Bollette luce e gas: come saranno quelle del II trimestre 2023?

30 Marzo 2023

Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2023, ha approvato un Decreto Legge contenente misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e del gas. Vediamo tutti i pro e i contro del nuovo Decreto e cosa ci dobbiamo aspettare nelle bollette del II trimestre 2023.

I pro e i contro del Decreto

Tra i pro ricordiamo:

  • il mantenimento dell’azzeramento degli oneri di sistema per il gas
  • la prosecuzione dei bonus sociali luce e gas per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro e fino a 30.000 per le famiglie con 4 o più figli a carico
  • l’IVA al 5% per il gas
  • Un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023 nel caso il prezzo del gas superi delle specifiche soglie.

Tra i contro ricordiamo:

  • l’eliminazione dell’azzeramento degli oneri di sistema per l’elettricità
  • l’assenza di misure sui piani di rateizzazione prolungati e delle limitazioni alle procedure di distacco delle forniture.

Come saranno le bollette di luce e gas del II trimestre 2023

Non ci dovrebbero essere grosse novità per le bollette del gas, con la prosecuzione dell’azzeramento degli oneri di sistema e con l’applicazione dell’IVA al 5%. Diverso è il discorso per le bollette della luce, considerata la reintroduzione degli oneri generali di sistema, per cui ancora per il II trimestre le bollette continueranno ad essere care.

Bonus trasporti 2023: c’è il decreto attuativo

29 Marzo 2023

Ok al bonus trasporti anche per l’anno 2023. È stato, infatti, firmato dai Ministri dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il decreto attuativo che disciplinerà il bonus trasporti per il 2023. Novità in vista.

Il bonus trasporti 2023

Nato come misura di sostegno per le famiglie contro il caro energia e il caro carburanti per acquistare abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e i trasporti ferroviari nazionali, il bonus presenta delle differenze con quello dello scorso anno per quanto riguarda il reddito in possesso dai richiedenti. Con il bonus 2023, infatti, la platea degli aventi diritto si è ridotta notevolmente, in quanto il reddito complessivo per l’anno 2022 non può superare i 20.000 euro contro i 35.000 del passato bonus.

Ora il decreto attuativo dovrà passare al vaglio degli organi di controllo.

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  • Aiutaci a rendere più sostenibili le nostre azioni quotidiane e un albero della foresta di SURF sarà tuo!

Aiutaci a rendere più sostenibili le nostre azioni quotidiane e un albero della foresta di SURF sarà tuo!

24 Marzo 2023

Aiutaci a rendere più sostenibili le nostre azioni quotidiane e un albero della foresta di SURF sarà tuo!

Dopo aver indagato la percezione che i cittadini hanno della sostenibilità, realizzato materiali informativi multimediali e una campagna media e social, il progetto #SURF realizzato da Adiconsum, in collaborazione con UniCredit, nell’ambito di Noi&UniCredit, intende fare un passo concreto su come contribuire a migliorare l’aria che respiriamo catturando tonnellate di C02 con la creazione della foresta di SURF. Banani, limoni, mangrovie, calliandra, leucena, alberi del cacao e del caffè sono alcuni dei 25 alberi che compongono la foresta SURF.

Aiutaci a diffondere consigli e buone pratiche per rendere i nostri comportamenti più sostenibili. 

Uno di questi alberi può diventare tuo.

Come? 

1)Leggi o Scarica il decalogo della sostenibilità di SURF 

 

2) Guarda il video 

3) Metti mi piace al video su Fb e YouTube

4) Tagga i tuoi amici

5) Condividi il video sui tuoi canali social 

6) Indicaci il tuo nome, cognome e la tua mail così da poterti contattare, nel caso in cui fossi uno dei 25 fortunati che riceveranno uno degli alberi della foresta di SURF !

 

L'utilizzo della mail è al solo fine di contattare la persona per ricevere le istruzioni dell'albero in dono.

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E così, click dopo click, puoi contribuire a rendere il mondo più verde e più equo.

