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Addio bonus cultura, arriva la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito

24 Aprile 2024

Il 30 aprile 2024 sarà l’ultimo giorno spendibile del vecchio bonus cultura 2023 che nel 2024 viene sostituito da due Carte: la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito. Vediamo come funzionano.

La Carta della Cultura Giovani

I requisiti per richiedere la Carta Cultura giovani sono:

  • essere nati nel 2005
  • residenza in Italia e ove previsto permesso di soggiorno in corso di validità
  • ISEE non superiore a 35.000 euro.

La carta è assegnata e utilizzabile l’anno successivo a quello del compimento del 18mo anno di età fino al 31 dicembre dell’anno di registrazione alla piattaforma pe richiederla.

La Carta del Merito

Per richiederla ed ottenerla servono i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia e ove previsto permesso di soggiorno in corso di validità
  • aver conseguito entro e non oltre il 19mo anno di età la maturità con votazione di 100 o 100 e lode.

Come richiedere le Carte

  • Per accedere alla piattaforma per la richiesta di una o tutte e due le Carte è necessario essere in possesso di SPID.

Per la Carta della Cultura Giovani, clicca qui

Per la Carta del Merito, clicca qui

Quando richiedere le due Carte

  • L’ultimo giorno utile per richiedere le due Carte è il 30 giugno 2024.

Entro quando è possibile utilizzare le due Carte

  • L’ultimo giorno utile per il loro utilizzo è il 31 dicembre 2024.

A quanto ammonta il valore delle Carte

  • Il valore uninominale delle Carte è di 500 euro. Le Carte sono cumulabili fra loro.

Che cosa si può acquistare con le Carte

Con le Carte di possono acquistare:

  • Biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, spettacoli dal vivo
  • libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche digitali
  • musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva
  • accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche, parchi naturali
  • corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere.

Che cosa non si può acquistare con le Carte

Non si possono acquistare:

  • videogiochi
  • abbonamenti per accesso a canali/piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

Per saperne di più, clicca qui

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  • Adiconsum Alessandria fa risarcire consumatore per danno da carburante sporco

Adiconsum Alessandria fa risarcire consumatore per danno da carburante sporco

23 Aprile 2024

Il danno da carburante sporco deve essere risarcito. È questo il risultato della sentenza del Tribunale di Alessandria sul ricorso presentato da Adiconsum Alessandria a tutela di un proprio assistito. Vediamo com’è andata.

 

La sentenza del Tribunale di Alessandria

Con la sentenza n. 115 del 2023, il Tribunale di Alessandria ha condannato una società petrolifera a risarcire integralmente i danni subiti da un consumatore a causa del gasolio misto ad acqua e fango immesso nel serbatoio della sua auto ad un rifornimento.

Il Tribunale ha condannato – nella causa proposta da un consumatore associato, assistito dall’avvocato di fiducia di Adiconsum – la Società Petrolifera presso la stazione di servizio della quale era stato effettuato il rifornimento di gasolio contaminato, a risarcire tutti i danni conseguenti, meccanici, di analisi e perizie, nonché a rifondere le spese di causa. 

 

La prova del danno causato dal carburante sporco

L’attore aveva provato che il gasolio sporco immesso nel serbatoio della sua auto era stato acquistato presso quella stazione di servizio, ove era stato pagato con carta di debito; il nesso di causalità era dimostrato da un malfunzionamento compatibile con le impurità del carburante manifestatosi in stretta continuità cronologica col rifornimento non conforme.  

È stato in tal modo confermato il principio secondo il quale, in caso di carburante sporco, l’attore deve dimostrare dove ha acquistato il carburante immesso nel serbatoio e che il veicolo ha subito danni a seguito del rifornimento. Nel caso in esame, il consumatore danneggiato aveva provato quanto sopra ed aveva denunciato l’adempimento inesatto che aveva provocato il sinistro, nel termine di 8 giorni dalla scoperta (fatta coincidere  con l’ispezione dell’auto in officina) previsto a pena di decadenza per l’azione risarcitoria generale dall’art. 1494 c.c.. 

Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia al Consumer Summit 2024

18 Aprile 2024

Lo European Consumer Summit è un evento molto importante per i cittadini-consumatori europei. Esso infatti riunisce tutti gli stakeholder che si occupano dei consumatori di tutti gli Stati membri dell’Unione europea: politici, Autorità nazionali di tutela dei consumatori, mondo accademico e rappresentanti della società civile, e le Associazioni Consumatori sia a livello comunitario che nazionale. Adiconsum partecipa ai lavori insieme al Centro Europeo Consumatori Italia.

Consumer Summit 2024: da chi è promosso e quali obiettivi si pone

Il Consumer Summit è promosso dal Direttorato-Generale per la giustizia e i consumatori ed è ospitato a Bruxelles dalla Commissione europea in collaborazione con la Presidenza belga del Consiglio europeo. Partendo dai risultati emersi dall’attuale Agenda dei Consumatori, l’obiettivo del Summit è quello di discutere ed elaborare proposte per le azioni future della politica dei consumatori.

Consumer Summit 2024: com’è articolato

Il Summit consiste in varie sessioni plenarie con la partecipazione del Commissario e del Segretario di Stato belga per la Protezione del Consumatore, relatori di alto livello  e sessioni per dibattiti su tematiche inerenti ai consumatori.

La partecipazione di Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia

Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia sono topic owner del Gruppo di lavoro pomeridiano sulla “Sostenibilità nell’e-commerce“.

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  • Sostenibilità: appello alla Commissione europea per pasti pronti più salutari e sostenibili

Sostenibilità: appello alla Commissione europea per pasti pronti più salutari e sostenibili

17 Aprile 2024

Pasti e piatti pronti potrebbero far risparmiare miliardi e ridurre le emissioni dell’Unione europea. Sono i dati emersi da uno studio commissionato da varie organizzazioni europee, tra cui Adiconsum. Ecco i risultati.

Lo studio

Condotto da Systemiq, un’azienda che si occupa di cambiamenti di sistema, lo studio “Ready-made Meals”, rivela che l’Unione Europea potrebbe ridurre le proprie emissioni di gas serra di circa 48 milioni di tonnellate all’anno, pari all’eliminazione di 38 milioni di nuove auto dalla circolazione, semplicemente allineando i pasti pronti a nuovi standard sanitari e di sostenibilità.

I pasti e cibi pronti, infatti, sono ricchi di sale, zuccheri, grassi, proteine animali (soprattutto da carne rossa, in gran quantità) e calorie in eccesso e per questo motivo superano notevolmente i livelli salutari raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Commissione EAT-Lancet. Circa un milione di morti all’anno sono attribuibili a diete non salutari nell’UE.

I pasti preparati alla luce dei nuovi standard ridurrebbero effettivamente i costi degli ingredienti, consentendo a supermercati e ristoranti di offrire opzioni di pasti e cibi pronti nutrienti a prezzi accessibili.

Non solo. L’adozione dei nuovi standard potrebbe contribuire a ridurre le principali malattie legate all’alimentazione nell’UE, come il cancro, le malattie cardiovascolari (comprese le malattie cardiache e l’ictus), le malattie del fegato e il diabete.  I pasti pronti costituiscono un sesto (17%) dell’apporto calorico totale dell’UE e il loro volume di vendita è in aumento.

L’appello alla Commissione europea

Adiconsum, insieme ad altre organizzazioni, alla luce di quanto emerso dal questo nuovo studio ha rivolto un appello alla Commissione europea, chiedendo l’allineamento dei pasti pronti alle linee guida sulla salute e sulla sostenibilità e l’adozione degli standard da parte dei grandi supermercati europei, delle società di catering e delle catene di ristoranti.

Per il Report “Ready-made Meals”, clicca qui

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  • Affrontare il Cambiamento Climatico: Garantire la Sicurezza Alimentare Attraverso la Sostenibilità

Affrontare il Cambiamento Climatico: Garantire la Sicurezza Alimentare Attraverso la Sostenibilità

15 Aprile 2024

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più significative del nostro tempo, causando, tra  l’altro, ripercussioni rilevanti su settori cruciali come l’agricoltura e la sicurezza alimentare. In questo  contesto, l’adozione di pratiche sostenibili diventa imprescindibile per garantire la continuità e la qualità  dell’approvvigionamento alimentare.  

