“PEERS SAY NO”
Progetto di Adiconsum rivolto ai giovani per scoprire
l’importanza della proprietà intellettuale
Il progetto, cofinanziato da EUIPO, l’Ufficio dell’Unione Europea che si occupa di proprietà intellettuale, è la prosecuzione naturale dell’iniziativa di Adiconsum dello scorso anno, e arriverà a Milano il prossimo 12 dicembre nell’istituto comprensivo Teodoro Ciresola. “Peers Say No”, partito con successo lo scorso 18 novembre nel napoletano per arrivare poi il 27 novembre a Roma, farà altre tappe in Italia nei prossimi mesi.
“Peers Say No” prevede lezioni educative per i ragazzi, incontri, attività di laboratorio nonché formazione di base e strumenti di approfondimento per gli insegnanti, attraverso suggerimenti per l’inserimento dell’educazione alla tutela della proprietà intellettuale nella didattica curricolare.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che educare alla legalità è un’azione importantissima in una società in cui i numeri del mercato della pirateria e della contraffazione sono in continua crescita. La produzione illegale opera in concorrenza sleale ed erode profitti e ricavi alle imprese, danneggiandole in alcuni casi notevolmente. È il caso dell’industria culturale, del design e dell’intrattenimento, che vede interi settori perdere sostenibilità economica di giorno in giorno, fino al limite estremo del rischio di chiusura per le imprese e del crollo della produzione creativa. Secondo un’indagine FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) e IPSOS di luglio 2019, la sola pirateria audiovisiva nel 2018 ha sottratto quasi 1,1 miliardi di euro all’economia italiana e oltre 600 milioni di euro di fatturato all’industria audiovisiva, “bruciando” 6.000 posti di lavoro. La merce contraffatta, inoltre, è prodotta nella totale illegalità: evasione fiscale, lavoro nero e lavoro minorile, uso di materie prime vietate o frutto di ricettazione, contrabbando, riciclaggio, danno ambientale, violazione delle leggi sulla salute e sicurezza dei consumatori e frode commerciale.
L’industria del falso e della pirateria è in mano alla criminalità organizzata e recenti indagini giudiziarie hanno evidenziato collegamenti con il terrorismo internazionale e il traffico di stupefacenti. Chi acquista prodotti contraffatti consapevolmente deve sapere che contribuisce allo sviluppo del crimine organizzato, divenendone complice.
Tutto il materiale educativo e formativo del progetto è a disposizione gratuitamente e può essere liberamente scaricato da tutte le scuole e le famiglie; è consultabile su www.ioscelgoautentico.net