2
anni fa, precisamente nel 2013, si è consumata la tragedia di Rana Plaza nella città
di Dhaka in Bangladesh con la morte di 1.133 operai tessili.
Da
allora, in ricordo delle vittime, è stato istituito il Fashion Revolution Day.
Esso
non rappresenta solo un’occasione per ricordare le vittime, ma ha dato vita ad
una Campagna internazionale che partendo dalla semplice domanda “Chi ha fatto i
miei vestiti (in inglese: Who made my clothes) vuole porre l’attenzione su
tutto quello che c’è dietro ai vestiti che indossiamo:
·
chi
li ha realizzati, dove e come
·
i
costi sostenuti dall’impresa e le paghe degli operai
·
le
condizioni dei lavoratori.
Adiconsum è
convinta che anche la moda possa contribuire alla realizzazione di un
nuovo modello economico e a promuovere un consumo responsabile e sostenibile
nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
C’è bisogno del sostegno di tutti: dai coltivatori di cotone
agli operai delle fabbriche, dai grandi marchi ai negozi di abbigliamento, dai
consumatori agli attivisti come Altromercato e le Botteghe del Mondo.
Che cosa fare con l’hashtag #whomademyclothes
Se
ritieni anche tu che anche con un’operazione semplice come l’acquisto di un
capo di abbigliamento si può influenzare il mercato e inviare un messaggio di
giustizia, di rispetto, di eticità, di sostenibilità
sociale-economica-ambientale, fai queste 3 cose:
1. indossa
il tuo abito/maglietta al rovescio, con l’etichetta bene in vista
2. fatti
un selfie
3. postalo
sul tuo profilo twitter inserendo nel tweet l’hashtag: #whomademyclothes
Farai
così sentire la tua voce. Adiconsum l’ha fatto. Tu che aspetti?