Chi non ricorda il clamore, sia in positivo che in
negativo, suscitato dall’introduzione dei nuovi sacchetti compostabili nel
reparto ortofrutta, il cui costo è stato inserito sullo scontrino della spesa
dei consumatori?
Ebbene il Consiglio di Stato, chiamato in causa dal
Ministero della Salute, che ne aveva richiesto un parere in merito, ha
confermato la possibilità di portarsi le buste per frutta e verdura da casa.
Questa decisione permetterebbe ai consumatori non
solo di risparmiarsi la tassa indiretta sui beni ortofrutticoli, ma anche
d’incentivare l’utilizzo di risorse ancora più ecologiche rispetto agli attuali
sacchetti bio distribuiti nei supermercati (contenenti materia prima
rinnovabile superiore al 40%).
Si potrebbero, ad esempio, utilizzare dei
comunissimi sacchetti di carta portati da casa (come proposto da Adiconsum) per
trasportare la frutta e la verdura con un imballaggio igienicamente sicuro e
riciclabile al 100%.
Il Consiglio di Stato ha, comunque, precisato che
il negoziante “può vietare l’utilizzo di
contenitori autonomamente reperiti dal consumatore solo se non conformi alla
normativa di volta in volta applicabile per
ciascuna tipologia di merce,o comunque non idonei a venire in
contatto con gli alimenti”.