Usate dai Comuni solo per fare cassa. Adiconsum ne chiede la cancellazione
È di questi giorni la notizia che su 8.000 Comuni, circa 2.000 hanno deciso di aumentare l’Irpef fino alla soglia massima prevista, venendo meno al principio della progressività fiscale dell’aumento e della possibilità, per le fasce deboli, di ricorrere all’esenzione.
La mancanza di fondi nelle casse dei Comuni a seguito dei tagli adottati dallo Stato – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – non giustificano l’aumento della tassazione locale, a cominciare dalle addizionali Irpef, divenuto insostenibile per le famiglie.
La posizione di Adiconsum in merito è chiara – prosegue Giordano – L’abolizione dell’IMU non deve presa a pretesto dai Comuni per aumentare l’addizionale IREF che va cancellata, in quanto rappresenta sempre la stessa tassa pagata più volte.
Adiconsum chiede che lo Stato si dia una nuova architettura accorpando i Comuni con meno di 5.000 abitanti – continua Giordano – Così facendo, infatti, diminuirebbero i costi della “cosa pubblicaâ€. Inoltre è tempo di dr vita ad una stagione di privatizzazioni di alcuni servizi oggi in capo ai Comuni che non funzionano e che appesantiscono con i propri debiti le loro casse.
Auspichiamo – conclude Giordano – che il tema della progressività fiscale sia sempre salvaguardato in quanto baluardo contro le disuguaglianze e che finalmente si taglino le aliquote Irpef più basse dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.