In arrivo le multe per gli over 50 non vaccinati

31 Gennaio 2022

Come stabilito dal Decreto-legge n. 1/2022, sono in arrivo le multe agli over 50 che non si sono ancora vaccinati. Il Decreto contiene anche risvolti a livello lavorativo per questa categoria di persone. Due le date da tenere d’occhio: quella del 1° febbraio e quella del 15 febbraio.

  • 1° febbraio 2022

È la data a partire dalla quale partiranno le sanzioni per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale.

  • 15 febbraio 2022

Da questa data, l’accesso ai luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, per gli over 50 è consentito solo dietro presentazione del Super Green pass e non più con Green pass base, cioè con tampone negativo.

I criteri per la sanzione

La sanzione verrà erogata a:

  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno iniziato il ciclo vaccinale primario (prima dose)
  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno completato il ciclo vaccinale primario (seconda dose) nel rispetto dei termini previsti
  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno effettuato la dose di richiamo booster successiva al completamento del ciclo vaccinale primario entro i termini di validità del Green pass.

A quanto ammonta la sanzione

A 100 euro.

Chi emette la sanzione

Il Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Che cosa fare

  • Una volta ricevuto l’avviso si hanno 10 giorni di tempo per comunicare alla ASL i motivi della mancata vaccinazione (per esenzione o differimento della vaccinazione)
  • Entro 10 giorni il cittadino comunica all’Agenzia delle Entrate Riscossione di aver inviato la comunicazione alla Asl. Quest’ultima trasmette entro 10 giorni un’attestazione di accoglimento o meno delle motivazioni del cittadino.
  • Nel caso non vengano ritenute valide, l’Agenzia entro 180 giorni dal ricevimento di tale comunicazione emette un avviso di addebito con valore esecutivo.
  • Dalla notifica il cittadino ha 60 giorni di tempo per pagare, come di consueto. In caso di mancato pagamento si procede con le modalità di riscossione a mezzo ruolo.

Viaggiare nell’UE: le novità dal 1° febbraio 2022

31 Gennaio 2022

Allo scadere della validità dell’Ordinanza del 14 dicembre 2021, il Ministro della Salute ha firmato un nuovo  provvedimento con le indicazioni su quali documenti occorrono per poter entrare in Italia da un altro Paese dell’Unione europea. Vediamo di cosa si tratta.

 

Ordinanza del 27 gennaio 2022

Il Ministero della Salute ha modificato le regole per l’entrata nel nostro Paese da viaggiatori provenienti dagli Stati membri dell’Unione europea pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio 2021. Ebbene dal 1° febbraio, e fino al 15 marzo 2022, basterà il green pass da vaccinazione/guarigione/tampone (quest’ultimo da effettuare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia nel caso di tampone molecolare o nelle 48 ore nel caso di test antigenico).

Fino al 31 gennaio scorso, oltre al green pass occorreva anche il risultato negativo di un test molecolare o antigenico.

Continua ad essere necessaria, pena il diniego all’imbarco, la compilazione del Digital Passenger Locator Form (dPLF).

 

Per essere sempre aggiornati, clicca qui

 

 

Scuola: più tempo per le iscrizioni alle prime classi A.S. 2022/2023

31 Gennaio 2022

La scadenza per l’iscrizione alle prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado fissata per il 28 gennaio scorso è ormai passata, ma il Ministero dell’Istruzione in considerazione delle difficoltà che stanno vivendo le scuole a causa del Covid ha deciso di prorogare i tempi.

Pertanto la nuova scadenza per l’iscrizione alle prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado è il 4 febbraio 2022 alle ore 20.00.

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Trasporto regionale di Trenitalia: al via la conciliazione paritetica. Più tutele per i passeggeri

27 Gennaio 2022

È finalmente attiva la procedura della conciliazione paritetica anche per il trasporto regionale operato da Trenitalia. Un altro passo avanti conseguito grazie all’impegno di Adiconsum e di altre Associazioni Consumatori riconosciute dal Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) con sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Ma in cosa consiste la procedura? Vediamolo insieme.

La storia

Dopo le ormai consolidate esperienze di conciliazione paritetica per i treni a media e lunga percorrenza (Frecce e Intercity), mancava all’appello solo quella per il trasporto regionale, costellato spesso da ritardi e cancellazioni.

Il percorso che ha portato all’attivazione della procedura è iniziato nel 2019, proseguito per tutto il 2020 grazie ai colloqui intercorsi tra Adiconsum e alcune Associazioni Consumatori riconosciute dal Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti e culminato con la firma del Protocollo di intesa il 23 marzo 2021 (v. nostra notizia).

 

Quando ricorrere alla conciliazione paritetica

Per avviare tale procedura è necessario che vengano soddisfatti entrambi i seguenti requisiti e cioè che i reclami inviati abbiano riguardato:

  • un viaggio su un treno del trasporto Regionale di Trenitalia;
  • uno scostamento tra un impegno di Trenitalia, assunto nei documenti ufficiali (Condizioni di trasporto, informazioni commerciali disponibili sul sito www.trenitalia.com, Carta dei Servizi, Contratti di Servizio, Documenti pubblicati dall’ART, Normativa Europea di riferimento) e quanto effettivamente usufruito dal passeggero.

Il ricorso alla conciliazione può essere avviato se si verificano le seguenti situazioni:

  • una risposta insoddisfacente al reclamo fatto
  • una mancata risposta al proprio reclamo entro 30 giorni dalla presentazione del reclamo.

sistema rapido, efficace e gratuito senza ricorrere alla giustizia ordinaria.

La Procedura di Conciliazione riguarda i reclami che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:

  • relativi a viaggi effettuati su tutti i treni del trasporto Regionale di Trenitalia;
  • che indichino uno scostamento tra un impegno di Trenitalia, assunto nei documenti ufficiali (Condizioni di trasporto, informazioni commerciali disponibili sul sito www.trenitalia.com, Carta dei Servizi, Contratti di Servizio, Documenti pubblicati dall’ART, Normativa Europea di riferimento) e quanto effettivamente usufruito dal passeggero.

Come si accede alla Conciliazione paritetica

La conciliazione paritetica è una procedura extra-giudiziale semplice, rapida, gratuita, che cerca di risolvere un contenzioso insorto, in questo caso, fra Trenitalia e un passeggero. Il consumatore è rappresentato da una delle Associazioni Consumatori firmatarie (tra cui Adiconsum) e Trenitalia da un proprio conciliatore. Le parti si incontrano cercando di arrivare ad un accordo che vada bene ad entrambe: sia che lo si raggiunga sia che non lo si raggiunga viene stilato un Verbale. Nel caso si arrivi ad un accordo, il Verbale è vincolante. Nel caso in cui non si arrivi ad alcun accordo, il consumatore è libero di adire le vie giudiziarie tradizionali.

 

Come presentare la domanda di conciliazione

  • Basta compilare il seguente MODULO

 

Per saperne di più, clicca qui

 

Acquisti online: segui la lezione GRATUITA di Adiconsum

26 Gennaio 2022

Vuoi sapere quando conviene fare acquisti online e cosa comprare senza prendere fregature? Allora non perdere la prossima lezione GRATUITA di Adiconsum! Ecco di cosa parleremo.

La lezione GRATUITA di Adiconsum

Nell’ambito del progetto “Risorgimento Digitale”, promosso da Tim e da altri partner, al quale ha aderito Adiconsum, la giornata di Giovedì 27 gennaio alle ore 11.00 prevede, in collaborazione con la “Fondazione per la Sostenibilità Digitale”, una lezione GRATUITA dal titolo “Commercio elettronico: tutte le opportunità e rischi, che offrirà consigli utili su:

  • come scegliere e cosa acquistare in modo conveniente
  • come evitare le truffe online.

La lezione sarà tenuta dal dott. Mauro Lupi, Strategy Director di DigitalBreak. Insegnante in varie università e business school, è autore, tra gli altri, di “Motori di ricerca e visibilità sul web” (2001) e “Digital Business Strategy” (2020).

