Bonus mobili 2023: innalzato il tetto di spesa

28 Febbraio 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha confermato tra i bonus già in vigore il bonus mobili, pur con qualche modifica. Vediamo di che si tratta.

Che cos’è il bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici legati alla ristrutturazione edilizia.

Le novità

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato il bonus mobili innalzando il tetto di spesa massima da 5 mila a 8.000 euro.

Bonus luce e gas: innalzamento della soglia di accesso e importi più alti

28 Febbraio 2023

La legge di Bilancio 2023 ha confermato anche per il I trimestre 2023 un potenziamento dei bonus sociali. La Legge di Bilancio 2023 ha previsto anche l’innalzamento della soglia di accesso, ampliando la platea dei beneficiari. Vediamo nel dettaglio.

Potenziamento dei bonus sociali

Il potenziamento è previsto per il I trimestre 2023, quindi sarà in vigore fino al 31 marzo prossimo, salvo eventuali proroghe. L’importo del bonus luce è compreso tra 182,70 euro a 265, 50 euro. Quello del gas è compreso tra 64,80 euro a 511,20 euro.

Innalzamento della soglia di accesso

Per usufruire dei bonus sociali, il tetto ISEE passa da 12.000 euro a 15.000 consentendo quindi ad una più ampia platea di beneficiari di usufruire dei bonus. Fermo invece il tetto ISEE di 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.

Azzeramento degli oneri generali di sistema

Al momento l’azzeramento degli oneri generali di sistema della bolletta della luce è previsto ancora per tutto il I trimestre 2023, a meno di eventuali successive proroghe.

Dal 2035 stop ad auto a benzina e diesel

27 Febbraio 2023

Sta suscitando molto scalpore l’approvazione da parte del Parlamento europeo dei nuovi limiti di emissione di anidride carbonica per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri. In realtà si tratta di un altro pezzetto della road map che l’Unione europea si è data per combattere i cambiamenti climatici. L’ambizioso fine che si prefigge l’Unione europea è, infatti, quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Vediamo di che si tratta nel dettaglio.

Come si è arrivati alla decisione

L’Unione europea fa sul serio sulla lotta ai cambiamenti climatici e per questo ha varato un pacchetto di proposte per rivedere e aggiornare le normative dell’Unione europea e per arrivare al 2030 con riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55%. L’insieme di queste proposte prende il nome di pacchetto “Fit for 55%” (Pronti per il 55%) e riguarda l’uso del suolo, il suo cambiamento d’uso e la selvicoltura, i trasporti, gli edifici, l’agricoltura e i rifiuti.

Le proposte del pacchetto “Fit for 55%” in tema di mobilità su strada

Per ridurre di almeno il 55% nell’Unione europea le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, il pacchetto prevede anche in materia di anidride carbonica delle autovetture e dei furgoni nuovi, per garantire una mobilità a zero e a basse emissioni.

Che cosa succederà da qui al 2035

Innanzitutto, per l’entrata in vigore del Regolamento mancano ancora due passaggi: l’approvazione dell’accordo da parte del Consiglio dell’Unione europea e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

Prima di arrivare al 2035, dove la riduzione delle emissioni inquinanti per auto e furgoni leggeri dovrà essere del 100%, l’accordo tra Parlamento e Consiglio prevede degli obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2025 e 2030.

Entro il 2025:

  • il taglio delle emissioni del 15%.

Entro il 2030:

  • riduzione delle emissioni del 55% per le autovetture
  • riduzione delle emissioni del 50% per i furgoni.

Ciò non vuol dire che dal 2035 potranno o dovranno circolare solo le macchine 100% elettriche, ma che i motori dovranno essere a zero emissioni, lasciando quindi la porta aperta anche ad altre tecnologie che dovessero affacciarsi.

Inoltre, il divieto riguarda solo la produzione e non la circolazione, quindi potranno circolare anche le auto più vecchie, non intaccando la vendita delle auto usate.

