Più difficile ottenere il risarcimento di danno permanente per le lesioni di lieve entità riportate in un incidente.
Il decreto liberalizzazioni ha, infatti, cambiato le norme sulla risarcibilità dei danni di lieve entità, di quei danni cioè i cui postumi permanenti rientrano nella categoria “ fino al 9% di invalidità permanente”.
Il Decreto da un lato ha voluto limitare i risarcimenti per “colpi di frusta” inesistenti, che in Italia ammontano a oltre 600.000 casi, ma dall’altro non ha provveduto a rivalutare l’importo/punto da attribuire alla vittima.
In base al Decreto, le imprese di assicurazione avranno la possibilità di ricorrere agli strumenti diagnostici più moderni e all’avanguardia, quali Tac e Risonanza magnetica , ecc. per accertare la sussistenza e il grado del danno subito. In caso di mancato riscontro del danno, decade la risarcibilità di danno permanente.
Diversa è la situazione per la risarcibilità del danno temporaneo. In questo caso, infatti, il risarcimento economico per i giorni di inabilità può essere attribuito dall’accertamento medico legale anche in assenza di riscontro strumentale, grazie all’osservazione diretta e all’esperienza del medico legale.