Giovedì 27 gennaio 2022 ore 11.00

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  • DAZN: Vittoria di Adiconsum. L’Autorità per le Comunicazioni recepisce proposte Adiconsum. Più tutele per gli abbonati

DAZN: Vittoria di Adiconsum. L’Autorità per le Comunicazioni recepisce proposte Adiconsum. Più tutele per gli abbonati

21 Gennaio 2022

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) si è espressa favorevolmente in merito alle proposte che avevamo presentato sia in consultazione che in audizione alla Delibera 334/2021. Come chiesto da Adiconsum, ora il diritto del consumatore alla qualità visiva sarà tutelato e, nel caso venga disattivato, sarà rimborsato. Vediamo nel dettaglio.

Che cosa dovrà fare Dazn

Nel comunicato di Agcom è scritto che DAZN dovrà  rendere  disponibile a  ciascun utente,  all’interno dell’applicazione  di riproduzione del video in corrispondenza  della  schermata in visione, una  finestra  apribile  con click contenente informazioni  circa  i valori dei parametri misurati  durante lo streaming degli  eventi  e  conservare  in una  apposita sezione  dell’area  riservata dell’utente  valor i di  tutti  i parametri funzionali agli indennizzi per  almeno sei mesi dal termine  di ciascun evento.

 

Era quello che avevamo chiesto dall’inizio della vicenda Dazn. Ora, oltre al sistema per verificare la velocità di connessione ad internet (MisuraInternet) ora ci sarà, quindi, anche un sistema per verificare la qualità video, sempre più importante in una società via via più digitalizzata e le scelte intraprese da Agcom dimostrano che avevamo ragione.

 

I rimborsi per i consumatori

Agcom dispone che i  parametri e  le metriche  utilizzate per valutare  la  qualità dell’esperienza  di  visione malfunzionamenti  nell’accesso alla piattaforma  (MAP) ed all’evento (MAE), risoluzione  video (Rmin), numero di disconnessioni dall’evento, tempo di freezing totale (TFT) consentiranno  a ciascun abbonato di  verificare  l’adeguatezza  del servizio fruito e, ove  ne  ricorrano le  condizioni, richiedere  indennizzi  al fornitore  del servizio medesimo.

Il consumatore  potrà, quindi, reclamare e chiedere l’indennizzo allegando la schermata dell’esecuzione  del download MisuraInternet Speed Test dell’Autorità  con la  velocità di download e i valori dei parametri  MAP, TFT, Rmin.

 

Per assistenza, contatta le sedi Adiconsum.

Negozi: in quali si dovrà entrare con Green pass?

21 Gennaio 2022

È arrivato l’elenco dei negozi in cui dal 1° febbraio 2022 si potrà entrare solo dietro esibizione del Green pass quello ottenuto con vaccino, guarigione da Covid o tampone negativo di un test rapido o molecolare e quelli invece dove non servirà. Vediamo quali sono.

Negozi dove non serve il Green pass

Come stabilito dal Decreto-legge n. 1/2022 è arrivato il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) contenente il dettaglio delle attività commerciali per l’accesso alle quali non occorre il Green pass (da vaccinazione/guarigione/tampone).

I negozi sono i seguenti:

  • Supermercati, ipermercati, discount
  • Alimentari, anche non specializzati, ma con prevalenza di prodotti alimentari
  • farmacie
  • parafarmacie
  • negozi di articoli sanitari, medicali, ortopedici
  • edicole (chioschi all’aperto)
  • negozi per animali
  • negozi di ottica
  • pescherie
  • rivendite di bevande
  • rivendite di surgelati
  • mercati all’aperto
  • distributori di carburante
  • negozi che vengono carburanti per riscaldamento (pellet, legna, ecc.)
  • strutture sanitarie e sanitarie per esigenze di salute (prevenzione, diagnosi, cura)
  • uffici delle forze di polizia, ma solo per prevenzione e repressione illeciti (denunce, ecc.)
  • poste e banche, ma solo per ritirare la pensione o emolumenti senza obbligo di accredito.

L’accesso senza Green pass è però soggetto alla condizione di soddisfare esigenze alimentari e primarie (sanitarie, veterinarie, giustizia, sicurezza personale). Quindi, ad esempio, anche all’interno di un supermercato, chi non ha il Green pass di base non potrà acquistare prodotti che non sono necessari.

Anche in queste attività potrà essere verificato comunque, a campione, il possesso del Green pass di base ai consumatori.

Nei negozi di alimentari è vietato consumare cibo e bevande.

 

Negozi dove serve Green pass

Si allunga la lista dei negozi dove serve il Green pass. 

Dal 1° febbraio, come da DPCM del 20 gennaio 2022, il Green pass base servirà per entrare nei seguenti negozi:

  • tabaccherie 
  • profumerie
  • librerie
  • enoteche dove è possibile mangiare e bere.

Ricordiamo che il Decreto-legge n. 229/2021, lo aveva già introdotto per le seguenti attività commerciali:

  • alberghi e strutture ricettive;
  •  feste nell’ambito di cerimonie civili o religiose;
  •  sagre e fiere;
  • centri congressi;
  • servizi di ristorazione all’aperto;
  • impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
  • piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
  • centri culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto;
  • tutti i mezzi di trasporto, compreso quello pubblico locale o regionale.

Inoltre:

    • dal 1° febbraio, il Green pass base è obbligatorio per accedere a uffici pubblici, poste, banche. Non serve invece per ritirare la pensione.
    • dal 20 gennaio, il Green pass base è obbligatorio per andare dal parrucchiere, barbiere, estetista.

 

Cartelle di pagamento: gli oneri di riscossione non si pagano più

19 Gennaio 2022

La Legge d Bilancio 2022 ha portato una serie di modifiche alla riscossione delle cartelle di pagamento: ha dilatato i tempi per il loro pagamento (v. nostra notizia) e poi ha portato dei cambiamenti anche negli oneri di riscossione. Vediamo quali.

Nuovo modello della cartella di pagamento

L’Agenzia delle Entrate ha approvato un nuovo modello di cartella di pagamento che sarà utilizzato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2022. Ma le novità non si fermano qui.

Gli oneri di riscossione

La Legge di Bilancio 2022 infatti ha eliminato gli oneri di riscossione dalle cartelle. Parliamo di quegli oneri del 3% o 6% che venivano conteggiati nelle somme iscritte a ruolo per i pagamenti entro o oltre i 60 giorni e che venivano caricati sui consumatori. Il nuovo corso è dovuto alla nuova governance dell’Agente della Riscossione la cui remunerazione sarà a carico dello Stato.

Spese ancora a carico del consumatore

Rimarranno a carico del consumatore le spese di notifica  e le spese per le procedure esecutive e cautelari delle cartelle di pagamento per l’attivazione della riscossione.

Cartelle esattoriali: quanto tempo abbiamo per pagarle?

19 Gennaio 2022

La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una proroga al pagamento delle cartelle esattoriali che già era stata concessa dal Decreto fiscale per le cartelle notificate tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021, estendendo la possibilità di pagarle da 60 a 150 giorni? Qual è, invece, la novità stabilita dalla Legge di Bilancio appena approvata?

Quali cartelle esattoriali

L’estensione dei tempi di pagamento delle cartelle stabilito dalla nuova Legge di Bilancio riguarda le cartelle notificate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022.

Quali tempi di pagamento

Le cartelle notificate nel periodo su indicato potranno essere pagate entro 180 giorni e non più 60. Anche sulle cartelle notificate in questo periodo che riportano la scadenza dei 60 giorni, sarà concesso il pagamento entro i 180 giorni.

DA SAPERE: Non verrà calcolato alcun onere aggiuntivo.

IMPORTANTE: Nel suddetto lasso di tempo, l’Agenzia delle Entrate Riscossione non potrà dare luogo ad alcuna attività di recupero del debito.

