Agosto: tutte le date da ricordare

31 Luglio 2023

È il mese dello stop generalizzato di molte attività, testimoniato anche dallo scarso numero di scadenze da ricordare per i cittadini-consumatori e le famiglie. Vediamo quali sono le uniche scadenze degne di nota e che, tra l’altro, si concentrano nel primo giorno.

 1° agosto 2023

  • Entra in vigore l’obbligo di esposizione dei prezzi medi praticati dai distributori di benzina 2023
  • Accredito delle pensioni sui conti correnti bancari e postali e presso gli uffici postali ( a seconda dell’ordine alfabetico).

31 agosto 2023

  • Ultimo giorno di sospensione dei pagamenti delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti e delle azioni di morosità per i residenti nei Comuni colpiti dall’alluvione in alcuni comuni dell’Emilia-Romagna, della provincia di Pesaro e Urbino e della città metropolitana di Firenze

Fondo Indennizzo Risparmiatori: ultimo giorno per comunicare i nuovi IBAN

31 Luglio 2023

Non è stata accolta dal Governo la nostra richiesta di prorogare il termine del 31 luglio per la comunicazione, da parte dei risparmiatori azionisti già rimborsati, dei nuovi IBAN che per varie cause si sono ritrovati e poter così ricevere la liquidazione dell’ulteriore quota di indennizzo, pari al 10%, prevista dal Decreto Omnibus, oltre a quella del 30% già riscossa.

Pertanto, oggi, 31 luglio 2023, è l’ultimo giorno per comunicare il nuovo IBAN nel caso questi sia diverso da quello su cui era stato accreditato la quota del 30%.

Per le istruzioni su come comunicare i nuovi IBAN, clicca qui

Adiconsum dice no al canone Rai nella bolletta telefonica

31 Luglio 2023

L’intenzione del ministro Giorgetti di ridurre i costi del canone Rai per le famiglie è buona, ma non la proposta di trasferire il prelievo dalla bolletta della luce a quella del telefono cellulare, perché i programmi televisivi si vedono anche su tali dispositivi e non soltanto dall’apparecchio televisivo che uno ha in casa. Adiconsum dice no! Vediamo quali sono le motivazioni.

Le osservazioni di Adiconsum

Ad avviso di Adiconsum, il trasferimento del prelievo del canone Rai sulla bolletta di telefonia mobile è inaccettabile per le seguenti ragioni:

  • il canone Rai attualmente è una tassa sulla proprietà dell’apparato di ricezione presente nell’abitazione, relativo quindi ad un abbonamento familiare, mentre la telefonia mobile ha valenza personale, contraria al principio istitutivo del canone
  • la visione dei programmi televisivi tramite smartphone non è legata all’apparecchio in sé, ma ad internet. Si vuole tassare tutto ciò che è possibile fare collegandosi ad internet?
  • il trasferimento del pagamento del canone Rai sulla telefonia mobile è di più difficile attuazione perché questa è basata su ricaricabili e non su bollette.

L’opinione di Adiconsum

Per Adiconsum, è inutile trasferire la riscossione del canone da una bolletta all’altra, considerato che l’attuale prelievo funziona bene e non ha prodotto contenziosi.

Semmai, poiché il servizio pubblico viene utilizzato da tutti i cittadini anche non in possesso del televisore grazie ad internet, bisognerebbe prevedere una nuova legge sul canone del servizio pubblico televisivo (oggi affidato alla RAI) caricandolo sulla fiscalità generale in base al reddito e prevedendone opportune esclusioni. Tale sistema permetterebbe di ridurre notevolmente il costo del canone, di farlo pagare a tutti, proporzionalmente al proprio reddito, tutelando, così, le fasce deboli. Tale modifica spetta naturalmente al Parlamento.

Reddito di cittadinanza: tutte le novità

26 Luglio 2023

Una recente circolare dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), la n. 61/2023, illustra la nuova normativa del reddito di cittadinanza, per quanto riguarda la durata, il beneficio economico, le condizioni, le sanzioni. Vediamo nel dettaglio.

Durata

Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, il reddito di cittadinanza verrà erogato per al massimo 7 mesi. Sono esclusi da tale limitazione della durata:

  • i nuclei familiari con persone disabili, minorenni o over 60 anni, compresi i percettori di Pensione di cittadinanza.

Condizioni

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che, dal 1° gennaio 2023, per l’erogazione del reddito di cittadinanza, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni di età devono rispettare l’obbligo di inserimento in un corso di formazione e riqualificazione professionale per 6 mesi. In caso di mancata frequenza, si decade dal diritto alla prestazione. Inoltre, sempre dal 1° gennaio 2023, per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni di età che non adempiuto all’obbligo di istruzione, l’erogazione del reddito di cittadinanza è subordinata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, a meno che tali soggetti non siano già formalmente impegnati in percorsi di politica attiva, di qualificazione o riqualificazione.

