Piattaforme online: la tua pratica in un click!

27 Aprile 2023

Utilizzare piattaforme digitali per gestire pratiche che ci costerebbero tempo e denaro è una buona prassi. Il problema è che spesso l’uso di tali piattaforme non è esattamente a misura di consumatore e può capitare che diventino un ostacolo più che una soluzione. Per comprendere meglio come semplificare le interfacce virtuali per i consumatori, abbiamo bisogno della tua opinione: compila il questionario e aiutaci a capire come risolvere alcuni problemi comuni.

[Compila il questionario]
https://forms.gle/ZARuJZyisTH2aoxt6

Perché semplificare?

In generale la procedura di semplificazione è una fase importantissima dello sviluppo di una piattaforma online, sia che si tratti di un’applicazione di e-commerce, del sito di un Comune o di una piattaforma per richiedere bonus statali.

Semplificare è fondamentale: è necessario far sì che le nuove tecnologie per risparmiare tempo e denaro siano il più possibile diffuse e, al contempo, semplici per permettere a chiunque, indipendentemente da età, genere e livello di digitalizzazione, di accedere ai servizi.

Quello da evitare, in particolare, è l’effetto della “caffettiera del masochista” – ovvero di un’opera bellissima, ma non utilizzabile dal punto di vista pratico.

Prendiamo, ad esempio, un caso concreto di cui Adiconsum si sta occupando: il procedimento europeo per le controversie di modesta entità.

Tale strumento esiste da molto tempo ma, ad oggi, sono pochi i consumatori che riescono ad utilizzarlo in maniera efficace per via di barriere linguistiche, procedure poco smart, difficoltà di compilazione e poche informazioni riguardanti lo stato di lavorazione delle pratiche.

La procedura per la gestione delle small claims è ottima: permette di avere risposte concrete in tempi brevi, senza dover spendere grandi cifre e rappresenta una risorsa a vantaggio dei consumatori.

Il problema sta nell’esperienza di utilizzo! Ecco perché è fondamentale attuare un procedimento di semplificazione che renda la procedura agevole anche per i meno esperti, con la possibilità di compilare e inviare tutti i moduli direttamente online.

Il progetto SCAN2

Il progetto “SCAN 2 – Small Claims Analysis Net”, finanziato dall’Unione Europea (GA n. 101046587) coinvolge esperti di settore e consumatori con lo scopo di semplificare uno strumento utile ed economico per la risoluzione delle controversie transfrontaliere dal valore inferiore ai 5.000 euro

ll progetto europeo “SCAN 2 – Small Claims Analysis Net”, realizzato nell’ambito del Programma di Giustizia dell’Unione Europea (2021-2027), parte dai risultati della prima edizione del progetto che aveva come scopo principale la più ampia diffusione e conoscenza del Procedimento europeo per le controversie di modesta entità come strumento di risoluzione valido ed efficace al servizio dei consumatori, degli imprenditori e dei professionisti del diritto.

In questa seconda edizione, lo scopo principale del progetto è quello di rendere lo strumento più semplice ed accessibile.

Per maggiori informazioni, visita la pagina del progetto

Cash Mob Etico dei lavoratori e art. 46 della Costituzione

27 Aprile 2023

Luogo di lavoro e sostenibilità ti sembra un binomio impossibile da attuare? Eppure lo è, grazie all’art. 46 della Costituzione che recita così: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

È da qui che partirà l’evento promosso da Next – Nuova Ecomomia per Tutti, Adiconsum, socia di Next, FIM-Cisl e l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, dal titolo “Art. 46. Partecipazione, Equità e Nuova Economia – Il Cash Mob Etico dei lavoratori e delle lavoratrici”.

L’evento si articolerà come segue: un primo momento con una Tavola rotonda, alla quale è stata invitata a partecipare il Ministro della Famiglia, della Natalità e delle Pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, che verterà sul mondo del lavoro e sull’inserimento del tema della sostenibilità nella contrattazione di secondo livello; un secondo momento con un confronto dinamico, a cui parteciperà Adiconsum e i rappresentanti di 4 delle imprese vincitrici del premio BESt Work Life 2022: Demios, Perrotta, Coop Liguria e MIR, aziende che attuano l’art. 46 dando valore alla partecipazione e al benessere dei lavoratori. Quali le scelte che hanno adottato e quali modelli organizzativi hanno messo in campo datore di lavoro e lavoratori per la sostenibilità?

L’appuntamento è per:

Venerdì 28 aprile 2023
ore 11,00-13,00

VI Municipio – Sala Cinema “Cerone”

Roma, Via Natale Balbiani snc

Di seguito il Programma

Bonus vista: quando si può richiedere

26 Aprile 2023

Istituito con la Legge di Bilancio 2021, finalmente sarà possibile richiedere il bonus vista attraverso la piattaforma web dedicata. Ma come funziona? Vediamo i dettagli di seguito.