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  • Dazn: in dirittura d’arrivo la Delibera Agcom. Ecco che cosa ha detto Adiconsum in audizione

Dazn: in dirittura d’arrivo la Delibera Agcom. Ecco che cosa ha detto Adiconsum in audizione

18 Gennaio 2022

Da indiscrezioni apparse sui media, è in dirittura d’arrivo la Delibera n. 334/2021 posta in consultazione dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sugli indicatori di qualità di trasmissione in streaming live di Dazn.

L’audizione di Adiconsum all’Agcom

Come Adiconsum (v. nostra notizia del 22 dicembre 2021) avevamo inviato le nostre osservazioni, che abbiamo ribadito, nel corso dell’audizione svoltasi in data 28 dicembre scorso, aggiungendone delle altre.

Come da Verbale redatto dall’Agcom, ecco che cosa abbiamo chiesto:

·        identificare degli indicatori di qualità per tutti gli OTT e non solo per Dazn, perché ciò consentirebbe al consumatore di effettuare un comparazione, conoscere la qualità di visione (varie tipologie di  risoluzione) effettiva e avere in questo modo la possibilità di presentare un reclamo

·        introdurre un comparatore ufficiale, una sorta di “MisuraInternet”, come già avviene per la misura della connessione ad Internet, che, verificando la qualità della trasmissione legata all’abbonamento sottoscritto dal consumatore, gli permetta di verificare l’effettivo rispetto delle condizioni contrattuali (sistema di misurazione della qualità, proposta esclusiva di Adiconsum)

·        aprire il mercato anche ad altre piattaforme trasmissive che hanno la possibilità di garantire la visione di qualità di un determinato evento, permettendo al consumatore di operare  una libera scelta. Ecco perché come Adiconsum, sin dall’inizio, abbiamo chiesto che l’accordo di Dazn con Sky per la visione degli eventi in bar, pizzerie, pub, venisse esteso anche agli utenti domestici

·        non legare gli indennizzi al costo dell’abbonamento, perché troppo esigui rispetto al danno subito dal consumatore e perché in mancanza di una procedura di conciliazione paritetica la richiesta dovrebbe essere presentata dall’utente diventando solo un onere che lo scoraggerebbe dal chiedere quanto a lui dovuto. Inoltre, non dovrebbero essere consentiti indennizzi sotto forma di estensione dell’abbonamento

·        mantenere la stessa modalità di rinnovo del normale contratto di Dazn anche per prepagate di 3-6 mesi che Dazn vende attraverso Amazon, alle quali tra l’altro non si applica il diritto di recesso, in palese violazione dei diritti dei consumatori

·        istituire un Tavolo permanente di controllo.

Nel corso dell’audizione, su richiesta della dott.ssa Zollo (funzionario Agcom), Adiconsum ha reso noto il numero delle segnalazioni pervenute  all’Osservatorio attivato sul proprio sito, da settembre a dicembre 2021. Le segnalazioni sui disservizi degli OTT sono state 2.820,  l’82% delle quali ha riguardato solo Dazn, l’11% Infinity e il 5% Amazon Prime. Su Dazn, il 92% delle segnalazioni ha riguardato il calcio live.

Adiconsum ha altresì fatto presente nel corso dell’audizione all’Agcom che, essendo la sede di Dazn in un Paese extraeuropeo (Regno Unito), in caso di non risposta al reclamo, per tutelare i propri diritti, il consumatore è costretto ad agire, con notevole disagio, a livello transfrontaliero.

Adiconsum ha poi posto l’accento anche su un altro fenomeno non meno grave quello della pirateria. Il consumatore insoddisfatto per la scarsa qualità del prodotto si può rivolgere al mercato illegale che, a fronte di un corrispettivo meno oneroso, gli permette, tra l’altro, di accedere a più piattaforme, fidelizzandolo.

Adiconsum auspica che le osservazioni esposte all’Agcom per garantire una maggiore tutela dei consumatori-utenti siano accolte.

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  • Adiconsum sottoscrive l’appello al Governo per sostenere la mobilità elettrica

Adiconsum sottoscrive l’appello al Governo per sostenere la mobilità elettrica

17 Gennaio 2022

Nonostante il trend in continua crescita  della vendita delle auto elettriche in questi ultimi anni, e ancor più nel 2021, il Governo non ha definito un piano strutturale per la mobilità elettrica- Ecco perché Adiconsum, insieme ad altri stakeholder ha lanciato un appello perché l’Esecutivo colmi questa lacuna. Vediamo nel dettaglio.

Perché l’appello al Governo

Perché nella Legge di Bilancio 2022 è totalmente assente una strategia per la transizione energetica del settore automotive e per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private. Tale mancanza di strategia rischia di far precipitare la quota di mercato dei veicoli a basse emissioni, rendendo meno competitivo il nostro Paese rispetto agli altri Paesi dove invece i Governi hanno messo a punto un articolato e programmatico pacchetto di misure per uno sviluppo sempre Maggiore della mobilità elettrica.

Di cosa c’è bisogno

Adiconsum, unica Associazione Consumatori, insieme a ANFIA, ANIE, ASSOFOND, CLASS Onlus, MOTUS-E, UCIMU, e alle imprese e ai lavoratori delle filiere produttive e commerciali dell’automotive, delle fonderie, dei macchinari industriali, dell’energia e della mobilità elettrica hanno lanciato un appello al Governo perché definisca un piano strutturale per la mobilità elettrica, secondo questi tre assi:

  • Prosecuzione dell’ecobonus nel triennio 2022-24 con una progressiva rimodulazione degli incentivi nel tempo.
  • Interventi per le infrastrutture di ricarica private: prosecuzione del credito di imposta del 50 per cento per le utenze domestiche, le piccole imprese e partite IVA e una misura per lo sviluppo della ricarica all’interno dei condomini. Andrebbe inoltre aggiunta l’inclusione delle spese per la ricarica nei sistemi di welfare aziendale, come oggi già avviene per le carte carburante, e la previsione di una specifica tariffa elettrica dedicata alla mobilità privata, simile alla tariffa domestica.
  • Infine, per la transizione delle imprese della filiera, misure a sostegno della riconversione industriale e dei lavoratori, indispensabili per non perdere competitività.

La lettera al Governo

Adiconsum e gli altri firmatari hanno inviato una lettera all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Transizione ecologica, dell’Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché ai Membri degli intergruppi parlamentari sulla mobilità a zero e basse emissioni della Camera dei Deputati.

Per il testo integrale della Lettera, clicca qui

 

 

 

 

Al via la proroga per patenti e revisioni

17 Gennaio 2022

L’allungamento dello stato di emergenza per Covid ha portato come conseguenza anche una nuova proroga per alcuni documenti quali patente e di guida e revisione dei veicoli. Ecco che cosa cambia e le date da tenere presenti.

Proroga per la patente di guida

La nuova data di proroga della validità della patente è il 29 giugno, cioè 90 gg. dopo la fine dello stato di emergenza fissato al 31 marzo 2022. Questo vale per quelle patenti la cui scadenza ricadeva tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022 e purché le stesse siano state emesse da autorità italiane.

La proroga riguarda anche i seguenti documenti: fogli rosa, permessi provvisori, Cqc, Cfp, patenti CE e patenti DE.

La proroga di questi documenti vale solo per la circolazione in Italia. Per circolare nell’Unione europea o nello Spazio Economico Europeo (See), è stata prorogata solo la validità di documenti con scadenza 1° aprile-30 giugno 2021, ma si consiglia di informarsi prima di mettersi in viaggio.

Proroga per le revisioni

Rimangono solo le seguenti:

  • 31 gennaio 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a marzo 2021
  • 28 febbraio 2022, ultimo per le revisioni in scadenza ad aprile 2021
  • 31 marzo 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a maggio 2021
  • 30 aprile 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a giugno 2021.

Queste proroghe permettono di circolare in tutta l’Unione europea e lo Spazio economico europeo.

Nessuna proroga, invece, per chi aveva scadenze da luglio 2021 in poi.

