base a quali criteri le facciamo

Scelte alimentari: un sondaggio di Adiconsum e UniVerona rileva in base a quali criteri le facciamo

17 Dicembre 2021

Quali sono le percezioni, le motivazioni e i comportamenti che ci spingono a scegliere un prodotto piuttosto che un altro e quanto questa scelta è legata al tema della salute e della sostenibilità? Lo ha indagato il sondaggio, “Scelte alimentari, salute e sostenibilità” condotto congiuntamente da Università di Verona e Adiconsum. L’indagine rientra nel progetto “Horizon 2020-Susfood2-Era-net”, finanziato dall’Unione europea e dalle Autorità nazionali di Germania, Italia, Norvegia e Romania, coordinato dall’Università di Verona, e nel progetto “Sostenibile anche per noi”, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, coordinato da Adiconsum.

I risultati del sondaggio “Scelte alimentari, salute e sostenibilità

Il sondaggio può essere suddiviso in 3 grandi tranche:

  • il coinvolgimento sull’alimentazione
  • le preferenze nelle scelte alimentari
  • le motivazioni delle scelte alimentari.

Coinvolgimento sull’alimentazione

In tema di coinvolgimento sull’alimentazione, l’87% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che ritiene importante quello che mangia e che beve, l’88% che ci tiene molto, il 30% che apprezza molto cibo e bevande di qualità. Se l’alimentazione è così importante, quali sono le preferenze e le motivazioni delle scelte alimentari?

Preferenze nelle scelte alimentari

Riguardo alle preferenze nelle scelte alimentari, il sondaggio ha rilevato 4 indicatori:

  • l’attenzione alla sostenibilità
  • l’attenzione alle caratteristiche nutrizionali
  • l’attenzione alle caratteristiche salutistiche
  • la propensione all’innovazione.

Motivazioni delle scelte alimentari

In merito invece alle motivazioni delle scelte alimentari, sono stati individuati ben 7 indicatori:

  • la protezione dell’ambiente
  • la salute
  • il controllo del peso
  • i valori socio-politici
  • la convenienza economica
  • i valori religiosi
  • il buon gusto.

Identikit del consumatore in merito alle scelte alimentari

Dall’analisi delle preferenze e delle motivazioni, il sondaggio ha fatto emergere 4 profili di approccio all’alimentazione:

  • i salutisti, alla ricerca di forma fisica e buon gusto (20% degli intervistati)
  • gli attenti al prezzo, ma con un occhio alla forma fisica (25% degli intervistati)
  • i sensibili alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente (20% degli intervistati)
  • i motivati sostenibili e salutisti (35% degli intervistati).

E tu a quale profilo senti di appartenere?

 

Indagini

 

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  • Bollette luce e gas: le tariffe del mercato tutelato rimangono fino al 1° gennaio 2024

Bollette luce e gas: le tariffe del mercato tutelato rimangono fino al 1° gennaio 2024

16 Dicembre 2021

Nuova proroga per la fine del mercato tutelato per le bollette di luce e gas e di conseguenza per il passaggio degli utenti domestici alle offerte del mercato libero. La nuova proroga è stata ufficializzata con un emendamento approvato in Commissione bilancio che dovrebbe approdare nella Legge di Bilancio 2022. Che cosa significa?

Che cos’è il mercato tutelato

Con il termine “mercato tutelato” si intende il mercato delle tariffe di luce e gas regolato dall’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente (ARERA). Questo significa che è l’Authority a stabilire il prezzo dell’energia e non l’azienda fornitrice, tenendo in qualche modo al riparo l’utente finale dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime. Le tariffe di luce e gas vengono aggiornate ogni 3 mesi dall’Arera.

Nel nostro Paese sono circa 17 milioni le famiglie che hanno un fornitore di energia che opera nel mercato tutelato.

Come sapere se il tuo contratto è con un operatore del mercato tutelato o libero

Puoi scoprirlo facilmente: di solito, infatti, l’indicazione relativa all’”appartenenza” al mercato tutelato o al mercato è riportata nella prima pagina della bolletta in alto.

Che cos’è il mercato libero

Con il termine “mercato libero” si intende il mercato fatto da fornitori di energia che decidono in maniera autonoma quanto far pagare l’energia, proponendo offerte diversificate, un po’ come accade per i contratti con gli operatori telefonici. Nel passaggio al mercato libero è il consumatore che sceglie il fornitore a lui più conveniente. Naturalmente in questo caso, a differenza di quanto avviene nel mercato tutelato, è il fornitore che decide a quanto vendere l’energia che fornisce.

