Vi
ricordate il voto degli italiani nel referendum contro il nucleare, poi
confermato anche nel 2011? Ebbene da allora, i consumatori elettrici pagano
nella bolletta della luce una specifica componente di costo INUTILMENTE.
È, infatti,
notizia di questi giorni che il piano di decommissioning (smantellamento) dei
siti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi sia stato
attuato solo per il 25% e che la SOGIN, la società pubblica affidataria di tale
compito, non faccia altro che rinviarne la conclusione, fissata dalla direttiva
Bersani al 2019 e invece slittato per il momento al 2025. Contestualmente non
fanno altro che lievitare i costi della Sogin.
Per
Adiconsum non solo si prospetta un ulteriore aggravio dei costi della bolletta,
ma la non messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi mette a rischio la salute
pubblica, l’ambiente e anche l’immagine del nostro Paese, a vocazione
fortemente turistica.
Ecco
perché Adiconsum si è fatta portavoce dei consumatori elettrici, chiedendo con
forza a Governo e Parlamento di intervenire presso la società di Stato, Sogin,
affinché dia finalmente corso al decommissioning per cui è pagata. In caso
contrario si restituiscano i soldi ai consumatori elettrici. Basta rinvii e
perdite di tempo!