 

Per saperne di più, clicca qui

Poste, banche, uffici pubblici: quale Green pass?

14 Gennaio 2022

Cambiano le modalità di accesso agli uffici pubblici, ai servizi postali, bancari, finanziari e alle attività commerciali. Lo ha stabilito il Decreto-legge n. 1/2022. Vediamo di che si tratta.

Quale Green pass

Il Decreto-legge n.1/2022 è il decreto che ha esteso non solo l’obbligo vaccinale, ma anche l’utilizzo del Green pass per l’accesso ai servizi alla persona (v. notizia) e ai servizi erogati dagli uffici pubblici, postali, bancari, finanziari e dalle attività commerciali (ad eccezione di quelli necessari al soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, che saranno individuate più nel dettaglio con un Dpcm (Decreto del Presidenza del Consiglio dei Ministri), di cui vi daremo notizia, non appena verrà pubblicato.

Da quando e fino a quando

La nuova modalità di accesso parte dal 1° febbraio e termina il 31 marzo 2022, ultimo giorno dello stato di emergenza per la pandemia da Covid.

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  • Auto usate: aggiornata la Carta dei Servizi di Adiconsum/ConformGest per un “Acquisto sicuro”

Auto usate: aggiornata la Carta dei Servizi di Adiconsum/ConformGest per un “Acquisto sicuro”

13 Gennaio 2022

Anche nel 2022 è possibile acquistare un’auto in tutta sicurezza grazie al progetto “Acquisto Sicuro”. Con l’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del nuovo Codice del Consumo, Adiconsum e ConformGest hanno aggiornato la “Carta dei servizi” della garanzia convenzionale. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa collaborazione.

Con l’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del nuovo Codice del Consumo, Adiconsum e Conformgest hanno aggiornato la Carta dei Servizi della garanzia convenzionale.

L’intento di Adiconsum e ConformGest è di portare chiarezza e trasparenza nel mondo della vendita dei veicoli usati, sulle garanzie spettanti per legge, rendendo consapevole l’acquisto da parte dei consumatori.

Chi è ConformGest

Si tratta di una società di servizi che gestisce per conto del venditore/concessionario la garanzia legale di conformità, quella cioè che insiste su tutti i beni di consumo per legge e anche la garanzia convenzionale ulteriore, conosciuta anche come “estensione della garanzia”.

Il progetto “Acquisto Sicuro”

Con questo progetto Adiconsum e ConformGest vogliono portare trasparenza e informazione nel mondo della vendita delle auto usate, per render consapevoli i consumatori dei loro diritti e realizzare una rete di concessionarie rispettose delle regole.

Il progetto si snoda su due direttive:

  • Trasparenza: in riferimento all’obbligo del venditore di consegnare ai consumatori beni conformi al contratto di vendita e, in caso di malfunzionamento del mezzo usato acquistato, alla possibilità di riparare o sostituire il bene in tempi congrui. Nel caso ciò non fosse possibile, il venditore potrà richiedere al consumatore di partecipare all’acquisto del ricambio nuovo
  • Informazione: questo capitolo prevede i seguenti step: informazione ai consumatori e formazione agli operatori di ConformGest; qualità dei servizi offerti; promozione di una cultura assicurativa che spieghi a consumatori/venditori i vantaggi dei prodotti innovativi; prevenzione dell’insorgere di contenziosi tra consumatori e venditori e loro risoluzione attraverso la conciliazione paritetica.

Scopri di più sul progetto

 

Conciliazione paritetica (esclusiva Adiconsum)

L’intento di Adiconsum e ConformGest è di portare chiarezza e trasparenza nel mondo della vendita dei veicoli usati, soprattutto in merito alle garanzie spettanti per legge, rendendo quindi consapevole l’acquisto  da parte dei consumatori.

Per saperne di più, clicca qui

Carta dei Servizi

    • Sulla base delle esperienze condivise, Adiconsum ha redatto, insieme a ConformGest, una “Carta dei Servizi”. Questo documento nasce per fornire al consumatore uno strumento semplice e comodo che illustri e riassuma tutte le caratteristiche dei servizi di Garanzia Convenzionale offerti da ConformGest SPA.

Per ulteriori informazioni visita il sito web www.conformgest.it/acquisto-sicuro

 

Parrucchiere, barbiere, estetista: quale Green pass?

12 Gennaio 2022

La stretta per limitare la diffusione del Covid riguarda anche i servizi alla persona, quelli cioè resi da parrucchieri, barbieri, estetiste. Lo ha stabilito il primo Decreto-legge del 2022, il n. 1 del 7 gennaio 2022. Che cosa cambia? Come si potrà accedere a questi servizi?

Cosa cambia dal 20 gennaio 2022

Questa è la data da ricordare, la data cioè indicata dal Decreto-legge, dalla quale per poter accedere ai servizi alla persona, bisognerà essere in possesso del Green pass base, ossia quello ottenuto anche per semplice tampone rapido o molecolare, oltre che da vaccinazione e guarigione.

Obbligo vaccinale over 50: date e sanzioni da tenere a mente

12 Gennaio 2022

Il Decreto-legge n. 1 del 7 gennaio 2022, in vigore dall’8 gennaio 2022, ha esteso l’obbligo vaccinale anche agli over 50enni. Quali le date da tenere a mente e l’importo delle sanzioni da pagare per il mancato rispetto dell’obbligo? Vediamo nel dettaglio.

Le date

  • 8 gennaio 2022

Il Decreto ha stabilito l’entrata in vigore dell’obbligo dall’8 gennaio per tutti gli over 50 e per tutti coloro che lo diventeranno entro il 15 giugno 2022, ultimo giorno di validità del provvedimento.

  • 1° febbraio 2022

È la data a partire dalla quale partiranno le sanzioni per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale.

  • 15 febbraio 2022

L’accesso ai luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, è consentito solo dietro presentazione del Super Green pass e non più con Green pass base, cioè con tampone negativo.

La sanzione

La sanzione è di 100 euro e riguarda:

  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno iniziato il ciclo vaccinale primario (prima dose)
  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno completato il ciclo vaccinale primario (seconda dose) nel rispetto dei termini previsti
  • over 50 che alla data del 1° febbraio non hanno effettuato la dose di richiamo booster successiva al completamento del ciclo vaccinale primario entro i termini di validità del Green pass.

La sanzione è emessa dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Il Ministero della Salute, sempre tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, comunica l’avvio del procedimento sanzionatorio al cittadino che ha tempo 10 giorni per comunicare alla ASL competente per territorio la documentazione che attesta l’esenzione o il differimento della vaccinazione. Sempre entro 10 giorni, il destinatario comunica all’Agenzia delle Entrate-Riscossione l’avvenuta comunicazione alla ASL. Quest’ultima entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del destinatario trasmette all’Agenzia delle Entrate-Riscossione un’attestazione sul mancato rispetto o meno dell’obbligo vaccinale o sull’impossibilità o meno di osservarlo. Nel caso non si evidenzino delle impossibilità a rispettare quanto stabilito dal Decreto-legge, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione emette, entro 180 giorni dal ricevimento dell’attestazione, un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.

Una volta notificato l’avviso di addebito, il destinatario ha 60 giorni di tempo per provvedere al pagamento, pena l’espropriazione forzata con le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo.

Quanto dura il Green pass? Tutte le novità dal 1° febbraio 2022

11 Gennaio 2022

Cambio di durata del Green pass dal 1° febbraio 2022. Lo ha stabilito il Decreto-legge n. 221/2021 entrato in vigore il 25 dicembre scorso. Ma quali sono le novità che ci attendono? Vediamole qui.

Cosa cambia dal 1° febbraio 2022

  • A partire da questa data, la validità del Super Green pass, ossia quello ottenuto per vaccinazione o guarigione varrà 6 mesi e non più 9 mesi.
  • Ogni somministrazione di vaccino, a far data dal 1° febbraio, quindi produrrà un Green pass della validità di 6 mesi.
  • Non cambia invece la durata del Green pass base con tampone: rimane di 48 ore per il tampone rapido e di 72 ore per il molecolare.