Per quanto riguarda l’occupazione, uno studio di MOTUS-E, di cui Adiconsum è socio, contrariamente a quanto dicono persone non esperte, dichiara che potrebbe addirittura aumentare lungo la filiera.

5G: ecco cosa ne pensano i consumatori

24 Febbraio 2023

Il 5G è una tecnologia che apre a nuove prospettive e opportunità, soprattutto in termini di sviluppo e riduzione delle disuguaglianze, ma allo stesso tempo genera ancora alcune diffidenze e perplessità da parte dei cittadini che chiedono, quindi, informazioni corrette e autorevoli. È quanto emerge da un’indagine sul livello di conoscenza che gli italiani hanno della connessione 5G, realizzata dalle Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Udicon) con il sostegno non condizionante di WINDTRE.

 

Una tecnologia ancora poco diffusa, soprattutto tra gli anziani

Solo il 21,4% dei rispondenti utilizza al momento una connessione mobile 5G. Anche se non emergono differenze significative tra le classi di età, si nota un maggior utilizzo della connessione nei più giovani, nei soggetti con un titolo di studio più elevato e nei nuclei familiari che comprendono minori. La classe d’età che non appartiene alle generazioni dei “nativi digitali” (44-58) ha un approccio ambivalente verso la tecnologia. Da un lato, vuole acquisire familiarità con l’innovazione rappresentata dal 5G, dall’altro rimane prudente sulle conseguenze e gli ipotetici effetti dannosi che lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe comportare per la salute. Il 54% di chi non utilizza il 5G dichiara di non avere ancora un cellulare idoneo, mentre il 18% non ne conosce i vantaggi o non è interessato a conoscerli, disinteresse maggiormente diffuso nelle aree del Nord Italia. Il 32,5% dei rispondenti che non usa ancora il 5G dichiara di non essere intenzionato a passare al nuovo sistema, mentre il 49,5% afferma che lo farà nel lungo periodo, con l’obiettivo di acquisire maggiori informazioni e verificare gli sviluppi futuri della tecnologia. Si evidenzia, infine, che il 44,6% di chi attualmente non utilizza il 5G non sa se tale tecnologia sia disponibile o meno nella propria città. In particolare, la percentuale più elevata di risposte negative è registrata al Sud (24%).

La ricerca di una informazione corretta e una diffidenza maturata a causa delle false informazioni

La maggior parte delle persone intervistate non ha conoscenze specifiche sulla tecnologia e sui dispositivi 5G. Oltre la metà (56%) ne ha infatti una conoscenza minima o nulla: maggiore è la fascia d’età, minore è la conoscenza. La principale fonte di informazione per gli italiani sembrerebbe essere rappresentata dagli articoli di approfondimento (42%) e dai canali social (32,5%). Il dato però cambia se si tiene conto del livello di conoscenza che si ha dell’argomento: nei casi in cui è di livello medio/alto, le principali fonti di informazioni sono gli articoli di approfondimento (circa 60%). Diversamente, chi invece ha una conoscenza minima o nulla, indica come fonte principale il passaparola di amici e conoscenti (36%), la TV (35%) e i canali social (30%). Ecco perché tra l’82,5% dei rispondenti si evidenzia la necessità di ricevere informazioni più concrete, affidabili e dettagliate sul 5G, soprattutto in relazione alla salute, alla cyber security e alla privacy. Inoltre, circa il 60% ritiene che tali informazioni dovrebbero provenire dalle Associazioni dei consumatori. La diffusione del 5G presenta perciò diverse sfide, come garantire la sicurezza informatica e rispettare i diritti dei consumatori. In particolare, gli utenti credono che la tecnologia 5G avrà un impatto positivo su molti settori economici e potrebbe stimolare la nascita di nuove applicazioni e un avanzamento dei processi produttivi e dei servizi verso gli utenti finali. Solo il 14% degli intervistati si dichiara preoccupato per i possibili effetti sulla salute anche se, più in generale, il 32% dei rispondenti dichiara di condividere almeno una delle false informazioni che nel corso degli anni hanno trovato diffusione su alcuni canali di comunicazione.