Se il mancato adempimento emerge dopo la presentazione della domanda, il beneficio spettante ai singoli soggetti non verrà erogato.

Sanzioni

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che si decade dal beneficio del reddito di cittadinanza dopo il rifiuto alla prima offerta di lavoro congruo.

Per offerta di lavoro congruo si intende:

  • lavoro coerente con le esperienze e le competenze maturate
  • distanza dalla residenza e tempi di trasferimento calcolato con i mezzi di trasporto pubblico (in caso di prima offerta: 80 km o 100 minuti con il trasporto pubblico. In caso di contratto a tempo determinato o parziale: 80 km o 100 minuti con il trasporto pubblico sia in caso di prima offerta che di seconda)
  • durata della disoccupazione
  • retribuzione superiore almeno del 10% del beneficio massimo di cui può fruire un singolo individuo, comprendente la componente a integrazione del reddito dei nuclei che risiedono in abitazioni in locazione.

Per quanto rimarrà il Reddito di cittadinanza

Fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024, il reddito di cittadinanza non esisterà più e verrà sostituito da un’altra prestazione.

Per maggiori dettagli, clicca qui

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  • Caro voli: annunciato provvedimento contro le pratiche commerciali scorrette delle compagnie aeree

Caro voli: annunciato provvedimento contro le pratiche commerciali scorrette delle compagnie aeree

24 Luglio 2023

Il caro-voli è un tema ricorrente del periodo estivo, ma quest’anno sembra assumere un rilievo ancor più importante tant’è che lo scorso 4 luglio, su indicazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, c.d. Mr. Prezzi, ossia Benedetto Mineo, si è incontrato con le principali compagnie aeree per “analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali”, annunciando anche la riunione della “Commissione di allerta prezzi” per lo scorso 20 luglio. Ecco com’à andata.

La dichiarazione del Ministro Urso

Nel corso dell’incontro, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “ha ribadito l’urgenza di un’inversione di tendenza rispetto ai prezzi dei voli nazionali, in particolare per le tratte da e per le isole in regime di continuità territoriale”.

Il Ministro ha inoltre annunciato che è in via di definizione un provvedimento di legge, di concerto con il Ministero dei Trasporti, per contrastare le pratiche commerciali scorrette poste in atto dai vettori aerei.

La dichiarazione di Mr. Prezzi

Il Garante dei prezzi ha evidenziato che, rispetto al 2022, l’aumento del prezzo medio dei voli è stato del 40% ed ha toccato anche punto del 70% su alcune tratte. Mr. Prezzi ha anche reso noto che al contrario, la dinamica dei prezzi del jet-fuel che è il carburante di riferimento per l’aviazione civile a giugno ha subito una riduzione del 45% rispetto allo scorso anno.

Eurovita: incontro con il Commissario Straordinario Santoliquido

20 Luglio 2023

Dopo l’incontro del 14 luglio con l’IVASS, si è svolto lo scorso 18 luglio l’incontro tra Adiconsum e altre Associazioni con il Commissario Straordinario, Alessandro Santoliquido, che ha sostanzialmente ribadito quanto già illustrato dall’Ivass sull’Accordo concluso il 30 giugno scorso.

L’accordo per il salvataggio delle polizze Eurovita

Per tutelare i circa 400.000 detentori delle polizze, l’accordo prevede la costituzione di una nuova società (newco) da parte delle 5 compagnie che dovranno rilevare il portafoglio clienti di Eurovita e cioè Intesa Sanpaolo, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz Italia. Oltre alle suddette Compagnie. Non solo. Sono coinvolte anche le tante banche che hanno distribuito le polizze.

In una prima fase la newco subentrerà nel portafoglio polizze Eurovita. Il passaggio del portafoglio clienti alle 5 compagnie avverrà fra circa 18-24 mesi.

I tempi

  • La newco deve essere costituita entro la fine di luglio.
  • Lo sblocco dei riscatti è invece previsto per il 31 ottobre prossimo, ma si sta lavorando per anticiparlo.

Le richieste di Adiconsum e delle altre Associazioni

Anche al Commissario Santoliquido sono state avanzate le stesse richieste già esplicitate all’Ivass, ossia:

  • costituire un Fondo di garanzia per salvaguardare in maniera celere gli assicurati, qualora dovessero ripetersi casi analoghi
  • trovare soluzioni ad hoc per cittadini dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione
  • garantire l’operatività della piattaforma per i possessori di unit linked.

Fondo Prima Casa: prorogata la garanzia all’80%

19 Luglio 2023

Ancora una proroga della garanzia all’80% del Fondo Prima Casa, gestito da Consap, la Concessionaria Servizi Pubblici Assicurativi SpA. Lo ha deciso la Legge n. 87 del 3 luglio 2023. Vediamo che cosa cambia.

La nuova proroga

La nuova proroga permette di richiedere la garanzia all’80% dello Stato per chi deve accendere un mutuo prima casa fino al 30 settembre 2023.