Che cos’è il bonus vista

  • Il bonus vista è una misura di sostegno per le famiglie che sono in difficoltà economica e non hanno la possibilità di acquistare un paio di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive.

Importo del bonus vista

  • L’importo è di 50 euro.

Criteri per usufruire del bonus vista

 

  • Essere in possesso di una DSU valida riferita ad un ISEE non superiore a 10.000 euro.

Come richiedere il bonus vista

  • Si può richiedere dalle ore 12.00 del 5 maggio p.v. per tutto il 2023, salvo esaurimento fondi, accedendo alla piattaforma dedicata tramite SPID (livello e o superiore) o CIE 3.0 o CNS (Carta nazionale dei Servizi).

Bonus vista: voucher o rimborso

  • Il bonus vista si può ricevere sotto due forme: voucher o rimborso.

Voucher

  • Contestualmente alla richiesta del bonus, si riceve un voucher, spendibile entro 30 giorni in un’unica soluzione (non è previsto il resto nel caso l’acquisto sia al di sotto dei 50 euro).

Rimborso

  • Se invece gli occhiali da vista o le lenti a contatto correttive sono stati acquistati dal 1° gennaio 2021 fino al 4 maggio 2023, si potrà richiedere un rimborso entro il 3 luglio 2023. La richiesta di rimborso potrà essere modificata nei primi 7 giorni, ma diviene definitiva a partire dall’ottavo giorno.

Quante volte si può richiedere il bonus vista

  • Si può richiedere una sola volta per ogni membro del nucleo familiare a cui è riferito l’ISEE.

Rottamazione-quater: ecco tutte le proroghe

26 Aprile 2023

Con un comunicato stampa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato gli ultimi aggiornamenti in tema di rottamazione-quater. Vediamo di che si tratta.

Termine ultimo per la domanda di adesione

Nel comunicato, il Ministero annuncia la proroga di presentazione della domanda di adesione alla rottamazione-quater che passa dal 30 aprile al 30 giugno 2023, concedendo quindi ulteriori due mesi per aderire alla nuova definizione agevolata.

Termine per la comunicazione delle somme da pagare

Nel comunicato, il Ministero annuncia che conseguentemente alla proroga di presentazione della domanda di adesione, cambia anche la data entro cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà le somme da pagare, non più il 30 giugno, ma il 30 settembre 2023.

Termine per il pagamento

Nel comunicato, infine, il Ministero preannuncia che una prossima disposizione stabilirà la proroga della data di pagamento della prima o unica rata che passerà dal 31 luglio al 31 ottobre 2023.

Riparte il Tour “La Casa SI Cura”: la prima tappa 2023 è a Taranto

21 Aprile 2023

Riparte dalla Puglia il Tour 2023 de “La Casa SI Cura”, realizzato da Adiconsum nell’ambito dell’omonimo progetto nazionale promosso da  Prosiel, di cui è socia, per sensibilizzare e promuovere tra i cittadini-consumatori una cultura della sicurezza in casa. Già definite le regioni e le città che ospiteranno il Gazebo informativo e i convegni. Vediamo nel dettaglio.

Il Tour 2023

Prosegue con lo stesso impegno e dedizione il Tour 2023 “La Casa Sicura”, dopo il successo dello scorso anno. Anche quest’anno il Tour toccherà 10 grandi città dal Nord al Sud alle Isole del nostro Paese, ma con una novità. Quest’anno l’incontro in piazza sarà preceduto da un incontro aperto al pubblico, con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali, il giorno precedente.

Ricordiamo che al Gazebo sarà possibile richiedere GRATUITAMENTE la visita di un tecnico specializzato per valutare la situazione dell’impianto elettrico della propria casa. Chi non potrà essere presente e per tutti coloro che vivono in città che non saranno toccate dal Tour, c’è la possibilità di poter richiedere il controllo GRATUITO attraverso il sito: www.lacasicura.org

1^ tappa: Taranto

Il Tour 2023  de “La Casa SI Cura” partirà da Taranto con due appuntamenti: un Convegno, aperto al pubblico, dal titolo La Casa SI Cura: tutto ciò che occorre sapere per una casa sicura che fa risparmiare e rispetta il pianeta” e l’incontro presso il Gazebo informativo.

I cittadini consumatori che visiteranno il Gazebo potranno ricevere informazioni utili su come risparmiare energia utilizzando le nuove tecnologie (pannelli solari, ricarica auto elettrica, contatori online, ecc.), come adeguare il proprio impianto elettrico se si vogliono introdurre in casa apparati ed elettrodomestici di ultima generazione senza avere brutte sorprese, chiarimenti sulla Direttiva “Case green”.