Tra i vantaggi: sviluppo, miglioramento dei servizi e riduzione delle disuguaglianze

Il 70% dei rispondenti ritiene la diffusione del 5G utile o importante, in misura maggiore per chi ha un titolo di studio più alto e per chi abita al Sud e nelle Isole. Gli esiti dell’indagine mostrano che i consumatori riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe comportare la diffusione del 5G. Tra questi, gli intervistati indicano principalmente il miglioramento delle performance delle comunicazioni telefoniche e delle connessioni internet (79,6%), lo sviluppo di innovazioni tecnologiche (50,9%) in termini di robotica e di organizzazione delle città verso il modello Smart City. Inoltre, gli utenti credono che possa determinare progressi in altri settori, come la formazione, la sanità, l’economia e i trasporti. Per il 58% dei rispondenti lo sviluppo del 5G e dei servizi associati rappresenta un’opportunità in termini di riduzione delle disuguaglianze sociali. Aspettativa condivisa soprattutto dai più giovani e dai cittadini del Sud e delle Isole.

In conclusione, i consumatori sono interessati a questa tecnologia e riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe offrire. Per promuoverne la diffusione, sarà importante fornire informazioni più dettagliate ed esaurienti sulla tecnologia e sulle sue caratteristiche per tranquillizzare gli utenti, soddisfare le loro esigenze e tutelare i loro diritti di consumatori.

Per i risultati del Sondaggio, clicca qui

 

 

Febbraio: tutte le date da ricordare

22 Febbraio 2023

Veramente esigue per questo mese di febbraio del 2023 le date da ricordare. Al di là dei pagamenti che ognuno di noi ha relativamente a prodotti o a servizi acquistati, a livello generale abbiamo pochissime date da segnalare. Vediamole insieme.

1° febbraio 2023

  • Dal 1° febbraio fino al 30 giugno 2023  è possibile inviare domanda di esenzione del pagamento del canone Rai per il secondo semestre
  • Dal 1° febbraio fino al 28 febbraio 2023 è possibile presentare la richiesta del bonus acqua potabile per gli interventi effettuati nel corso del 2022

2 febbraio 2023

  • Disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i moduli per la chiusura agevolata delle liti pendenti

7 febbraio 2023

  • Safer Internet day, Giornata mondiale per la sicurezza in rete

16 febbraio 2023

  • Giornata del risparmio energetico.

Auto: che cos’è e come richiedere il Contributo Retrofit

20 Febbraio 2023

Hai trasformato il motore della tua auto da termico in elettrico? Ebbene puoi richiedere un contributo per le spese sostenute. Ecco come devi fare.

Che cos’è il Contributo retrofit

Il bonus consiste in un contributo del 60% della spesa sostenuta per la riqualificazione elettrica del proprio veicolo con un tetto massimo di 3.500 euro. Inoltre, è erogato anche un contributo sempre del 60% per il pagamento dell’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e all’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT).

Quali veicoli

I veicoli per i quali può essere richiesto il contributo sono quelli appartenenti alle seguenti categorie: M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1, N1G.

Come richiederlo

Basta accedere alla Piattaforma Retrofit

L’accesso è possibile solo con le credenziali SPID.

IMPORTANTE: La richiesta può essere inoltrata solo se la riqualificazione elettrica è stata fatta nel periodo 10 novembre 2021-31 dicembre 2022.

 

Quante volte può essere richiesto

Una sola volta.

