L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha
fatto valere i diritti dei viaggiatori sul tema delle discriminazioni che
coinvolgono il motore di ricerca interno al sistema di prenotazione treni.
Nello specifico, l’Antitrust è intervenuta nei confronti
delle violazioni perpetrate da Trenitalia attraverso i suoi sistemi telematici
a danno dei consumatori.
I viaggiatori non erano, infatti, messi in condizione di
visualizzare tutte le possibili alternative per compiere il proprio tragitto
ferroviario; i treni regionali (presumibilmente i più economici), in
particolare, venivano omessi in favore di altri, nonostante l’indice di ricerca
mostrasse chiaramente la dicitura “tutti i treni” (nel corso del procedimento
istruttorio tale sezione era stata rinominata, attraverso un escamotage,
“principali soluzioni”) .
L’intervento dell’AGCM ha sortito il suo effetto, con un
conseguente passo indietro da parte del vettore che ha deciso di attuare
pratiche commerciali più trasparenti all’interno del proprio sistema di
prenotazione.
I vantaggi per i consumatori
A
dimostrazione del fatto che far valere i propri diritti porta benefici agli
utenti, pochi giorni dopo la definitiva adozione delle modifiche, il sistema
offre ora il 30% in più di possibili soluzioni di viaggio. Tutti i treni sono
compresi, nessuno resta escluso.
Questo si
traduce in maggiori opportunità per il consumatore in fatto di scelta di orari
e di possibilità di risparmio.