Nuova proroga

L’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera fa slittare la scadenza del servizio di maggior tutela previsto per il 31 dicembre 2022 e il passaggio al mercato libero dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024, lasciando la possibilità agli utenti domestici di rimanere nel mercato tutelato, ma in un regime transitorio ancora da definire. Vi informeremo non appena verranno resi noti i dettagli.

CASA: 16 dicembre ultimo giorno per saldare l’IMU

15 Dicembre 2021

Anche quest’anno la data del 16 dicembre è riservata al pagamento dell’IMU o meglio della c.d. Super IMU, perché comprende sia l’Imposta Municipale Propria sul possesso della casa che la TASI, il tributo da pagare al Comune per i servizi indivisibili.

Chi deve pagare l’IMU

Fino al 2013 tutti i proprietari di casa hanno dovuto pagare l’IMU sulla casa, anche se si trattava dell’abitazione principale.

Dal 2014, invece, sono tenuti al pagamento dell’IMU:

  • i possessori di abitazione principale accatastata come A/1, A/8 e A/9, fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli.

Chi non deve pagare l’IMU

Tutti i possessori di abitazioni accatastate nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e loro relative pertinenze (C/2, C/6 e C/7); alloggi sociali, ecc..

Come pagare

Si può pagare in:

  • due rate: acconto entro il 16 giugno e saldo entro il 16 dicembre
  • unica soluzione, entro la data di scadenza di giugno.

L’importo da pagare

Per conoscere quello esatto contattare i Comuni o i CAF abilitati.

Modalità di pagamento

L’IMU può essere pagata tramite:

  • modello F24, anche attraverso la propria banca online
  • bollettini postali
  • PagoPa.
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  • Viaggi: dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, rientro in Italia da Paesi UE, tamponi per tutti prima della partenza

Viaggi: dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, rientro in Italia da Paesi UE, tamponi per tutti prima della partenza

15 Dicembre 2021

Giro di vite del nostro Paese a chi intende entrare nel nostro Paese arrivando da uno degli stati membri dell’Unione europea. Giro di vite che ha sollevato tra l’altro un vespaio di lamentele da parte dei Capi di Governo degli altri Paesi. Se quindi avevi in programma di fare un viaggio per le festività del Natale, è bene che dai un’occhiata alle nuove disposizioni che regolano il rientro nel nostro Paese dal 16 dicembre 2021. Ecco che cosa stabilisce la nuova Ordinanza varata lo scorso 14 dicembre dal Ministro della Salute.

Che cosa bisogna fare per entrare in Italia da un Paese membro dell’UE

A meno che non ci siano ripensamenti su sollecitazione dell’Unione europea, dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, chi entra nel nostro Paese da uno degli Stati membri dell’Unione, differentemente da prima, anche con Green pass da vaccinazione/guarigione dovrà sottoporsi prima della partenza:

  • ad un test antigenico rapido nelle 24 ore antecedenti che dovrà risultare negativo per l’ingresso nel nostro Paese

oppure

  • ad un test molecolare negativo nelle 48 ore antecedenti che dovrà risultare negativo per l’ingresso nel nostro Paese.

In caso di non possesso del Super green pass da vaccinazione o guarigione, rimane la quarantena di 5 giorni più tampone rapido o molecolare al suo termine.

La misura, comune a chi rientrava in Italia dopo essere stato in uno dei Paesi iscritti nell’Elenco D, è stata estesa anche ai Paesi dell’elenco C, praticamente a tutti i Paesi facenti parte dell’Unione europea.

Cosa prevede l’ordinanza per chi rientra dai Paesi dell’elenco D

L’ordinanza oltre ad aver aggiornato i Paesi che rientrano nell’Elenco D, ha anche apportato delle modifiche in merito ai tempi di effettuazione del tampone prima della partenza. Mentre il tampone molecolare deve essere fatto nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia (48 ore se si parte dal Regno Unito), per il tampone rapido i tempi da rispettare non sono più 48 ore, ma 24 ore dalla partenza.

Consiglio di Adiconsum: Prima di acquistare un biglietto di viaggio all’estero, sia all’interno che extra-UE, consulta il sito della Farnesina viaggiaresicuri.it e anche quello dell’Ambasciata/Consolato italiano del Paese dove intendi recarti, per le info aggiornate.

