È iniziata
il 16 settembre e terminerà il 22 la Settimana europea della mobilità,
Adiconsum
è impegnata nella promozione e nello sviluppo di una mobilità sostenibile, ed
in particolare della mobilità elettrica, quale risorsa per migliorare la
qualità della vita e in termini
ambientali ed energetici, sia all’economia del Paese. I veicoli elettrici,
infatti, sono privi di emissioni inquinanti ed acustiche e sono energeticamente
efficienti.
A tal
proposito ha sottoscritto un protocollo sulla mobilità elettrica con il
CEI-CIVES (la Commissione Italiana Veicoli Elettrici a batteria, ibridi e
a Celle a combustibile del Comitato Elettrotecnico italiano).
Nell’ambito
di tale protocollo:
·
ha attivato
un servizio di domanda-risposta sui veicoli elettrici. Le
domande possono essere inviate:
Ø
via mail all’indirizzo: autoelettriche@adiconsum.it
Ø
via facebook tramite le nostre pagine
Adiconsum nazionale e Consumatori di macchine elettriche/E-mobility
Ø via
twitter tramite il nostro account @adiconsum
·
ha lanciato
un questionario rivolto ai consumatori sulle possibili modalità di
ricarica domestica presenti nelle abitazioni residenziali condominiali e loro
pertinenze
Clicca qui per rispondere alle domande.
In
occasione della
Settimana Europea della Mobilità, Adiconsum vuole portare l’attenzione di
istituzioni e dei consumatori sulla data del 18 novembre 2016, entro la quale gli
Stati Ue e l’Italia dovranno recepire le norme della direttiva 2014/94/Ue del
28 ottobre 2014 (DAFI) adottando un quadro strategico nazionale per sviluppare
il mercato dei combustibili alternativi nel settore trasporto e le rispettive
infrastrutture. Essa, infatti, stabilisce i requisiti per la costruzione di infrastrutture e relative modalità di
accesso validi in tutta Europa e per tutti i combustibili alternativi:
elettricità; idrogeno; biocarburanti; combustibili sintetici e paraffinici;
biometano; gas naturale compresso (GNC) e liquefatto (GNL) e il gas di petrolio
liquefatto (GPL).
Nell’analisi della bozza del decreto di recepimento della direttiva,
abbiamo constatato, non senza sorpresa, che sono stati inseriti una serie di
articoli aggiuntivi, come le agevolazioni riservate solo al GNL e al GNC, che
non rispettano la neutralità di trattamento tra i combustibili alternativi, che
rappresenta invece il cuore della direttiva europea. Citiamo , ad esempio, l’obbligo
per le regioni di presentare un progetto per dotare gli impianti stradali
situati in zone altamente inquinanti, di pompe per l’erogazione di GNC e GNL, e
per le pubbliche amministrazioni di acquistare, in caso di sostituzione del
proprio parco autovetture, autobus e mezzi della raccolta dei rifiuti urbani,
almeno il 25% di veicoli a GNC e GNL e la penalizzazione subita dalla mobilità
elettrica che vede la crescita delle stazioni di ricarica stradali per auto
elettriche legata alle esigenze di mercato, mentre per quelle residenziali
limitate ai fabbricati di almeno 50 unità abitative.
Adiconsum non è contraria allo sviluppo del gas
naturale ed è favorevole allo sviluppo neutrale di tutti i combustibili alternativi,
ma ritiene che sarebbe più opportuno incentivare chi
garantisce ZERO emissioni di CO2 e particolato, come l’elettricità (prodotta da
fonti rinnovabili) che nella bozza di decreto viene invece addirittura
penalizzata, legando la crescita delle stazioni di ricarica stradali per auto
elettriche alla esigenze di mercato e limitando gli adeguamenti edilizi per la
ricarica residenziali ai fabbricati di almeno 50 unità abitative.
Il tema della mobilità sostenibile è un tema
strategico per i consumatori italiani e per il Paese e non può essere
affrontato, come fatto sinora, nelle “segrete” stanze del Ministero dello
Sviluppo Economico. Auspichiamo che il testo venga modificato sulla base dei
contributi forniti da tutti gli attori coinvolti, consumatori in primis. Per
questo chiediamo al Governo di essere auditi quanto prima.