Il Cambiamento Climatico e le Sue Implicazioni sull’Agricoltura 

Il cambiamento climatico, caratterizzato da fenomeni estremi come siccità, inondazioni e ondate di calore,  ha un impatto diretto sull’agricoltura. Le variazioni climatiche alterano i modelli di crescita delle colture,  compromettendo la resa e la qualità dei raccolti. I cambiamenti a lungo termine di temperatura, umidità,  precipitazioni e frequenza degli eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche agricole, la  produzione agricola, la qualità nutritiva delle colture alimentari e la disponibilità degli alimenti. È essenziale  comprendere come queste variazioni influenzino la produzione agricola per sviluppare strategie di  adattamento e mitigazione. 

Sicurezza Alimentare e Rischi Associati al Cambiamento Climatico 

La sicurezza alimentare, intesa come l’accesso costante e affidabile a cibo nutriente e sufficiente per una  vita sana, è fortemente minacciata dalle perturbazioni climatiche. Il cambiamento climatico aumenta la  vulnerabilità delle comunità agricole e, per l’appunto, mette a rischio la disponibilità e l’accessibilità degli  alimenti. Le variazioni climatiche possono portare a carestie, perdite di raccolti e aumento dei prezzi  alimentari, minacciando la sicurezza alimentare delle popolazioni più vulnerabili. 

Ruolo della Sostenibilità nell’Affrontare le Sfide del Cambiamento Climatico 

La sostenibilità rappresenta un pilastro fondamentale per affrontare le sfide del cambiamento climatico  nell’ambito dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Attraverso pratiche agricole sostenibili, è possibile  mitigare gli impatti ambientali e promuovere una produzione alimentare resiliente. 

Principi della Sostenibilità Agricola 

La sostenibilità agricola si basa su pratiche che rispettano l’ambiente, preservano le risorse naturali e  mantengono la produttività nel lungo termine. L’agricoltura sostenibile rappresenta una soluzione a tutte  queste problematiche. È necessario ridurre le emissioni di gas serra provenienti dall’agricoltura, adottando  pratiche agricole resilienti al clima, come l’irrigazione efficiente, la rotazione delle colture e l’utilizzo di  varietà resistenti al caldo e alla siccità. Promuovere la biodiversità e la salute del suolo è fondamentale per  migliorare la fertilità e la capacità di resilienza degli ecosistemi agricoli. Investire in ricerca e innovazione è  fondamentale per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni per l’agricoltura sostenibile. In questo contesto,  le pratiche agricole sostenibili favoriscono la resilienza delle colture, riducono l’impatto ambientale e  promuovono la sicurezza alimentare a lungo termine. 

Il ruolo delle aziende 

Le aziende hanno la responsabilità di assumere un ruolo importante in questo contesto. È fondamentale  sviluppare piani di sostenibilità che includano la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adozione di pratiche  agricole sostenibili e la promozione della biodiversità. La collaborazione con le organizzazioni no-profit e le  istituzioni è fondamentale per condividere conoscenze e best practices. La trasparenza e la comunicazione  sono essenziali per informare i consumatori sulle azioni intraprese e per coinvolgerli nella sfida della  sostenibilità.

Collaborazione tra Aziende e Associazioni per la Sostenibilità Alimentare 

La collaborazione tra aziende e associazioni consumeriste rappresenta un’opportunità per sviluppare  soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide del cambiamento climatico nell’ambito  dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. 

Le associazioni, come Adiconsum, giocano un ruolo chiave nel sensibilizzare sulle questioni legate alla  sostenibilità e nel promuovere partnership strategiche per affrontare queste sfide. 

Prospettive Future 

Affrontare il cambiamento climatico e garantire la sicurezza alimentare richiede un impegno congiunto da  parte di governi, aziende, associazioni e consumatori. Attraverso l’adozione di pratiche sostenibili e la  promozione di partnership collaborative, è possibile mitigare gli impatti sull’agricoltura e assicurare un  approvvigionamento alimentare sicuro e sostenibile per le generazioni future. Solo attraverso una  collaborazione stretta e un impegno condiviso possiamo affrontare efficacemente le sfide che si  presentano. Concludendo, per affrontare queste sfide occorre un approccio olistico e la collaborazione di  tutte le parti interessate. Attraverso la sostenibilità e l’impegno congiunto, possiamo proteggere il nostro  ambiente e assicurare un futuro alimentare sicuro per le generazioni a venire. 