Revisioni auto: attivo il bonus veicoli sicuri

20 Febbraio 2023

Buone notizie per chi ha effettuato la revisione del proprio veicolo a motore. I proprietari di auto e moto potranno infatti usufruire di un bonus, c.d. bonus veicoli sicuri, che in parte compensa l’aumento della revisione in vigore dal 1° novembre 2021. Vediamo come ottenerlo.

I costi della revisione

Dal 1° novembre 2021, i costi della revisione auto sono i seguenti:

  • 54,95 euro se la revisione viene fatta dalla Motorizzazione
  • 79,02 euro se la revisione viene fatta presso centri convenzionati privati.

Bonus veicoli sicuri: quale importo e come ottenerlo

L’importo del bonus è di 9,95 euro.

Per ottenerlo basta accedere al sito: https://www.bonusveicolisicuri.it/veicoliSicuri/#/beneficiario/homePage

con le credenziali di SPID, CIE o CNS.

Fino a quando

Il bonus veicoli sicuri per le revisioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 è attivo fino al 31 marzo 2023.

Quante volte può essere richiesto

Una sola volta per ogni veicolo.

Presentazione dei risultati del questionario “5G e Cultura Digitale”

14 Febbraio 2023

Nell’ambito del progetto “5G e Cultura Digitale”, giovedì 23 febbraio 2023, le Associazioni Consumatori  presentano i risultati dell’omonimo questionario.

L’evento si svolgerà:

Giovedì 23 febbraio 2023
ore 15.00-17.00
Roma, Piazza Venezia, 11
Sala Gianfranco Imperatori

 

Per comunicare l’interesse a partecipare all’evento, potete rispondere alla mail: ufficiostampa@adiconsum.it

 

Per scoprirne di più visita la news relativa al sondaggio  o la sezione del progetto “5G e Cultura Digitale”

 

 

 

 

 

Fondo prima casa: quando si applica la garanzia 50% e quando 80%

14 Febbraio 2023

Sei un giovane e vorresti acquistare casa, ma hai bisogno di un piccolo aiuto? Buone notizie per te e per tutti gli altri ragazzi come te! Il Fondo Prima Casa infatti è stato confermato anche per il 2023, ma con alcuni distinguo. Vediamo quali, ripassando anche quali sono i requisiti previsti dalla legge.

Chi può richiedere la garanzia

Tutti coloro che non sono proprietari di immobili possono presentare la domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa. Le uniche eccezioni riguardano la proprietà di una casa ricevuta per successione causa morte, oppure, pur essendo proprietari, la cessione GRATUITA dell’immobile a genitori o fratelli.

Le categorie PRIORITARIE

Ci sono però alcune categorie per le quali è previsto un accesso riservato e prioritario.

Ecco quali sono:

  • giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio (cioè non sposate) che abbiano costituito un nucleo da almeno due anni
  • nuclei formati da un solo genitore con figli minorenni conviventi
  • inquilini di case popolari
  • giovani di età inferiore a 36 anni.

La garanzia del 50%

Tutti possono richiedere la garanzia del 50%.

La garanzia dell’80%

Questo tipo di garanzia è riservata alle categorie prioritarie aventi i seguenti requisiti:

  • un ISEE non superiore a 40.000 euro
  • richiesta di mutuo non superiore all’80% del prezzo di acquisto della casa, compresi oneri e accessori.

La garanzia dell’80% è stata confermata anche dalla Legge di Bilancio 2023, ma solo fino al 31 marzo 2023.

La garanzia dell’80% viene offerta anche nei casi in cui il TEG supera il TEGM. In particolare essa è riconosciuta, ricorrendone le condizioni, per le domande presentate dal 1° dicembre 2022 al 31 marzo 2023 “anche nei casi in cui il TEG sia superiore al Tasso TEGM, nella misura massima del differenziale, se positivo, tra la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente, calcolata nel mese precedente al mese di erogazione, e la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente del trimestre sulla base del quale è stato calcolato il TEGM in vigore. Nel caso in cui il differenziale risulti negativo, i soggetti finanziatori sono tenuti ad applicare le condizioni economiche di maggior favore rispetto al TEGM in vigore”.

