Deludente l’esito dell’ultimo incontro tra Banca Popolare di Bari e alcune Associazioni consumatori, tra cui Adiconsum, in rappresentanza dei soci azionisti e risparmiatori dell’Istituto. Ecco che cosa è successo e che cosa faremo.
L’incontro sui ristori
L’incontro tra Adiconsum e le Altre Associazioni in rappresentanza dei consumatori e la nuova governance della Banca Popolare di Bari nominata da Mediocredito Centrale a seguito della trasformazione di BPB in Società per Azioni (v. nostra notizia del 30 giugno 2020) ha avuto come tema l’entità del ristoro. Stabilirlo non è solo una questione di diritto. Ogni caso è a se stante e vanno tenute in considerazione eventuali ragioni di disagio sia le violazioni accertate dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF).
Che cosa è successo
Oltre alle limitate risorse messe a disposizione dall’Istituto di credito, BPB ha anche rifiutato la proposta di miglioria da noi presentata: attribuire allo status di persona disagiata una percentuale maggiore del 25% di quella offerta unilateralmente dalla banca per dare un risarcimento vero.
Che cosa ha chiesto Adiconsum
Al termine dell’incontro, Adiconsum ha formalizzato alle Autorità di vigilanza due richieste:
- la pubblicazione del bilancio dell’Amministrazione Straordinaria che ad oggi (dal 15 ottobre 2020) non è ancora stato pubblicato
- la richiesta all’Antitrust di condannare la banca per pubblicità ingannevole, atteso che in tutte le sue comunicazioni ufficiali (sito internet e/o note informative ai clienti), Banca Popolare di Bari pubblicizza ed invita i suoi clienti ad aderire all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, autorità pubblica istituita presso la Consob per dirimere le cause in materia di vendita dei prodotti finanziari, per poi non adempiere ad alcuna delle decisioni sfavorevoli.
IMPORTANTE: Per correttezza di informazione, rendiamo noto che la banca, oggi facente parte del gruppo MedioCredito Centrale, e totalmente controllata dal MEF, può per legge non adempiere alle decisioni ACF (anche se il giudizio etico su tale condotta non può esser positivo), ma allora dovrebbe, per coerenza, smettere di pubblicizzare l’adesione, solo formale e priva di ogni valore sostanziale ed effettivo, all’importante Organo di risoluzione stragiudiziale delle controversie, voluto proprio dallo Stato per decongestionare la giustizia ordinaria.
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