Il valore di colesterolo “cattivo” (Ldl), indipendentemente dal rischio, non dovrebbe superare i 100.Lo raccomandano le
nuove linee guida presentate al congresso della Società europea di cardiologia
(Esc).
Ma gli esperti avvertono: “Solo un italiano su 5 è a posto con la nuova
soglia”.
Le nuove linee guida, dunque, evidenziano l’assoluta necessità di diminuire i
livelli di colesterolo cattivo nella popolazione generale e in particolare nei soggetti a rischio, che “dovrebbero rappresentare la priorità per i
medici”.
Le linee
guida, dicono ancora gli esperti, raccomandano un obiettivo individuale per il tasso di colesterolo cattivo, basato sul rischio del paziente (che a sua volta dipende da
altri fattori): per esempio, nei pazienti ad alto rischio l’obiettivo è stare al di sotto dei 100 mg/dL. In ogni caso, tutti i pazienti, indipendentemente dal
rischio individuale, dovrebbero cercare di dimezzare il proprio livello di colesterolo.
Fino ad oggi le indicazioni variavano a
seconda del rischio personale legato alla familiarità alle malattie cardiache e
al proprio stato di salute. Il colesterolo
cattivo non doveva comunque mai superare i 190.
“Per abbassarlo il primo fattore è
l’alimentazione”, aggiungono gli esperti. “Poi si possono usare le statine, e
infine, per chi non riesce ci sono i nuovi farmaci, gli anticorpi anti Pcsk9,
che hanno grande potenzialità”.