Nell’annuale Digestive Disease Week, tenutasi a Chicago, sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta da alcuni pediatri dell’università di Roma “La Sapienza”, guidati dalla responsabile del Centro Celiachia Margherita Bonamico, sull’intolleranza al glutine nei bambini in età scolare.
Lo studio è iniziato con uno screening semplice e non invasivo, basato sull’analisi di un piccolo campione di saliva, operato su 7000 bambini romani di età compresa tra i 6 e gli 8 anni.
Quelli risultati positivi sono stati sottoposti ad un test degli anticorpi nel sangue e ad un’endoscopia di conferma, e quindi ad una dieta priva di glutine per i successivi tre anni, nel corso dei quali sono stati monitorati la tolleranza al nuovo regime alimentare e le sue ripercussioni sullo sviluppo.
Si è così potuto osservare innanzitutto che i risultati del test salivare sono attendibili – i bimbi risultati positivi ad esso lo sono stati anche agli esami di conferma – e che la celiachia interessava l’1,3% dei soggetti esaminati, dei quali circa un terzo mostrava i sintomi tipici della malattia, mentre i rimanenti due terzi soffrivano di una forma di intolleranza al glutine “silente”, con sintomi molto meno evidenti.
Inoltre i ricercatori hanno riferito che i bambini celiaci sottoposti al regime alimentare privo di glutine nei tre anni successivi hanno mostrato «un significativo miglioramento nella crescita, senza complicazioni e con un buon grado di aderenza alla dieta».