Canone tv: cosa fare per non pagare il secondo semestre 2022

30 Giugno 2022

Se non sei in possesso della tv da febbraio 2022, puoi chiedere l’esenzione del pagamento del canone, quello che va da luglio a dicembre 2022. Come fare? Vediamolo nel dettaglio.

Istruzioni per l’uso

  • Scarica il Modulo (la Dichiarazione sostitutiva) o dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal sito dedicato
  • Invia il Modulo tramite:
  • l’applicativo web dell’Agenzia delle Entrate che prevede il possesso delle credenziali di accesso telematiche o dell’agenzia o dello SPID
  • i CAF o gli intermediari abilitati
  • gli sportelli postali con raccomandata (meglio A/R), senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T.-Sportello abbonamenti tv-Casella Postale 22-10121 Torino.
  • IMPORTANTE: in quest’ultimo caso allega anche una copia del proprio documento di identità.

Pagamenti via POS: sanzioni per chi le rifiuta. A chi segnalare?

30 Giugno 2022

Dal 30 giugno, in caso di rifiuto del pagamento attraverso il POS (Point of Sale)con carta di debito, carta di credito o carta prepagata, scatteranno le sanzioni per gli esercenti. Ma vediamo di che importi stiamo parlando e di come possiamo far valere i nostri diritti.

Sanzioni

Le sanzioni previste dal decreto legge n. 36, quello sul Recovery Plan, sono di 30 euro, a cui va ad aggiungersi il 4% del valore della transazione. La sanzione riguarda sia i negozianti sia i tassisti, i liberi professionisti, quindi non solo chi vende beni, ma anche servizi.

Trattandosi di sistemi elettronici, può capitare che ci venga rifiutata la possibilità di utilizzare le nostre carte di pagamento perché magari manca la corrente o la connessione internet, ma il rifiuto non può divenire permanente. Purtroppo, in giro capita di vedere al di fuori dei negozi cartelli che informano del non funzionamento del POS affissi da mesi.

Cosa fare in caso di rifiuto

In caso di rifiuto reiterato, il consumatore può segnalare il mancato funzionamento del POS alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate.

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  • Assegno Unico: 30 giugno ultimo giorno per presentare la domanda recuperando gli arretrati

Assegno Unico: 30 giugno ultimo giorno per presentare la domanda recuperando gli arretrati

28 Giugno 2022

Scatta il 30 giugno il termine ultimo per chiedere l’Assegno Unico e poter usufruire degli arretrati. Ricapitoliamo in sintesi i criteri più significativi  dell’Assegno unico e come conoscere l’importo dell’assegno mensile.

Importo dell’Assegno Unico

L’importo varia a seconda dell’ISEE.

  • Per reddito ISEE fino a 15.000 euro, l’Assegno Unico e Universale parte da un massimo di 175 euro per il 1° e il 2° figlio e di 260 euro per il 3° figlio.
  • Per redditi ISEE oltre i 40.000 euro, l’importo si riduce al minimo erogato di 50 euro.
  • Maggiorazioni sono previste per i figli minori disabili e i figli disabili maggiorenni fino al 21mo anno di età, le ragazze madri di età inferiore a 21 anni, i nuclei familiari con 4 o più figli.

Per conoscere l’importo mensile, clicca qui

 

Che cosa succede se la domanda viene fatta entro il 30 giugno

  • I pagamenti verranno fatti rispettando le mensilità arretrate dal mese di marzo.

 

Che cosa succede se la domanda viene fatta dopo il 30 giugno

  • Non si avrà diritto agli arretrati e l’Assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.

 

A chi fare la domanda

Va presentata all’Inps attraverso:

  • il sito Inps
  • il Contact Center Inps: 06 164 164 (se chiami dal cellulare); 803 164 se chiami dal telefono fisso
  • i Patronati.

