Sale al 133,3% il debito pubblico italiano, secondo solo alla Grecia
Giordano, Adiconsum: dati Eurostat disastrosi, urgente taglio delle tasse e delle spese inutili.
Debito pubblico record al 133,3% nel secondo trimestre 2013 per l’Italia, in crescita di 3 punti percentuali rispetto ai primi 3 mesi dell’anno: è il secondo debito pubblico Ue più alto dopo la Grecia, con uno dei maggiori incrementi tra primo e secondo trimestre del 2013.
“E’ veramente disastroso per il Paese – dichiara Pietro Giordano, Presidente Nazionale Adiconsum – il dato diffuso da Eurostat sul debito pubblico italiano (133,3%), il più alto dell’Eurozona dopo la Grecia. Mentre i galli di Renzo della politica italiana continuano a beccarsi, la crisi economica, il populismo e l’inerzia rischiano di tirargli il colloâ€.
“E’ tempo, a giudizio di Adiconsum – prosegue Giordano –, di un vero taglio alle tasse che affliggono questo Paese, soprattutto per ciò che riguarda i lavoratori dipendenti e i pensionati. Le tasse, dirette e indirette, falcidiano i redditi familiari e di conseguenza i consumi, impedendo sia, paradossalmente, la copertura del debito pubblico, sia la ripresa e lo sviluppo del Paese. Il dato diffuso da Eurostat evidenzia come i campioni del mondo della spesa pubblica, sia di centro destra che di centro sinistra, siano riusciti a vincere ancora una volta, facendo pagare il conto di questa conquista ai consumi e all’economiaâ€.
“E’ necessario procedere con urgenza – conclude Giordano – all’abbattimento delle spese inutili, abolendo le Provincie, tagliando gli enti e le municipalizzate che producono solo costi e nessun servizio e regionalizzando i servizi pubblici locali, e procedendo nella direzione delle privatizzazioni e di una normativa nazionale che obblighi tutte le Istituzioni, attraverso la Pubblica Amministrazione, al rispetto di costi standardâ€.