L’importo del mutuo

Non deve essere superiore a 250.000 euro.

Bonus acqua potabile: c’è tempo fino a fine febbraio per richiederlo

13 Febbraio 2023

Se nel 2022 hai sostenuto spese per l’acquisto di un depuratore d’acqua, ricorda che per ottenere il bonus acqua potabile hai tempo fino alla fine di febbraio. Il bonus è stato confermato anche per il 2023. Ricordiamo brevemente quali sono i requisiti per richiederlo e a quanto ammonta.

Per cosa si può richiedere il bonus

Il bonus acqua potabile può essere richiesto se hai effettuato degli interventi di miglioramento qualitativo dell’acqua di rubinetto attraverso i seguenti tipi di intervento:

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e addizione di anidride carbonica dell’acqua.

L’importo

Il bonus consiste in un credito d’imposta del 50% della spesa sostenuta con un tetto massimo di:

  • 000 euro per le persone fisiche
  • 000 euro per gli esercenti attività d’impresa, arti, professioni ed enti non commerciali.

Il bonus può essere utilizzato come compensazione tramite l’F24 o, nel caso di persone fisiche, anche nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui si sono sostenute le spese.

Quando richiederlo

Dal 1° al 28 febbraio 2022 per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Per le spese sostenute nel 2023 bisognerà attendere il mese di febbraio 2024.

A chi richiederlo

Il bonus va richiesto all’Agenzia delle Entrate, compilando il seguente Modulo e allegando le ricevute dei pagamenti effettuati tramite bonifico o altra tipologia tracciabile. Questa documentazione, prima di essere inviata, deve essere sottoposta, al software di controllo dell’Agenzia secondo determinate specifiche tecniche. Basta accedere all’Area Riservata dell’Agenzia delle Entrate, andare alla voce “Servizi”, poi “Agevolazioni” e infine alla voce “Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”.

 

Bonus affitto: che cos’è e come richiederlo

13 Febbraio 2023

La legge di Bilancio 2023 ha confermato l’agevolazione del bonus affitto per i giovani anche per l’anno in corso. Vediamo quali sono i requisiti per poterlo ottenere e come richiederlo.

I requisiti

Per poter richiedere il bonus affitto è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • età compresa tra i 20 e i 30 anni compiuti
  • reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro
  • contratto di affitto per l’intera unità immobiliare e per una parte, dove si ha la residenza
  • canone di affitto non inferiore a 991, 60 euro.

Quali immobili

Sono ammessi solo gli immobili che non appartengono alle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9), nonché le case di edilizia residenziale pubblica e gli alloggi per scopi turistici.

L’importo del bonus

L’agevolazione consiste in una detrazione pari al 20% della spesa d’affitto per un tetto massimo di 2.000 euro/anno.

Come richiedere il bonus affitto

È necessario inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione specifica in sede di dichiarazione dei redditi.

20 anni di Safer Internet Day

7 Febbraio 2023

Esattamente 20 anni fa la Commissione europea promosse il Safer Internet Day, la Giornata Mondiale per la sicurezza in Rete. Che cosa è cambiato da allora e che cosa ha fatto Adiconsum per rendere l’uso più sicuro e consapevole per i consumatori.

Il Safer Internet Day

Da ormai 20 anni, a febbraio si celebra il Safer Internet Day, una giornata per richiamare l’attenzione su qualcosa che ha cambiato completamente la nostra vita di consumatori e cioè l’avvento di Internet. In realtà, non è grazie solo a questa Giornata che internet diventerà più sicuro, ma si tratta di un lavoro fatto giorno dopo giorno.