Condizioni per richiedere la garanzia all’80%

La garanzia all’80% è riservata alle seguenti categorie prioritarie:

  • giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio (cioè non sposate) che abbiano costituito un nucleo da almeno due anni
  • nuclei formati da un solo genitore con figli minorenni conviventi
  • inquilini di case popolari
  • giovani di età inferiore a 36 anni.

che, inoltre, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • un ISEE non superiore a 40.000 euro
  • una richiesta di mutuo non superiore all’80% del prezzo di acquisto della casa, compresi oneri e accessori.

Le richieste di Adiconsum

Sebbene la proroga rappresenti un segnale positivo, Adiconsum ritiene che per aiutare efficacemente i giovani ad acquistare casa, la garanzia all’80% debba diventare strutturale e che, stante la precarietà del lavoro, il criterio dell’età debba essere innalzato dai 36 ai 40 anni.

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Disabilità: istituito il Garante nazionale dei diritti

19 Luglio 2023

Il Consiglio dei Ministri del 17 luglio scorso, in attuazione della Legge n. 227/2021 ha istituito il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Il provvedimento fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Vediamo di che cosa si occuperà il Garante.

Il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità

Al pari delle altre Authority di vigilanza, il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità è un organismo indipendente, con sede in Roma, composto da un Presidente e due componenti, tutti individuati grazie a determinazione assunta d’intesa dai Presidenti di Camera e Senato previo parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, sulla base di alcune caratteristiche:

  • notoria indipendenza, competenza ed esperienza nel campo della tutela dei diritti umani e di contrasto alla discriminazione verso le persone con disabilità.

Le funzioni del Garante

Tra le funzioni che il Garante è chiamato a svolgere riportiamo le seguenti così come indicato nel comunicato del Consiglio dei Ministri del 17 luglio scorso:

  • promuove e vigila sul rispetto dei diritti e delle norme dettate dalla Convenzione ONU, dagli accordi internazionali, dalla Costituzione, dalle leggi e dalle altre fonti subordinate in materia;
  • contrasta i fenomeni di discriminazione diretta e indiretta o di molestie in ragione della condizione di disabilità;
  • raccoglie segnalazioni provenienti dalle persone con disabilità, da chi le rappresenta, dai familiari e dalle associazioni;
  • richiede alle amministrazioni e ai concessionari di pubblici servizi di fornire informazioni o documenti necessari all’esercizio delle funzioni di competenza;
  • svolge verifiche, d’ufficio o a seguito di segnalazione, sull’esistenza di fenomeni discriminatori;
  • visita, tra le altre, le strutture che erogano servizi pubblici essenziali, con possibilità di svolgere nel corso delle visite stesse colloqui riservati con le persone con disabilità e con le persone che possano fornire informazioni rilevanti;
  • formula raccomandazioni e pareri alle amministrazioni e ai concessionari pubblici, sollecitando o proponendo interventi, misure o accomodamenti ragionevoli idonei a superare le criticità riscontrate;
  • agisce e resiste in giudizio a difesa delle proprie prerogative;
  • promuove campagne di sensibilizzazione e comunicazione, progetti e azioni positive, in particola nelle istituzioni scolastiche, in collaborazione con le amministrazioni competenti per materia.
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  • Eurovita: Ivass illustra l’accordo per il salvataggio ad Adiconsum e altre Associazioni

Eurovita: Ivass illustra l’accordo per il salvataggio ad Adiconsum e altre Associazioni

18 Luglio 2023

Lo scorso 14 luglio 2023, si è tenuto l’incontro tra Ivass, Adiconsum e altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti). L’Istituto di Vigilanza ha illustrato il contenuto dell’accordo raggiunto il 30 giugno scorso per salvaguardare le posizioni degli assicurati.

L’accordo

L’accordo raggiunto prevede che le compagnie di assicurazioni Unipol, Generali, Allianz, IntesaSanPaolo e PosteVita acquisiranno le polizze di Eurovita. Entro fine luglio, l’accordo si tradurrà in contratti vincolanti per arrivare poi alla costituzione di una società partecipata dalle Compagnie suddette che subentri portafoglio polizze.

Con la costituzione della nuova società cesserà il blocco dei riscatti da parte degli assicurati che al momento è previsto per il 31 ottobre.

Le considerazioni di Adiconsum e delle altre Associazioni

Le Associazioni hanno rilevato come la vicenda Eurovita abbia visto confermata l’autorevolezza dell’Istituto di Vigilanza, il cui intervento ha consentito di pervenire ad una celere soluzione, dando prova da un lato di un mercato maturo che ha saputo cogliere l’opportunità di mostrare la propria affidabilità e dall’altro del senso di responsabilità di assicurati ed associazioni dei consumatori che hanno collaborato con le autorità ed evitato che si ingenerassero nefasti allarmismi tra i cittadini.