Il Ruolo di Adiconsum 

Se sei un’azienda che desidera avviare un piano di sostenibilità focalizzato sulla sicurezza alimentare, è  giunto il momento di agire. Investire nella sostenibilità non solo porta benefici ambientali, ma può anche  migliorare la reputazione aziendale e garantire una fornitura alimentare stabile e di alta qualità nel lungo  termine. 

Adiconsum si propone come partner per le aziende che desiderano avviare un piano di sostenibilità  sull’argomento sicurezza alimentare. Offriamo consulenza e formazione per aiutare le aziende a  comprendere le sfide del cambiamento climatico e a sviluppare strategie efficaci. Promuoviamo l’adozione  di modelli di consumo responsabile e sensibilizziamo i consumatori sull’importanza di questo tema. 

Contatta Adiconsum oggi stesso per: 

Consulenza Personalizzata: I nostri esperti saranno lieti di guidarti attraverso il processo di sviluppo e  implementazione di un piano di sostenibilità mirato alla sicurezza alimentare, adattato alle esigenze  specifiche della tua azienda. 

Partnership Strategiche: Collaboriamo con aziende di diversi settori per promuovere soluzioni sostenibili.  Unisciti a noi per creare partnership significative e promuovere l’innovazione sostenibile. 

Formazione e Sensibilizzazione: Offriamo programmi di formazione e sensibilizzazione per il tuo team, per  garantire una comprensione approfondita delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità  alimentare. 

Monitoraggio e Valutazione: Seguiamo da vicino l’implementazione dei piani di sostenibilità e forniamo  supporto continuo attraverso monitoraggio e valutazione, per garantire il raggiungimento degli obiettivi  prefissati.

Non rimandare più a lungo. Contatta Adiconsum oggi stesso e unisciti a noi nell’affrontare le sfide del  cambiamento climatico e nella promozione di una sicurezza alimentare sostenibile per tutti. Il futuro della  tua azienda e del pianeta dipende dalle azioni che intraprendiamo oggi. 

Per saperne di più sui servizi offerti da Adiconsum per la sostenibilità aziendale, si invita a visitare il sito  web www.adiconsum.it o a contattare il numero verde 06 44170222.  

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  • Economia circolare e modelli di business rigenerativi: Adiconsum, partner per la sostenibilità aziendale

Economia circolare e modelli di business rigenerativi: Adiconsum, partner per la sostenibilità aziendale

15 Aprile 2024

Nell’attuale panorama globale, l’adozione dell’economia circolare emerge come un imperativo cruciale per  garantire la sostenibilità a lungo termine del pianeta. Rispetto al tradizionale modello lineare di “prendi produci-usa-getta”, l’economia circolare promuove un approccio che mira a massimizzare il valore delle  risorse nel tempo, minimizzando gli sprechi e riducendo l’impatto ambientale. 

In questa prospettiva, Adiconsum si distingue come un partner di prim’ordine per le aziende che intendono  avviare un percorso verso la sostenibilità. Grazie a un team di esperti qualificati e una conoscenza  approfondita del settore, Adiconsum offre un supporto completo per l’adozione di modelli di business  rigenerativi, contribuendo così a promuovere un’economia più circolare e sostenibile. 

 

I principi dell’economia circolare

L’economia circolare si basa su tre principi fondamentali: 

Riduzione 

Questo principio mira a minimizzare l’utilizzo di risorse e la produzione di rifiuti durante tutte le fasi del  ciclo di vita di un prodotto. Ciò include l’adozione di pratiche di progettazione eco-sostenibili,  l’ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre gli sprechi e l’implementazione di strategie di consumo  consapevole. 

Riutilizzo 

L’obiettivo del riutilizzo è estendere la vita utile dei prodotti il più possibile. Questo può avvenire attraverso  la riparazione, il ricondizionamento o il riutilizzo dei prodotti stessi o delle loro componenti. In questo  modo, si riduce la necessità di nuove risorse e si evita che i materiali finiscano in discarica prematuramente. 

Riciclo 

Il riciclo è un processo chiave nell’economia circolare, in quanto consente di trasformare i rifiuti in nuove  risorse utili. Questo può avvenire attraverso il riciclo dei materiali, la valorizzazione energetica dei rifiuti o la  conversione dei rifiuti organici in compost o biogas. 

