Adiconsum condivide perplessità dell’IVASS su estensione del divieto di tacito rinnovo per tutte le polizze del ramo danni
DDL CONCORRENZA
Assicurazioni e tacito rinnovo
Walter Meazza, Presidente di
Adiconsum nazionale:
Condividiamo perplessità espresse da IVASS sul divieto di
tacito rinnovo per tutte le polizze di assicurazione danni, comprese quelle su
malattia/infortunio, contenuto nel DDL Concorrenza, che potrebbe far venire
meno l’adeguata tutela del consumatore.
Più che vietare,
serve rendere i consumatori consapevoli e informati
sulle polizze che sottoscrivono
24 maggio 2017 – Adiconsum condivide le
perplessità recentemente espresse dall’IVASS in relazione all’estensione,
prevista dal DDL Concorrenza, del divieto di tacito rinnovo per tutte le
polizze di assicurazione danni.
Adiconsum ha sempre apprezzato l’obiettivo iniziale del disegno di legge
di estendere il principio della durata annuale del contratto RC Auto e del
divieto di tacito rinnovo anche alle coperture per i rischi accessori
acquistati in abbinamento dall’assicurato, come ad esempio il furto o gli
infortuni del conducente – dichiara Walter Meazza,
presidente di Adiconsum nazionale – Si
trattava, infatti, di correggere una situazione ripetutamente denunciata che
penalizzava ingiustamente i consumatori.
Tuttavia – prosegue Meazza – come sottolineato dalla stessa Autorità di
Vigilanza, un’estensione indiscriminata del divieto di tacito rinnovo a
coperture che non hanno nulla a che fare con la Rc auto rischia di comportare
più danni che benefici ai consumatori. Ci riferiamo alle garanzie in
ambiti delicati come la malattia e l’infortunio, che potrebbero venire meno nel
caso in cui il consumatore alla scadenza annuale, non avesse avuto modo di
trovare un’altra adeguata copertura assicurativa o peggio ancora, nel caso di
sopravvenute patologie, sarebbe maggiormente esposto, rispetto alla polizza
in essere a dover pagare di più.
Riteniamo che il sistema assicurativo debba garantire un livello di
tutela del consumatore sempre più alto – continua Meazza
– ma piuttosto che vietare è necessario
aumentare consapevolezza e informazione degli italiani, valorizzando il ruolo
che le Associazioni consumatori stanno svolgendo in tal senso da anni.