Fra gli utenti più attivi verranno selezionati casualmente 25 fortunati assegnatari degli alberi di #SURF che riceveranno via mail le istruzioni per entrare a far parte della nostra foresta

Per saperne di più sul progetto SURF clicca qui

 

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  • Servizio di assistenza clienti nelle comunicazioni elettroniche: Adiconsum in audizione all’AGCOM

Servizio di assistenza clienti nelle comunicazioni elettroniche: Adiconsum in audizione all’AGCOM

23 Marzo 2023

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Agcom, ha indetto una consultazione pubblica sulla Delibera 436/22/CONS inerente “La disciplina e qualità del servizio di assistenza nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media audiovisivi”. Ecco le osservazioni svolte da Adiconsum nel corso dell’audizione.

L’importanza della Delibera 436/22/CONS

La suddetta Delibera rappresenta un grande cambiamento e un passo in avanti nella tutela dei consumatori. Finora, infatti, ci si è sempre riferiti ai call center telefonici, senza considerare che nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media audiovisivi (DAZN, Netflix, Amazon Prime, Disney+, ecc.), essi vengono erogati digitalmente, senza alcuna regolamentazione. Ecco perché la Delibera 436/22/CONS è molto importante: in un mondo orientato verso una digitalizzazione sempre più spinta, c’è bisogno di una regolamentazione precisa, che deve tutelare il consumatore.

Le osservazioni di Adiconsum alla Delibera 436/22/CONS

Adiconsum ha risposto con favore alla Consultazione pubblica indetta dall’Autorità e, in occasione dell’audizione, ha presentato le proprie osservazioni.

Adiconsum condivide la necessità di assistere i consumatori anche con strumenti digitali aggiuntivi a quelli esistenti, quali il call center, che deve continuare ad essere la prima forma di contatto con l’azienda, così come ritiene indispensabile continuare la misurazione della qualità del servizio offerto.

Le tecnologie digitali sono ormai abbastanza pervasive e la pandemia ha costretto praticamente tutti ad utilizzare gli strumenti digitali.

Occorre però ricordare che l’età della popolazione del nostro Paese è abbastanza elevata e la maggioranza degli ultra sessantenni preferisce ancora optare per il sistema analogico (contatto telefonico), rispetto a quello digitale (contatto digitale).

Per questo riteniamo che inserire, fra le modalità di contatto con l‘azienda, il contatto digitale, sia utile anche al miglioramento dell’alfabetizzazione della popolazione e, quindi, auspicabile e non più rinviabile.

Adiconsum sottolinea, inoltre, che la regolamentazione che verrà deliberata in merito alle modalità di contatto tra consumatori e aziende, dovrà prevedere procedure distinte in caso di richieste relative a possibili disservizi, che potrebbero generare contenziosi, e tutte le altre tipologie di contatto.

I contatti fra consumatori e azienda relativi a richieste per possibili disservizi, guasti e reclami, indipendentemente dallo strumento di contatto utilizzato (sia digitale che telefonico o scritto):

  • dovranno essere sempre gratuiti per il consumatore
  • dovranno garantire l’identificazione del consumatore titolare del contratto
  • dovranno essere sempre tracciabili e i relativi atti disponibili su supporto durevole a disposizione del consumatore
  • dovranno sempre essere identificabili con un numero di reclamo fornito al consumatore obbligatoriamente dall’azienda, anche se il consumatore non ne fa richiesta
  • dovranno essere misurati, con specifici indicatori, per determinare la qualità del servizio offerto.

Se l’azienda utilizza i contatti digitali, dovrà permettere al consumatore di utilizzare qualsiasi modalità a sua scelta, indifferentemente da quelle offerte.

Inoltre, ogni modalità di contatto dovrà essere modulabile tra le varie opportunità offerte (telefonico o digitale), indipendentemente da come sia stata generata in prima fase.

Nel caso di contatti digitali che prevedano l’assenza di intervento dell’operatore, dovrà essere sempre garantito al consumatore di poter passare velocemente ad un contatto con un addetto, soprattutto se la comunicazione è relativa a possibili disservizi, guasti e reclami.

Tutte le modifiche e implementazioni che l’azienda realizzerà per farsi contattare, dovranno essere indicate e spiegate con massima chiarezza e trasparenza nella Carta dei Servizi dedicata al consumatore.

