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Andare in rosso sul conto: tutte le novità dal 1° gennaio 2021

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Andare in rosso di 100 euro sul proprio conto, potrà farci segnalare come cattivo pagatore ai Sistemi di informazione creditizia?
Vediamo come stanno esattamente le cose dal 1° gennaio 2021.

Si è tanto parlato in questi giorni sui media delle nuove disposizioni nel caso in cui si vada “in rosso” col proprio conto corrente. È vero che se si sconfina anche solo di 100 euro si verrà segnalati ai sistemi di informazione creditizia? No, non è vero. Ecco che cosa succede davvero.

Sconfinare dal proprio conto corrente/andare in rosso dal 1° gennaio 2021

Le nuove disposizioni sono frutto del Regolamento europeo sui requisiti di capitale delle banche entrato in vigore a gennaio 2014 e che vede nella data del 1° gennaio 2021 la sua applicazione definitiva in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Tale Regolamento classifica la condizione di default sulla base di nuovi criteri, ma ciò non vuol dire che le banche non possano consentire sconfinamenti oltre le risorse presenti sul proprio conto.
Le banche potranno continuare ad accettare sconfinamenti, anche nel caso in cui il pagamento delle utenze o degli stipendi comporti un default. È bene quindi conoscere esattamente il contratto di conto corrente stipulato con la propria banca e vedere cosa prevede.

Consiglio di Adiconsum: nel caso di dubbi sul contratto, rivolgersi alla propria banca per chiedere chiarimenti.

Sconfinamento di 100 euro e segnalazione in default

Per essere classificati in default, si devono verificare due condizioni contemporaneamente:

  • il superamento della soglia assoluta (100 se persona fisica o 500 euro se artigiano, piccola impresa, professionista ecc)
  •  il superamento della soglia relativa, cioè dell’1% della propria esposizione. Con tale termine si intende l’insieme delle spese dovute ad esempio per pagare le rate del mutuo o di un prestito e o legate all’utilizzo di una carta di credito

Tanto per fare un esempio: se la propria esposizione ammonta a 100.00 euro di cui 80.000 di mutuo, 15.000 euro di prestito e 5.000 euro di spesa con carta di credito, l’1% di tale esposizione sarà di 1.000 euro.
La segnalazione in default prevede che il superamento in contemporanea sia della soglia assoluta che relativa non sia temporanea, ma sia in essere per un periodo di 90 giorni.

Nonostante ciò, la segnalazione del debitore a default alla Centrale Rischi non è automatica.

Differenza tra debitore a default e debitore in sofferenza

Il debitore che sconfina dal proprio conto per un lasso di tempo temporaneo (debitore a default) non viene segnalato ai Sistemi di informazione creditizia (SIC). La segnalazione viene effettuata solo al termine di un’attenta e complessiva valutazione della situazione creditizia del debitore non legata a sporadici eventi, ma che si protrae nel tempo (debitore in sofferenza).

IMPORTANTE: Adiconsum ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con i Sistemi di informazione creditizia (SIC) ed ha attivato un servizio riservato ai propri iscritti che permette loro di verificare gratuitamente la correttezza dei dati presenti nelle banche dati di tali Sistemi e di conoscere la propria posizione creditizia e finanche di far apportare delle modifiche nel caso ce ne fosse bisogno.

 

Per accedere al servizio SIC di Adiconsum:

  • via mail a: sic@adiconsum.it
  • via fax al n. 06 44170230
  • via posta: Largo Alessandro Vessella, 31 – 00199 Roma

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