Dal 1° marzo acquistare auto inquinanti costerà di più non solo in termini ambientali, ma anche per le tasche degli automobilisti.
Stiamo parlando dell’ecotassa, il nuovo strumento per disincentivare l’utilizzo di vetture poco eco-friendly e favorire la mobilità sostenibile.
In precedenza, abbiamo già parlato di come calcolare l’importo dell’ecotassa; in questa occasione, invece, faremo un po’ di chiarezza su alcuni punti fondamentali.
Chi paga l’ecotassa?
- Chiunque acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica;
- Chi immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato
L’ecotassa non si applica ai veicoli per uso speciale (vedi allegato II, parte A, punto 5, della direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007).
Come si paga?
Per pagare il tributo è necessario utilizzare il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 Elide).
In particolare, è stato istituito un nuovo codice tributo: “3500” denominato “ECOTASSA – imposta per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 160 CO2 g/km – articolo 1, comma 1042, della legge n. 145 del 2018”.
Il Modello F24
Innanzitutto ci sono due sezioni da compilare:
Contribuente – Devi inserire i dati anagrafici richiesti e il codice fiscale
Erario ed Altro – per questa sezione è necessario disporre di alcune informazioni sul tuo veicolo:
- Tipo: inserisci la lettera “A”
- Codice: inserisci il codice del tributo “3500”
- Elementi identificativi: inserisci il numero di telaio dell’auto
- Anno di riferimento: inserisci l’anno in cui hai immatricolato il veicolo in Italia, utilizzando il formato “AAAA” (Es. “2019”).