Con 133 voti favorevoli e 99 contrari, il Senato ha
approvato ieri il disegno di legge di conversione del Decreto Casa (147/2014). Tra le principali misure votate in aula,
via libera all’emendamento che estende la cedolare
secca anche ai contratti di affitto di immobili siti in Comuni che hanno
subito calamità naturali.
Per i contratti di
affitto a canone concordato si potrà quindi applicare l’aliquota ridotta del 10% anche con
riferimento agli immobili siti nei Comuni
in cui, negli ultimi 5 anni, sia
stato dichiarato lo stato di emergenza a
seguito del verificarsi di eventi calamitosi.
Si potrà usufruire del regime agevolato fino al 2017.
Lo stesso emendamento stabilisce inoltre che, entro 30
giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Casa, il
Cipe aggiornerà l’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa (che, insieme ai
Comuni con carenze di disponibilità abitative, completano la gamma dei Comuni in
cui è possibile beneficiare dell’aliquota ridotta al 10%).
Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.
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