 

 

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  • Prodotti “Deforestation free”: che cosa sono e perché Adiconsum li sostiene

Prodotti “Deforestation free”: che cosa sono e perché Adiconsum li sostiene

27 Giugno 2022

Vi ricordate la vicenda dell’olio di palma e tutto il dibattito che ne era nato? Purtroppo, la questione non riguarda solo l’olio di palma, ma anche la soia, il cacao, la carne bovina e il legname, insomma tutti i prodotti e le materie prime per i quali vengono abbattute enormi superfici di foreste tropicali, desertificando quelle zone che costituiscono il polmone verde del nostro Pianeta e non solo. Per questo la Commissione europea ha presentato una proposta di Regolamento sui prodotti a deforestazione zero. Vediamo di che si tratta.

 

Che cosa sono i prodotti “Deforestation free”

Sono quei prodotti la cui produzione non è legata alla deforestazione o al degrado delle foreste. Si tratta quindi di prodotti che rispettano l’ambiente non contribuendo alle emissioni di gas serra e quindi al cambiamento climatico; inoltre non contribuendo all’abbattimento di alberi proteggono anche la biodiversità. Infine, ma non ultimo non violano il diritto alla terra delle popolazioni indigene che vi abitano.

Che cosa dice il Regolamento europeo sui prodotti “Deforestation free”

Per capire come la Commissione europea è arrivata alla proposta di Regolamento, partiamo da alcuni dati:

  • L’Europa è uno dei maggiori motori della deforestazione globale nel mondo, seconda solo alla Cina
  • L’UE è responsabile del 16% della deforestazione tropicale attraverso l’importazione di materie prime come carne bovina, soia, olio di palma, gomma, legname, cacao e caffè e dei loro prodotti derivati
  • L’agricoltura guida quasi il 90% della deforestazione tropicale.

A fronte di questi dati, la Commissione europea ha redatto una proposta di Regolamento per ridurre drasticamente l’importazione dei suddetti prodotti. Ciò permetterebbe di ridurre almeno 31,9 milioni di tonnellate di CO2 risparmiare almeno 3,2 miliardi di euro/anno.

La proposta consiste in un sistema di tracciabilità rafforzata che obbliga le aziende a dimostrare, attraverso la comunicazione delle coordinate geografiche del terreno di produzione delle merci, che quei prodotti non hanno contribuito alla deforestazione. Solo così potranno entrare nel mercato europeo.

I controlli saranno affidati agli Stati membri dell’UE.

Per la tracciabilità, le aziende si potranno avvalere di strumenti come il monitoraggio satellitare, audit sul campo, test degli isotopi per confermare l’origine dei prodotti, ecc..

Per gli operatori che violano le regole sono previste sanzioni pecuniarie, confisca di prodotti e ricavi.

La proposta non è ancora esaustiva e dovrà essere migliorata, ma la sua approvazione rappresenterebbe un passo avanti.

A che punto è la proposta di Regolamento

Il 28 giugno il Consiglio europeo incontrerà i Ministri dell’Ambiente che saranno impegnati nella discussione della proposta. Una volta approvata dal Consiglio il prossimo passo sarà sottoporla al vaglio del Parlamento europeo. Questo avverrà il prossimo mese di settembre. 

Che cosa ne pensano i consumatori italiani ed europei

Un Sondaggio condotto da YouGov in Italia, Francia, Spagna, Danimarca e Germania ha rivelato il pensiero dei consumatori europei sull’argomento. Riportiamo le opinioni più significative:

  • 7 persone su 10 intervistate pensano che “l’industria stia usando la crisi in Ucraina come scusa per continuare ad acquistare e vendere prodotti che causano la deforestazione”
  • Quasi 9 europei su 10 sostengono il rafforzamento del disegno di legge per includere gli investimenti fatti dagli istituti finanziari, proteggere i diritti dei popoli indigeni e coprire altri ecosistemi critici come savane e zone umide
  • Più della metà (55%) degli europei sarebbe più propenso a votare per il proprio eurodeputato e il suo partito alle prossime elezioni, se lavorasse per l’approvazione della legge UE in una versione forte e ampia, contro la deforestazione
  • Quasi 1,2 milioni di cittadini si sono espressi perché l’UE approvi un regolamento rigoroso per fermare i prodotti che causano la deforestazione.