Si è colta l’occasione dell’incontro per ribadire l’improcrastinabile necessità di costituire un Fondo di garanzia per consentire una ancor più celere definizione qualora malauguratamente analoghi casi dovessero ripetersi, consentendo così una ancor più pronta salvaguardia degli assicurati.

IMPORTANTE: Adiconsum attraverso i suoi sportelli sparsi su tutto il territorio è a disposizione per coloro che avessero bisogno di assistenza sulle polizze di Eurovita.

Poste: in aumento le tariffe di corrispondenza e pacchi

18 Luglio 2023

Con la Delibera 160/23/CONS l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha autorizzato le nuove condizioni economiche dei servizi universali di corrispondenza e pacchi di Poste Italiane. Vediamo nel dettaglio come cambieranno le tariffe dei vari servizi.

Le nuove tariffe

Gli aumenti richiesti da Poste avranno un impatto sulle famiglie inferiore ai 4 centesimi. L’incremento della tariffa media è stata ritenuta adeguata dall’Autorità AGCOM.

Da quando partiranno gli aumenti

  • Dal 24 luglio 2023.

Servizi di corrispondenza

Di seguito i servizi di corrispondenza interessati con i rispettivi aumenti delle tariffe per:

  • Posta1 (posta prioritaria): fino a 100 g da 2,80 a 2,90 euro
  • Posta1 Pro e Posta1online: fino a 100 g da 2,10 a 2,25 euro
  • Posta4: fino a 20 g da 1.20 a 1.25 euro
  • Posta4 Pro e Posta4online: fino a 20 g da 0,95 a 1,02 euro
  • Posta Massiva: fino a 20 g per le Aree Metropolitane, da 0,29 a 0,31 euro
  • Avviso di ricevimento nazionale retail che comprende i servizi di Raccomandata per l’Italia, Raccomandata giudiziaria e se spediti dall’ufficio Postale anche Posta Assicurata per l’Italia, Poste Delivery Standard, Pieghi di libri con diritto di raccomandazione: da 0,95 a 1,00 euro
  • Avviso di ricevimento nazionale business, che comprende i servizi di Raccomandata Pro, Raccomandata Smart, Assicurata Smart, Assicurata Smart a tariffa speciale, Pieghi di Libri Business, Piste Delivery Standard: da 0,75 a 0,80 euro
  • Avviso di ricevimento internazionale, che comprende i servizi di Poste Delivery International Standard (Ufficio Postale e Poste Delivery Weba a tariffe speciali) Raccomandata internazionale, Assicurata Internazionale, M-Bags Economy con diritto di raccomandazione, Raccomandata Online estero: da 1,25 a 1.30 euro
  • Posta Raccomandata (retail), Raccomandata giudiziaria e Posta Raccomandata da te (Rretail): fino a 20 g da 5,60 a 5,80 euro
  • Posta Raccomandata Pro e Raccomandata Online nazionale: fino a 20 g da 3,70 a 3,97 euro
  • Posta Raccomandata Smart: fino a 20 g da 2,42 a 2,60 euro
  • Posta Assicurata: fino a 20 g, con valore assicurato fino a 50 euro, da 6,20 a 6,40
  • Posta Assicurata Smart: fino a 20 g, con valore assicurato fino a 50 euro, da 5,30 a 5,69 euro

Pacchi

Di seguito i principali servizi di spedizione pacchi con i rispettivi aumenti delle tariffe:

  • Poste Delivery Standard (Pacco ordinario nazionale): fino a 3 kg formato standard da 9,40 a 9,90
  • Poste Delivery International Standard (Pacco ordinario internazionale): fino a 1 kg per la Zona 1 da 24,00 a 24,80 euro

Servizio accessorio Contrassegno

  • Per Contrassegno con bollettino postale da 2,27 a 3,00 euro
  • Per Contrassegno con vaglia da 10,77 a 11,00 euro
  • Per Contrassegno con Assegno postale da 2,58 a 2,81 euro
  • Il Contrassegno per l’estero da 2,27 a 3,00 euro.

N.B.: Sono state riportate le tariffe dei prodotti e servizi base. Gli aumenti riguarderanno tutti gli scaglioni di peso e di formato.

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  • Registro pubblico delle opposizioni: entra nel vivo la Campagna informativa con l’ausilio delle Associazioni Consumatori

Registro pubblico delle opposizioni: entra nel vivo la Campagna informativa con l’ausilio delle Associazioni Consumatori

15 Luglio 2023

È attiva la Campagna informativa istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con le Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), tra cui Adiconsum, per far conoscere ai consumatori a cosa serve il nuovo Registro delle opposizioni (RPO) e in cosa può essere d’aiuto. Vediamo come è nato e come si è evoluto nel tempo per venire incontro alle richieste dei consumatori.

