I limiti di tempo del roaming (un totale di 90
giorni e per non più di 30 giorni consecutivi) sono stati superati.
Dopo il ritiro della bozza del Regolamento contestata dai consumatori,
che appunto prevedeva le modifiche ai prezzi,
la Commissione ha partorito un nuova proposta, che cerca di mediare tra
le parti in gioco.
Da un lato i consumatori che rivendicano il desiderio di beneficiare pienamente
dell’esistenza del mercato unico. Dall’altro le società telefoniche nazionali,
che vogliono preservare il roaming, fonte di guadagni.
Nessun
limite per i consumatori, dunque, in termini di giorni o volume di traffico
quando usano i loro device mobili in un altro paese Ue, ma ci deve però essere
un «solido meccanismo di salvaguardia» per gli operatori contro potenziali
abusi.
Il Regolamento definitivo
sarà pronto il 15 dicembre.