Gli appuntamenti saranno i seguenti

Venerdì 28 aprile 2023, ore 9,00
Convegno, Biblioteca Comunale, Piazzale Bestat, Taranto

Sabato 29 aprile 2023, ore 10,00-18,00
Gazebo informativo, Centro Commerciale “Porte dello Jonio”,
Via per San Giorgio Jonico, Taranto

Una Casa è SICURA solo se SI Cura

 

Per visualizzare le foto clicca qui

Prossima tappa:

24 e 25 maggio 2023 – Cagliari

Direttiva “Case green”: alcuni chiarimenti di merito

21 Aprile 2023

Lo scorso 14 marzo, il Parlamento europeo ha approvato la proposta di Direttiva europea relativa alla riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici che privati (EPBD-Direttiva sulla Prestazione Energetica in Edilizia), meglio conosciuta come Direttiva “Case green”.  Il testo approvato dovrà ora passare al vaglio del Trilogo, cioè alla fase dei negoziati tra Commissione, Consiglio e Parlamento europei. Una volta approvato, i singoli Stati Membri avranno poi due anni di tempo per il recepimento della Direttiva.

La Direttiva ha sollevato non poche critiche, in merito soprattutto a due questioni:

  • l’obbligo di riqualificazione energetica rispetto ad alcune unità immobiliari, e precisamente quelle destinate ad abitazione principale in classe G e F
  • i tempi per l’attuazione degli interventi di riqualificazione energetica.

Su queste questioni, i Governi nazionali potranno intervenire per regolamentarle in funzione della situazione del proprio parco immobiliare.

Di seguito alcuni chiarimenti.

Sull’obbligo

L’obbligo di riqualificazione energetica riguarda esclusivamente le abitazioni principali in classe G e F. Sono escluse quelle secondarie e gli immobili non adibiti ad abitazione. La Direttiva prevede che gli Stati membri possano esentare dall’obbligo gli immobili storici  che non possono essere ristrutturati, e quelle abitazioni principali che richiederebbero interventi di riqualificazione troppo esosi.

Sui tempi

Al momento, la Direttiva prevede che gli immobili destinati ad abitazione principale debbano raggiungere almeno la  classe E, che corrisponde all’attuale F, entro il 2030, e la D entro il 2033. Ciò significa che basteranno alcuni mirati interventi per ottemperare all’obbligo. Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero entro il 2030.

Considerazioni di Adiconsum

  • L’obbligo legislativo dei proprietari è l’unico modo per aiutare le famiglie locatarie ad abbattere i costi energetici e combattere quindi la povertà energetic
  • L’obbligo di ristrutturazione in vigore al momento della messa in vendita dell’immobile, permette al consumatore di richiedere un mutuo di importo superiore per poter effettuare tali lavori
  • l’obbligo dell’Attestato di Prestazione Energetica consente di richiedere o rinegoziare un mutuo a tassi di interesse più bassi. In questo caso, è importante che gli Stati Membri si adoperino per creare degli strumenti che combinano credito commerciale e sussidi pubblici per rendere reale e concreta questa possibilità.

Adiconsum ritiene inoltre che la Direttiva debba fare in modo di permettere ai consumatori di ricevere informazioni chiare su quali tipi di interventi effettuare per migliorare la prestazione energetica della propria casa a prezzi contenuti.

 

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  • Controversie di modesta entità: al via il progetto SCAN 2 sullo stato dell’arte del procedimento europeo

Controversie di modesta entità: al via il progetto SCAN 2 sullo stato dell’arte del procedimento europeo

18 Aprile 2023

Sono passati anni dall’adozione del regolamento EC/2007/861 sulle Small Claims, le controversie transnazionali di modico valore che possono essere risolte in maniera semplice, veloce ed economica (in Italia sono sufficienti dai 43 a 98 euro per controversie fino a 5.000 euro).

Quali sono gli ostacoli che impediscono ai cittadini di beneficiare di questo strumento per la risoluzione giudiziale di una lite transfrontaliera?? Quali sono le buone pratiche adottate dagli stati membri per assicurare la corretta applicazione del regolamento?

Per rispondere a queste domande “SCAN2 – Small Claims Analysis Net”, la rete impegnata ad ampliare la conoscenza di questo strumento tra il grande pubblico e migliorarne la fruibilità attraverso la digitalizzazione, ha realizzato un’analisi comparativa tra 26 paesi dell’Unione europea.

L’analisi ha preso in considerazione numerosi aspetti riguardanti l’applicazione del regolamento nei singoli stati, come ad esempio i costi della procedura o le istituzioni responsabili del procedimento e ha posto l’accento in particolare sugli strumenti e sulle buone pratiche per migliorare le criticità esistenti.