 

Modelli di business rigenerativi 

L’economia circolare offre una vasta gamma di modelli di business innovativi che le aziende possono  adottare per creare valore e ridurre l’impatto ambientale. Alcuni dei più significativi includono:

Economia della prestazione 

Questo modello si concentra sulla vendita dell’utilizzo o del servizio fornito dai prodotti anziché sulla  vendita dei prodotti stessi. Ad esempio, anziché acquistare un’auto, i consumatori possono aderire a servizi  di car sharing che forniscono l’accesso all’utilizzo dell’auto quando necessario, riducendo la necessità di  possedere un veicolo. 

Piattaforme di sharing economy 

Questi modelli facilitano lo scambio e il noleggio di beni e servizi tra individui o aziende. Piattaforme come  Airbnb per l’alloggio o Uber, solo a titolo esemplificativo, per i trasporti permettono alle persone di  condividere risorse esistenti, ottimizzando l’utilizzo e riducendo il consumo complessivo di risorse. 

Riciclo e rigenerazione 

Questo modello si concentra sulla trasformazione dei rifiuti in nuove risorse utili. Ad esempio, il concetto di  “upcycling” implica la creazione di prodotti di valore superiore utilizzando materiali di scarto, mentre il  riciclo dei materiali plastici può essere utilizzato per produrre nuovi prodotti, riducendo la dipendenza dalle  materie prime vergini. 

Bioeconomia 

Questo modello si basa sull’utilizzo di risorse biologiche rinnovabili per la produzione di beni e servizi.  Include pratiche come l’agricoltura biologica, che utilizza metodi sostenibili per la produzione alimentare, e  la produzione di biocarburanti, che sfrutta biomasse rinnovabili per la produzione di energia. 

Economia dell’accesso 

si concentra sull’offerta di accesso ai beni e ai servizi anziché sulla loro proprietà. Attraverso l’uso di  piattaforme digitali e servizi di abbonamento, le aziende possono fornire accesso a beni e servizi senza che i  consumatori debbano possederli fisicamente. Questo riduce la necessità di produzione eccessiva e  favorisce la condivisione delle risorse. 

Economia del servizio 

In questo modello, le aziende si concentrano sulla fornitura di servizi anziché sulla vendita di prodotti. Ad  esempio, anziché vendere lampade, un’azienda potrebbe offrire un servizio di illuminazione, assumendosi  la responsabilità della manutenzione e dell’aggiornamento delle lampade stesse. Ciò favorisce il  prolungamento della vita utile dei prodotti e incentiva la circolarità delle risorse. 

 

I vantaggi dell’economia circolare per le aziende 

L’adozione di modelli di business rigenerativi offre una serie di vantaggi alle aziende, tra cui: 

Riduzione dei costi: Attraverso la riduzione dei consumi di materie prime, energia e acqua, nonché la  diminuzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, le aziende possono realizzare significativi risparmi finanziari.

Migliore efficienza: Ottimizzando i processi produttivi e riducendo gli sprechi, le aziende possono  migliorare la loro efficienza operativa e aumentare la loro redditività complessiva. 

Aumento della competitività: Posizionarsi sul mercato come azienda innovativa e sostenibile può conferire  un vantaggio competitivo significativo, attirando clienti sensibili alle questioni ambientali e distinguendosi  dalla concorrenza. 

Migliore reputazione: Investire nella sostenibilità e nell’adozione di pratiche commerciali responsabili può  migliorare la reputazione aziendale e rafforzare il rapporto con i clienti, i dipendenti e gli altri stakeholder. 

Accesso a nuovi mercati: L’adozione di modelli di business circolari può aprire nuove opportunità di  mercato in settori emergenti legati alla sostenibilità, consentendo alle aziende di diversificare le loro  attività e di accedere a nuovi segmenti di clientela. 

 

Adiconsum: partner per la sostenibilità aziendale 

Adiconsum si distingue come un partner affidabile per le aziende che desiderano intraprendere un percorso  verso la sostenibilità. Offrendo una vasta gamma di servizi che includono analisi del contesto aziendale,  sviluppo di strategie di sostenibilità, formazione del personale, ricerca e sviluppo e comunicazione e  marketing, Adiconsum fornisce un supporto completo per l’implementazione di modelli di business circolari  e la promozione di pratiche commerciali sostenibili. 

