Si sono svolti il 5 e 6 novembre, a Ravenna, i lavori della XXIII Sessione Programmatica del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), di cui Adiconsum fa parte in quanto associazione consumatori riconosciuta dalla legge. Quest’anno il tema di riflessione scelto è stato: “Intelligenza artificiale: etica, opportunità e rischi”.
L’intervento di Adiconsum
Adiconsum è intervenuta nel II Panel: “Vulnerabilità del consumatore e contrasto delle truffe”, in cui ha esposto la sua tesi. Riportiamo i passaggi più significativi.
È necessario superare la dicotomia semplicistica di Intelligenza artificiale buona e Intelligenza artificiale cattiva e invece considerare l’IA un potente acceleratore bifronte perché da un lato, sta accelerando la sofisticazione, la personalizzazione e la scalabilità delle truffe a un livello che non abbiamo mai visto, ma dall’altro deve essere il nostro più potente acceleratore di difesa. La formazione, infatti, fatta sinora ai consumatori su come riconoscere le truffe, con l’avvento dell’IA è ormai obsoleto. Come fare allora? Ad avviso di Adiconsum occorre:
- passare da una difesa passiva ad una difesa attiva
- usare l’IA per smascherare l’IA stessa
- fornire ai consumatori strumenti di difesa potenziati dall’IA.
Per Adiconsum, la sfida non è fermare la tecnologia, ma addomesticarla.
Il documento del CNCU
Dalla 2 giorni della Sessione programmatica è scaturito un documento che ha riportato i lavori dei 3 panel dove viene ribadito il ruolo centrale delle Associazioni Consumatori come baluardo per garantire un’IA a misura d’uomo, viene proposta l’istituzione di un tavolo di lavoro e di confronto tra le diverse Istituzioni coinvolte nell’analisi di queste tematiche (CNCU-MIMIT, Regioni, CNU–AGCOM, AGID, Accademia Pontificia per la Vita), vengono delineate le linee guida della Carta dei Diritti Algoretici e si lavora per una governance che sia pubblica, etica, sicura e trasparente.
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