Ancora poca consapevolezza

La mancanza di conoscenza della procedura non è stata risolta dal portale della giustizia elettronica E-Justice; l’analisi condotta ha, infatti, evidenziato che spesso le pagine web non sono aggiornate o utilizzano un approccio che non aiuta il cittadino (es. mancanza di istruzioni dettagliate sulle varie fasi della procedura).

Abbattere le barriere linguistiche

La sentenza deve essere redatta nella lingua o nelle lingue ufficiali dello stato membro in cui deve essere eseguita. Le procedure di esecuzione sono quelle proprie di ciascuno stato membro e sarebbe importante che in ogni stato fosse possibile reperire le informazioni sulla regolamentazione nazionale in più lingue, al fine di renderne più semplice la fruizione per tutti.

Digitalizzazione

Considerando che le controversie trattate sono di natura transnazionale, un appropriato uso degli strumenti digitali permetterebbe di semplificare ulteriormente la procedura rendendola più accessibile a quanti intendano utilizzarla, in special modo se i sistemi attuati dai singoli stati interagissero tra loro. Purtroppo, sebbene alcuni Stati membri dispongano di sistemi digitalizzati, non è così per la maggioranza.

In Italia

Nel nostro paese la competenza a trattare le small claims transnazionali non è affidata ad un’autorità giudiziaria speciale ma, stante il loro valore, spesso è il Giudice di pace che decide sulla   maggior parte di queste controversie.

La possibilità di utilizzare modalità digitali per presentare un reclamo al Giudice di pace di competenza non è implementato in tutte le città italiane.

Tuttavia, è possibile interagire attraverso i canali digitali con il Giudice di pace in alcuni distretti in cui è disponibile il servizio online (https://gdp.giustizia.it/sigp/index.php?menu=guida&pagina=guida).

La mancanza di una gestione digitalizzata di queste controversie rappresenta un grave problema in quanto tende a scoraggiare gli utenti dall’utilizzare questo strumento.

Inoltre, nel nostro paese fatta eccezione per l’assistenza fornita dal Centro Europeo Consumatori Italia (ECC Italia) designato dal Ministero della Giustizia quale punto di assistenza per i cittadini, non è previsto supporto gratuito da parte dello stato che orienti gli utenti nella procedura ESCP.

Per consultare il report completo e le singole schede per i 26 paesi europei coinvolti visita il sito web https://scan2.vub.be/

 

La rete SCAN2: Vrije Universiteit Brussel (BE – coordinatore), Adiconsum, Fondazione Bruno Kessler (IT), Università di Tecnologia di Tallinn – Taltech (EE), Federazione Europea Ordine degli Avvocati (FR), Fondazione camera europea degli ufficiali giudiziari (BE), Università di Lubiana (SI), Università di Zagabria – Facoltà di Giurisprudenza (HR), Università di Vilnius (LT), Centro Europeo Consumatori Germania (DE)

Il progetto SCAN2 è finanziato dall’Unione Europea (con l’accordo di sovvenzione n. 101046587 – SCAN2). I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell’autore (o degli autori) e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o della Commissione europea. Né l’Unione Europea né l’autorità che ha concesso la sovvenzione possono essere ritenute responsabili.

Bonus trasporti, ci siamo: di nuovo attiva la piattaforma per richiederlo

17 Aprile 2023

È ufficiale: la piattaforma per richiedere il bonus trasporti 2023 è ora attiva. Dopo la firma da parte dei ministri dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, mancava solamente la riattivazione della piattaforma. Vediamo da quando è possibile inoltrare le domande e come è la nuova versione del bonus.

Attivazione della piattaforma

La piattaforma per richiedere il bonus trasporti è attiva dalle ore 8.00 di lunedì 17 aprile fino al 31 dicembre 2023.

Chi può richiedere il bonus

Tutti coloro il cui reddito complessivo non supera i 20.000 euro contro i 35.000 euro della passata edizione.

Importo del bonus

Copre fino al 100% della spesa sostenuta, entro il valore massimo di 60,00 euro per l’acquisto di un abbonamento. 

Per quale tipologia di abbonamento

Il bonus trasporti può essere utilizzato sia per l’acquisto di abbonamento mensili che annuali relativi al trasporto pubblico locale, al trasporto regionale e interregionale e al trasporto ferroviario nazionale.

Come richiedere il bonus

Accedendo alla piattaforma dedicata, tramite SPID o CIE.

Casa: riparte il Tour “La Casa SI Cura” di Adiconsum e Prosiel

17 Aprile 2023

Sono più di 3 milioni gli incidenti domestici che accadono ogni anno nel nostro Paese, a testimonianza del fatto che la casa non è sempre una “dolce casa”, ma può essere anche fonte di pericoli dovuti, ad esempio, ad una non corretta funzionalità dell’impianto elettrico. Cosa fare?