Estinzione anticipata del finanziamento: scopri quali sono i tuoi diritti

22 Marzo 2023

Hai chiesto un finanziamento per l’acquisto di un bene o di un servizio e hai la possibilità di estinguerlo prima? Ci sono novità importanti per te! Vediamo di che si tratta.

La pronuncia della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale è stata chiamata ad esprimersi in un giudizio di legittimità costituzionale dal Tribunale di Torino per la vicenda di un consumatore che aveva estinto anticipatamente il proprio finanziamento.

Il Tribunale di Torino sollevava la questione di legittimità costituzionale di un articolo del decreto legge 73/2021 convertito nella Legge 106/2021, che distingue il diritto alla riduzione del costo totale del credito in base ai tempi di estinzione, se prima o dopo la conversione in legge del decreto.

La Corte Costituzionale rilevava in questa distinzione una violazione della direttiva 2008/48/CE, la cui corretta interpretazione è stata data dalla Corte di Giustizia europea nella c.d. sentenza Lexitor, la quale ha statuito che, in caso di estinzione anticipata di un finanziamento, il consumatore ha diritto alla riduzione di tutti i costi sostenuti e che la riduzione deve operare in proporzione alla minore durata del contratto.

Per effetto della sentenza della Corte Costituzionale, quindi, tutti i consumatori che hanno estinto anticipatamente il proprio credito, compresi i contratti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, sia per prestiti personali che finalizzati all’acquisto di beni, hanno diritto alla riduzione proporzionale di tutti i costi sostenuti per quel contratto.

In particolare, quindi, chi ha estinto anticipatamente un contratto di finanziamento avrà diritto ad ottenere il rimborso dei costi recurring (costi assicurativi e interessi) e costi up front (spese istruttorie e commissioni per l’attività di intermediazione) .

IMPORTANTE:
Per assistenza, contattare i nostri sportelli territoriali sparsi su tutto il territorio nazionale.

Polizze vita Eurovita: a che punto siamo?

20 Marzo 2023

Ancora qualche giorno e i consumatori possessori di polizze Eurovita dovrebbero ricevere qualche aggiornamento sulla possibilità o meno di riscattare la propria assicurazione. Vediamo che cosa è successo.

Il provvedimento dell’IVASS

A seguito di un’ispezione, l’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, aveva chiesto alla compagnia assicurativa Eurovita di provvedere ad una ricapitalizzazione di almeno 200 milioni di euro che purtroppo non ha avuto successo, concedendo una proroga scaduta lo scorso 31 gennaio. A questo punto l’IVASS si è vista costretta a congelare la possibilità di far riscattare le polizze dai consumatori, a nominare un commissario straordinario, dott. Alessandro Santoliquido, e a mettere Eurovita in amministrazione provvisoria.

Blocco dei riscatti

L’IVASS ha previsto il congelamento dei riscatti dal 6 febbraio al 31 marzo 2023.

Cosa succede entro il 31 marzo 2023

Entro tale data, se non ci sarà la ricapitalizzazione, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà firmare un decreto di trasformazione da amministrazione provvisoria in amministrazione straordinaria. Al momento, sembra ci sia stata una prima iniezione di 100.000.000 euro.

Al momento quindi ai consumatori non resta che attendere la data del 31 marzo 2023. Adiconsum, come già successo per innumerevoli altri casi, offre assistenza con i suoi sportelli sparsi su tutto il territorio nazionale.

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  • Casa: il Parlamento europeo approva la Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici

Auto non inquinanti: a quanto ammontano gli incentivi 2023?

14 Marzo 2023

Acquistare un’auto nuova non è mai un’operazione facile, ma negli ultimi tempi è sicuramente ancora più arduo, perché ci troviamo nel bel mezzo di una trasformazione in atto che coinvolge anche il nostro futuro modo di muoverci. Proprio in virtù di questo gli ultimi governi hanno varato e stanno rifinanziando anno dopo anno il bonus, meglio conosciuto come ecobonus, per acquistare veicoli a basse emissioni. Ma a quanto ammontano gli ultimi incentivi? Scopriamolo insieme.

