Italia a rischio povertà. Adiconsum chiede modifiche IMU e non aumento IVA
Gli
Stati Membri stanno tutti affrontando un periodo difficile, ma in alcuni, fra
cui l’Italia, secondo il Rapporto UE su occupazione e sviluppi sociali “c’è un alto rischio di entrare nella
povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia
trappola della povertà”. Secondo la Commissione Europea, inoltre, “la
situazione sta peggiorando, dato che le prospettive attuali sono cupe”.
In
questo imbarazzante, ma lucido giudizio della Commissione europea, il nostro
Paese è in compagnia della Grecia, della Spagna, di Malta e dei Paesi Baltici,
cioè non esattamente dei più grandi.
L’IMU
bocciata dall’Europa come una tassa “non equaâ€, che potrebbe aggravare la
forbice tra ricchi e poveri, se meglio applicata, potrebbe avere un’importante
funzione di perequazione fiscale.
Adiconsum
– dichiara Pietro Giordano,
Segretario Generale Adiconsum
– denuncia da anni questa tendenza ad ampliare il divario tra ricchi e
poveri, già evidente nelle notizie diffuse da Istat, Banca d’Italia e tutte le
altre fonti istituzionali.
È
necessario invertire immediatamente la rotta – prosegue Giordano
– ridare respiro e potere di acquisto
alle famiglie dei lavoratori e dei pensionati, facendo pagare il peso degli
interventi di politica economica necessari alla messa in sicurezza del Paese
alle categorie sociali che in questo decennio si sono arricchite. Diversamente
ci incamminiamo vero una recessione irrecuperabile e una marginalità
dell’Italia in Europa.
Adiconsum
– conclude Giordano – invita il mondo politico ad un’approfondita
riflessione sul giudizio europeo, a procedere ad una modifica dell’attuale
struttura dell’IMU recuperando il principio costituzionale della progressività
della fiscalità e a non applicare il previsto aumento dell’IVA del 1° luglio
prossimo, al fine di rilanciare i consumi e sostenere lo sviluppo.