L’impianto elettrico

Da quanto non fai controllare il tuo impianto elettrico? Lo sai che un impianto elettrico manutenuto correttamente comporta minori incidenti, più benessere e soprattutto bollette meno care? Se è da decenni che il tuo impianto elettrico funziona apparentemente senza le tue attenzioni forse dovresti invece preoccuparti. Per richiamare l’attenzione sull’importanza della corretta manutenzione e adeguamento dell’impianto elettrico, Adiconsum, socia di Prosiel, dopo il successo dello scorso anno, riparte, anche per il 2023, con il Tour “La Casa SI Cura”, in collaborazione con Prosiel – Sicurezza e Innovazione elettrica.

Verifica gratuita impianto

“La Casa SI Cura” è il progetto nazionale che permette a tutti gli italiani di richiedere GRATUITAMENTE, in tutte le città, la visita di un tecnico specializzato per verificare lo stato del proprio impianto elettrico. Basta farne richiesta sul sito www.lacasicura.org

Perché un Tour nelle piazze

Perché vogliamo fornire al consumatore delle informazioni pratiche su come rendere più sicura la propria casa e risparmiare sulla bolletta. Venendo al gazebo, i cittadini-consumatori, oltre a richiedere la VISITA GRATUITA di un tecnico per la verifica dell’impianto elettrico di casa, che ricordiamo può essere richiesta anche sul sito www.lacasicura.org, potranno ricevere anche informazioni utili su come risparmiare energia utilizzando le nuove tecnologie (pannelli solari, ricarica auto elettrica, contatori online, ecc.) e come adeguare il proprio impianto elettrico se si vogliono introdurre in casa apparati ed elettrodomestici di ultima generazione senza avere brutte sorprese.

Quest’anno anche il convegno

Dopo gli incontri del 2022 con i consumatori nelle piazze di 10 città italiane, Adiconsum replica e riparte con il Tour 2023, ancora più ricco, incontrando i cittadini-consumatori in nuove piazze con il proprio gazebo informativo e organizzando anche un convegno, aperto a tutti, dal titolo La Casa SI Cura: tutto ciò che occorre sapere per una casa sicura che fa risparmiare e rispetta il pianeta”.

Il convegno sarà l’occasione per fornire ai consumatori le istruzioni per l’uso e dibattere anche con le istituzioni su quali sono gli interventi necessari per migliorare la propria abitazione, limitando l’inquinamento ed il caro bollette.

La prima tappa del Tour 2023 “La Casa SI Cura”

Sarà Taranto, la prima tappa del Tour 2023 realizzata da Adiconsum e Prosiel e come già detto,  il Tour nelle piazze sarà preceduto da un Convegno aperto al pubblico.

Nel dettaglio, quindi, la prima tappa del Tour 2023 sarà così articolata:

Venerdì 28 aprile 2023, ore 9,00Convegno, Biblioteca Comunale, Piazzale Bestat, Taranto

Sabato 29 aprile 2023, ore 10,00-18,00Gazebo informativo, Centro Commerciale “Porte dello Jonio”, Via per San Giorgio Jonico, Taranto

Date del Tour 2023 “La Casa SI Cura” già previste:

  • 24 e 25 maggio 2023 – Cagliari
  • 12 e 13 giugno 2023 – Padova
  • 23 e 24 giugno 2023 – Matera.

Altre città interessate dal Tour saranno: Udine, Monza, Cesena, Pisa, Macerata, La Spezia.

Per tutti coloro che vivono in città che non saranno toccate dal Tour, ricordiamo la possibilità di richiedere comunque GRATUITAMENTE la visita di un tecnico specializzato per far controllare l’impianto elettrico della propria casa, andando su www.lacasicura.org

 

TI ASPETTIAMO IL 28 E IL 29 APRILE 2023 A TARANTO
Una Casa è SICURA solo se SI Cura

Bonus asilo nido: più tempo per presentare le ricevute delle rette 2022

13 Aprile 2023

Novità sulla presentazione delle ricevute delle rette pagate per la frequenza dei propri figli negli asili nido sia pubblici che privati autorizzati. Vediamo di che si tratta.

Il messaggio dell’INPS

Con il messaggio n. 1346 dell’11 aprile 2023, l’INPS, l’Istituto nazionale di Previdenza Sociale, ha comunicato la proroga del termine ultimo fissato per la presentazione delle ricevute di pagamento delle rette riferite alle mensilità tra gennaio e dicembre 2022. Il termine inizialmente fissato al 1° aprile 2023 è stato prorogato al 30 giugno 2023.