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  • ll 14 e 16 Dicembre tornano le nostre lezioni online gratuite di “Operazione Risorgimento Digitale”. Iscriviti subito!

ll 14 e 16 Dicembre tornano le nostre lezioni online gratuite di “Operazione Risorgimento Digitale”. Iscriviti subito!

15 Dicembre 2021

Riprendono le lezioni GRATUITE della Scuola di internet “Operazione Risorgimento Digitale” promossa da Tim e da altri partner, alla quale ha aderito Adiconsum.

 

Tutti i servizi digitali, infatti, contribuiscono a garantire diritti, purché il consumatore abbia il giusto livello di consapevolezza per poterli sfruttare.

Nessuno deve rimanere indietro.

 

Ecco i prossimi appuntamenti del mese di dicembre 2021 con due diversi temi trattati.

1) Diritti e opportunità digitali per cittadini e PA – 14 dicembre h. 16:00

 

La lezione sarà tenuta dalla dott.ssa Sonia Montegiove, giornalista e Responabile editoriale della rivista “Tech Economy 2030”, che affronterà come temi: Spid, Pec, Green Pass, Fascicolo sanitario elettronico e tanto altro.

Per iscriverti clicca qui


2) Commercio elettronico: tutte le opportunità e rischi – 16 dicembre h. 11:00

 

 

La lezione sarà tenuta dal dott. Mauro Lupi, Strategy Director di DigitalBreak. Insegnante in varie università e business school, autore di “Motori di ricerca e visibilità sul web” (2001) e “Digital Business Strategy” (2020), che affronterà come temi: come acquistare online, evitare le truffe online e come scegliere e  cosa acquistare in modo conveniente.

Per iscriverti clicca qui

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  • Debiti col fisco: ultimo giorno per pagare “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”

Debiti col fisco: ultimo giorno per pagare “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”

14 Dicembre 2021

Grazie ad un emendamento inserito nel Decreto fiscale 146/2021 approvato dal Senato, sembra che il 14 dicembre sarà effettivamente l’ultimo giorno utile per pagare tutte le rate 2020 e 2021 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”.

La discussione alla Camera dei Deputati del decreto per la sua conversione in legge inizierà il 13 dicembre 2021. Vedremo se ci saranno altre novità per i contribuenti.

Trasporti: quale Green pass?

13 Dicembre 2021

Il Decreto 172/2021, approvato dal Consiglio dei Ministri ed in vigore dal 6 dicembre, ha introdotto alcune novità in merito al tipo di Green pass da utilizzare per i vari spostamenti sia con i mezzi pubblici che privati. Vediamo nel dettaglio le nuove regole.

Trasporto pubblico o privato di linea

Il Decreto prevede che non è consentito viaggiare su aerei, treni, navi, autobus e pullman di linea per il trasporto pubblico locale/regionale o che collegano più di due regioni o noleggiati con conducente, nelle tre zone (bianca, gialla e arancione), senza avere il Green pass. Viaggiare su questi mezzi di trasporto è consentito solo se si è in possesso di Green pass da tampone o con Super Green pass (vaccinazione/guarigione).

Trasporto pubblico non di linea

Riguarda i taxi e le autovetture fino a 9 posti adibite a noleggio con conducente. Viaggiare su questi mezzi è sempre permesso sia con il Green pass che senza in tutte le zone, bianca, gialla o arancione.

Spostamenti con mezzo proprio

Gli spostamenti con proprio mezzo di trasporto sono sempre consentiti in zona bianca, gialla o arancione anche senza green pass se ci si sposta nel proprio Comune di residenza. Diversa è la situazione se si usa il proprio mezzo per recarsi in altri Comuni della stessa regione o in altre regioni. Se lo spostamento avviene nelle zone bianche o gialle, è consentito anche senza Green pass, se invece la zona da raggiungere è arancione, ci si può muovere senza Green pass, ma solo per motivi di lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio Comune.

Occhio alla truffa del pacco in giacenza…

10 Dicembre 2021

C’è una nuova truffa da cui si devono guardare i consumatori: la truffa del pacco in giacenza. Ma in cosa consiste? Vediamo nel dettaglio.

