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Casa: interventi di risparmio energetico. Scopri quanto puoi detrarre dalla dichiarazione dei redditi

5 Marzo 2019

Sei stanco di ritrovarti a pagare bollette energetiche troppo salate? Forse potresti tagliare i costi riqualificando il tuo immobile dal punto di vista energetico.

Se ti stai preoccupando della spesa, ti farà sicuramente piacere sapere che la Legge di Bilancio 2019 ha prorogato fino al 31/12/2019 le detrazioni fiscali del 50 e 65% (IRPEF o IRES) per gli interventi di riqualificazione energetica.

 

Detrazione del 50%

Riguarda l’acquisto/posa in opera di:

  • finestre comprensive di infissi
  • schermature solari
  • sostituzione impianti di climatizzazione invernale dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica di classe A; se superiore detrazione del 65%)
  • impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

 

Detrazione del 65% (fino a un massimo di 100.000 euro)

Riguarda:

  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione
  • acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione
  • acquisto, installazione e posa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza della climatizzazione dell’unità abitativa

 

Chi può usufruire delle agevolazioni

  • Persone fisiche intese quali i titolari di un diritto reale sull’immobile (proprietari, inquilini, condomini nel caso di interventi condominiali), il familiare convivente, il componente dell’unione civile, il convivente senza alcuna unione (more uxorio)
  • esercenti arti e professioni
  • I contribuenti che conseguono reddito d’impresa
  • Associazioni tra professionisti
  • Enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale.

 

Obblighi da adempiere

Tutti gli interventi di riqualificazione devono essere necessariamente comunicati all’ENEA attraverso l’apposita piattaforma (attualmente è attiva solamente quella relativa agli interventi effettuati nel 2018).

È importante che le informazioni siano trasmesse all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Solamente nel caso in cui l’intervento effettuato sia particolarmente complesso e non descrivibile attraverso i parametri indicati sulla piattaforma, è possibile inviare il materiale tramite raccomandata con ricevuta semplice, sempre rispettando il termine dei 90 giorni.

 

Cumulabilità con altri incentivi

  • La detrazione non può essere cumulata con altre agevolazioni simili di carattere nazionale (es. bonus mobili)
  • Per quanto riguarda gli incentivi regionali, è necessario fare attenzione caso per caso e assicurarsi che la regione non abbia previsto il divieto di cumulabilità.

 

Cessione del credito

Il credito della detrazione può essere ceduto a favore di eventuali creditori.

Le persone incapienti potranno cedere il credito a creditori quali fornitori e soggetti privati, comprese banche e intermediari finanziari. Chi non rientra in questa categoria potrà cedere il proprio credito solo a fornitori e soggetti privati, ma non alle banche.

  

Documenti da conservare

Onde evitare problemi durante i controlli, è necessario conservare i seguenti documenti

  • Il Certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato
  • La Ricevuta che riceverai nel momento in cui invierai i dati a ENEA
  • Fatture/ricevute fiscali relative alle spese sostenute per gli interventi
  • Per i contribuenti non titolari di reddito di impresa, la ricevuta del bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il pagamento.
  • L’attestato di prestazione energetica (APE) da prodursi alla fine dei lavori, ma non richiesta per quegli interventi che beneficiano della detrazione del 50% di cui sopra
  • La scheda informativa sugli interventi effettuati.

Per approfondire

Leggi la guida dell’Agenzia delle Entrate e scopri tutti i dettagli dell’ecobonus.

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