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  • Cosa succede al tuo Green pass dopo il Covid? Tutte le novità dal 6 gennaio 2022

Cosa succede al tuo Green pass dopo il Covid? Tutte le novità dal 6 gennaio 2022

11 Gennaio 2022

Dal 6 gennaio scorso, il Ministero della Salute ha introdotto delle novità per quanto riguarda il Green pass nel caso in cui, nel periodo di validità della certificazione verde, ti sia preso il Covid. Vediamole nel dettaglio.

Prima del 6 gennaio 2022

Se eri in possesso di un Green pass e hai contratto il Covid e sei guarito prima del 6 gennaio 2022, il Ministero della salute ti riattivava il tuo Green pass solo dopo che il tuo medico di base inseriva nella piattaforma dedicata il tuo certificato di guarigione. Dovevi comunque fare un passaggio presso il tuo medico di famiglia.

 

Dopo il 6 gennaio 2022

Se sei guarito dal Covid dopo il 6 gennaio, invece, il tuo Green pass verrà riattivato automaticamente, senza doverti recare dal tuo medico di base, non appena il risultato del tuo tampone negativo verrà comunicato dalla struttura sanitaria, farmacia o centro medico direttamente alla piattaforma del Ministero della Salute. In questo caso la validità del tuo green pass non cambia, cioè il giorno di scadenza rimane lo stesso. Per emettere invece il nuovo Green pass da guariti dal Covid con nuova validità di 6 mesi devi recarti presso il tuo medico di famiglia e far inserire da lui il tuo certificato di guarigione sulla piattaforma.

Come cambia andare allo stadio e fare sport dal 10 gennaio 2022

10 Gennaio 2022

Le nuove disposizioni sull’accesso allo stadio e alla pratica delle attività sportive e motorie, in virtù del decreto-legge n. 220/2021, saranno in vigore, dal 10 gennaio fino al 31 marzo 2022, fine dello stato di emergenza. Vediamo che cosa cambia.

Accesso allo stadio

È consentito solo con il Super Green pass, indipendentemente dal colore della zona (bianca, gialla o arancione). Inoltre, il Decreto ha modificato anche la capienza:

  • 50% massimo per eventi sportivi in stadi e palazzetti all’aperto
  • 35% per eventi sportivi che si svolgono al chiuso.

La capienza sarà ridotta a 5.000 spettatori negli stadi che ospitano le partite di serie A nelle giornate del 16 e 23 gennaio.

Accesso alle attività sportive

Per l’attività sportiva o motoria libera, se svolta all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, non è necessario il possesso di alcun Green pass.

Piscine, palestre, centri natatori presso strutture pubbliche che private

Il Decreto-legge n. 229/2021 ha modificato l’accesso a questi luoghi, stabilendo che:

  • sia al chiuso che all’aperto, sia presso strutture pubbliche che private, serve il Super Green pass.

Sport di squadra e attività sportiva in centri e circoli sportivi

Anche in questo caso il Decreto-legge ha introdotto delle nuove restrizioni, e come nel caso dell’accesso a piscine, palestre e centri natatori ha disposto che:

  • sia al chiuso che all’aperto, sia presso strutture pubbliche che private, serve il Super Green pass.

Sport di contatto

Mentre, per lo sport da contatto, svolto al chiuso, il Decreto-legge ha previsto l’introduzione del Super Green pass, nessuna restrizione è stata disposta per la pratica degli sport da contatto all’aperto, mantenendo quindi la possibilità di praticarli anche senza Green pass base e Super Green pass, in zona bianca e gialla, mantenendo invece il possesso del Green pass base o del Super Green pass in zona arancione.

Accesso agli spogliatoi e alle docce

  • Solo con Super Green pass.

Trasporti: cosa cambia dal 10 gennaio 2022

10 Gennaio 2022

Anche se in vigore dal 31 dicembre, il Decreto-legge n. 229/2021 introduce i cambiamenti per i trasporti dal 10 gennaio 2022 e fino alla fine dello stato di emergenza fissato al 31 marzo 2022. Vediamo insieme quali sono.

Trasporto pubblico o privato di linea

La vera novità apportata dal Decreto riguarda il trasporto pubblico o privato di linea e quindi autobus, metropolitane, ma anche le corriere che assicurano con cadenza regolare gli spostamenti da un luogo all’altro. Su questi mezzi di trasporto è permesso viaggiare solo con Super green pass (Green pass rafforzato) ossia il Green pass ottenuto a seguito di vaccinazione o di guarigione da Covid.

Trasporto pubblico non di linea

Nessuna modifica, invece per il trasporto pubblico non di linea, ossia i taxi e le autovetture fino a 9 posti adibite a noleggio con conducente. Viaggiare su questi mezzi è sempre permesso sia con il Green pass che senza in tutte le zone, bianca, gialla o arancione.

Spostamenti con mezzo proprio

Anche in tema di trasporti con la propria autovettura, il Decreto non introduce alcuna modifica. Gli spostamenti con proprio mezzo di trasporto sono sempre consentiti in zona bianca, gialla o arancione anche senza green pass se ci si sposta nel proprio Comune di residenza. Diversa è la situazione se si usa il proprio mezzo per recarsi in altri Comuni della stessa regione o in altre regioni. Se lo spostamento avviene nelle zone bianche o gialle, è consentito anche senza Green pass, se invece la zona da raggiungere è arancione, ci si può muovere senza Green pass, ma solo per motivi di lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio Comune.

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  • TV: prosegue il refarming delle frequenze. Dopo la Sardegna tocca al Nord Italia

TV: prosegue il refarming delle frequenze. Dopo la Sardegna tocca al Nord Italia

5 Gennaio 2022

Prosegue il refarming, ossia il cambio delle frequenze dei canali tv che porterà al nuovo digitale terrestre nel 2023. Dopo la Sardegna, secondo  la tabella di marcia fissata dal Ministero dello Sviluppo, tocca al Nord Italia. Scopriamo insieme tutte le date e cosa fare.

Il refarming in Sardegna

Come già avvenuto nel passaggio dalla tv analogica al digitale terrestre, la Sardegna è stata la prima regione a fare i conti con la uova tecnologia, fungendo da apripista per le altre Regioni. Il processo di refarming in Sardegna si è svolto regolarmente: iniziato il 15 novembre si è concluso il 2 dicembre u.s. secondo le tempistiche previste, mentre in data 4 gennaio 2022 è stata effettuata la riorganizzazione delle frequenze relative ai principali canali RAI (Rai 1, Rai 2, Rai 3 TGR Regionale e Rai News).

Per agganciare le frequenze ricollocate e visualizzare correttamente questi canali, è stato necessario eseguire nel pomeriggio del 4 gennaio la risintonizzazione della propria tv o decoder.

La doppia sintonizzazione

La riorganizzazione delle frequenze prevede una doppia sintonizzazione; la prima in corrispondenza del cambio di frequenze RAI e una seconda in occasione del cambio frequenza delle altre emittenti.

 

 

Le date di refarming delle Regioni del Nord Italia

  • Dal 3 gennaio 2022 in Valle D’Aosta
  • Dal 4 gennaio in Sardegna
  • Dal 10 gennaio in Piemonte
  • Dal 20 gennaio in Lombardia
  • Dal 10 febbraio in Trentino-Alto Adige
  • Dal 24 febbraio in Veneto
  • Dal 1° marzo in Friuli-Venezia Giulia
  • Dal 2 marzo in Emilia-Romagna

Inoltre, sempre a partire dal 3 gennaio 2022, le trasmissioni di RaiNews 24 saranno progressivamente diffuse in alta qualità e pertanto potranno essere visibili solo da televisori e decoder in grado di supportare l’HD.

Anche in questo caso, il passaggio avverrà Regione per Regione, secondo il calendario di attivazione delle nuove frequenze stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico.Per continuare a vedere la programmazione di Rai News 24, sarà necessario effettuare la risintoniziazione del proprio tv o decoder compatibile con l’HD.

