Non c’è nessuna violazione della
privacy da parte del medico di base nel lasciare le ricette mediche da lui
prescritte in farmacia o nella sala d’attesa dello studio medico.
L’unica accortezza che il medico di
famiglia deve porre a difesa della privacy del paziente è quella di mettere la
ricetta in busta chiusa. Ciò eviterà che persone estranee alla persona
interessata vengano a conoscenza di dati delicati, come quelli sanitari, per i
quali occorre adottare comportamenti di grande cautela.
Lo ha specificato con un comunicato
stampa il Garante della privacy.