In conclusione, l’adozione dell’economia circolare e dei modelli di business rigenerativi rappresenta  un’opportunità fondamentale per le aziende che desiderano crescere in modo sostenibile e competitivo nel  lungo termine. Adiconsum, con la sua esperienza consolidata e la sua competenza nel settore, si pone come  il partner ideale per guidare le aziende attraverso questo percorso di transizione verso un futuro più  responsabile, circolare e rigenerativo. 

Per saperne di più sui servizi offerti da Adiconsum per la sostenibilità aziendale, si invita a visitare il sito  web www.adiconsum.it o a contattare il numero verde 06 44170222. L’economia circolare è il futuro, e  Adiconsum è qui per guidare le aziende verso una visione più sostenibile. 

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Case Green: con l’ok dell’Ecofin la direttiva è legge. Adiconsum al Governo: coinvolgere le Associazioni Consumatori nella fase di recepimento della normativa

12 Aprile 2024

Dopo l’approvazione da parte da tutti gli Stati membri di un testo più “morbido”, rispetto alla prima stesura, della Direttiva “Case green” lo scorso 10 aprile, l’ok dell’Ecofin, il Consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, del 12 aprile ha definitivamente sancito il varo della nuova legge. Adiconsum sul tema aveva scritto nei giorni antecedenti la votazione dei Paesi membri una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin. Ecco che cosa abbiamo chiesto.

La lettera di Adiconsum al ministro Pichetto Fratin

Il tema della casa un tema importante ed è molto sentito nel nostro Paese ed è all’attenzione di Adiconsum tant’è che in vista dell’ok definitivo della Direttiva “Case green” ci siamo fatti portavoce, presso il Ministro, delle preoccupazioni dei tanti consumatori proprietari di casa, in relazione agli oneri di cui si dovrebbero far carico per adeguare la propria abitazione ai nuovi standard energetici superiori a quelli attuali, stabiliti dalla nuova normativa.

Da sempre impegnata in Campagne di sensibilizzazione sull’uso razionale dell’energia e di attenzione all’ambiente, Adiconsum ritiene che per rendere operativo il testo approvato bisogna definire percorsi ed esenzioni per garantire la fattibilità della transizione,  proteggendo le famiglie da oneri eccessivi e prevenendo effetti distorsivi o speculazioni sul mercato di beni e servizi coinvolti negli interventi di efficientamento, a cui abbiamo assistito in occasione degli incentivi al 110%.

Le nostre richieste al Governo

Ecco perché Adiconsum chiede al Governo di coinvolgere, nella fase di recepimento della Direttiva, il coinvolgimento delle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge che, hanno raccolto i reclami e le segnalazioni dei comportamenti scorretti in tema di incentivi, rispetto ai quali occorre fare prevenzione prima che repressione.

All’uopo chiediamo di prevedere una sezione specifica dedicata alle modalità di finanziamento, gettando le basi di soluzioni su misura per le famiglie relative ai progetti di ristrutturazione residenziale.

Il progetto “La Casa SI Cura”

In base all’esperienza maturata negli ultimi due anni con il Tour realizzato nell’ambito del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel, arrivato nelle piazze e nelle sedi delle istituzioni locali in 20 città dal nord al sud del Paese, comprese le isole, Adiconsum sottolinea, inoltre, la diffusa mancanza di sicurezza degli impianti elettrici nelle case, spesso teatro di eventi drammatici che potevano essere evitati. Tra le criticità riscontrate, oltre alla non conoscenza del proprio impianto, della sua gestione e manutenzione, i consumatori non sono in possesso degli strumenti per valutare le competenze degli impiantisti e la correttezza degli interventi proposti dalle imprese. Senza la messa in sicurezza delle nostre abitazioni, è difficile anche procedere a quell’efficientamento energetico richiesto dalla Direttiva “Case green”.

La Campagna di sensibilizzazione “La Casa SI Cura” è ancora attiva fino al 31 dicembre 2024. Tramite il portale https://www.lacasasicura.org/  è possibile richiedere il controllo GRATUITO dello stato del proprio impianto elettrico da parte di un tecnico abilitato.