Contenuto della documentazione

Le ricevute/fatture di quietanza, bollettino bancario o postale oppure nel caso di asili nido aziendali attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento o trattenuta in busta paga, devono contenere le seguenti informazioni:

  • denominazione e Partita IVA dell’asilo nido
  • codice fiscale del bambino
  • mese di riferimento del pagamento
  • estremi del pagamento
  • nominativo del genitore che sostiene il costo dell’asilo.

IMPORTANTE: Se le ricevute riguardano mesi diversi, le ricevute vanno allegate al mese corrispondente; nel caso di più ricevute relative alo stesso mese, è possibile inviarle in un unico file.

Come inviare le ricevute

Esclusivamente per via telematica, tramite il servizio disponibile sia sul sito web dell’INPS che nell’app INPS MOBILE denominato “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, cliccando su “Utilizza il servizio” ed entrando con le proprie credenziali INPS, oppure SPID, CIE e CNS.

Per saperne di più sul Bonus asilo nido, clicca qui

Truffe: ecco il Vademecum del CNCU per evitarle

12 Aprile 2023

Rimanere vittima di una truffa è, purtroppo, una realtà che prima o poi colpisce tutti, complice anche la sempre crescente “professionalità” dei malfattori, che fa leva sulla buona fede delle persone. Per contrastare il fenomeno e “attrezzare” i consumatori affinché scampino queste brutte avventure, Adiconsum e le altre 18 Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, hanno realizzato un Vademecum con 6 consigli utili. Vediamo quali sono.

Il Vademecum “Noi siamo la nostra miglior difesa”

Contiene 6 consigli pratici il Vademecum “Noi siamo la nostra miglior difesa” realizzato dalle 19 Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge e aderenti al CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti).

Consiglio n. 1 – Riconoscere la provenienza di e-mail, SMS e telefonate fraudolenti

Quando ricevi un messaggio, una mail o una telefonata cerca subito di appurare se proviene effettivamente dall’azienda che si presenta. Verifica l’indirizzo di provenienza della mail e i numeri di telefono da cui proviene l’SMS. In generale, leggi molto attentamente il testo contenuto, perché spesso contiene errori di ortografia e di sintassi, rivelando così la sua natura fraudolenta. Non cliccare mai su link contenuti nelle mail e negli sms, soprattutto se chiedono di rilasciare dati personali, credenziali e quant’altro di sensibile. Ricordati sempre che le banche, gli istituti finanziari, ecc. non ti inviano le loro comunicazioni importanti via mail o sms e soprattutto non ti chiedono dati sensibili.

Consiglio n. 2 – Non avere fretta

Dietro l’invito pressante a rispondere ad una mail o a cliccare su un link per attivare un servizio o altro c’è sempre qualcosa di truffaldino, perciò prenditi tutto il tempo necessario, magari contattando telefonicamente l’azienda che ti fornisce il servizio o controllando la tua Area Riservata per testare la veridicità di quanto ti viene richiesto.

Consiglio n. 3 – Fare attenzione alle proposte particolarmente vantaggiose o alle promesse di denaro o guadagni facili

Non farti allettare da offerte a prezzi stracciati con prezzi molto al di sotto della norma. È lì che si potrebbe nascondere la truffa. Cerca offerte simili che si possono paragonare, in modo da valutare l’effettiva convenienza e cerca informazioni anche sull’offerente.

Consiglio n. 4 – Verificare le pagine web su cui si effettuano i propri acquisti

Per un acquisto online sicuro e senza sorprese occorre verificare che:

  • l’indirizzo del sito, ossia la URL, cominci con https
  • nell’indirizzo del sito sia presente il simbolo di un lucchetto chiuso
  • siano presenti i dati del venditore (numero di Partita IVA, sede legale della società, recapiti per il contatto, condizioni generali di vendita, sistema di pagamento sicuro, la specifica di tutti i costi). I dati fiscali presenti sul sito possono essere verificati andando sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Consiglio n. 5 – Usare la massima cautela nella gestione dei dati, informazioni e documenti personali

  • Invia i tuoi dati solo se necessario e se la loro richiesta è certificata, solo dopo aver appurato l’identità del richiedente.

Consiglio n. 6 – Mantenere software e password sempre aggiornati

Oltre al cambio periodico della password e all’aggiornamento periodico dei sistemi operativi, verifica che il browser che utilizzi sia aggiornato, elimina i cookie e i file temporanei.

Cosa fare se sei caduto vittima di una truffa

Denuncia subito l’accaduto alle Forze dell’Ordine. In particolare, se sei stato vittima di una truffa online, mettiti subito in contatto con la Polizia Postale o con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche (NSTPFT) della Guardia di Finanza.

Fisco: come funziona la Rottamazione-quater

11 Aprile 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una nuova definizione agevolata (rottamazione-quater), cioè la possibilità di estinguere i debiti pagando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Vediamo meglio di che si tratta.

