Nonostante il trend in continua crescita della vendita delle auto elettriche in questi ultimi anni, e ancor più nel 2021, il Governo non ha definito un piano strutturale per la mobilità elettrica- Ecco perché Adiconsum, insieme ad altri stakeholder ha lanciato un appello perché l’Esecutivo colmi questa lacuna. Vediamo nel dettaglio.
Perché l’appello al Governo
Perché nella Legge di Bilancio 2022 è totalmente assente una strategia per la transizione energetica del settore automotive e per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private. Tale mancanza di strategia rischia di far precipitare la quota di mercato dei veicoli a basse emissioni, rendendo meno competitivo il nostro Paese rispetto agli altri Paesi dove invece i Governi hanno messo a punto un articolato e programmatico pacchetto di misure per uno sviluppo sempre Maggiore della mobilità elettrica.
Di cosa c’è bisogno
Adiconsum, unica Associazione Consumatori, insieme a ANFIA, ANIE, ASSOFOND, CLASS Onlus, MOTUS-E, UCIMU, e alle imprese e ai lavoratori delle filiere produttive e commerciali dell’automotive, delle fonderie, dei macchinari industriali, dell’energia e della mobilità elettrica hanno lanciato un appello al Governo perché definisca un piano strutturale per la mobilità elettrica, secondo questi tre assi:
- Prosecuzione dell’ecobonus nel triennio 2022-24 con una progressiva rimodulazione degli incentivi nel tempo.
- Interventi per le infrastrutture di ricarica private: prosecuzione del credito di imposta del 50 per cento per le utenze domestiche, le piccole imprese e partite IVA e una misura per lo sviluppo della ricarica all’interno dei condomini. Andrebbe inoltre aggiunta l’inclusione delle spese per la ricarica nei sistemi di welfare aziendale, come oggi già avviene per le carte carburante, e la previsione di una specifica tariffa elettrica dedicata alla mobilità privata, simile alla tariffa domestica.
- Infine, per la transizione delle imprese della filiera, misure a sostegno della riconversione industriale e dei lavoratori, indispensabili per non perdere competitività.
La lettera al Governo
Adiconsum e gli altri firmatari hanno inviato una lettera all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Transizione ecologica, dell’Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché ai Membri degli intergruppi parlamentari sulla mobilità a zero e basse emissioni della Camera dei Deputati.
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