Che cos’è e a cosa serve il Registro delle opposizioni

Istituito dal D.P.R. 178/2010, il Registro delle opposizioni è nato come strumento per i consumatori per difendersi dal c.d. “telemarketing selvaggio”, ossia da quelle telefonate commerciali ricevute a qualunque ora del giorno, comprese ora di pranzo e cena e anche nelle canoniche ore riservate al riposo. Al suddetto Registro, i cittadini-consumatori potevano iscrivere solo i numeri dei propri telefoni fissi presenti negli elenchi telefonici pubblici.

Il nuovo Registro delle opposizioni

Con la legge n.5/2018 e il DPR n. 26/2022, le funzioni del Registro, entrato definitivamente in vigore il 27 luglio 2022, sono state ampliate e potenziate.

Con il nuovo Registro per i consumatori è possibile:

  • registrare i numeri telefonici nazionali fissi e mobili
  • annullare tutti i consensi precedentemente rilasciati, ad eccezione di quelli aventi come oggetto la fornitura di beni e servizi e di quelli autorizzati dopo l’iscrizione al nuovo RPO.

Con il nuovo Registro, gli operatori hanno:

  • il divieto di cedere a terzi i dati personali
  • il divieto di utilizzare i compositori automatici
  • l’obbligo di verificare periodicamente i numeri iscritti nel Registro
  • l’obbligo per i call center di effettuare chiamate con numeri identificabili e richiamabili.

Il nuovo Registro prevede anche sanzioni amministrative pecuniarie più pesanti per chi non rispetta le regole: fino a 20 milioni di euro o per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.

I benefici per i cittadini-consumatori

Con l’iscrizione dei propri numeri telefonici nazionali, fissi e cellulari, i consumatori non saranno più oggetto di telefonate commerciali indesiderate, effettuate sia da operatore umano che automatizzate, ad eccezione dei consensi rilasciati per la fornitura di beni e servizi (es. i gestori delle utenze).

Come iscrivere il proprio numero al Registro

Innanzitutto bisogna iscriversi al Registro e poi compilare l’apposito modulo. Si possono iscrivere fino a 5 numeri telefonici di cui si è intestatari con regolare contratto. Si possono iscrivere anche gli indirizzi postali associati ai numeri presenti negli elenchi telefonici pubblici, non ricevendo più la pubblicità cartacea degli operatori che li utilizzano.

Per saperne di più sull’iscrizione, clicca qui

L’iscrizione è a pagamento?

No, l’iscrizione è GRATUITA e a tempo indeterminato, ma può essere rinnovata, se, ad esempio, si vogliono annullare dei consensi rilasciati dopo l’iscrizione al Registro.

La Campagna informativa istituzionale

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avviato una Campagna istituzionale informativa in collaborazione con le Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), tra cui Adiconsum, per far conoscere le nuove funzionalità del Registro e i nuovi diritti acquisiti dai cittadini.

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  • Rimborsi fiscali via sms: sono falsi. Non provengono dall’Agenzia delle Entrate

Rimborsi fiscali via sms: sono falsi. Non provengono dall’Agenzia delle Entrate

13 Luglio 2023

Ti è arrivato un sms dall’Agenzia delle Entrate relativo ad un presunto rimborso fiscale? Purtroppo si tratta di una truffa! Lo ha comunicato l’Agenzia delle Entrate emanando un Avviso rivolto a tutti i consumatori-contribuenti. Ma che tipo di sms stanno arrivando e come riconoscerli per evitare brutte sorprese? Vediamo nel dettaglio.

La truffa dello smishing

Lo smishing è un tipo di truffa che veicola informazioni ingannevoli, non attraverso le mail come il phishing, ma attraverso gli sms.

Che tipo di messaggi

Due sono gli sms che stanno ricevendo i consumatori con all’interno un link (in un caso somigliante al dominio dell’Agenzia delle Entrate, in un altro caso invece non correlato).

Di seguito le due tipologie.

In cosa consiste la truffa

La truffa consiste nel carpire i dati personali e delle proprie carte di pagamento attraverso il link che viene riportato nell’sms. Il link, infatti, porta ad una pagina web contraffatta, dove si chiede di inserire i propri contatti e il numero di carta di credito/debito per poter ricevere il rimborso fiscale.

Cosa fare e cosa sapere

  • Innanzitutto non cliccare mai sui link contenuti in mail e sms, anche se provenienti da indirizzi che sembrano veri e non fornire mai i propri dati personali, password, credenziali e numeri delle proprie carte di pagamento
  • Enti pubblici, banche e assicurazioni, infatti, inviano le comunicazioni tramite posta raccomandata o assicurata
  • Al ricevimento di una mail o di un sms sospetto dell’Agenzia delle Entrate, consulta la pagina predisposta “Focus sul phishing” o contatta direttamente l’Agenzia.

 

Prodotti di consumo: la sicurezza prima di tutto con il GPSR

12 Luglio 2023

È entrato in vigore lo scorso 12 giugno il nuovo Regolamento europeo sulla sicurezza generale dei prodotti (GPSR). Il varo delle nuove regole si è reso necessario alla luce dei significativi cambiamenti della società a partire dalla crescente digitalizzazione, dai nuovi sviluppi tecnologici e dall’approvvigionamento dei prodotti sempre più globalizzato. Vediamo nel dettaglio.

