Finalmente sulle strade italiane nel 2012 ci sono stati meno incidenti, meno feriti che, soprattutto, meno morti, per sinistri stradali. In particolare, rispetto al 2011, gli incidenti sono diminuiti del 9,2%, i morti del 5,4% e i feriti del 9,3%. I dati sono stati diffusi dall’Istat , l’Istituto nazionale di statistica e l’ACI (Automobile Club d’Italia).
Ricapitolando, questi i numeri rilevati sulle strade italiane :
•incidenti:186.726
•morti:3.653
•feriti:264.716
Interessanti i dati che mettono in evidenza l’indice di mortalità con vari fattori discriminanti quali la tipologia della strada percorsa (strada urbana ed extraurbana ed autostrada), l’orario di accadimento del sinistro, il giorno della settimana, l’età del conducente:
•tipologia di strada: si muore di più su strade extraurbane ed autostrade
•orario: si muore di più alle ore 3, 5 e 6 del mattino
•giorno settimanale: si muore di più la domenica
•età: si muore di più tra i 20 e i 24 anni e tra i 40 e i 44 anni.
Tra le morti, quelle di conducenti di biciclette sono, purtroppo, in rialzo. Questo dato induce a riflettere sia sulla maggiore pericolosità del mezzo di trasporto che, al pari delle moto, offre minore riparo per il conducente, sia che anche perché nel nostro Paese, è scarsa la diffusione di una rete di piste ciclabili, che invece andrebbe incentivato perché non inquinante, economico e di ausilio al decongestionamento del traffico delle grandi città.
Di seguito la classifica dei veicoli coinvolti in incidenti in ordine decrescente.
1.autoveicoli
2.moto
3.autocarri
4.biciclette
5.ciclomotori
Nel 2012, nei 27 Stati membri dell’Unione europea, le morti in incidenti stradali sono diminuite dell’8,8%.