La truffa del pacco in giacenza

È ormai un dato di fatto la crescita esponenziale degli acquisti online per la loro capacità di far risparmiare sicuramente tempo e, a volte, anche denaro. Una delle incognite del commercio elettronico riguarda la consegna del pacco. Soprattutto quando si acquista a ridosso della data in cui vorremmo che il pacco ci venisse recapitato, la preoccupazione che il nostro acquisto non arrivi per tempo è tanta. Pertanto se si è acquistato un prodotto e ci arriva un sms o una mail che ci avvertono che il nostro pacco è in giacenza presso un centro di spedizione perché non crederci e cliccare sul link che per sbloccarne la giacenza?

Cosa succede cliccando sul link

In realtà tramite il clic sul link, i malfattori riescono a carpire codici e dati e a derubarci dei soldi che abbiamo sul conto corrente.

Cosa fare per non essere truffati

A questo punto si aprono due strade:

  • se non si aspetta alcun pacco, è semplice: basterà eliminare l’sms o la mail, senza cliccare su alcun link
  • se invece si aspetta un pacco perché si è fatto un acquisto, anche se l’indirizzo mail somiglia a quello di uno spedizioniere ufficiale, non cliccare sul link e verificare, ad esempio, tramite il codice di tracciamento, dove si trova effettivamente il nostro pacco ed eventualmente ricontattare il venditore o il corriere incaricato della consegna, nel caso si conosca qual è. In questo modo dovremmo riuscire a scongiurare di essere truffati.

Per ricevere assistenza, contattare le sedi territoriali Adiconsum.

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Il caffè al bar: quando senza Green pass, con Green pass o Super Green pass?

9 Dicembre 2021

Il Decreto n. 172/2021 entrato in vigore il 6 dicembre scorso definisce in maniera dettagliata la possibilità di prendere un caffè al bar con o senza Green pass o Super Green pass, a seconda della modalità prescelta: al banco oppure al tavolo (all’aperto o al chiuso). Vediamo più nel dettaglio le misure previste.

Consumazione al banco

Nessuna novità per chi intende prendere un caffè al banco in zona bianca o gialla. Le novità scattano però per coloro che si trovano in zona arancione. Per consumare un caffè al banco, infatti, non basta avere un semplice green pass da tampone negativo, ma occorre il Super Green pass quello cioè che si ottiene con vaccinazione o guarigione da Covid.

Consumazione al tavolo all’aperto

Valgono le stesse regole per la consumazione al banco con le stesse misure relative alla zona bianca, gialla e arancione.

Consumazione al tavolo al chiuso

La consumazione non è consentita in zona bianca, gialla e arancione senza green pass , ma neanche con green pass da tampone. Nelle tre zone, il consumo è consentito solo con Super Green pass (vaccinazione/guarigione).

Negozi nei centri commerciali: Green pass o Super Green pass?

7 Dicembre 2021

Dal 6 dicembre è entrato in vigore il Decreto legge n. 172/2021 che ha introdotto il Green pass rinforzato per svolgere alcune attività. Il Decreto ha introdotto nuove regole anche per l’accesso ai negozi dei centri commerciali, in vigore almeno fino al 15 gennaio 2022. Vediamo nel dettaglio le nuove misure approvate.

 

Accesso ai negozi dei centri commerciali nei giorni feriali

Dal lunedì al venerdì, a meno che non si tratti di giorni prefestivi, l’accesso è sempre consentito senza green pass, con Green pass o con Super Green pass in zona bianca, gialla o arancione.

 

Accesso ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi

In questi giorni, il Decreto prevede che i consumatori che risiedono in Comuni in zona arancione non possono accedere ai negozi dei centri commerciali in mancanza di Green pass ottenuto con il tampone. L’accesso è consentito solo a chi è in possesso del Super Green pass.

Sempre concesso invece, anche in zona arancione, l’accesso al centro commerciale se ci si deve recare presso gli alimentari, le edicole, le librerie, le farmacie, le tabaccherie. 

 

Accesso ai negozi al di fuori dei centri commerciali

Sempre consentito in qualsiasi zona anche senza Green pass.

 

Guarda il nuovo spot di Adiconsum  per un mondo più giusto, solidale e sostenibile

 

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  • Super Green pass e Green pass: cosa si può e cosa non si può fare con l’uno e con l’altro

Super Green pass e Green pass: cosa si può e cosa non si può fare con l’uno e con l’altro

6 Dicembre 2021

Il Consiglio dei Ministri del 24 novembre scorso ha approvato un decreto con nuove misure di contenimento della pandemia da Covid, all’interno del quale trova spazio anche la distinzione tra Green pass e Super Green pass. Vediamo nel dettaglio le novità apportate dal decreto.

