In un periodo in cui l’efficienza energetica è al centro del dibattito nazionale, le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più promettenti per rendere le nostre case più sostenibili e meno dipendenti dal gas. Ma si risparmia veramente? Per rispondere, raccontiamo l’esperienza di Gianluca, un residente romano che nel 2022 ha ristrutturato la sua abitazione di 85 mq optando per questa tecnologia.
L’Esperienza Pratica di Gianluca di Roma
La sua storia, intrecciata con i dati reali di consumo che ci ha inviato dalla sua app e una simulazione comparativa, ci aiuta a capire se vale la pena “cambiare rotta” termica. E lo facciamo collegandoci anche al recente convegno di Adiconsum, avvenuto venerdì 24 ottobre, sulle pompe di calore e auto elettriche, che ha messo in luce opportunità e sfide per una transizione energetica accessibile a tutti.
Gianluca vive, insieme alla sua compagna, in un appartamento di 85 metri quadrati in condominio nel cuore di Roma (classe climatica D), un’abitazione tipica degli anni ’70 con infissi nuovi a doppi vetri ma priva di cappotto termico e di un impianto fotovoltaico. L’APE energetica dell’abitazione è passata da classe G a classe A1. Nel 2022, durante la ristrutturazione completa della casa, ha deciso di installare una pompa di calore aria-acqua con boiler da 180 litri sul proprio balcone. Questo sistema multifunzionale non solo produce acqua calda sanitaria (ACS), ma garantisce anche raffrescamento estivo tramite fancoil e riscaldamento invernale a pavimento radiante. La scelta è stata guidata da un calcolo semplice: grazie agli sconti in fattura previsti dagli Ecobonus dell’epoca, il costo netto della pompa di calore è risultato solo 1.000 euro in più rispetto all’alternativa tradizionale di una nuova caldaia a condensazione abbinata a caloriferi nuovi, questo ha permesso di eliminare e chiudere completamente il gas. La casa è stata mantenuta sempre a una temperatura confortevole: tra i 20 e i 22 gradi, sia in inverno che in estate, senza picchi o sbalzi. Nessun cappotto termico significa che l’efficienza non è al massimo, ma gli infissi nuovi hanno contribuito a limitare le dispersioni.
I costi sostenuti da Gianluca:
- Pompa di Calore Aria/Acqua 3.000€ (sconto in fattura del 50%)
- 3 Fancoil con montaggio 1.500 € (sconto in fattura del 50%)
- Pavimento Radiante 1.500€ (sconto in fattura del 50%)
Totale di 6.000€
I Consumi Reali: Quanto Si Risparmia Davvero?
Passiamo ai numeri, che non mentono. Nel 2024, l’intero funzionamento della pompa di calore – riscaldamento, raffrescamento e ACS – ha richiesto un consumo totale di 1.356 kWh, tradotti in una spesa di 393 euro per l’energia elettrica (calcolata su un prezzo medio pagato da Gianluca di 0,29 euro/kWh ). Nel 2025, ad oggi (ottobre), il contatore dell’app di Gianluca, segna 1.111 kWh per un costo di 256 euro (calcolata su un prezzo medio pagato da Gianluca di 0,23 euro/kWh grazie ad un nuovo contratto con nuovo operatore), con una proiezione annua che potrebbe attestarsi intorno ai 360-380 euro, considerando l’autunno-inverno ancora in arrivo.


Questi valori sono impressionanti per una casa di 85 mq senza isolamenti avanzati: equivalgono a un’efficienza media della pompa (COP) intorno a 4-5, ovvero per ogni kWh di elettricità consumata si ottengono 4-5 kWh di energia termica.
Ma è davvero un risparmio? Per capirlo, simuliamo i costi per gli stessi servizi (riscaldamento, raffrescamento e ACS) in una casa identica ma con un sistema tradizionale: termosifoni in ghisa o alluminio, caldaia a condensazione a gas e 3 condizionatori split per l’estate.
