Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 10144 della III sezione
civile nel ricorso contro la propria banca di una società che asseriva di non
aver ricevuto la carta
di credito e di non dover quindi pagare gli addebiti contestatigli. Mentre però
la banca è stata in grado di dimostrare l’avvenuto invio della raccomandata
grazie all’esibizione della ricevuta, la società non è stata in grado, dal
canto suo, di dimostrare che la raccomandata contenesse altro al posto della
carta di credito. La società è stata quindi condannata a pagare.