Essa riguarda i seguenti aspetti: le tariffe, la formazione, la pubblicità, i procedimenti disciplinari, le assicurazioni, il tirocinio.
Una riforma che, ad avvio di Adiconsum, necessita ancora di miglioramenti.
Ecco le principali novità:
Tariffe professionali: sono state sostituite dai c.d. parametri relativi alle spese di giustizia. Per Adiconsum ciò non comporterà in termini di risparmio alcuna novità per i consumatori. Solo l’abolizione delle tariffe potrebbe portare ad un significativo abbassamento delle parcelle dei professionisti.
Formazione continua: obbligatoria. Una disposizione questa che tutela in qualche modo anche il consumatore che dovrebbe poter usufruire della consulenza di un professionista sempre aggiornato. Vero è che gli aggiornamenti dovrebbero essere provati, mentre a volte si ottengono crediti per il solo fatto di aver seguito un convegno.
Pubblicità informativa: deve essere funzionale all’attività svolta. Quindi Sì alle informazioni relative al possesso dei titoli di studio o della struttura del proprio studio, No a pubblicità di fantasia che possono indurre in inganno quindi il consumatore.
Procedimenti disciplinari: i componenti dei Collegi disciplinari non possono essere consiglieri, cioè persone con incarichi amministrativi, ma anche figure esterne. Un piccolo passo verso l’imparzialità.
Assicurazione obbligatoria: Obbligo per il professionista di stipulare un’assicurazione a tutela del cliente da eventuali danni.
Tirocinio: non più obbligatorio. Gli Ordini professionali che non lo prevedevano possono continuare a non farlo. La durata massima di tirocinio consentita è di 18 mesi.
La non obbligatorietà del tirocinio rappresenta un’apertura nei confronti dei giovani professionisti, finora fortemente penalizzati ad entrare nel mercato del lavoro.