L’impegno di Adiconsum

Come Associazione Consumatori, ci occupiamo di insegnare l’uso sicuro e consapevole di Internet dagli albori sia come coordinatori che come partner di progetti nazionali ed europei convinti che internet non sia da demonizzare, ma che, per sfruttarne a pieno tutte le possibilità, sia necessario imparare ad usarlo correttamente per poter evitare eventuali e possibili rischi. Internet è un valido aiuto sia nella nostra vita lavorativa che quotidiana, pensiamo ad esempio alla possibilità di avere notizie da tutto il mondo, di fare acquisti, di prenotare un film da vedere al cinema, un volo, un ristorante, fare il cambio del medico, effettuare pagamenti senza doverci muovere da casa, risparmiando tempo, denaro, non inquinando, salvaguardando la propria e l’altrui salute e il pianeta.

Venti anni fa, fummo la prima Associazione Consumatori a partecipare al primo progetto europeo sull’uso sicuro di Internet, finanziato dalla Commissione europea denominato “Safeborders”, seguito poi da “Insafe”, il network europeo dei Centri nazionali per la sicurezza in rete. Da allora non ci siamo più fermati. Tra l’altro, siamo stati tra i primi ad attenzionare uno dei fenomeni più pericolosi della navigazione non sicura e non consapevole su internet e cioè il furto d’identità, di cui ci siamo occupati con i progetti “Me is mine” e “Sypcit”.

Inoltre, abbiamo coordinato e coordiniamo progetti sull’alfabetizzazione digitale, rivolta in particolare, oltre che nelle scuole, anche alle persone più in difficoltà, perché svantaggiate economicamente e socialmente che rischiano di rimanere esclusi dai vantaggi derivanti dall’uso consapevole di Internet.

Tra gli altri progetti ricordiamo:

  • Difendi il tuo Avatar
  • PIN-Prevenire e informare per navigare sicuri” (due edizioni)
  • Nessuno E-scluso: Tecnologia – Disabilità – Povertà
  • Peers Say NO” (due edizioni).

Tra i progetti attualmente in corso ricordiamo:

Per le iniziative e i progetti di Adiconsum, clicca qui

Siglato Protocollo d’intesa con Ferrovie dello Stato

6 Febbraio 2023

Per la prima volta nella storia di Ferrovie dello Stato è stato firmato un Protocollo con l’obiettivo di un rapporto di sinergica collaborazione con Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge nel Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU). Vediamo nel dettaglio.

Che cosa prevede il Protocollo

Il Protocollo prevede l’istituzione di un Tavolo permanente di Consultazione, presso il quale si volgeranno gli incontri periodici convocati con cadenza trimestrale o su richiesta delle Parti, per mettere a punto delle azioni quali:

  • iniziative congiunte di comunicazione e promozione della sostenibilità sociale, economica e ambientale
  • studio e approfondimento di soluzioni per il miglioramento della qualità dei servizi
  • condivisione di informazioni sugli obiettivi del Piano industriale del Gruppo FS 2022-2031 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Protocollo prevede una collaborazione ad ampio spettro, promuovendo dove necessario il dialogo con le società di FS e i suoi POLI (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano).

L’importanza del Protocollo

La firma di questo Protocollo assume una grande importanza perché avviene in un momento particolare per il nostro Paese rispetto all’ammodernamento delle infrastrutture di trasporto e al volume di investimenti e occupazionali che il Gruppo FS italiane realizzerà con l’attuazione del Piano industriale e con le risorse del PNRR.

Quali i temi da attenzionare

Nell’ambito degli incontri periodici, ad avviso di Adiconsum, occorre attenzionare le seguenti tematiche per venire incontro alle esigenze dei passeggeri del trasporto ferroviario:

  • la qualità del servizio
  • l’abbreviazione dei tempi di percorrenza
  • l’uniformità territoriale del servizio
  • il pendolarismo.