Che cos’è il Super Green pass e cosa permette di fare

Si chiama così il Green pass dei vaccinati e dei guariti da Covid. Permette di entrare nei locali pubblici quali bar, ristoranti, pub, discoteche, teatri, cinema, palestre.

Il Super Green pass sarà in vigore dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022.

Durata del Super Green pass

Un’altra novità introdotta dal Decreto riguarda la durata del Super Green Pass, quello cioè ottenuto a seguito di vaccinazione che non sarà più di 12 mesi, ma di 9.

Cos’è il Green pass e cosa permette di fare

Con l’introduzione del Super Green pass, con il termine Green pass si intende ora la certificazione verde che si ottiene tramite tampone molecolare o rapido.

Il Green pass è sufficiente per poter accedere al proprio posto di lavoro e dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 sarà necessario per poter viaggiare sui mezzi pubblici e per soggiornare negli alberghi.

Durata del Green Pass

Il Decreto appena approvato dal consiglio dei Ministri non ha invece apportato alcuna modifica della validità del Green pass ottenuto tramite tampone, mantenendo:

  • per il tampone molecolare la validità di 72 ore
  • per il tampone rapido, la validità di 48 ore.

Obbligo vaccinale

Il Decreto introduce infine l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori, personale sanitario, scolastico e Forze dell’Ordine.

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  • Spreco alimentare domestico: i risultati dell’indagine Adiconsum-APPLiA Italia

Spreco alimentare domestico: i risultati dell’indagine Adiconsum-APPLiA Italia

3 Dicembre 2021

Il cibo riveste significati molteplici nella nostra società ed è investito di una valenza anche simbolica. Attraverso il cibo ci si prende cura di sé e dei propri cari, si avvalorano appartenenze culturali e sociali, si realizza la convivialità, si esprimono gli orientamenti etici e finanche le preferenze politiche. È in questo insieme di bisogni secondari che si innescano però delle dinamiche disfunzionali e si genera lo spreco: la produzione, la distribuzione ed il consumo sono soggetti a condizionamenti che lasciano cibo perfettamente commestibile sul campo, che lo fanno deperire sugli scaffali o che lo mandano a finire nella pattumiera delle nostre case.

 

Adiconsum, l’associazione di consumatori promossa nel 1987 dalla CISL, punta sulla sensibilizzazione delle famiglie ai temi del consumo responsabile, sostenibile e solidale, conducendo campagne come “2gether2green”, il progetto di educazione al consumo circolare realizzato in collaborazione con APPLiA Italia, l’associazione dei produttori di elettrodomestici. L’indagine “2valuable2waste” che il progetto ha presentato a Roma il 2 dicembre con un “Aperitivo circolare”, parla chiaro: ci sono margini per un deciso abbattimento dello spreco alimentare domestico, disinnescando i condizionamenti sbagliati, colmando le lacune di informazione e costruendo competenze di corretta gestione della dispensa, conservazione degli alimenti, consumo creativo degli avanzi.

Molte evidenze di ricerca hanno chiarito cosa si spreca, quanto e per quali motivi: con il nuovo sondaggio Adiconsum ha indagato più a fondo su chi spreca e sui meccanismi d’azione dello spreco “evitabile”, gli errori quotidiani che traducono i buoni propositi dei consumatori (sono davvero pochi a sprecare con noncuranza) in un bidone della spazzatura sempre pieno. Tra le variabili oggetto d’indagine, l’attitudine alla consapevolezza nelle scelte di acquisto, il tempo a disposizione, il grado di conoscenza delle tecniche e buone prassi di conservazione, la sicurezza nel valutare se il cibo “è ancora buono”, la gestione ordinata e attenta del frigorifero, il valore dell’esperienza, l’impegno al miglioramento e la fiducia nelle tecnologie che possono aiutare a non sprecare.