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  • Energia elettrica: istruzioni per l’uso del motore di ricerca di ARERA per il rientro nel mercato tutelato

Energia elettrica: istruzioni per l’uso del motore di ricerca di ARERA per il rientro nel mercato tutelato

10 Aprile 2024

Per la tua fornitura di energia elettrica avevi scelto un fornitore del mercato libero, ma vuoi rientrare nel mercato tutelato e non sai come fare? Avevamo già comunicato questa possibilità nella nostra notizia dello scorso 20 marzo, nella quale avevamo anche indicato il link dove trovare tutte le informazioni riguardo alle società che erogano il servizio di Maggior Tutela inserendo la regione, la provincia e il comune, evidenziando anche le tempistiche incerte di questo passaggio, dovute ai tempi di lavorazione delle pratiche. Ora però l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ha semplificato la ricerca del fornitore  organizzando un motore di ricerca specifico dove basta inserire il nome del Comune dove si trova la fornitura di energia elettrica.

Il nuovo motore di ricerca dell’ARERA

Per permettere a coloro che sono nel mercato libero dell’energia elettrica di esercitare il loro diritto a rientrare nel Mercato Tutelato, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha realizzato un motore di ricerca per aiutare i consumatori a conoscere quale fornitore eroga tale servizio nel Comune dove si trova l’abitazione oggetto della fornitura.

Come fare per chiedere di rientrare nel Mercato Tutelato

  • Entra nel motore di ricerca, cliccando qui
  • Accetta i cookies (per farlo vai in fondo alla pagina e clicca su “Gestione Cookies”)
  • Inserisci il nome del Comune nell’apposito spazio
  • Clicca sul link del fornitore che esercita la Maggior Tutela in quel Comune
  • Segui le indicazioni riportate nella pagina del fornitore.

Per fare la richiesta di rientro, alcuni fornitori mettono a disposizione più canali di contatto (telefono, chat, ecc.), altri rendono disponibile un Modulo da compilare.

IMPORTANTE: Per assistenza rivolgersi agli sportelli territoriali Adiconsum.

Casa: Adiconsum lancia l’allarme per i troppi incendi

9 Aprile 2024

Sono stati 4 gli incendi verificatisi nel weekend, appena trascorso, a Roma, per uno dei quali è stata già accertata la causa, individuata in un corto circuito. Adiconsum, anche in base all’esperienza acquisita grazie al Tour della Campagna “La Casa SI Cura” lancia l’allarme e pone il tema della sicurezza delle nostre abitazioni al centro dell’attenzione dei consumatori e delle istituzioni. Ecco quali sono le criticità rilevate e quali le possibili soluzioni.

L’esperienza del Tour  “La Casa SI Cura”

Come toccato con mano da Adiconsum nel Tour, nell’ambito della Campagna “La Casa SI Cura” (www.lacasasicura.org), promossa da Prosiel, che ha toccato nel 2022 e nel 2023 le piazze di 20 città dal nord al sud dell’Italia, isole comprese, incontrando cittadini e Istituzioni locali,  circa il 70% degli immobili risale a prima dell’emanazione della L. 46/90 sulla sicurezza degli impianti elettrici e i cittadini ignorano la necessità di manutenere periodicamente il proprio impianto. Tale carenza è sovente causa di eventi tragici che potevano essere evitati.

Le criticità

Tra le criticità emerse negli incontri del Tour segnaliamo:

  • la non conoscenza dello stato e della sicurezza del proprio impianto elettrico in casa
  • la necessità di una corretta informazione sulla gestione dell’impianto elettrico
  • la mancanza di strumenti per valutare le competenze degli impiantisti.

Le possibili soluzioni proposte da Adiconsum

Tra le possibili soluzioni, Adiconsum propone:

  • il censimento dello stato degli impianti elettrici negli appartamenti
  • la manutenzione periodica
  • l’aggiornamento obbligatorio della certificazione di conformità
  • l’aggiornamento obbligatorio del libretto di manutenzione.

Inoltre, Adiconsum  ritiene necessaria una Campagna di comunicazione, da realizzare con le Associazioni Consumatori del CNCU, per informare i cittadini sui comportamenti da seguire per garantire la massima sicurezza anche degli impianti elettrici.

Ciò permetterebbe anche di rispettare, per quanto riguarda la sicurezza, la Direttiva “Case green”.

