FlixBus Italia compie 10 anni
I consumatori preferiscono gli autobus per capillarità, digitalizzazione, sostenibilità e prezzi
12 giugno 2025. Il trasporto passeggeri su gomma, in Italia e in Europa, ha recuperato i livelli pre pandemia. Digitalizzazione, offerte sempre più capillari e prezzi in calo sono alcuni dei fattori che stanno trainando il settore verso una nuova era della mobilità turistica. Questi i risultati di una ricerca condotta da TRASPOL del Politecnico di Milano, dal titolo “10 anni di liberalizzazione del trasporto in autobus in Italia (2014–2024)”, e presentata ieri a Roma in occasione del compleanno di Flixbus Italia.
Durante l’evento – al quale hanno partecipato istituzioni, accademici, associazione di consumatori ed esperti – si è parlato delle potenzialità strategiche di questo comparto e delle azioni da mettere in campo per garantire una mobilità sempre più accessibile, intermodale e inclusiva; come ha sottolineato Andrea Incondi, Vice Presidente Flix per il Sud Europa: “Negli ultimi 10 anni il trasporto su gomma è diventato più connesso, più integrato e più attento alla qualità del servizio. Tutto questo è stato possibile grazie alla liberalizzazione del mercato, cosa che purtroppo, non è scontata come dimostra la Spagna. Tuttavia, cruciale resta la carenza di autisti. Infatti, senza un piano serio per la formazione e il ricambio generazionale, la crescita del settore rischia di andare incontro a serie difficoltà. Servono, altresì, investimenti nelle infrastrutture, regole più snelle e digitalizzate, altrimenti la burocrazia diventa una barriera all’ingresso per i nuovi operatori nonché un freno all’innovazione”.
Richieste legittime secondo il Prof. Paolo Beria, curatore del rapporto, che ha aggiunto: “Parliamo di un settore in ripresa che ha saputo intercettare e recepire le richieste del mercato. Il settore garantisce i collegamenti nazionali verso molte città medie e piccole, in particolare nel Centro e Sud Italia. Ma ha anche permesso viaggi economici: non solo i bus risultano fino al 70% più economici del treno ad Alta Velocità, ma i prezzi sono scesi in termini reali soprattutto nelle tratte più lunghe. Senza considerare la sicurezza. Infatti, il trasporto su gomma registra tassi di incidentalità inferiori all’auto privata e per questo viene spesso privilegiato dagli utenti”.
Il Presidente della Commissione Trasporti, on. Salvatore Deidda, ha specificato che “le istituzioni sono aperte al dialogo e alla collaborazione con i vari operatori del settore, perché il loro punto di vista è prezioso tanto per la comprensione delle criticità quanto per l’individuazione delle soluzioni migliori ad esempio rispetto all’annosa questione della formazione degli autisti. In Italia cresce l’attenzione al tema della sostenibilità in tutte le sue forme e raggiungibile nei diversi modi che lo sviluppo tecnologico ci indica, superando rigidi pregiudizi ideologici. Anche il trasporto su gomma, che spesso collega piccoli centri e zone periferiche, può diventare espressione della continuità territoriale che concretizza il diritto alla mobilità dei cittadini”.
Un modo di viaggiare non solo più sostenibile ma capace di garantire una maggiore accessibilità, come ha evidenziato Alessandra Priante, Presidente ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo: “L’autobus rappresenta uno strumento concreto per valorizzare i territori delle aree interne e le loro economie. Piccoli borghi ricchi di cultura e di identità, spesso mal collegati ed esclusi dai grandi flussi. Il trasporto su gomma è senza dubbio un volano per il turismo di prossimità perché consente di avvicinare un pubblico più giovane, e molto attento alla sostenibilità, a dei luoghi meravigliosi ma difficilmente raggiungibili. E tutto ciò rispecchia pienamente la strategia nazionale di diversificazione, decongestionamento e destagionalizzazione”.
L’accessibilità resta – anche per Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum – uno dei fattori che ha influito maggiormente sulla ripresa di questo settore: “La digitalizzazione, i costi contenuti e la possibilità di raggiungere agevolmente le aree periferiche hanno premiato questo mezzo di trasporto. La liberalizzazione, se ben regolata, diventa sinonimo di trasparenza, scelta, diritti e tutele. Per questo occorre mettere in luce tali best practice, sostenerle e promuoverle attraverso politiche incentivanti a favore dei consumatori e di una filiera che porta indotto economico su tutto il territorio”.
Dall’incontro è pertanto emersa una visione condivisa che vede nel trasporto su gomma un pilastro fondamentale per costruire una mobilità più equa, sostenibile e accessibile su tutto lo Stivale. Tra le priorità emerse: rilancio delle politiche di intermodalità, con un’integrazione sempre più efficace tra autobus, treno e aereo; investimenti in flotte a basse emissioni e soluzioni più sostenibili; semplificazione normativa accompagnata da una forte spinta alla digitalizzazione dei processi amministrativi; collaborazione tra pubblico e privato per potenziare le infrastrutture; azioni strutturali per affrontare la sfida della carenza di autisti, vero nodo per il futuro del comparto.