“Scarsa qualità, disservizi diffusi a
macchia di leopardo in tutta Italia, casi specifici di drammatica
inefficienza”. Il Garante per le Comunicazioni (AGCOM) boccia l’attività
di notifica degli atti giudiziari che è in capo a Poste Italiane e chiede alla
Compagnia di presentare “un piano con la puntuale indicazione di idonee misure
organizzative finalizzate ad assicurare la piena affidabilità e il
corretto e regolare svolgimento del servizio, evitando il ripetersi di
situazioni di grave disservizio”.
La delibera stabilisce, inoltre, in 60
giorni dalla notifica, il termine utile per la presentazione delle misure
correttive.
Consegnare in ritardo un atto, restituire
in ritardo (al mittente) l’avviso di ricevimento condiziona i processi
giudiziari e i diritti fondamentali di società e persone.