Che cosa sta facendo Adiconsum

Per Adiconsum la tutela del nostro pianeta e delle nostre vite presenti e di quelle delle generazioni future non è rinviabile. Convinti della necessità e dell’urgenza del Regolamento, abbiamo aderito, unica Associazione Consumatori, ad un’azione internazionale di sensibilizzazione sul Regolamento, inviando un appello a tutti i parlamentari ed europarlamentari italiani e allo stesso Ministro Cingolani, perché si esprimano a favore della Proposta. Del resto le risposte date dai consumatori nel sondaggio rispecchiano esattamente il nostro pensiero.

Libretti postali dormienti: come recuperare i soldi

21 Giugno 2022

Vi ricordate la vicenda delle polizze dormienti, cioè quelle polizze vita che non venendo riscosse alla loro scadenza “dormono” nelle casse degli intermediari per poi essere trasferite, trascorsi 10 anni al Fondo Rapporti dormienti di Consap? Ebbene, ora è la volta dei Rapporti dormienti, termine che include libretti postali, conti correnti, assegni circolari, fondi di investimento, ecc.. Vediamo di che si tratta.

Che cosa sono i Rapporti dormienti

Sono quegli strumenti di credito e risparmio quali conti correnti, assegni circolari, libretti nominativi, libretti al portatore, certificati di deposito nominativi, certificati di deposito al portatore, fondi di investimenti o altri strumenti finanziari, che non vengono movimentati da tanto tempo. I Rapporti che non vengono reclamati entro il termine di prescrizione del relativo diritto previsto, vengono devoluti dagli istituti di Credito o da poste italiane al Fondo per i risarcimenti alle vittime delle frodi finanziarie istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (art. 1, comma 343, L. n. 266/2005).

Come recuperare i soldi dei Rapporti dormienti

  • Step 1

Innanzitutto è necessario verificare se effettivamente quel libretto, quell’assegno, quel conto corrente sia confluito nel Fondo. Per scoprirlo, si può andare sul sito della Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. incaricata dal Ministero dell’Economia a gestire il Fondo, e cliccare su Cerca Rapporto Dormiente, compilando tutti i campi richiesti.

  • Step 2

Una volta appurato che il Rapporto è confluito nel Fondo, occorre inviare la domanda di rimborso, che varia a seconda del tipo di Rapporto.

Per scaricare i vari Modelli, clicca qui

Una volta scaricato, compilalo in ogni sua parte e invialo con Raccomandata A.R., insieme all’Attestazione della devoluzione del Rapporto al Fondo da parte della banca/Poste italiane e alla documentazione relativa al Rapporto, a:

Consap SpA – Servizio Interventi bancari ausiliari

Via Yser, 14 – 00198 Roma 

Che cosa succede dopo l’invio della richiesta di rimborso

La Consap esamina la documentazione ricevuta in originale e nel caso di istanza definita positivamente, provvede al rimborso delle somme dovuite, ricevute dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Chi non può presentare la domanda di rimborso

  • Beneficiari di contratti di assicurazione sulla vita (polizze vita);
  • Beneficiari di buoni fruttiferi postali non riscossi entro il termine di prescrizione decennale;
  • Beneficiari degli assegni circolari, una volta decorso il termine di prescrizione triennale di cui all’art. 84, comma 2 del Regio Decreto 21.12.1933, n. 1736;
  • Ordinanti degli assegni circolari, una volta decorso il termine di prescrizione decennale di cui all’art. 2946 c.c.;
  • Rapporti dormienti, una volta decorso il termine di prescrizione decennale, di cui all’art. 2946 c.c., dalla data di devoluzione al Fondo.
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  • Progetto DICO SÌ: Info Day con istruzioni per l’uso dei social media (parte seconda)

Progetto DICO SÌ: Info Day con istruzioni per l’uso dei social media (parte seconda)

20 Giugno 2022

Come avevamo annunciato nella notizia del 27 maggio scorso, si terrà il prossimo 24 giugno, il secondo Info Day su “Social Media: istruzioni per l’uso e come usarli in sicurezza”. L’evento è organizzato, nell’ambito del progetto DICO SÌ da Adiconsum Umbria e Digipass di Assisi ad Assisi.

Info Day (parte seconda)

L’incontro si terrà venerdì 24 giugno alle ore 16:30 ad Assisi presso il Palazzetto del Capitano del Perdono ed è il proseguimento della conversazione sulle modalità di utilizzo consapevole delle più usate piattaforme social, iniziato nel maggio scorso.