Importo dell’ecobonus per veicoli di categoria M1

L’importo del bonus varia a seconda di una serie di fattori:

  • la categoria di appartenenza (M1, L2, N1 e N2)
  • il tipo di classe euro
  • il numero delle emissioni
  • il prezzo di listino
  • la presenza o meno di un’auto da rottamare.

Per i veicoli appartenenti alla categoria M1* l’importo è il seguente:

  • Per emissioni 0-20 g/km
  • Con auto da rottamare: 5.000 euro
  • Senza auto da rottamare: 3.000 euro

  • Per emissioni 21-60 g/km
  • Con auto da rottamare: 4.000 euro
  • Senza auto da rottamare: 2.000 euro

 

  • Per emissioni 61-135 g/km
  • Con auto da rottamare: 2.000 euro
  • Senza auto da rottamare: non prevista.

 

IMPORTANTE: Non è stata prorogata anche la possibilità di ottenere uno sconto superiore con un ISEE inferiore a 30.000 euro, come nel 2022.

*La categoria M1

Sono i veicoli destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente. Per ottenere l’ecobonus, il veicolo deve essere:

  • nuovo di fabbrica
  • con emissioni di CO2 non superiori a 135 g/km
  • classe Euro 6 o superiore
  • con prezzo di listino con gli optional (IVA esclusa) di 35mila euro per quelli con emissione 0-20 g/km e 61-135 g/km o di 45mila euro per emissione 21-60 g/km.

Quali auto si possono rottamare

Solo quelle di classe Euro inferiore a 5, cioè targate fino al 31 dicembre 2010.

Adempimenti del compratore e del concessionario

Non ci sono adempimenti per chi compra. Il concessionario deve registrarsi all’apposita piattaforma e prenotare il contributo, applicare lo sconto all’acquirente e confermare l’operazione attraverso l’immatricolazione entro 180 giorni dalla prenotazione. In caso contrario, si perde il contributo. Per ovviare a ciò, negli anni passati, il Governo ha prorogato i tempi per l’immatricolazione a 270 giorni. Il compratore può comunque tutelarsi facendo sottoscrivere al concessionario una clausola di rescissione in caso di superamento dei previsti 180 giorni.

Obbligo della proprietà dell’auto

L’auto acquistata con l’incentivo non può essere rivenduta prima di 12 mesi.

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  • Conguagli pregressi di Abbanoa: un’altra decisione a favore di Adiconsum Sardegna

Conguagli pregressi di Abbanoa: un’altra decisione a favore di Adiconsum Sardegna

9 Marzo 2023

Non si è ancora conclusa la battaglia sulla legittimità dei conguagli pregressi 2005-2011 che richiede Abbanoa e a cui puntualmente e pervicacemente Adiconsum Sardegna risponde a tutela dei consumatori, ottenendo nuovi pronunciamenti alla propria tesi nei vari gradi di giudizio proposti in questi anni. È di questi giorni un altro successo ottenuto nell’annosa diatriba con il Gestore unico del Servizio Idrico Integrato della Sardegna. Vediamo di che si tratta.

Le ultime pronunce

A “riaprire” si fa per dire, visto che al momento la vicenda non è ancora conclusa, il botta e risposta tra Abbanoa e Adiconsum Sardegna, una recente Ordinanza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione pubblicata l’11 ottobre scorso. Secondo l’interpretazione di Abbanoa la Suprema Corte considerava legittima la pretesa di pagamento dei conguagli. Adiconsum Sardegna contestava tale interpretazione, vedendosi costretta ancora una volta ad inoltrare un esposto all’Antitrust per informazione non corretta, in violazione dell’art. 2 del Codice del Consumo. Nella sua Ordinanza, infatti, la Corte, non ha dichiarato legittimi i conguagli regolatori pretesi da Abbanoa, così come precisato anche da due sentenze della Corte di Appello di Sassari pubblicate a febbraio 2023, che ribadiscono come la decisione di ottobre statuisca un principio di diritto in materia di giurisdizione e di prescrizione, ma non in materia di legittimità dell’applicazione retroattiva del conguaglio.