Telefonia: in arrivo una raffica di aumenti

6 Febbraio 2023

Brutte notizie per i consumatori. Come se non bastassero i rincari sui beni di consumo, sulle bollette, sui carburanti, anche la telefonia si appresta a inaugurare una raffica di aumenti. Come Adiconsum ci siamo subito attivati e abbiamo chiesto un intervento immediato del Governo per scongiurare i rincari e rilanciare il settore. Vediamo che cosa sta succedendo.

 

Servizi di telecomunicazione e indicizzazione all’inflazione

A parte gli addetti ai lavori, pochi sanno che i costi dei servizi di telecomunicazione sono indicizzati all’inflazione. Pertanto, se l’inflazione aumenta, i costi dei servizi di telefonia aumentano. In virtù di tale tendenza, le compagnie telefoniche hanno annunciato l’adeguamento dei costi all’aumentato indice.

La lettera alle compagnie telefoniche

Adiconsum e altre Associazioni si sono attivate inviando una lettera alle aziende di telefonia (Tim Wind Tre, Vodafone Italia e Fastweb), chiedendo l’apertura di un Tavolo per la ricerca di soluzioni condivise a tutela degli utenti che da questi aumenti non otterrebbero che un’ulteriore erosione del loro potere d’acquisto. Inoltre, in contrasto con l’attuale quadro legislativo, le aziende avrebbero la possibilità di introdurre degli aumenti senza concedere al consumatore la possibilità di recedere dal contratto, come invece stabilito dall’attuale quadro legislativo, salvo nel caso degli aumenti automatici (c.d. ius variandi), per non parlare poi della vaghezza delle condizioni contrattuali, che violano il principio di trasparenza.

I rincari nella telefonia: la situazione

Dal 1° gennaio 2024, sono previsti incrementi minimi fissi del 5%, anche in caso di tasso di inflazione inferiore a tale livello, una decisione del tutto arbitraria e a nostro avviso vessatoria, che limita fortemente la libera scelta del consumatore di disdire senza costi il contratto. Tale pratica impone agli utenti, già vittime di rincari diffusi in tutti i settori, un’interpretazione arbitraria delle regole, che squilibra il mercato delle telecomunicazioni, provocando danni in tutto il comparto.

Che cosa sta facendo Adiconsum

Quello delle comunicazioni è un settore vitale per il Paese: riveste un ruolo strategico nello sviluppo, nella democrazia, nonché si configura come un servizio universale e quindi indispensabile per i cittadini/consumatori, per questo richiede un’attenzione particolare e scelte strategiche nell’interesse dell’intera collettività.

A nostro avviso, è quindi necessario e urgente l’intervento del Governo per garantire, nell’immediato, l’eliminazione delle condizioni contrattuali ingiustamente introdotte e, contestualmente, aprire un Tavolo tecnico con tutti gli attori del comparto delle TLC, che coinvolga le Associazioni dei Consumatori, per individuare soluzioni che garantiscano un rilancio del settore senza che, a farne le spese, siano i cittadini attraverso ingiusti aumenti tariffari.

Speriamo che sia le aziende che il Governo si rendano disponibili all’apertura di un Tavolo, come da noi richiesto, per trovare una soluzione che allevi le famiglie.

Adiconsum è membro di:

  • CNCU
  • Consumer's Forum
  • Beuc

Adiconsum è opionion leader di:

  • Opinion Leader
  • Italia in Classe A

Adiconsum è socio di:

  • Forum Terzo Settore
  • ASVIS
  • Motus-E
  • E-Mob
  • Coordinamento Free
  • PCN Italia
  • Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC)
  • Forum Unirec
  • PEFC Italia
  • Forum per la Finanza Sostenibile Ente del Terzo Settore

Adiconsum è aderente e/o collabora con:

  • NEXT
  • Alleanza contro la povertà
  • Equalitas
  • Valoritalia
  • AIDR
  • Fondazione per la sostenibilità digitale
  • Anta Italia
  • Ambiente e Società
  • Forum Ania Consumatori
  • CIG
  • SACERT
  • Italy 4 clime

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