Questo quadro modernizzato garantirà che ai consumatori vengano offerti solo prodotti sicuri, indipendentemente dall’origine dei prodotti e dal fatto che siano venduti nei negozi o sui mercati online.

Perché un nuovo Regolamento sulla sicurezza dei prodotti

Di fronte all’aumento esponenziale delle innovazioni tecnologiche ed alla sempre più spinta digitalizzazione, la Commissione europea si è posta l’obiettivo di garantire ai consumatori europei l’immissione sul mercato di prodotti di consumo sempre più sicuri, a prescindere dalla loro origine e se venduti in negozi fisici o online. Ciò ridurrebbe il numero dei prodotti pericolosi, aumentando le tutele dei consumatori.

A quali prodotti si applica il Regolamento

Il Regolamento si applica ai prodotti di consumo, ad esclusione degli alimentari, dei farmaci e dei presidi medici.

Le nuove regole

Affinché un prodotto si possa definire sicuro, tale da poter essere immesso nel mercato europeo sia fisico che online, le nuove norme hanno introdotto:

  • elementi chiave per una migliore valutazione della sicurezza a tutto tondo relativa alla progettazione, alle caratteristiche tecniche, alla composizione del prodotto, alla categoria di consumatori cui è rivolto, all’imballaggio, alle caratteristiche di cybersicurezza per proteggere il prodotto da influenze esterne, ecc.
  • requisiti specifici di sicurezza per i prodotti del mercato online
  • requisiti di tracciabilità del prodotto
  • strumenti rafforzati di intervento per le Autorità nazionali di vigilanza
  • efficaci richiami di prodotti richiedendo contatti diretti dei consumatori e avvisi di richiamo standardizzati.

Norme per le imprese

Il Regolamento stabilisce anche che per immettere sul mercato europeo le merci, le imprese debbano avere un operatore economico nella UE che si assuma la responsabilità di:

  • verificare l’esistenza della dichiarazione UE di conformità o di prestazione e la relativa documentazione tecnica
  • conservare i precedenti documenti per il periodo prescritto
  • fornire documentazione alle Autorità di vigilanza a dimostrazione della conformità del prodotto
  • segnalare alle Autorità la presenza di eventuali rischi di sicurezza.

Bollette di luce e gas: tutte le informazioni sul Portale Consumi

12 Luglio 2023

Non ti ricordi qual è il tuo fornitore di luce o gas? Vuoi conoscere i tuoi consumi storici per cercare di adottare comportamenti che ti permettano di risparmiare sulla bolletta? Semplice! Basta collegarti con il Portale Consumi! Scopriamo di che si tratta.

Il Portale Consumi

Il Portale Consumi è un sito istituzionale istituito con la Legge di Bilancio 2018, realizzato e gestito dall’Acquirente unico su disposizione dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

A cosa serve il Portale Consumi

Il Portale offre un servizio GRATUITO dove puoi trovare informazioni sulle tue forniture di luce e gas. Puoi visualizzare:

  • le letture effettive e i consumi effettivi degli ultimi 12 mesi (presto tale periodo arriverà sino ai 36 mesi). Non sono riportati dati stimati e quindi i dati riportati potrebbero non coincidere con quelli visibili in bolletta
  • le informazioni tecniche quali il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas
  • il nome del tuo fornitore
  • il tuo tipo di contratto, se in regime di mercato libero o mercato tutelato
  • i tuoi dati anagrafici.

Come si accede al Portale Consumi

L’accesso al Portale può avvenire tramite:

  • SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica).

L’importanza di conoscere i propri consumi

La conoscenza dei propri consumi è importante per capire qual è la propria impronta energetica e adottare comportamenti che permettano di risparmiare sulla bolletta e di dare il proprio contributo per un mondo più sostenibile.

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Fisco: novità per chiudere le liti pendenti

11 Luglio 2023

Il Decreto legge n. 34/2023, meglio conosciuto come “Decreto bollette” ha introdotto delle novità in fatto di chiusura agevolata delle liti pendenti con il fisco. Vediamo nel dettaglio.

Proroga per l’adesione

Il Decreto bollette ha prorogato la possibilità di aderire alla chiusura agevolata delle liti pendenti con il fisco dal 30 giugno al 30 settembre 2023. La domanda va presentata in via TELEMATICA. Nel caso di più liti, la domanda di adesione dovrà essere presentata per ogni controversia.

Rateizzazione

Il Decreto bollette ha introdotto anche la rateazione mensile di quanto dovuto per la definizione di tali controversie. Essa viene concessa per importi superiori a 1.000 euro. Il numero massimo di rate è 20, tutte di pari importo.

Le rate successive alle prime 3 (v. paragrafo successivo) presentano una rateizzazione trimestrale, oppure, sempre dopo il pagamento delle prime 3 rate, è possibile saldare quanto dovuto in 51 mensilità a partire da gennaio 2023 per un totale di 54 rate.