Debiti che rientrano nella rottamazione-quater

La rottamazione-quater può essere richiesta per quei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 e cioè:

  • i carichi contenuti in cartelle non ancora notificate
  • i carichi interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione
  • i carichi interessati da una precedente rottamazione decaduta per mancato, tardivo o insufficiente pagamenti di una delle rate del precedente piano di pagamento
  • i carichi delle seguenti Casse/Enti previdenziali di diritto privato: CNPA Forense, ENPAB, CNPR, ENPAV, INPGI “Giovanni Amendola”.

Per questi carichi:

  • sono da corrispondere le somme dovute a titolo di capitale
  • non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritto a ruolo, sanzioni interessi di mora e aggio.

Debiti che non rientrano nella rottamazione-quater

Non rientrano tra i debiti definibili:

  • i carichi affidati all’Agente della Riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022
  • i carichi riguardanti somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato
  • crediti dovuti per pronunce di condanna della Corte dei Conti
  • multe, ammende e sanzioni per provvedimenti e sentenze penali di condanna
  • le somme affidate agli enti della fiscalità locale/territoriale (quindi non all’Agenzia delle Entrate Riscossione) per la riscossione attraverso avvisi di pagamento (GIA)
  • i carichi affidati a Casse o Enti previdenziali di diritto privato diversi da quelli menzionati sopra.

Il Prospetto informativo

Per conoscere i debiti che rientrano nella rottamazione-quater e l’importo da pagare si può richiedere il “Prospetto informativo” sia attraverso l’Area Riservata accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS, sia attraverso il modulo in area pubblica.

Come aderire alla Definizione agevolata: la domanda di adesione

La domanda di adesione va inoltrata esclusivamente per via telematica entro il 30 aprile 2023, utilizzando le seguenti modalità:

Importante: possono aderire alla Rottamazione-quater anche coloro che sono decaduti dalla Rottamazione-ter. Le somme da pagare saranno comunicate dall’Agente della Riscossione entro il 30 giugno 2023. È possibile il pagamento di quanto dovuto a rate.

Gas: il prezzo di marzo 2023

6 Aprile 2023

Ancora una diminuzione del prezzo del gas. Anche il mese di marzo, infatti, registra una riduzione rispetto al mese di febbraio, alleggerendo la bolletta delle famiglie. Vediamo nel dettaglio il costo di febbraio e quelli previsti per il futuro.

Costo del gas di marzo 2023

L’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha reso noto che il prezzo medio all’ingrosso del gas nel mese di marzo 2023 è sceso del 13,4% rispetto al mese di febbraio (era -13%), a seguito della riduzione dei costi di approvvigionamento del gas naturale, e che il prezzo del metro cubo del gas del mese di marzo è pari a 74, 89 centesimi di euro, tasse incluse.

Iva e oneri generali di sistema

Applicata al costo del gas del mese di marzo l’IVA al 5% e l’azzeramento degli oneri generali di sistema. L’IVA al 5% e l’azzeramento degli oneri generali di sistema è stato confermato anche per il secondo trimestre dal Decreto-legge n. 34 del 30 marzo 2023.

Allerta Eni: attenzione alle truffe online

5 Aprile 2023

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un’allerta da parte di ENI S.p.A. in merito al moltiplicarsi di comunicazioni, messaggi, post e contenuti sponsorizzati, attribuiti erroneamente alla Società, volti a frodare il consumatore.

Le varie forme delle truffe online

Le truffe online possono perpetrarsi sotto vari aspetti, facendo leva su quelle tematiche che più attirano l’attenzione degli ignari consumatori, quali: i soldi, il lavoro, gli affetti.

Nello specifico:

  • la truffa dei falsi investimenti finanziari, cioè la promessa, dietro rilascio dei propri dati e del versamento di una somma di denaro,  di ottenere facili e cospicui guadagni o di ricevere bonus economici
  • il money muling, in cui  il truffatore utilizza il conto corrente del malcapitato come “ponte” per trasferire il suo denaro, ottenuto illegalmente, su un conto di approdo, promettendo una piccola percentuale della somma trasferita. Nella si tratta di riciclaggio di denaro mirato a nascondere sia il reale mittente che il vero destinatario della transazione
  • la job scam, cioè la promessa di un’offerta di lavoro dietro pagamento di una somma di denaro da anticipare per l’acquisto di materiale tecnico
  • la romance scam, che, presentandosi con una falsa identità, dopo aver instaurato con la vittima un forte legame affettivo, “spilla” soldi adducendo improvvise quanto urgenti problematiche di tipo economico.

Queste varie forme di frodi, vengono spesso veicolate tramite la tecnica di attacco cd. “phishing”, la quale consiste nell’invio di messaggi che imitano nell’aspetto le forme di comunicazione di un’organizzazione conosciuta, riportandone talvolta il nome, al fine di indurre in errore l’utente.