Anche in questa occasione, l’iniziativa si svilupperà in due momenti: il primo, a cura del facilitatore digitale del Digipass il secondo invece a cura di Adiconsum Umbria. Questa volta l’attenzione si sposta sulla pratica, verranno infatti illustrati consigli operativi per un utilizzo efficace dei canali social più usati (Facebook, Instagram, Youtube, WhatsApp e Tik Tok) e anche sulle possibilità che ogni utente ha per mettere in sicurezza il proprio profilo e le proprie interazioni.

L’evento è gratuito e per partecipare è obbligatoria la prenotazione. Per maggiori informazioni e per prenotare è possibile telefonare al numero 075 813 8448 o mandare una mail a digipass@comune.assisi.pg.it.

*Il progetto DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione è un’iniziativa a vantaggio dei consumatori, finanziata dal MISE di cui all’art. 148, comma 1, della Legge 23 dicembre 2020, n. 388, DD 26 ottobre 2021).

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  • Novità: il servizio “INPS Notizie” disponibile su Alexa e Google Assistant

Novità: il servizio “INPS Notizie” disponibile su Alexa e Google Assistant

16 Giugno 2022

Chi l’avrebbe mai detto che un assistente vocale come Alexa di Amazon o di Google potessero metterci in contatto con l’INPS? Eppure è così. Lo ha annunciato l’Istituto di Previdenza Sociale nel Messaggio n. 2408 del 14 giugno scorso. Ma cosa si accede al servizio “INPS Notizie”? Vediamolo qui.

Che cos’è “INPS Notizie”

La funzionalità “INPS Notizie” permette di:

  • ascoltare le news e i comunicati dell’Istituto in ordine cronologico (dal più recente al meno recente)
  • effettuare una ricerca per testo
  • filtrare le notizie e i comunicati per data.

Abilitazione di Alexa al servizio “INPS Notizie”

L’abilitazione del servizio su Alexa avviene installandolo tramite l’app sullo smartphone oppure pronunciando direttamente: Alexa abilita INPS Notizie. Per richiamare la funzione già installata si può dire:

  • Alexa INPS Notizie
  • Alexa apri INPS Notizie
  • Alexa avvia INPS Notizie.

Abilitazione di Google Assistant al servizio “Inps Notizie”

L’abilitazione avviene pronunciando i seguenti comandi:

  • Ok Google, fammi parlare con INPS Notizie
  • Ok Google, parla con INPS Notizie.

FFP2: dove sono ancora obbligatorie

16 Giugno 2022

L’uso della mascherine FFP2 per tiene ancora banco nelle ordinanze del Ministero della Salute. All’indomani dell’ultima data di validità della precedente ordinanza che ne prorogava l’utilizzo fino al 15 giugno sui mezzi di trasporto e in altre realtà. La nuova Ordinanza emessa dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, comporta ancora delle restrizioni, vediamo quali.

 

Trasporti

L’obbligo della mascherina FFP2 rimane ancora su alcuni mezzi di trasporto fino al 22 giugno prossimo. Il testo dell’Ordinanza parla ancora di obbligo per i seguenti mezzi di trasporto:

  • navi e traghetti per trasporto interregionale (e quindi non per i collegamenti regionali con le isole minori)
  • treni per trasporto interregionali, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
  • autobus con collegamenti tra più di 2 regioni con itinerari, orari, frequenze e prezzi stabiliti
  • autobus con noleggio con conducente
  • mezzi per il trasporto pubblico locale o regionale
  • trasporto scolastico per studenti scuola primaria, secondaria di I e II grado.

L’Ordinanza non cita alcun obbligo di mascherina per i mezzi adibiti al trasporto aereo, facendo supporre che l’obbligo di mascherina sia decaduto.

Strutture sanitarie

L’obbligo di indossare le mascherine di protezione, quindi anche non FFP2, permane per i lavoratori, gli utenti e i visitatori di:

  • strutture sanitarie
  • strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese quelle di ospitalità e di lungodegenza
  • residenze sanitarie assistenziali (RSA)
  • hospice
  • strutture riabilitative
  • strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

 

IMPORTANTE: Questa Ordinanza resta in vigore fino a Mercoledì 22 giugno 2022.