La ”partita”, insomma, è ancora aperta.

Consumatore recupera 4.000 euro grazie ad Adiconsum Palermo Trapani

9 Marzo 2023

Ecco cosa può capitare quando si è vittima di un sms truffaldino che simula il numero della banca presso cui si è titolari di un conto corrente. Fortunatamente stavolta si tratta di una storia a lieto fine grazie all’assistenza di Adiconsum Palermo Trapani.

Il fatto

Aveva ricevuto sul proprio telefonino un sms riconducibile alla banca di cui è correntista, seguito poi da alcune telefonate dall’ID caller, anche queste riconducibili all’istituto di credito, e aveva effettuato alla lettera le operazioni richiestegli, per poi ritrovarsi con 4.000 euro in meno sul conto. È stata questa l’odissea vissuta da un consumatore palermitano che, non essendo riuscito a risolvere la controversia bonariamente con la propria banca, contattava il nostro sportello di Adiconsum Palermo Trapani per ricevere l’adeguata assistenza. I legali dell’Associazione si rivolgevano quindi all’Arbitro Bancario Finanziario che riconosceva all’associato Adiconsum, di essere stato vittima di due tipologie di truffe informatiche: l’sms spoofing e il vishing. Secondo l’Arbitro era praticamente impossibile per il consumatore accorgersi che l’sms era falso. Nessun indizio, tra quelli di solito conosciuti, quali errori di punteggiatura, errori di ortografia, ecc. potevano far pensare ad un sms farlocco! L’Arbitro ha quindi condannato la banca a risarcire il consumatore non solo dei 4.000 euro, ma anche degli interessi maturati su tale somma a partire dalla data del reclamo e degli esborsi sostenuti per l’assistenza legale.

 

 

 

 

Truffe: alert di Adiconsum Sardegna per sms falsi di Intesa Sanpaolo

7 Marzo 2023

Difficile ignorare un sms che proviene da una banca, in particolare se è quella presso cui hai un conto corrente! Eppure sarebbe bene farlo. Le frodi informatiche sono all’ordine del giorno e così sofisticate ormai che è buona norma diffidare di tutto. Segnalazioni di frodi arrivano ogni giorno non solo da siti istituzionali, come l’Inps e l’Agenzia delle Entrate, ma ultime in ordine di tempo, ci giungono anche dalle nostre sedi , come Adiconsum Sardegna.

Lo “smishing”

La frode che denuncia Adiconsum Sardegna è di quelle classificate come “smishing”. Di cosa si tratta? È come il phishing, solo che questa truffa viene perpetrata attraverso gli sms invece che le mail. Si tratta di sms che arrivano sul proprio telefono e che sembrano provenire proprio dalla banca. E sono tantissimi i consumatori sardi che si sono rivolti alla nostra sede perché stanno ricevendo sms di Intesa Sanpaolo, in cui vengono richieste informazioni finanziarie o personali come il numero di conto o di carta di credito.

Consigli per l’uso

Ricordiamo che le banche non richiedono informazioni personali via telefono e quindi questo già dovrebbe metterci in allerta e che quindi si tratta certamente di sms truffaldini. A questo punto, non dobbiamo assolutamente fornire alcun dato e, nel caso, possiamo contattare la nostra filiale spiegando l’accaduto.

Per qualsiasi necessità, rivolgersi alle sedi territoriali Adiconsum.

Polizze vita non riscosse: più tempo per chiedere il rimborso

6 Marzo 2023

Buone notizie per chi ha maturato il diritto alla riscossione della polizza vita di cui è beneficiario dopo il 1° gennaio 2006 e la prescrizione entro il 19 ottobre 2012! Vediamole nel dettaglio.

L’VIII Avviso di rimborsabilità

Il 21 novembre scorso, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva aperto l’ottavo avviso di rimborsabilità per le polizze dormienti con una finestra per la presentazione delle domande di richiesta di rimborso parziale dal 1° dicembre 2022 al 28 febbraio 2023.