Per evitare di cadere vittima di truffe online, Eni consiglia di adottare i seguenti accorgimenti:

  • Leggere con attenzione i messaggi ricevuti, in quanto, quelli di natura fraudolenta, sono spesso scritti in maniera approssimativa, con errori ortografici e grammaticali, e quindi più facilmente riconoscibili.
  • Verificare sempre la correttezza della dicitura dei domini Internet. Ad esempio, quelli che appartengano a Eni o alle sue società controllate terminano solitamente con eni.comeniplenitude.comversalis.com.
  • Se il messaggio ricevuto contiene un link, è opportuno verificare attentamente il mittente, così come, evitando di cliccare, la corrispondenza fra il testo del link e l’effettivo indirizzo.
  • Qualora ci siano dei dubbi in merito al mittente, è opportuno evitare di aprire gli allegati, in quanto potrebbero contenere virus o malware.
  • Non fornire credenziali di accesso, password, codice fiscale o altri dati sensibili.
  • In caso di dubbi in merito la legittimità di una comunicazione proveniente da una specifica Società, utilizzare i canali ufficiali della stessa per le opportune verifiche.

IMPORTANTE: Per assistenza in caso di frode, contattare gli sportelli territoriali Adiconsum.

 

Bolletta luce: i costi dal 1° aprile

4 Aprile 2023

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha aggiornato le tariffe in vigore dal 1° aprile fino al 30 giugno per i consumatori che sono rimasti nel mercato tutelato dell’energia e per i quali è l’Autorità a determinare ogni tre mesi il costo dell’energia. Vediamo a quanto ammonterà nel secondo trimestre 2023.

Il prezzo della luce nel II trimestre 2023

Nel secondo trimestre, i consumatori pagheranno un costo dell’energia più basso (-55,3%) rispetto al primo trimestre. Ciò è dovuto quasi totalmente ai minori costi sostenuti per l’approvvigionamento dell’energia (-72%) seguiti dalla riduzione dei prezzi di dispacciamento (-1,2%).

Il costo del kilowattora per il secondo trimestre, tasse incluse, sarà di 23,75 centesimi di euro.

Bonus revisioni 2023: al via dal 3 aprile

3 Aprile 2023

Scaduto il termine per inoltrare la richiesta del bonus per chi ha effettuato la revisione del proprio veicolo nel 2022, è di nuovo tornata attiva la piattaforma per poter richiedere il bonus per le revisioni effettuate nel 2023. Ricordiamo quali sono i criteri e che cosa occorre per poter usufruire del bonus revisione, conosciuto anche come bonus veicoli sicuri.

Chi ne può usufruire

Tutti i proprietari di auto o moto che effettueranno la revisione nel proprio veicolo nel 2023.

Importo del bonus

Il valore del bonus è di 9,95 euro con validità fino al 2023.

IMPORTANTE: Può essere richiesto solo una volta e per un solo veicolo.

Come presentare la richiesta del bonus

Per richiedere il “bonus veicoli sicuri”, è necessario registrarsi alla piattaforma dedicata. Per farlo basta:

L’accesso alla piattaforma, come ormai per tutti i bonus, è consentito tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Durata del bonus

Per le revisioni 2023, la piattaforma sarà attiva dal 3 aprile al 31 dicembre 2023 e poi chiuderà definitivamente (almeno questo è quanto riporta il sito bonus veicoli sicuri

Aprile: tutte le date da ricordare

3 Aprile 2023

È un mese ricco di novità quello di aprile, con la ripresa della possibilità di aderire alla definizione agevolata (la rottamazione-quater), di usufruire del bonus revisioni 2023 e di avere garantita una maggiore tutela come consumatori per l’entrata in vigore del decreto legislativo di recepimento di una Direttiva europea che ha ampliato i loro diritti. Vediamo nel dettaglio le date di questo mese.

1° aprile 2023

  • Ultimo giorno per allegare alla domanda del bonus asilo nido le ricevute delle rette pagate nel 2022

2 aprile 2023

  • Entrata in vigore del Decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 contenente delle novità del Codice del Consumo grazie al recepimento della Direttiva europea 2019/2161, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

3 aprile 2023

  • Presentazione della domanda per richiedere il bonus revisioni 2023
  • Pagamento pensioni in banca

7 aprile 2023

  • Chiusura riscaldamenti centralizzati nei Comuni appartenenti alla zona climatica A

23 aprile 2023

  • Chiusura riscaldamenti centralizzati nei Comuni appartenenti alle zone climatiche B e C

30 aprile 2023

  • Ultimo giorno per aderire alla rottamazione-quater
  • Data di effettivo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro
  • Da questa data sarà disponibile la Dichiarazione precompilata.

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