Calendario dei versamenti

  • Il Decreto bollette ha anche stabilito il calendario dei versamenti delle prime 3 rate:
  • 30 settembre 2023 (rinviata al 2 ottobre perché il 30 cade di sabato)
  • 31 ottobre 2023
  • 20 dicembre 2023.

Quali liti pendenti

Sono considerate pendenti quelle liti il cui atto introduttivo del giudizio in primo grado è stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio 2023 e per le quali alla data di presentazione della domanda per la loro definizione agevolata non ci sia stata ancora una pronuncia definitiva.

In definitiva, possono essere chiusi tutti quei contenziosi della giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, in essere al 1° gennaio 2023, in ogni stato e grado di giudizio.

Al via la Carta “Dedicata a te”

11 Luglio 2023

Ha un nome la Carta solidale per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità prevista dalla Legge di Bilancio 2023, di cui avevamo già parlato nella nostra notizia del 28 giugno scorso. Nella conferenza stampa tenuta dai Ministri dell’Economia, del Lavoro e dell’Agricoltura, l’11 luglio 2023, la Carta è stata presentata con il titolo “Dedicata a te”. Vediamo un po’ di dati.

Importo

  • 382,50 euro una tantum

Destinatari

  • 1.300.000 nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro

Distribuzione

  • Tramite gli uffici di Poste italiane.

Da quando

  • A partire dal 18 luglio i Comuni invieranno una comunicazione ai beneficiari della Carta.

Quando attivare la Carta

  • La Carta dovrà essere attivata entro il 15 settembre 2023.
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Fondo indennizzo Risparmiatori: Adiconsum chiede al Governo di concedere più tempo per comunicare i nuovi IBAN

7 Luglio 2023

È tempo di novità per gli azionisti  delle 4 banche e banche venete in liquidazione coatta amministrativa. Vediamo quali sono.

Innalzamento della percentuale di indennizzo

Il decreto-legge n. 51/2023, comma 3-bi, ha elevato dal 30 al 40% la misura dell’indennizzo spettante agli azionisti delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018.

Le banche in questione sono:

  • Banca Etruria
  • Banca delle Marche
  • Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
  • Casa di Risparmio di Ferrara
  • Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca
  • BCC Brutia
  • BCC Paceco
  • Panca Padovana Credito Cooperativo
  • Crediveneto
  • Banca Popolare delle Province Calabre.

Chi avrà diritto all’aumento

Gli aventi diritto al 10% in più saranno individuati in base alle risultanze istruttorie e ai dati già acquisiti dalla Commissione Tecnica in relazione alle domande presentate entro i termini di legge.

Come avverrà l’accredito dell’aumento: il problema dei nuovi IBAN

Il versamento della quota aggiuntiva del 10% avverrà tramite accredito sull’IBAN comunicato per il pagamento del 30%. E qui cominciano i problemi, perché dall’epoca di quel versamento molti IBAN sono cambiati per vari motivi:

  • fusione delle banche in default in altri istituti di credito
  • chiusura delle filiali
  • decesso di colui che aveva ricevuto il 30% con passaggio agli eredi del ristoro a fronte della che produzione della dichiarazione di successione o dell’apposita dichiarazione sostitutiva.

Termine per la comunicazione dei nuovi IBAN

Il decreto-legge 51 stabilisce che i nuovi IBAN devono essere comunicati entro il 31 luglio 2023.

I nuovi IBAN dovranno essere trasmessi accedendo al portale del Fondo FIR accompagnati da una certificazione dell’attuale banca. Purtroppo i tempi per tali adempimenti non sono brevi. Ecco perché come Adiconsum stiamo sollecitando il Governo per dilazionare la scadenza dal 31 luglio al 31 ottobre 2023, in modo da poter permettere a tutti gli aventi diritto in possesso dei nuovi IBAN di recuperare anche il 10% del ristoro, previsto dal decreto-legge

IMPORTANTE: Adiconsum invita gli azionisti delle suddette banche che dovessero trovarsi nelle sopracitate situazioni di rivolgersi alle sedi territoriali dell’Associazione per ricevere l’adeguata assistenza.

Saldi estivi 2023: ecco le novità

4 Luglio 2023

Con l’inizio dell’estate, i saldi diventano i protagonisti della stagione estiva. Quest’anno, in particolare, ci sono delle importanti novità. Intanto la data di inizio dei saldi, che cominciano di giovedì invece che come di consueto nella giornata di sabato, e poi l’uniformità del loro inizio: quest’anno infatti i saldi cominceranno in tutte le regioni italiane il 6 luglio. Vediamo quali altre novità ci attendono.

