L’economia circolare rappresenta un modello economico innovativo che mira a eliminare il concetto di rifiuto attraverso il riutilizzo, la riparazione, il riciclo e la condivisione delle risorse. In questo contesto, i consumatori svolgono un ruolo cruciale nella transizione da un’economia lineare a una circolare. Questo articolo esplorerà il ruolo dei consumatori, i meccanismi di incentivazione e il Green Public Procurement (GPP) come strumenti per promuovere comportamenti sostenibili.
Il Ruolo del Consumatore
Tradizionalmente, l’economia circolare era guidata dalla necessità e dalla scarsità di risorse. Tuttavia, nelle società dell’abbondanza, sono necessari ulteriori incentivi per spingere verso una transizione circolare. Questi incentivi includono la motivazione personale e la legislazione che incoraggia la conservazione del valore massimo degli oggetti e dei materiali
Uno degli strumenti più importanti per incentivare i consumatori è quello formativo. Educare i consumatori sull’impatto delle loro scelte di acquisto e sul valore della sostenibilità è fondamentale per promuovere comportamenti responsabili. Questo può essere raggiunto attraverso:
Consapevolezza: Rafforzare la consapevolezza sulle conseguenze economiche, sociali e ambientali delle scelte di consumo.
Informazione: Informare sui benefici delle scelte sostenibili.
Condivisione: Promuovere la condivisione di beni e servizi per ridurre gli sprechi.
Pubblicità ingannevole: Contrastare la pubblicità ingannevole che potrebbe influenzare negativamente i comportamenti di consumo
L’Economia Circolare
L’economia circolare si contrappone al modello economico lineare di “prendere, fare, smaltire”. Invece, cerca di mantenere i prodotti, i materiali e le risorse in uso il più a lungo possibile. Ciò avviene attraverso cicli di vita prolungati, riutilizzo, riparazione, riciclo e condivisione
Uno dei pilastri dell’economia circolare è la progettazione dei prodotti per la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità. I consumatori giocano un ruolo chiave in questo processo scegliendo prodotti che rispecchiano questi criteri. Inoltre, il comportamento dei consumatori può influenzare il mercato, spingendo le aziende a adottare pratiche più sostenibili
Green Public Procurement (GPP)
Il Green Public Procurement (GPP) è uno strumento di politica ambientale che utilizza il potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere prodotti e servizi a basso impatto ambientale. Nato come strumento volontario, il GPP mira a sviluppare un mercato di prodotti e servizi sostenibili attraverso la domanda pubblica
I prodotti ambientalmente preferibili sono quelli che consumano meno energia, sono costituiti da materiali riciclati, sono privi di sostanze nocive, facilmente riciclabili e di lunga durata. Considerando che la spesa pubblica rappresenta circa il 19% del PIL dei paesi europei, il GPP ha un grande potenziale per favorire la diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili
Legislazione e Direttive Europee
L’importanza del GPP è stata riconosciuta dalla Commissione Europea già dal 2003. La Comunicazione COM 2003/302 invitava gli Stati membri ad adottare piani d’azione nazionali sul GPP per assicurarne la massima diffusione. Inoltre, le direttive europee sugli appalti pubblici del 2004 e del 2014 hanno fornito un significativo supporto giuridico al GPP, integrando criteri di sostenibilità nelle procedure di appalto
In Italia, il GPP è stato formalizzato con il Decreto Interministeriale dell’11 Aprile 2008 e ulteriormente rafforzato dal Codice dei Contratti Pubblici del 2023. Questo quadro normativo richiede che le stazioni appaltanti applichino le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi (CAM) per l’intero valore dell’importo della garanzia.
Il ruolo delle Associazioni dei Consumatori
Le associazioni dei consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la sostenibilità, educando e informando i consumatori sull’impatto delle loro scelte e incentivandoli a compiere azioni responsabili.
Ecco alcuni modi in cui le associazioni dei consumatori possono contribuire:
Sviluppare e diffondere informazioni: Le associazioni dei consumatori possono creare guide, opuscoli, animare social network e siti web che forniscono informazioni sui prodotti sostenibili, sulle pratiche di consumo sostenibile e sulle aziende che operano in modo sostenibile. Possono anche organizzare seminari, conferenze e altri eventi per educare i consumatori su questi temi.
Fare pressioni sulle aziende: Le associazioni dei consumatori possono fare pressioni sulle aziende affinché adottino pratiche più sostenibili, ad esempio utilizzando materiali riciclati, riducendo gli imballaggi e producendo beni durevoli. Possono anche boicottare le aziende che si comportano in modo irresponsabile dal punto di vista ambientale o sociale.
Promuovere prodotti e servizi sostenibili: Le associazioni dei consumatori possono promuovere prodotti e servizi sostenibili attraverso etichette, premi e altre iniziative. Possono anche collaborare con le aziende per sviluppare nuovi prodotti e servizi che soddisfino le esigenze dei consumatori attenti all’ambiente.
Difendere i diritti dei consumatori: Le associazioni dei consumatori possono difendere i diritti dei consumatori in materia di sostenibilità, ad esempio assicurandosi che le aziende non facciano pubblicità ingannevole sui loro prodotti ecocompatibili o che i governi non adottino politiche che ostacolano le scelte sostenibili dei consumatori.
Le associazioni dei consumatori, quindi, possono svolgere un ruolo importante nel guidare la transizione verso un futuro più sostenibile. Educando e informando i consumatori, facendo pressioni sulle aziende e promuovendo prodotti e servizi sostenibili, le associazioni dei consumatori possono aiutare a creare un mercato in cui le scelte sostenibili sono la norma.
I consumatori hanno un ruolo strategico nella transizione verso un’economia circolare. Attraverso scelte consapevoli, possono influenzare il mercato, promuovere la sostenibilità e contribuire alla conservazione delle risorse. La formazione, l’informazione e il contrasto alla pubblicità ingannevole sono essenziali per incentivare comportamenti responsabili. Inoltre, strumenti come il Green Public Procurement possono amplificare l’impatto positivo delle scelte di consumo
sostenibili, facendo leva sul potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere prodotti e servizi a basso impatto ambientale.
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Fonti
Commissione Europea. “Comunicazione COM 2003/302 sulla Politica Integrata dei Prodotti.”
Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36 “Codice dei contratti pubblici.” Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “CAM vigenti.” CAM vigenti.