De Masi: per bollette telefoniche a 28 gg serve intervento legislativo urgente
Tlc
Carlo De Masi, Presidente
di Adiconsum nazionale:
I procedimenti
sanzionatori avviati dall’Agcom sono, purtroppo, armi spuntate
Per riportare la
fatturazione da 28 gg a 1 mese,
necessario un intervento legislativo urgente.
Il rischio è che
tutto il mercato dei servizi in abbonamento
adotti la fatturazione a 28 giorni
14 settembre 2017 – Perché le aziende telefoniche sono passate da una fatturazione a
cadenza mensile ad una a 28 giorni? E perché nonostante la Delibera 121717/CONS
dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la vieti per la telefonia
fissa, le aziende telefoniche continuano ad applicarla?
Queste sono le domande che
tantissimi consumatori sia attraverso il call center Adiconsum 800 894191 che
la nostra pagina facebook ci rivolgono ogni giorno.
Quello che molti consumatori non sanno – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – è che la Delibera 121/17/CONS che prevede,
almeno per quello che riguarda la telefonia fissa, il ritorno ad una cadenza a
1 mese, è stata impugnata dalle aziende telefoniche innanzi al Tar che si
pronuncerà a febbraio 2018. Nel frattempo le aziende, ignorando la Delibera,
stanno continuando ad applicare la
fatturazione a 28 giorni.
La fatturazione a 28 giorni invece che a 1 mese, come da noi
denunciato anche in sede di consultazione per la stesura della Delibera
121/17/CONS –
dichiara Mauro Vergari, responsabile
Tlc di Adiconsum – sta comportando per i
consumatori un aumento dei costi dell’8,6% nel passaggio da 12 a 13 mensilità,
una vessatorietà nell’esercizio del diritto di recesso in quei contratti
dove esiste il vincolo di permanenza per un certo periodo di tempo con la
medesima azienda, ma soprattutto l’incertezza del giorno del pagamento o del
prelievo in caso di RID bancario, che con la cadenza a 4 settimane slitta di
mese in mese, andando ad incidere sui bilanci già in crisi delle famiglie
italiane, esponendole al rischio di andare in rosso, aggiungendo ai costi della
bolletta anche quelli della commissione di massimo scoperto applicati dalla
banca.
Per Adiconsum – conclude De Masi – occorre intervento legislativo urgente che
disciplini con chiarezza i tempi minimi di fatturazione e che rafforzi gli
strumenti sanzionatori delle Authority che attualmente sono inefficaci nei
confronti delle aziende, che continuano a danneggiare i consumatori. Il rischio
è che tutto il mercato dei servizi in abbonamento si adegui alla cadenza a 28
gg. L’annuncio di Sky è solo un primo esempio.