Il “Decreto Omnibus”

Il “Decreto Omnibus” in realtà è il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2019/2161, la quale presenta alcune novità in materia di una maggiore trasparenza dei prezzi. La novità riguarda l’esposizione dei prezzi nelle campagne promozionali, giusto in tempo per essere accolta con i saldi estivi 2023. A partire dal 1° luglio, il negoziante dovrà indicare la percentuale di sconto, il prezzo finale, ma anche il prezzo più basso applicato all’articolo nei 30 giorni precedenti. In caso di inottemperanza, è prevista una sanzione dai 516 ai 3.098 euro.

Consigli Adiconsum sui saldi

Per far sì che i saldi risultino dei buoni affari, ecco alcuni suggerimenti pratici di Adiconsum:

  • verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale dei saldi
  • controllare che il cartellino del prezzo riporti percentuale di sconto, prezzo finale e prezzo dei 30 giorni precedenti
  • diffidare degli sconti esagerati
  • controllare che il capo in vetrina che si vuole acquistare sia lo stesso che è all’interno del negozio
  • fare attenzione ai capi a prezzo pieno che potrebbero trovarsi insieme a quelli in saldo.

 

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Da ricordare

La prova dei capi è a discrezione del commerciante. Pertanto, se il negoziante non lo consente, non acquistare il prodotto se non si è convinti al 100%.

Anche il cambio del prodotto è a discrezione del commerciante, a meno che non si tratti di un capo difettoso: in questo caso, infatti, il venditore è tenuto ad effettuare il cambio per legge, mentre il consumatore ha tempo due mesi per segnalarlo.

Nel caso di acquisto di un regalo, sincerarsi prima della disponibilità del negoziante.

L’esercente è tenuto ad accettare le carte di pagamento.

In caso di comportamenti scorretti, rivolgersi alla Polizia Municipale e segnalare l’accaduto alla sede territoriale Adiconsum più vicina.

EUROVITA: ultimi aggiornamenti sull’intesa raggiunta e sui riscatti

3 Luglio 2023

Con un Avviso, l’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni, ha reso note alcune informazioni importanti inerenti la vicenda di Eurovita, nella quale sono coinvolti circa 350.000 risparmiatori. Vediamo di quali novità si tratta.

L’intesa

Con il Decreto del 29 marzo 2023, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su proposta dell’IVASS, ma anche come richiesto da Adiconsum, aveva disposto l’Amministrazione straordinaria della Compagnia assicurativa per cercare una soluzione di mercato. Nel contempo, il 30 marzo 2023, l’IVASS, col provvedimento n. 75800 del 30 marzo 2023, prorogava fino al 30 giugno la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione da parte dei loro possessori.

Con l’Avviso del 30 giugno, l’IVASS comunica di prendere atto del raggiungimento di un’intesa tra cinque grandi compagnie assicurative e da 25 banche distributrici per risolvere la crisi. Sulla base dell’accordo raggiunto, le polizze Eurovita saranno trasferite a una nuova entità in via di costituzione partecipata dalle cinque compagnie.

Il riscatto delle polizze

Per permettere tale costituzione partecipata e il trasferimento di tutte le polizze a questa nuova entità, l’IVASS ha ulteriormente prorogato, con il provvedimento del 30 giugno scorso, il blocco dei riscatti estendendola al 31 ottobre 2023.

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  • Sostenibilità e parità di genere: Adiconsum lancia il Sondaggio “Give me 5 for Gender Equality”

Sostenibilità e parità di genere: Adiconsum lancia il Sondaggio “Give me 5 for Gender Equality”

3 Luglio 2023

La sostenibilità è un processo complesso che coinvolge tutti i settori della vita, tanto che ormai si parla di sostenibilità integrale che, come affermato dal 5° dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU, passa anche attraverso la parità di genere che rappresenta non solo un diritto umano, ma anche un fondamento necessario per un mondo pacifico, prosperoso e sostenibile.

Varie sono state in questi anni le iniziative messe in campo da Adiconsum per sensibilizzare i cittadini-consumatori e contribuire ad accrescere la loro consapevolezza in merito agli obiettivi dell’Agenda 2030 aiutandoli a far comprendere loro come ciascuno di noi possa contribuire, con i propri comportamenti quotidiani, al loro raggiungimento. Con il progetto “Give me 5 for Gender Equality”, realizzato in collaborazione con UniCredit, nell’ambito del programma “Noi&UniCredit”*, Adiconsum intende porre l’attenzione sulla parità di genere lanciando un sondaggio rivolto volto ad indagarne la percezione di consumatori e consumatrici sul tema.

Se il tema della sostenibilità ti sta a cuore, mettiti alla prova e partecipa al sondaggio. Potrai scoprire quale figura e quale pietra ti rappresentano e decidere se e come  rafforzare il tuo impegno per un mondo più sostenibile e senza discriminazioni!

Compila il Sondaggio

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*Programma di partnership tra la banca e 14 Associazioni Consumatori di rilevanza nazionale, tra cui Adiconsum, attivo dal 2005.

Sede nazionale
Via Giovanni Maria Lancisi, 25
00161 Roma

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