La proroga dell’VIII Avviso

La finestra per la presentazione delle domande era dal 1° dicembre 2022 al 28 febbraio 2023. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso per una proroga, dando la possibilità ai beneficiari di poter inviare la richiesta entro lunedì 20 marzo 2023.

Per i requisiti, la richiesta di rimborso e a chi presentarla, clicca qui

Bonus asilo nido: al via le domande per le rette del 2023

6 Marzo 2023

Il bonus asilo nido è una misura di sostegno che è rimasta al di fuori dell’Assegno unico e che va richiesta ogni anno. Vediamo quali sono i criteri che permettono di usufruire di questo importante contributo.

In cosa consiste

Il bonus asilo nido è un aiuto erogato per le famiglie che hanno figli con età che frequentano asili nido sia pubblici che privati e per quelle famiglie i cui figli necessitano di forme di assistenza domiciliare per gravi patologie cliniche. La differenza dell’importo di erogazione è basato sull’ISEE minorenni.

Chi può presentare la domanda

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato. Per l’accoglimento della richiesta è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o UE oppure permesso di soggiorno UE per lunghi periodi, carte di soggiorno, status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria
  • residenza in Italia.

Può chiedere il contributo, il genitore che effettivamente paga le rette o quello che paga l’assistenza domiciliare. Nel caso alcune rette vengano pagate da un genitore e altre dall’altro, anche l’altro genitore dovrà presentare domande indicando i mesi pagati.

Come presentare la domanda di bonus

La richiesta del bonus va inoltrata online, tramite il servizio online dedicato sul sito dell’INPS o tramite i patronati.

Importo del bonus per bambini che possono frequentare

L’importo è calcolato sulla base dell’ISEE minorenni:

  • con ISEE minorenni fino a 25.000 euro: bonus di 3.000 euro
  • con ISEE minorenni compreso tra 25.001 e 40.000 euro: bonus di 2.500 euro
  • con ISEE minorenni oltre i 40.000 euro oppure senza ISEE o con ISEE discordanti o difformi: bonus di 1.500 euro

IMPORTANTE: L’ISEE minorenni deve essere quello 2023.

Presentazione delle ricevute dei pagamenti delle rette

Le ricevute potranno essere allegate inderogabilmente entro il 31 luglio 2024.

Marzo: tutte le date da ricordare

2 Marzo 2023

Il mese di Marzo 2023 si presenta molto variegato in fatto di scadenze: dalle novità in fatto di pensioni allo spegnimento dei riscaldamenti in alcuni Comuni, dalla possibilità di chiedere alcuni bonus all’incognita sulle bollette del II trimestre di luce e gas con la prevista fine, se non prorogata, di alcune misure che le hanno rese più leggere per le famiglie, fino al ritorno dell’ora legale e all’inizio della primavera. Vediamo nel dettaglio.

1 marzo 2023

  • In arrivo il pagamento delle pensioni oltre i 2.101.52 euro comprensivo di rivalutazione e arretrati di gennaio e febbraio, già percepiti dalle minime
  • Via alle domande del bonus per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati a impianti alimentati da fonti rinnovabili

7 marzo 2023

  • Spegnimento dei riscaldamenti nei Comuni della zona climatica A

15 marzo 2023

  • Giornata europea dei consumatori

20 marzo 2023

  • Ultimo giorno utile per presentare la richiesta di rimborso parziale per polizze dormienti
  • Equinozio di primavera

23 marzo 2023

  • Spegnimento riscaldamenti nei Comuni delle zone climatiche B e C

26 marzo 2023

  • Ritorna l’ora legale. Lancette dell’orologio 1 ora avanti

30 marzo 2023

  • Ultimo giorno per richiedere il bonus per l’installazione dei sistemi di accumulo

31marzo 2023

  • Fine potenziamento bonus sociali I trimestre
  • Fine azzeramento oneri generali di sistema
  • Ultimo giorno per richiedere il bonus veicoli sicuri per le revisioni effettuate entro il 31 dicembre 2022
  • Ultimo giorno per comunicare le opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura sul corrispettivo, per gli interventi eseguiti sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni degli edifici.

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