Per verificare la compatibilità dei propri apparati, consultare la pagina dedicata.

Per tutti gli aggiornamenti relativi allo switch-off dei canali Rai si consiglia di consultare anche il portale RAI.

Al via le iscrizioni alle prime classi per l’anno scolastico 2022/2023

5 Gennaio 2022

Sono partite le iscrizioni online degli alunni che dovranno frequentare la prima classe della scuola primaria, secondaria di I e II grado e dei corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione regionali (solo Regioni aderenti). 

Tempi per l’iscrizione online

Le iscrizioni online saranno aperte fino alle ore 20.00 del 28 gennaio 2022.

Cosa fare prima di procedere con l’iscrizione online

Per l’iscrizione online è necessario essere in possesso di una identità digitale come:

  • SPID
  • CIE
  • “SPID” di uno Stato membro dell’Unione europea aderente al nodo eIDAS italiano.

È necessario inoltre essere in possesso del Codice meccanografico della scuola o del Centro di Formazione professionale scelto. Puoi trovare il codice nel sito web Scuola in Chiaro

Come iscrivere online i propri figli

Per l’iscrizione basta visitare il sito dedicato https://www.istruzione.it/iscrizionionline/

Dove troverai una guida che ti guiderà passo passo al completamento della domanda di iscrizione. 

Iscrizione online per i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione regionali

Le regioni che hanno aderito alla procedura sono: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Iscrizione alle scuole paritarie: online o cartacea?

L’iscrizione online a queste scuole è facoltativa, e quindi potrà essere anche cartacea. Basterà informarsi presso la scuola. 

 

 

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  • Caro-bollette: rateizzazione e potenziamento del bonus sociale. Chi ne ha diritto?

Caro-bollette: rateizzazione e potenziamento del bonus sociale. Chi ne ha diritto?

5 Gennaio 2022

Per il I trimestre 2022, cioè dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, la Legge di Bilancio prevede lo stanziamento di risorse per arginare il caro-bollette che si sta abbattendo sulle famiglie già provate dal Covid. Si tratta di disposizioni sia di carattere generale che focalizzate sulle famiglie più in difficoltà. Vediamo di che si tratta.

Azioni per arginare il caro-bollette

La legge di Bilancio ha previsto per il I trimestre 2022 i seguenti provvedimenti:

  • l’azzeramento degli oneri generali di sistema
  • l’IVA del gas al 5%
  • la rateizzazione
  • il potenziamento del bonus sociale.

Criteri per accedere alla rateizzazione

Per i consumatori che non riescono a pagare le bollette e quindi si trovano in condizioni di morosità, l’Autorità ha definito le modalità di rateizzazione delle bollette di luce e gas emesse da gennaio ad aprile 2022:

  • durata della rateizzazione: massimo 10 mesi
  • interessi: zero.

Potenziamento del bonus

Le famiglie in difficoltà verranno sostenute grazie ad un potenziamento del bonus sociale.

L’importo ammonta a circa 600 euro e dipende dal numero dei componenti della famiglia:

  • 200 euro per la luce per famiglie con 3-4 componenti
  • 400 euro per il gas per famiglie fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D.

Bollette: luce e gas alle stelle anche nel 2022

5 Gennaio 2022

Una vera e propria mannaia si è abbattuta sulle famiglie italiane. L’Autorità di Regolazione per Reti Energia e Ambiente (ARERA) ha infatti reso note le tariffe di luce e gas in vigore nel I trimestre dell’anno 2022: +55% per la luce e +41,8% per il gas. Un vero e proprio salasso che andrà certamente ad aumentare il numero delle famiglie in povertà energetica. Per alleviare il problema del caro-bollette, in più occasioni e in più sedi Adiconsum ha presentato le proprie proposte. Eccole.

Caro-bollette: perché nuovi aumenti

ARERA ha comunicato che gli aumenti sono dovuti al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso e dei permessi di emissione della CO2.

Importo degli aumenti

L’intervento tampone del Governo ha contenuto gli aumenti che sarebbero stati del +65% per la luce e +59,2% per il gas, riducendoli a +55% e +41,8% rispettivamente.

La riduzione si è concretizzata annullando gli oneri generali di sistema, potenziando il bonus sociale e riducendo l’IVA del gas al 5%. Tutti interventi relativi al I trimestre 2022.

  • La spesa per la luce della famiglia tipo rispetto al I trimestre 2021 sarà di 823 euro, circa 334 euro/anno in più (+68%).
  • La spesa per il gas della famiglia tipo rispetto al I trimestre 2021 sarà di circa 1.560 euro, circa 610 euro/anno in più (+64%).

Le proposte di Adiconsum

Purtroppo finora inascoltate, abbiamo presentato più volte nelle varie sedi istituzionali (Camera, Senato, ARERA; Ministeri competenti) le nostre proposte che potrebbero essere adottate per dare un po’ di respiro alle famiglie prese nella morsa del caro-bollette. Si tratta di proposte che riguardano sia interventi strutturali che di contenimento delle tariffe.

Tra gli interventi strutturali che riteniamo debbano essere messi in campo citiamo:

  • creazione di un mercato dell’energia a livello europeo
  • la riforma della struttura tariffaria adeguandola alle scelte energetiche che il Paese si darà
  • la piena diffusione dell’elettrificazione in tutte le aree geografiche
  • la semplificazione delle procedure autorizzative per la massima diffusione delle energie rinnovabili
  • la revisione del decreto Bersani.

Tra le misure di contenimento del caro-bollette nell’immediato, riteniamo sia utile:

  • l’alleggerimento della bolletta eliminando le accise e tutte quelle voci non pertinenti al consumo delle famiglie
  • il trasferimento di alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale
  • il contenimento dell’IVA e della tassazione
  • l’aumento del bonus sociale e del tetto ISEE per accedervi
  • l’adozione di interventi per assicurare apparecchiature più efficienti per i disagiati economicamente
  • la creazione di un Fondo sociale per i consumatori vulnerabili
  • un Albo dei Venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fidejussorie.

Da tempo e più volte abbiamo anche chiesto ai Ministeri competenti l’apertura di un Tavolo con tutti gli stakeholder, comprese le Associazioni Consumatori aderenti al CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti), come Adiconsum, per affrontare in maniera strutturale il problema del caro-bollette che ormai incide fortemente, insieme alla pandemia, sulla tenuta delle famiglie e delle imprese. A quando un incontro?

Gennaio 2022: le date da tenere a mente

4 Gennaio 2022

Il mese di gennaio del nuovo anno, inizia con tantissime novità riguardanti le norme anti-Covid e alcune modifiche nella vita quotidiana delle famiglie, dal nuovo tetto per l’uso dei contanti all’Assegno Unico al bonus veicoli sicuri , e così via. Vediamo nel dettaglio.

1° gennaio

  • Al via il nuovo tetto per prelievi versamento pagamenti in contanti. Solo fino a 1.000 euro (leggi la notizia)
  • Al via la presentazione delle domande per l’Assegno Unico (leggi la notizia)
  • Al via la conciliazione paritetica per i contenziosi sui treni regionali di Trenitalia

2 gennaio

  • Inizio saldi in Sicilia e Basilicata (leggi la notizia)

3 gennaio

  • Al via la piattaforma per chiedere il bonus veicoli sicuri per chi ha fatto la revisione dell’auto/moto tra il 1° novembre 2021 e il 31 dicembre 2022 (leggi la notizia)
  • Inizio saldi in Valle d’Aosta (leggi la notizia)

4 gennaio

  • Al via le iscrizioni alle prime classi della scuola primaria, e secondaria di primo e secondo grado

5 gennaio

  • Inizio saldi nel resto d’Italia (leggi la notizia)

10 gennaio

  • Al via nuove restrizioni anti-Covid (leggi la notizia)

28 gennaio

  • Ultimo giorno per iscrivere i propri figli alle prime classi

31 gennaio

  • Ultimo giorno per inviare la richiesta di esenzione del pagamento del canone tv per l’intero anno 2022 (leggi la notizia)
  • Ultimo giorno per il pagamento del bollo auto per i veicoli immatricolati il mese di dicembre
  • Ultimo giorno di validità per alcune norme contenute nel decreto-legge n. 221 entrato in vigore il 25 dicembre 2021 con le disposizioni come ad esempio l’obbligo di mascherine all’aperto, chiusure sale da ballo e discoteche, divieto di feste, eventi di massa o feste all’aperto.
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  • Risparmio tradito: riaprono i termini per integrare la documentazione per i rimborsi delle 4 banche e banche venete

Risparmio tradito: riaprono i termini per integrare la documentazione per i rimborsi delle 4 banche e banche venete

4 Gennaio 2022

Buone notizie per i risparmiatori (azionisti/obbligazionisti) delle 4 banche in liquidazione (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti) e delle due banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca). La Legge di Bilancio 2022 appena approvata ha infatti stabilito una proroga per l’integrazione delle domande di rimborso presentate al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). Vediamo nel dettaglio.