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  • Al via il Tour “La Casa SI Cura”: prima tappa Torino, Sabato 11 giugno 2022

Al via il Tour “La Casa SI Cura”: prima tappa Torino, Sabato 11 giugno 2022

9 Giugno 2022

È ormai ai nastri di partenza il Tour “La Casa SI Cura”. Tutto è pronto: il Gazebo per accogliere i consumatori e tutto il materiale occorrente per far capire quanto è importante che l’impianto elettrico di casa sia efficiente e in sicurezza. Naturalmente ci sarà la possibilità di fare il test per capire qual è lo stato dell’impianto e soprattutto richiedere il sopralluogo di un tecnico. Il tutto GRATUITAMENTE.

Le date della Campagna “La Casa SI Cura”

Per tutto il 2022 Adiconsum organizza in collaborazione con Prosiel una serie di incontri con i consumatori in varie città d’Italia. Vediamole nel dettaglio:

  • 11 giugno – Torino, Via Giuseppe Luigi Lagrange (retro Principi di Piemonte)
  • 23 luglio – Pistoia, Piazza del Duomo
  • 3 settembre – Bologna, Piazza Galvani
  • 17 settembre – Verona, Centro Comm.le Le Corti Venete – San Martino Buon Albergo
  • 8 ottobre – Ancona
  • 22 ottobre – Sondrio
  • 29 ottobre – Catania
  • 19 novembre – Salerno
  • 3 dicembre – Bari
  • 17 dicembre – Frosinone.

 

Per saperne di più sul progetto, clicca qui

Per visitare il portale dedicato, clicca qui. Troverai informazioni, approfondimenti, articoli, video e consigli per l’utilizzo e la gestione consapevole dell’impianto elettrico.

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  • “Pirati si nasce o si diventa?”: ecco che cosa pensano i ragazzi su copyright, contraffazione, pirateria online. Progetto “We All Say NO”

“Pirati si nasce o si diventa?”: ecco che cosa pensano i ragazzi su copyright, contraffazione, pirateria online. Progetto “We All Say NO”

8 Giugno 2022

In concomitanza con la Giornata Mondiale contro la Contraffazione, e il lancio, da parte dell’Osservatorio EUIPO (European Union Intellectual Property Office) di cui Adiconsum fa parte, della Campagna paneuropea di sensibilizzazione dei media sul tema della contraffazione e della pirateria con la pubblicazione “Valutazione giovanile della proprietà intellettuale” (IP Youth Scoreboard) aggiornata al 2022, Adiconsum rende note le opinioni/esperienze/testimonianze dei giovani raccolte nel corso degli incontri nelle scuole nell’ambito del progetto “We All Say NO” finanziato da EUIPO, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e condotto in collaborazione con l’Agenzia di stampa Dire, racchiuse nel Report dal titolo “Pirati si nasce o si diventa?”. Vediamo che cosa è emerso.

Copyright

Sai cos’è il copyright? Conosci il suo simbolo?

  • 89% conosce il significato del termine
  • il 7,4% riconosce il logo, ma non conosce esattamente il significato
  • 3% non ne ha mai sentito parlare.

Pirateria

Hai mai usato un videogioco o un film pirata? Hai mai scaricato un contenuto da internet sapendo che era illegale?

  • 39,8% ha risposto sì
  • 28,6% ha risposto no
  • 31,6% ha risposto che avrebbe potuto farlo non accorgendosi che fosse un contenuto “pirata” .

Pensi che sia giusto usare copie pirata e download pirata?

  • 10,8 sì, perché gli originali costano troppo
  • 3,9% sì, perché non danneggia nessuno
  • 17,3% no, perché è illegale e può essere punito
  • 33,8% no, perché è rischioso
  • 19,9% no, perché è scorretto e ingiusto
  • 14,3% non so.

Contraffazione

Quando hai dubbi sulla contraffazione di un prodotto, sai a chi rivolgerti per accertarlo?

  • 47,3% ha risposto NO
  • 24,9% ha risposto SÌ
  • 27,8% ha risposto che solo alcune volte è stato in grado di accertarlo.

