Sabato 11 novembre scade il termine per gli
obbligazionisti subordinati di Banca Marche e anche per quelli di Banca
Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, che si
sono visti azzerare i propri risparmi, di presentare la domanda per accedere
alla procedura di arbitrato.
Chi può
richiedere l’Arbitrato?
Possono richiederlo quegli obbligazionisti
subordinati che hanno subito un pregiudizio dovuto alla violazione, da parte
della banca/intermediario finanziario, degli obblighi di informazione,
diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal TUF (Testo Unico in materia
Finanziaria). Per l’eventuale ristoro si attingerà dal c.d. “Fondo di solidarietà”
istituito dall’art. 1, comma 855, della legge di stabilità per il 2016, gestito
dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).
La domanda di Arbitrato
La
domanda di Arbitrato deve essere indirizzata al Fondo di solidarietà e deve
indicare:
· il nome, e l’indirizzo (anche digitale)
dell’investitore
· la banca presso la quale sono stati acquistati i
titoli
· la tipologia degli strumenti finanziari acquistati, le
quantità, il controvalore, la data di acquisto, l’eventuale corrispettivo
pagato, gli eventuali oneri e le eventuali spese connessi all’acquisto
· il codice ISIN
· l’importo del ristoro domandato.
La
documentazione da allegare alla domanda comprende:
· il contratto di acquisto delle obbligazioni
· i moduli di sottoscrizione o dell’ordine di acquisto
· le attestazioni degli ordini acquisiti
· altri atti come il documento sui rischi generali
dell’investimento, la scheda prodotto o altra documentazione relativa agli
strumenti finanziari subordinati.
La domanda
va inviata:
via mail all’indirizzo: arbitrato.banche@pec.anticorruzione.it
oppure via raccomandata al Collegio Arbitrale presso la sede dell’ANAC, Via
Marco Minghetti 10 – 00187 Roma
Per
scaricare il Modulo di domanda, clicca qui
Altri strumenti a disposizione degli
obbligazionisti subordinati
Oltre all’Arbitrato, gli
obbligazionisti subordinati possono rivolgersi all’Arbitro per le controversie finanziarie
(ACF).
Se anche tu sei un risparmiatore che ha subito l’azzeramento
delle azioni sulle quali avevi investito i risparmi di una vita di lavoro,
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