Se avete un parente o un amico che soffrono di celiachia, saprete bene che i prodotti c.d. “gluten free”, ossia senza glutine, non sono esattamente a buon mercato, nonostante il prezzo sia andato riducendosi nel corso degli anni.
Per questo motivo il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) eroga dei buoni che permettono di ridurre l’impatto che questi prodotti hanno sul portafoglio di chi è allergico al glutine. Il 28 agosto 2018, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che modifica i tetti di spesa massimi per l’acquisto di cibo senza glutine.
Ecco cosa cambia!
Nuove classi di età e tetti di spesa mensili
Prima dell’entrata in vigore del decreto, il tetto di spesa di un bambino di 10 anni veniva equiparato a quello di un adulto.
Ora, invece, esistono classi di età ben delineate alle quali corrisponde un limite di spesa mensile.
In particolare si registra un tetto di spesa più alto per i più giovani e tetti più bassi per gli adulti, come evidenziato nella tabella sottoriportata.
Età | Tetto mensile maschi (espresso in euro) | Tetto mensile femmine (espresso in euro) |
6 mesi – 5 anni | 56 | 56 |
6-9 anni | 70 | 70 |
10-13 anni | 100 | 90 |
14-17 anni | 124 | 99 |
18-59 anni | 110 | 90 |
Over 60 | 89 | 75 |
Quando entreranno in vigore?
I tempi potrebbero essere ancora lunghi: il decreto prevede, entro sei mesi, l’aggiornamento del Registro nazionale dei prodotti che potranno essere acquistati con i buoni; sarà poi necessario aspettare altri 3 mesi per far adeguare le regioni.