Conclusioni

Pirati si diventa. Le motivazioni sono molte e spesso siamo noi adulti a non dare il buon esempio. Negli incontri con i ragazzi abbiamo cercato di mostrare loro l’altra faccia della contraffazione e della pirateria, quella che rimane nascosta ai più e che fa sembrare la scelta di acquistare prodotti e servizi contraffatti senza conseguenze per l’ambiente, per la sicurezza e la salute delle persone, per i lavoratori e i professionisti, e che invece va ad alimentare le mafie e le attività illegali.

Per il Report di Adiconsum/Agenzia Dire, clicca qui

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  • Quanto sono propensi i giovani europei alla contraffazione/pirateria online? Ecco che cosa è emerso dal Report 2022 di EUIPO

Quanto sono propensi i giovani europei alla contraffazione/pirateria online? Ecco che cosa è emerso dal Report 2022 di EUIPO

8 Giugno 2022

L’Osservatorio EUIPO (European Union Intellectual Property Office) ha lanciato una Campagna paneuropea di sensibilizzazione dei media sui temi della contraffazione e della pirateria online, pubblicando nel contempo l’IP Youth Scoreboard 2022, sul rapporto tra giovani e proprietà intellettuale.

 

I dati dell’EUIPO

La terza edizione della “Valutazione giovanile sulla proprietà intellettuale” fornisce un aggiornamento sui comportamenti dei giovani dai 15 ai 24 anni che vivono nell’Unione europea.

Il 2022 conferma i trend delle passate edizioni del 2016 e del 2019, ma sembra che i giovani europei acquistino più prodotti contraffatti e continuino ad accedere a contenuti piratati.

In merito ai ragazzi che vivono nell’Unione europea sono emersi tra gli altri i seguenti dati:

  • Più della metà (52%) degli europei intervistati di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha dichiarato di aver acquistato almeno un prodotto falso online nell’ultimo anno, intenzionalmente o per caso, e un terzo (33%) ha affermato di aver avuto accesso a contenuti digitali da fonti illegali
  • Guardando coloro che lo hanno fatto apposta, il 37% ha acquistato un prodotto falso e il 21% ha utilizzato, riprodotto, scaricato o trasmesso in streaming contenuti da fonti illegali.

Il Report riporta anche i dati sui giovani italiani dai quali è emerso che:

  • il 27% ha acquistato un fake intenzionalmente e il 24% ha avuto accesso consapevolmente a contenuti piratati
  • il 61% preferisce accedere a contenuti digitali da fonti legali.

Per l’IP Youth Scoreboard 2022, clicca qui

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  • 10 giugno 2022: porta la tua pentola vuota in piazza e protesta con noi contro il carovita

10 giugno 2022: porta la tua pentola vuota in piazza e protesta con noi contro il carovita

6 Giugno 2022

Caro prezzi, caro bollette, caro vita, aumento della povertà, aumento dell’inflazione, aumenti ingiustificati e speculazioni e chi più ne ha più ne metta. Questo è quello che come consumatore stai affrontando. Se tutto questo non ti sta bene, scendi in piazza e porta la tua pentola vuota in piazza!!!

 

Perché le “pentole vuote”?

La pentola vuota rappresenta il simbolo delle famiglie che non riescono più a mettere insieme il pranzo con la cena.

La protesta delle “pentole vuote”

Insieme ad altre 15 Associazioni Consumatori, Adiconsum è promotrice della protesta delle pentole vuote.

La protesta vuole richiamare il Governo a fare di più in fatto di speculazioni e aumenti ingiustificati e a confrontarsi con i rappresentanti delle Associazioni Consumatori che gli hanno già inviato un documento con proposte concrete per superare le criticità, ma che ancora non sono state audite.

Come si è arrivati alla protesta delle “pentole vuote”

La protesta è la naturale conseguenza di un percorso che Adiconsum insieme ad altre Associazioni Consumatori sta portando avanti da alcuni mesi.

Il 6 aprile scorso, infatti, le Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge e che siedono al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti riunite in Assemblea generale in diretta streaming hanno approvato un documento con le proposte per risolvere il carovita, che è stato poi presentato al Governo, al quale, purtroppo, non è seguita alcuna audizione da parte del Governo.