L’indagine affronta con voluta leggerezza e ironia il “terzo grado” proposto ai consumatori, incoraggiandoli a “raccontare” il loro approccio al momento degli acquisti e chiedendo di auto-definirsi per affinità con alcuni “stili” esemplificati – per gioco – dai titoli di celebri film. Il risultato è una profilazione poco scientifica, ma altamente suggestiva e anzi predittiva dell’inclinazione a gettare via troppi alimenti, come emerge dalle risposte. Ecco i profili in cui si sono identificati i consumatori:

  • Rambo (47,4%) (“entro, compro rapidamente quello che ho sulla lista e torno a casa”): impegnatissimo, super-organizzato, fa la spesa in un lampo con la lista alla mano. Sensibile al tema ambientale, purtroppo è molto abitudinario e non si ferma a valutare i diversi prodotti. Profilo di spreco medio-basso, conta sull’arrivo della domotica per un aiuto.
  • Vacanze romane (29%) (non ho una lista, preferisco aggirarmi tra gli scaffali e seguire l’ispirazione del momento, le offerte ecc.): il “giro al supermercato” è un’esperienza intrinsecamente piacevole e ricca di tentazioni, guidata dal suo istinto edonista, curioso e gaudente; compra troppo e spreca molto. E’ un consumatore che va preso per mano e accompagnato a trovare un giusto equilibrio fra la spinta consumista e consumo critico.
  • Zombie (5.5%) (Entro nel supermercato controvoglia, mi trascino tra i corridoi e getto nel carrello cibo generico senza particolare attenzione): sconfortato, svogliato, disattento consumatore di “quello che capita”, si disinteressa agli aspetti nutrizionali e di sostenibilità, si fida poco delle “chiacchiere” della pubblicità e delle etichette; ha il frigo sempre caotico e spreca più di tutti.
  • Predator (18.1%) (Mi muovo alla ricerca di offerte con un armamentario di volantini, tessere e buoni sconto): un ottimizzatore della spesa, che confronta e sceglie, insegue i prodotti preferiti da un’offerta all’altra, acquista programmando e selezionando; è un consumatore che non spreca molto, non per distrazione o incuria.

A queste categorie di consumatori, desiderose di essere attente all’ambiente ma che ancora non riescono ad evitare del tutto lo spreco, il progetto “2gether2green” darà informazioni chiare ed affidabili per essere saldamente alla guida delle proprie decisioni d’acquisto e di consumo, assistendole nella coerente trasposizione dei valori in comportamenti quotidiani coerenti.

L’indagine completa e tutti i documenti sono disponibili al seguente link https://linktr.ee/2gether2green e sul sito www.consumocircolare.it www.appliaitalia.it

 

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  • Covid: nuove regole per l’accesso a stadi, palestre, piscine. Quale green pass serve?

Covid: nuove regole per l’accesso a stadi, palestre, piscine. Quale green pass serve?

2 Dicembre 2021

Dal 6 dicembre 2021, a seguito del Decreto-legge cambiano le regole di accesso allo stadio per poter vedere le partite e gli eventi sportivi dal vivo. Modifiche anche per l’accesso a piscine, palestre e centri sportivi. Vediamo nel dettaglio.

Accesso allo stadio

Ecco come cambia l’accesso allo stadio da lunedì 6 dicembre 2021:

  • in zona bianca: con green pass da vaccinazione, guarigione, tampone negativo
  • in zona arancione: solo col green pass da vaccinazione o guarigione. No col tampone negativo

Accesso in piscina, palestra, centro sportivo al chiuso

Ecco come cambia l’accesso in piscina, palestra o in un centro sportivo al chiuso:

  • in zona bianca e gialla: con green pass da vaccinazione, guarigione, tampone negativo. Il Green pass serve anche per accedere agli spogliatoi
  • in zona arancione: solo Green pass da vaccinazione o guarigione.

Covid: come cambia il ciclo e l’obbligo vaccinale

1 Dicembre 2021

Il Decreto legge n. 172 del 26 novembre 2021 ha apportato alcune modifiche sia per quanto riguarda il ciclo vaccinale che l’obbligo vaccinale del Covid. Vediamo di che si tratta.

Estensione del ciclo vaccinale

A far data dal 15 dicembre 2021, il ciclo vaccinale completo comprenderà accanto al ciclo vaccinale primario, cioè due dosi per Pfizer, Moderna, Astra Zeneca, una dose per Janssen, una dose per chi è guarito dal Covid, una successiva dose di richiamo.

 

Estensione dell’obbligo vaccinale

Saranno soggetti alla somministrazione della terza dose:

  • il personale scolastico della scuola pubblica e privata, dei servizi educativi per l’infanzia e di istruzione e formazione per adulti presso i centri provinciali che i sistemi regionali
  • il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, polizia locale, personale alle dipendenze dirette del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o per la giustizia minorile o che lavora all’interno degli istituti penitenziari per adulti e bambini.

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