La vicenda

Come alcuni ricorderanno, i risparmiatori che avevano acquistato azioni e obbligazioni delle 4 banche e delle banche venete hanno perso i loro soldi a seguito del default dei suddetti istituti bancari. Grazie all’azione di Adiconsum e delle altre Associazioni Consumatori si è riusciti a far istituire un Fondo di Indennizzo Risparmiatori (FIR) al quale presentare la domanda per chiedere il rimborso dei soldi persi.

In uno degli incontri con Consap, la Concessionaria dei servizi pubblici assicurativi, chiamata ad erogare i rimborsi del Fondo Indennizzo Risparmiatori, avevamo evidenziato, tra le altre, la criticità legata al poco tempo a disposizione per la presentazione delle integrazioni documentali e ne avevamo chiesto una proroga.

Ora la Legge di Bilancio appena approvata rende attuabile questa nostra richiesta e stabilisce un nuova data per presentare le integrazioni documentali: il 15 marzo 2022.

Che cosa prevede la Legge di Bilancio 2022

Nello specifico, la Legge prevede per tutti coloro che entro il 18 giugno 2020 hanno presentato, tramite la piattaforma telematica del F.I.R. presente sul sito di CONSAP, una domanda di rimborso incompleta, oppure si sono registrati senza finalizzare la richiesta di rimborso, hanno tempo fino al 15 marzo 2022 per completare la domanda di indennizzo oppure per finalizzare la richiesta con l’idonea documentazione per attestare i requisiti di indennizzo.

Le condizioni da rispettare

Per poter usufruire dei nuovi termini due sono le condizioni da rispettare:

  • completamento della domanda con la documentazione entro il 15 marzo 2022
  • disponibilità delle risorse a seguito del completamento delle procedure di indennizzo.

IMPORTANTE: La Legge di Bilancio 2022 riconosce anche come “pregiudizio ingiusto” le violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva, trasparenza.

SALDI: tra consigli per gli acquisti e regole anti-Covid

4 Gennaio 2022

Se non hai avuto l’opportunità di usufruire dei pre-saldi, ma comunque vuoi provare a vedere se quel capo griffato è ancora disponibile e magari acquistarlo con uno sconto maggiore ora che sono cominciati i classici saldi, oltre agli usuali consigli di come acquistare in saldo e fare buoni affari, ti raccomandiamo di seguire le regole anti-Covid in vigore.

Consigli per gli acquisti

L’attesa dei saldi riguarda in particolare i capi griffati che difficilmente si possono acquistare in altri periodi dell’anno, evitando anche di acquistare prodotti contraffatti, scadenti e potenzialmente pericolosi per la propria salute e sicurezza.

Se pensi di approfittare dei saldi non dimenticare queste semplici 5 regole:

  1. verifica i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale dei saldi
  2. fai attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate
  3. diffida degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale
  4. se il negoziante non ti permette di provare i capi, acquista solo se sei sicuro della tua scelta. La possibilità di provare i capi, infatti, è a discrezione del commerciante e tu consumatore non hai alcun diritto in merito
  5. in caso di acquisto per un regalo, prendi accordi col commerciante. Egli ha infatti l’obbligo di cambiare la merce solo nel caso sia difettosa. Il cambio per altri motivi è a sua discrezione!

IMPORTANTE: Se il negoziante non vuole cambiare il capo difettoso o se non vuole accettare il tuo bancomat o la tua carta di credito asserendo che in periodo di saldi non è tenuto ad accettarli, segnala il suo comportamento alla Polizia Municipale e alla sede territoriale Adiconsum più vicina!

Regole anti-Covid

La prima regola è naturalmente quella di evitare assembramenti, quindi organizzati per tempo, scegliendo magari un orario particolare per recarti in negozio ed evitare di trovare fila.

Per conoscere poi tutte le disposizioni che regolano l’accesso ai negozi al di fuori o all’interno dei centri commerciali, clicca qui

Canone tv: ecco quando è possibile non pagarlo

4 Gennaio 2022

Il canone tv è una delle tasse più odiate dagli italiani. È una tassa di possesso al pari del bollo auto e per anni è stata la più evasa fino a quando è stata inserita nella bolletta della luce. Nonostante tutto, la tassa essendo tale, va comunque pagata, anche se ci sono delle situazioni in cui si può essere esentati dal suo pagamento. Vediamo nel dettaglio.

 

Casi di esenzione del pagamento del canone tv

In attesa che la riscossione del canone ritorni ad essere autonoma, probabilmente nel 2023, e quindi svincolata dalla bolletta, perché, come indicato dall’Unione europea nell’approvazione del PNRR, i fornitori di energia non possono riscuotere oneri non legati al proprio settore, anche se c’è ancora tempo per presentare la domanda di esenzione, c’è tempo fino al 31 gennaio 2022 per presentare la domanda di esenzione. Due sono i casi in cui può essere richiesta:

  1. non detenzione dell’apparecchio televisivo
  2. over 75 anni.

Non detenzione dell’apparecchio televisivo

Per richiedere l’esenzione, occorre:

  • inviare la Dichiarazione all’Agenzia delle Entrate online oppure inoltrarla tramite i CAF abilitati o spedendola, tramite raccomandata A.R., SENZA BUSTA, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv-Casella Postale 22-10121 Torino. IMPORTANTE: allegare anche una copia del proprio documento di identità.

Over 75 anni

Se hai 75 anni e il tuo reddito annuo e quello del  tuo coniuge non è superiore complessivamente a 8.000 euro e possiedi uno o più televisori, ma tutti nella stessa casa di residenza e non in case diverse, hai diritto a richiedere l’esonero dal pagamento del canone tv.

Ricorda che:

  • se compi i 75 anni entro il 31 gennaio 2022 hai diritto all’esonero per l’intero anno 2022
  • se compi i 75 anni tra il 1° Febbraio e il 31 luglio 2022, potrai beneficiare dell’esenzione solo del pagamento del 2° semestre.

Inoltre, ricorda che:

  • Se le condizioni di esenzione sono rimaste invariate, l’esenzione viene rinnovata in automatico
  • Se le condizioni di esenzione sono cambiate: dovrai ripresentare la domanda di esenzione, specificando le variazioni intervenute (sezione II).

Come chiedere l’esonero

Basta compilare la dichiarazione sostitutiva sezione I del seguente Modello

Cosa fare se hai pagato, ma non dovevi

Puoi chiedere il rimborso di quanto pagato e non dovuto.

  • Se hai pagato tramite la bolletta della luce, devi presentare la Dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti richiesti attraverso il seguente Modello specifico indicando la causale 1.

Questo modello deve essere presentato preferibilmente per via telematica oppure Tramite raccomandata (plico senza busta) ad Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1 – Sportello Abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino accompagnato dalla copia di un documento di riconoscimento.