La Campagna “La Casa SI Cura”

Ricordiamo che la la Campagna di sensibilizzazione, promossa da Prosiel e realizzata da Adiconsum, è attiva ancora  fino al 31 dicembre 2024, e consente di richiedere tramite il portale www.lacasasicura.org, la VISITA GRATUITA di un tecnico abilitato per il controllo dello stato dell’impianto elettrico di casa.

Bonus sociale luce: dal 1° aprile 2024 stop al contributo straordinario

3 Aprile 2024

Dal 1° gennaio scorso, come già reso noto nella nostra notizia del 4 gennaio, l’erogazione dei bonus sociali di luce e gas è ripresa con i pregressi requisiti di ISEE: fino a 9.530 euro e fino a 20.000 euro per le famiglie con più di 3 figli. Sul fronte bonus sociali, ed in particolare relativamente al bonus sociale dell’elettricità, c’è un’altra novità. Vediamo di che si tratta.

Cronistoria dei bonus sociali di luce e gas

I bonus sociali di luce e gas sono stati oggetto negli ultimi due anni di varie misure di potenziamento e di estensione della platea dei beneficiari. Dal II trimestre 2022, infatti, il valore dell’ISEE era stato innalzato fino a 12.000 euro (20.000 per le famiglie numerose) per poi passare dal I trimestre 2023 a 15.000 euro (20.000 euro per le famiglie numerose) e dal II trimestre 2023 a 30.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico e fino a 15.000 e 30.000 euro fino al IV trimestre 2023.

Il contributo straordinario: novità

Il IV trimestre 2023 ha visto l’introduzione di un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti del nucleo familiare riservato a coloro che già ricevevano il bonus sociale elettrico (ISEE 15.000 e 30.000 per famiglie numerose).

Tale contributo, in vigore anche nel I trimestre 2024, non è stato invece riconfermato nel II trimestre 2024. Pertanto il bonus sarà più leggero.

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  • Bollette luce II trimestre 2024: forte calo delle tariffe per i consumatori non vulnerabili del mercato tutelato

Bollette luce II trimestre 2024: forte calo delle tariffe per i consumatori non vulnerabili del mercato tutelato

3 Aprile 2024

Lo scorso 28 marzo, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha comunicato le tariffe dell’energia elettrica valide dal 1° aprile al 30 giugno 2024 che saranno applicate alle bollette dei consumatori non vulnerabili che sono nel mercato tutelato. Si è trattato dell’ultimo aggiornamento prima della fine del mercato tutelato prevista proprio il 30 giugno. Dal 1° luglio, infatti, il mercato dell’elettricità sarà completamente libero. I consumatori non vulnerabili che a quella data non avranno scelto un operatore del mercato libero, verranno passati al Servizio a Tutele Graduali (STG). Ecco le novità dell’ultimo aggiornamento delle tariffe della luce comunicato dall’ARERA.

Costo della bolletta luce II e ultimo trimestre 2024 nel mercato tutelato

Per il II trimestre, il costo della bolletta elettrica per la famiglia tipo non vulnerabile, nel mercato tutelato, cioè con consumi medi di 2.700 kWh/anno e con un contattore di potenza pari a 3 kW, è del -19,8%. Il calo è dovuto ad una diminuzione del costo della spesa per la materia energia (-22,5%) compensata da un incremento del +2,72% degli oneri generali di sistema.

Il prezzo finale dell’energia elettrica per questo trimestre è quindi di 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte.

La spesa per la famiglia tipo compresa dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 sarà di 662 euro, segnando un -47,7% rispetto al costo del periodo 1° luglio 2022-30 giugno 2023.

Rientro nel mercato tutelato

Si ricorda la possibilità per i consumatori non vulnerabili che sono già nel mercato libero che fino al 30 giugno prossimo di rientrare nel mercato tutelato e nel caso vi rimangano, dal 1° luglio verranno automaticamente passati al Servizio a Tutele Graduali che verrà fornito dall’operatore che si è aggiudicato, tramite l’asta indetta dall’Arera, un determinato territorio.

  • Per scoprire quale sarà il futuro fornitore del Servizio a Tutele Graduali della tua zona, clicca qui
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  • Per informazioni e assistenza, invitiamo i consumatori a rivolgersi presso gli sportelli territoriali Adiconsum sparsi sul territorio nazionale. Per scoprire dove sono, clicca qui

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