Simulazione Comparativa: Pompa di Calore vs. Sistema Tradizionale
Assumiamo condizioni realistiche basate su dati ARERA, ENEA e bollette reali (casa nuova, 2 persone, infissi efficienti, uso moderato).Prezzi applicati:
- Gas:
– 2024: 150 Smc = 650 € (tutto incluso)
– 2025: 150 Smc = 500 € (tutto incluso) - Condizionatore tradizionale:
– 2024: 450 kWh × 0,29 €/kWh = 130,5 €
– 2025: 450 kWh × 0,23 €/kWh = 103,5 €
| Voce di Costo | Pompa di Calore (Dati Reali) | Sistema Tradizionale (Simulazione) | Differenza |
|---|---|---|---|
| 2024 – Riscaldamento + ACS | 1.056 kWh (306 €) | 150 Smc (650 €) | -344 € |
| 2024 – Raffrescamento Estivo | 300 kWh (87 €) | 450 kWh (130,5 €) | -43,5 € |
| Totale 2024 | 1.356 kWh (393 €) | 650 € gas + 130,5 € ele. = 780,5 € | -387,5 € |
| Voce di Costo | Pompa di Calore (Proiezione 2025) | Sistema Tradizionale (Proiezione 2025) | Differenza |
|---|---|---|---|
| 2025 – Riscaldamento + ACS | ~1.280 kWh (294 €) | 150 Smc (500 €) | -206 € |
| 2025 – Raffrescamento Estivo | 300 kWh (69 €) | 450 kWh (103,5 €) | -34,5 € |
| Totale 2025 (stimato) | 1.580 kWh (363 €) | 500 € gas + 103,5 € ele. = 603,5 € | -240,5 € |
Note sulla simulazione:
- Gas: 150 Smc annui (realistico per casa efficiente con infissi nuovi e uso moderato).
- Condizionatore tradizionale: 450 kWh (SEER medio 5,0 – macchina efficiente).
- Risparmio netto: 387,5 € nel 2024, 240,5 € nel 2025 – la pompa di calore resta sempre più conveniente.
- Ritorno sull’investimento: i 1.000 € in più spesi nel 2022 vengono recuperati in 3,2 anni (media).
- Vantaggi aggiuntivi: un unico contatore, zero canone gas, zero accise, zero dispersioni di rete, non respiriamo il monossido di carbonio (CO) e comfort uniforme.
Attenzione: questi risultati dipendono da molte variabili – esposizione, abitudini familiari, qualità dell’installazione, manutenzione – e non sono universali. È fondamentale affidarsi a una progettazione da esperti qualificati (termotecnici, energy manager o certificatori APE) per:
- stimare il consumo iniziale reale della casa;
- dimensionare correttamente la pompa di calore;
- identificare interventi complementari (es. cappotto parziale, valvole termostatiche, ottimizzazione fancoil);
- massimizzare l’efficienza e minimizzare i costi nel tempo.
- Una progettazione sbagliata può ridurre il COP del 30-40% e vanificare i risparmi.
Il Convegno Adiconsum: Esperti a Confronto su Efficienza e Barriere
L’esperienza di Gianluca non è isolata, ma riflette una tendenza che emerge dal convegno di Adiconsum del 24 ottobre, dedicato al Dossier Green Circle 2 sulla Direttiva EPBD (“Case Green”).
Qui, due esperti del Gruppo di lavoro “Pompe di Calore” – Fabio Roggiolani, cofondatore di Eco Futuro, e Alessandro Guglielmi di La Leva SRL – hanno analizzato i benefici di queste tecnologie mature, capaci di ridurre i consumi e accelerare la decarbonizzazione delle abitazioni.
Due video realizzati durante il convegno – uno con Roggiolani e uno con Guglielmi – saranno integrati in questo articolo per approfondire questi aspetti:
Conclusioni: Verso una Casa Green, un Passo alla Volta
La storia di Gianluca dimostra che le pompe di calore non sono un lusso, ma un’opportunità reale di risparmio e comfort, specialmente con infissi efficienti e un uso quotidiano moderato. La simulazione conferma: contro un sistema tradizionale, i benefici economici e ambientali sono tangibili, anche con elettricità a 0,29 €/kWh nel 2024 e gas a 0,45 €/Smc.
Ma attenzione: senza una progettazione professionale, i risultati possono deludere e sopratutto bisogna conoscere e sapere usare bene le tante tecnologie innovative che permettono tale risparmio.
Eppure, come evidenziato al convegno Adiconsum, servono incentivi stabili e supporto informativo per democratizzare queste tecnologie. La transizione energetica inizia da casa vostra e, come Gianluca, potreste scoprire che “caldo e fresco” non significa per forza costoso.
Materiali e documentazione
Il Dossier e tutta la documentazione è scaricabile integralmente sul sito Adiconsum, insieme ai dettagli statistici e alle infografiche ai seguenti link elencati qui sotto.