Il documento

1. Liberare il prezzo dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con costi di produzione delle diverse fonti energetiche e con il costo medio di acquisizione delle forniture nazionali complessive e in grado di attivare una gestione dei picchi di mercato, e su tali basi rendere più competitivo il mercato tutelato per elettricità e gas, soprattutto con riguardo alle fasce deboli della popolazione, garantendo nel contempo la concorrenza e il contenimento delle ripercussioni su tutta la clientela.
2. Non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; sterilizzare l’IVA sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise.
Energia e Gas
1. Avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta, che comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile IVA, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi di gas.
2. Disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite la creazione di una specifica garanzia creditizia pubblica, e istituire una procedura speciale presso il Servizio Conciliazione Clienti Energia di Arera.
3. Definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del Bonus.
4. Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.
5. Istituire l’Albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.
6. Adottare una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo, per ottenere un approvvigionamento più vantaggioso ed equo per tutti gli Stati membri.
7. Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come Enti del terzo settore.
8. Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le Associazioni dei consumatori riconosciute.
9. Attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.
10. Consultazione preventiva delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.

Se non ce la fai più e ritieni che i provvedimenti messi in campo dal Governo non siano risolutivi, partecipa alla protesta delle “pentole vuote”che stiamo organizzando nelle principali piazze delle città italiane:

Venerdì 10 giugno 2022

Roma
Piazza SS. Apostoli – ore 11.00

Milano
Corso Monforte

Napoli
Piazza del Plebiscito

Cagliari
Piazza D. H. Lawrence – Bastione di San Remy – ore 10.00

Vicenza
Piazza delle  Biade  – ore 10.00

Bari
Piazza Libertà  (Prefettura di Bari) – ore 10.00

Torino
Piazza Castello – ore 11.00

Genova
Largo E. Lanfranco 1 – ore 11.00

Firenze
Via Cavour (davanti la Prefettura) 

Bologna
Piazza Roosvelt (davanti la Prefettura) 

Trieste
Piazza Unità d’Italia

Palermo
Via Cavour (davanti la Prefettura) 

Catanzaro
Piazza Rossi (Prefettura)

Aosta
Piazza Defejes

Potenza
Piazza Mario Pagano

Pescara
(davanti alla Prefettura)

Perugia
Piazza Italia

…in costante aggiornamento

Assegno per il congedo matrimoniale: scopri se ne hai diritto

1 Giugno 2022

Dopo la lunga pausa del Covid, è tornata la stagione dei matrimoni e c’è un’importante novità. Dal 23 maggio, infatti, è possibile richiedere attraverso una piattaforma sul sito dell’Inps a cui possono essere inviate le domande online per prestazioni non pensionistiche anche l’assegno per congedo matrimoniale. Vediamo di che si tratta.

Requisiti

L’Assegno può essere richiesto da:

  • lavoratori disoccupati che nei 90 gg precedenti il matrimonio abbiano lavorato per almeno 15 gg alle dipendenze di un’azienda (industriale, artigiana, cooperativa)
  • lavoratori, che pur avendo un contratto di lavoro, non siano in servizio per giustificati motivi.

Non hanno diritto all’Assegno: i lavoratori con la qualifica di impiegati e i lavoratori esclusi dall’Assegno Unico familiare.

Possono invece godere di un successivo Assegno i vedovi, i divorziati o coloro sciolti da un’unione civile.

IMPORTANTE: il solo matrimonio religioso non dà diritto all’Assegno.

Come fare la domanda

La domanda può essere fatta:

  • sul sito dell’Inps entro un anno dalla data del matrimonio/unione civile seguendo il seguente percorso:
  • “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Assegno congedo matrimoniale”
  • tramite Contact Center 803 164 (da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile)
  • enti di patronato e intermediari autorizzati dall’Inps.

A quanto ammonta l’importo

L’importo è pari a sette giorni di retribuzione (otto giorni per i marittimi). La scelta per l’accredito è tra accredito su IBAN o bonifico domiciliato presso ufficio postale.

Adiconsum è membro di:

  • CNCU
  • Consumer's Forum
  • Beuc

Adiconsum è opionion leader di:

  • Opinion Leader
  • Italia in Classe A

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