  • Se invece hai pagato anche se non eri tenuto utilizzando altre modalità di pagamento, puoi presentare la domanda di rimborso compilando il corrispondente modulo già comprensivo della Dichiarazione sostitutiva di esonero dal pagamento
  • Modello di rimborso

Come inviare la Dichiarazione sostitutiva e la richiesta di rimborso

Possono essere inviate tramite:

  • raccomandata (plico senza busta) indirizzata a: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1 – Sportello Abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino (va allegata la copia di documento di riconoscimento valido)
  • PEC (solo se si dispone di firma digitale) all’indirizzo sat@postacertificata.rai.it
  • sportelli territoriali dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus veicoli sicuri: la piattaforma per richiederlo è online

3 Gennaio 2022

Ne avevamo già parlato in occasione dell’aumento dei costi della revisione introdotti dal 1° novembre 2021. Assieme all’aumento (v. notizia), però, c’era stato anche l’annuncio del lancio del c.d. bonus veicoli sicuri, che come tutti i bonus per essere erogato ha bisogno di una piattaforma ad hoc, che ora è disponibile. Ecco come fare.

La piattaforma

Per richiedere il “bonus veicoli sicuri” bisogna registrarsi alla piattaforma dedicata. Per farlo
basta:

 

 

 

IMPORTANTE: Attualmente il bonus può essere richiesto solo da coloro che hanno effettuato
la revisione dal 1° novembre al 31 dicembre 2021. Sul sito seguiranno aggiornamenti per tutti
coloro che la effettueranno nel 2022.

Uso dei contanti: come cambia dal 1° gennaio 2022

3 Gennaio 2022

Dal 1° gennaio 2022 è cambiata la soglia dei pagamenti con il limite che passa da 1.999,99 euro a 999,99. Soglia che viene applicata, per qualsiasi passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Questo significa che per l’acquisto di un bene, per la prestazione di un professionista ma anche una donazione o un prestito a un figlio per una cifra di almeno 1.000 euro, dovrà essere giustificato ed effettuato con un tipo di pagamento tracciabile, come un bonifico.

Prelievi e versamenti

Nulla cambia per quanto riguarda invece prelievi e versamenti in banca, poiché non si tratta di trasferimenti di denaro tra due soggetti diversi, ma di movimenti che interessano una sola persona.

In pratica, sarà perfettamente lecito prelevare ad un bancomat o andare in banca e ritirare 1.500 euro: quello che non sarà più consentito è di utilizzarli tutti insieme per fare un solo pagamento. Potranno essere tenuti in casa per essere spesi un po’ alla volta entro la soglia stabilita.

Lo stesso vale per i versamenti. Poniamo il caso di chi ha ricevuto in contanti per la propria attività 500 euro, poi 400 euro e poi ancora 600 euro. In totale, 1.500 euro che possono essere versati insieme sul proprio conto corrente. Non viola le regole sull’uso dei contanti nemmeno fare ‘un po’ e un po’’, cioè fare un pagamento di almeno 1.000 euro utilizzando sia il cash sia uno strumento tracciabile. Ad esempio, per pagare un servizio che costa 1.800 euro è permesso consegnare al professionista 900 euro in contanti e 900 euro con un assegno, con la carta di credito o con un bonifico. L’importante è che la somma in contanti resti sempre al di sotto del limite di 999,99 euro.

 

Sanzioni

La nuova soglia di pagamenti in contanti deve essere rispettata non solo da chi paga ma anche da chi riceve il denaro: entrambi possono essere puniti nel caso in cui venga superato il limite di 999,99 euro. Dal 1° gennaio 2022 la sanzione applicabile sarà fino a 1.000 euro. Regola, però, non valida per i professionisti o per chiunque non segnali le irregolarità alle direzioni territoriali: in tal caso, la sanzione resta fissata da 3.000 a 15.000 euro.

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  • Il caffè al bar: tutti gli aggiornamenti su come prenderlo al bancone o al tavolo

Il caffè al bar: tutti gli aggiornamenti su come prenderlo al bancone o al tavolo

3 Gennaio 2022

Il decreto-legge n. 229 del 30 dicembre 2021 ha modificato anche la modalità di consumo del caffè al bar. Vediamo che cosa è cambiato tra il prenderlo al bancone o al tavolo e tra Green pass base e Super Green pass.

Caffè al bar

Il 10 gennaio è la dead line scelta dal Governo per introdurre restrizioni anche per sorseggiare un caffè al bar. Tutto dipende se lo vuoi consumare al bancone o al tavolo e se il consumo avviene al chiuso o all’aperto. Vediamo.

Al bancone (all’aperto o al chiuso)

  • Caffè al bancone al chiuso: è possibile solo con Super Green pass nelle tre zone (bianca, gialla, arancione)
  • Caffè al bancone all’aperto: dal 10 gennaio, come per la consumazione al chiuso, sarà possibile solo con Super Green pass senza nessuna differenza di zona di colore. Fino al 9 gennaio è sempre consentito, anche senza Green pass, in zona bianca e gialla. Non è consentito, se non con Super Green pass in zona arancione.

Al tavolo (all’aperto o al chiuso)

  • Caffè al tavolo al chiuso: solo Super Green pass in tutte le tre zone di colore
  • Caffè al tavolo all’aperto: dal 10 gennaio, idem come per il caffè al tavolo al chiuso.

Come cambia la quarantena: il decreto-legge n. 229

3 Gennaio 2022

Al veloce avanzare della variante Omicron del coronavirus SARS-Cov-2, il Governo ha varato il decreto-legge n. 229 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2021. Il decreto riformula i tempi della quarantena in caso di contatto stretto che risulti positivo al Covid. Ecco i nuovi parametri.

Cosa si intende per contatto stretto

Il Ministero della Salute considera contatto “stretto” il contatto avvenuto con una persona convivente positiva o con una persona frequentata nelle 48 ore risultata positiva o con sintomi. Per contatto stretto si intende:

  • il contatto fisico diretto con abbracci, baci, strette di mano
  • il contatto avvenuto stando faccia a faccia per oltre 15 min a meno di 2 m di distanza
  • il contatto avvenuto stando insieme alla persona positiva o risultata positiva entro 48 ore in un ambiente chiuso e senza mascherine
  • il contatto avvenuto stando seduto su un treno o un aereo a meno di due posti di distanza con una persona positiva.

Quale quarantena?

Ed ora passiamo ad analizzare le nuove regole sulla quarantena in caso di contatto stretto. La discriminante è rappresentata dalla vaccinazione. Vediamo come cambia la quarantena dal 31 dicembre 2021.

Vaccinazione con 3 dosi o doppia dose da meno di 4 mesi (120 giorni) o guariti da Covid da 120 giorni o meno

  • NO quarantena se asintomatici; Sì quarantena di 10 giorni se sintomatici
  • Se asintomatici Sì ad auto-sorveglianza, ossia obbligo di mascherina FFP2 fino al 10mo giorno dall’ultima esposizione al soggetto positivo + tampone rapido o molecolare alla comparsa dei primi sintomi o in loro assenza al 5° giorno dall’ultimo contatto.

Vaccinazione con 2 dosi da più di 4 mesi

  • Se asintomatico Sì quarantena di 5 giorni + tampone negativo al 5° giorno.

Non vaccinazione e non completamento del ciclo vaccinale o completato da meno di 14 giorni

  • Sì quarantena + tampone rapido o molecolare negativo al 10° giorno.

Contagiati Covid con 3^ dose o con ciclo vaccinale inferiore a 120 giorni

  • Sì quarantena di 7 giorni se sempre asintomatici o asintomatici negli ultimi 3 giorni, al termine dei quali effettuare un test molecolare/rapido negativo.

IMPORTANTE sulla cessazione della quarantena: per la sospensione della quarantena serve il risultato negativo di un test molecolare/rapido. Se si esegue presso centri privati abilitati, comunicare il referto negativo alla ASL di appartenenza.

 

ENTRATA IN VIGORE DELLE NUOVE MISURE DI QUARANTENA: dal 31 dicembre 2021.

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